(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Salve,
vorrei porre alla vostra gentile attenzione questa meravigliosa storia. Anzi, questa meravigliosa Favola, che è il termine più giusto per definirla.
È la favola di Ade e Persefone come non si sono mai visti. La cara Sherazade è riuscita a ricostruire e rinnovare un mito che personalmente amo molto, facendomi letteralmente sognare ad occhi aperti.
Inserire la storia fra le Preferite e cercare di darle maggiore visibilità mi sembra poco, ed ecco perché vorrei tanto che Lux Averni entrasse a far parte delle Scelte del sito.
Oltre lo stile scorrevole, piacevole, evocativo e romantico che caratterizza la narrazione di Sherazade, a conquistare il lettore è anche e sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, che infrangono la barriera della finzione (e del pc) e divengono quasi reali, tanto da poterne sentire il respiro accanto.
L’Ade di Sherazade è davvero originale. Non ci troviamo davanti un Signore degli Inferi senza scrupoli come viene spesso dipinto – soprattutto dalla mitologia – ma un dio che non si vergogna di mostrare i propri sentimenti e le proprie debolezze, che non lo rendono affatto patetico, anzi, lo arricchiscono e lo presentano come un personaggio a tutto tondo, completo.
Persefone, invece, è il personaggio più “elaborato”, che ha avuto l’evoluzione più bella e ricca. Da dea ingenua, un po’ capricciosa, ma di buon cuore, diviene una regina consapevole e saggia, attraverso una mirabile evoluzione psicologica. Ha sofferto e l’autrice è stata talmente abile nel far sentire il personaggio così vivo, che anch’io ho sofferto e gioito con lei, tanto da commuovermi nell’epilogo (e nei capitoli che lo precedono).
Un personaggio che sono riuscita davvero ad apprezzare – e, ve lo assicuro, è stato davvero strano – è Demetra. Non è una dea che amo particolarmente, per cui mi sono rapportata a lei quasi con circospezione. Ma anche in questo caso, Sherazade è riuscita a sorprendermi. Non è stata presentata come la solita dea corrotta dal dolore, cieca ai bisogni e ai desideri della figlia, ma anche lei ha avuto la sua maturazione: non solo ha accettato che l’amata Kore si staccasse da lei, ma ne ha riconosciuto l’indipendenza, senza però smetterle di volerle bene, senza rinnegarla, ma capendo che l’amore che provano l’una per l’altra sarebbe rimasto immutato nonostante le nuove circostanze.
Poi che dire della descrizione dei luoghi? Gli Inferi sono dipinti magistralmente, così come il mondo degli uomini e gli uomini stessi, i quali non mancano all’economia della storia con la vicenda di Adone, rivisitata in modo molto, ma molto originale.
Appena ho iniziato a leggere Lux Averni, non mi sarei mai aspettata di trovarmi davanti ad un lavoro di tale livello (a causa della modestia dell’autrice, non per altro), così ben scritto e dall’intreccio così avvincente da tenermi incollata allo schermo del pc dalla prima all’ultima riga. Inoltre, è una di quelle storie che amo rileggere ogni qualvolta ne ho tempo, per lasciarmi trasportare in quella che è una vera e propria favola con il suo originalissimo lieto fine, dove passato e presente s’intrecciano abilmente.
Cos’altro aggiungere? Credo che queste motivazioni siano abbastanza valide affinché Lux Averni entri a far parte delle Scelte del sito: leggetene le prime righe e vedrete che vi ritroverete a proseguire, catturati e ammaliati da uno dei miti più belli della mitologia classica.
Grazie per l’attenzione, vi saluto cordialmente.
Elena |