Buon pomeriggio!
L'ho rivisto (per la milionesima volta) recentemente, quindi bazzicare sulla categoria Disney di questo sito era per me quasi inevitabile, in questi giorni!
La descrizione iniziale è assolutamente evocativa e dell'incontro con Phil adoravo ascoltare il piccolo monologo della descrizione di Achille, molto espressivo e carico dal punto di vista del doppiaggio: le vibrazioni che il doppiatore (Magalli, ci rendiamo conto?!) ha saputo conferire al discorso sono molteplici e veramente ammirevoli, adoro percepirle sempre e comunque.
L'idea è molto buona e l'hai sviluppata con molto interesse (sia espresso da parte tua sia in generale), con l'ambientazione classica che imperversa con tutta la sua maestosità, regalando non solo una sorta di missing moment che ci sarebbe stato da Dio gli Dei avrebbero amato a dismisura, ma anche la personalità di Phil, della sua reazione durante la guerra e nello scambio silente che c'è tra Achille e lui, tramite quella smorfia sorniona che vuol dire tutto, sia spavalderia come la testimonianza della figura dell'eroe al suo inizio ma anche alla sua fine.
Il nostro adorato satiro ha addestrato tante personalità diverse ma Achille è diventato non solo il suo allievo migliore ma anche probabilmente la persona più vicina a lui, quell'amico che ha saputo dargli rispetto e fiducia nonostante spesso, quando gli eroi salgono e hanno sempre nuove responsabilità, rischiano veramente di rendere diverso tutto quello che c'era fin dall'inizio, anche le cose più semplici e che potrebbero essere scontate a lungo andare.
Achille è elogiato proprio per tutto quello che possedeva come guerriero e per quello che poteva donare ad un maestro come Filottete, una figura umana e sentimentale come lui, nel bene e nel male: la sua morte è quasi la manifestazione allo stop, in quanto con Achille Phil aveva dato tutto, senza riserve alcune: rimangono regali e quel sorriso, sorriso maledetto.
Lo stile strizza l'occhio alla tragedia in molteplici visioni e questo rende lo scritto ancora più vicino al mondo ellenico classico, è pratico, curato e molto gradevole per l'introspezione e l'IC che pervade la vicenda, nel suo realismo cupo e abbastanza oscuro.
Un prequel molto godibile, che eleva Phil e gli dona uno spazio che spesso è sottovalutato per la pura e ben riuscita comicità parodistica del cartone: questo personaggio può dare molto nella sua saggezza ottenuta tramite il fallimento e quando questa si sviluppa con fic del genere è davvero il massimo per me, una gioia per gli occhi.
Complimenti sinceri!
Un abbraccio,
Watashiwa (Recensione modificata il 07/01/2016 - 05:00 pm) |