Recensioni per
Vitae Diurnae Pravitas
di DonnaEliza

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/08/15, ore 17:15
Cap. 2:

Uhm. Innanzitutto, grazie per aver migliorato il layout. I miei occhietti gioiscono. *^*
Venendo al capitolo, me lo sono proprio goduto. Senza errori, con un buon ritmo narrativo e senza alcun piagnisteo. M piace che i capitoli - per quel che ho visto - si aprano con un'apostrofe al lettore. Lo trovo molto coinvolgente e una valida iniziativa all'inizio in medias res. Non cadi nell'infodump e non annoi, ma trascini il lettore con te. Il ritmo narrativo, appunto, è svelto senza essere concitato; o meglio, è lento, ma non noioso. Nemmeno i fatti sono troppo eclatanti, ma questo fa sì che il lettore impari a conoscere questo vampiro atipico e scopre le cose come lui gliele rivela. Perché Julian è un narratore consapevole. E' un uomo che, per qualche motivo, ha deciso di scrivere la biografia (o tantatografia, magari?) e che ripensa al suo passato con la mente di un uomo moderno, senza nostalgia, quanto con un raziocino che sfiora il cinismo. Nella sua scelta di non sapere più nulla della sua famiglia si potrebbe ravvisare tanto coraggio, quanto viltà, ma per quanto mi riguarda non ci vedo nessuno dei due, ma sempre l'ethos di quel ferreo raziocinio che lo muove. Per ora è un personaggio "quieto", ma in fondo siamo solo al secondo capitolo: è troppo presto per capire cosa ne sarà di lui, che vive senza uno scopo, e devo dire che l'idea di questo viaggio nella sua mente, nel suo solitario (?) passato, mi incuriosisce. Mi chiedo dove sarà nel prossimo capitolo e in quello successivo.
Una nota di classe: la descrizione della moglie è fantastica.

" Ricordandola adesso, con la mente di uomo del ventunesimo secolo, dava l’impressione di veleggiare al di sopra della sostanza delle cose, aggirando con grazia ed eleganza qualunque fonte di conflitto o sentimento sgradito che incontrasse sulla sua rotta: la sua personalità era stata foggiata con perizia topiaria e lei, negli anni, si era limitata ad occuparsi della manutenzione, evitando ogni ributto di carattere che accennasse a germogliare in lei. "

La sottigliezza di questa descrizione è un pezzo di poesia. Dipingi un personaggio statico, ma riesci a farlo risultare piacevole, etereo, invece che semplicemente accidioso. Un po' mi dispiace l'idea di non vederla più, non avere la possibilità di vederla interagire con il mondo e sapere cosa ne sarà di lei dopo la scomparsa del marito, ma è fantastico che in soli due capitoli tu sia riuscita a dare tutti questi spunti.
E questo è quanto. Passo al prossimo capitolo. uwu

Recensore Master
12/08/15, ore 00:36
Cap. 1:

Well, come inizio è intrigante. Mi è costato un paio di diottrie, ma ne è valsa la pena. Non ho notato errori di grammatica o di ortografia, il che è molto importante, e il tono narrativo, anche se non proprio velocissimo, è frizzante.
Più che un vampiro, Julian sembra uno zombie, solo che non mangia né cervello, né altri organi interni, ma, a prescindere da questo, potrebbe essere una scarpiera e mi piacerebbe comunque. Ha personalità, ecco. Racconta la sua storia con distacco, ma non del tutto, un po' come Louis di Intervista con il vampiro - mille volte meglio, se mi concedi, di quello schifo di Dracula; ma non siamo qui per parlare di quanto io trovi rivoltante il romanzo di Stoker, perciò torniamo in carreggiata. u.u Dicevo che Julian ha personalità. Si comporta con risolutezza e lucidità, nonostante il trauma di scoprirsi morto - o, meglio, come dice lui, proprio per quello - e il modo in cui sperimenta e analizza il proprio corpo è talmente spontaneo che ti perdono persino il giochetto dello specchio: di norma lo detesto dal profondo del mio cuore, ma in questo caso è così ben inserito, contestualizzato e giustificato che chiudo un occhio. Il modo in cui si fissa sulla propria fisicità è al limite dell'ossessivo e questa cosa mi piace da morire, ma il mio pezzo preferito è proprio quello iniziale, in cui si rivolge al lettore. Dà una sensazione di straniamento, ma al tempo stesso di confidenza. Fantastico.
Un particolare interessante è la scelta dell'anno, che nella mia testa evoca steampunk anche se non c'entra niente - ma io sono una fan sfegatata dello steampunk, non ci posso fare nulla <_< - e niente, mi ha colpito. u.u
Mi dispiace che questa storia non sia valorizzata come meriterebbe, ma la colpa potrebbe essere del layout: ingrandisci un po' i caratteri, aggiungi il giustificato e magari scegli un font con le grazie tipo il Times New Roman o il Book Antiqua. Sì, lo so, non ho i crediti per romperti le scatole con questi dettagli, ma ti ho persino abbonato la maiuscola dopo i due punti e se i capitoli successivi saranno più facili da leggere senza perderci la vista, li recensirò con piacere. :3 E ora scappo, prima di finire affettata. >w<

Recensore Master
11/08/15, ore 21:34
Cap. 1:

Ciao. Questo primo capitolo non so come inquadrarlo bene, c'è il protagonista che parla della sua vita e del grande cambiamento che è accaduto: è morto. Poi si ricorda come, il perché e ovviamente non sa cosa fare e come comportarsi, anche perché non sa ancora che cosa è veramente. Ovviamente si ritrova confuso e non sa come agire, fatto sta che prima di ritornare a casa vuole vedersi, capire come è, perché si è reso conto che è ovviamente diverso da prima.
Io sono una che ama Dracula e leggo spesso di Jack, cose che hanno sempre affascinato la mente umana.
La storia è scritta bene, l'unica cosa che stona un po' è l'impaginazione. Dovresti fare dei paragrafi diciamo, staccare il testo un po', in modo che sia più scorrevole, è un consiglio ( lo hanno dato anche a me che all'inizio scrivevo così) .
Principe Dracula

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