Recensioni per
I'll Stand By You
di SHUN DI ANDROMEDA

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/03/21, ore 10:58

«Sotto ai suoi occhi, Wolfram Von Bielefield ebbe un sobbalzo, rantolò come ferito e si trascinò nell'angolo più estremo – la coperta drappeggiata sulle spalle e sulla testa a mo' di protezione e il viso nascosto dai ciuffi lasciati cadere incolti e sporchi sulla fronte sudata – come a voler cercare scampo da lui, come se lo avesse identificato come un nemico dal quale fuggire.
Quella reazione crepò il cuore di Yuuri: se fino a poco tempo prima la presenza del Maou rasserenava e portava tranquillità al giovane consorte reale, ora ogni cosa, ogni persona era un nemico da cui scappare.» questa cosa mi ha fatto subito pensare alla sostanza che, quando ti colpisce, ti fa dubitare di tutto e tutti. Ma, a quanto pare, si tratta di depressione. Sinceramente sarebbe stato meglio quella sostanza, almeno sarebbe stato più facile da curare, dato che ne esiste un antidoto.
Non capisco il perché di questa depressione…
Tess

Recensore Master
05/09/15, ore 13:05

Incollo qui il giudizio del concorso:
Il fandom di Kyo Kara Maoh! è quello che è, dunque ogni volta è una grande emozione leggere delle fanfiction a riguardo, specialmente se Yuuram.
Il contesto, le cause della depressione che affligge Wolfram ammetto che sono confuse, sarebbe stato di grande aiuto avere un quadro più chiaro, capire perché era in quelle condizioni, ma la malattia è protagonista, tanto da far chiudere lo stomaco a chi legge, grazie ad una narrazione cupa, spaventosa, violenta e che dipinge una stanza desolata, disordinata, in cui la malattia affonda i suoi artigli su Wolfram e su quello che lo circonda.
La depressione ha forme diverse, manifestazioni di pulsioni di morte diverse, quindi non è poi così poco credibile che Wolfram non sappia perché sia in quelle condizioni e manifesti la sua voglia di non vivere con tale violenza, trattato diversamente poteva persino risultare ridicolo, ma c'è profonda empatia in ogni parola del testo, nonostante la violenza c'è delicatezza nel posare lo sguardo su Wolf, lo sguardo che è poi quello dell'amorevole Yuuri, la figura più bella di questo drammatico scenario, che sta lì, come una candela, una fiaccola nella notte; non è la luce radiante di un maestoso lampadario, ma una lucina piccola e confortevole alla quale si può desiderare solo che avvicinarsi, una sua stretta di mano non la si può respingere, il suo ottimismo non è snervante, è la speranza che con umili armi, con l'amore, combatte un mostro terribile e senza forma, letale, ma di cui il nostro eroe può - e avrà - la meglio perché non ha paura, perché è determinato ad aiutare il suo principe infelice.
Il testo è articolato in modo accattivante, scritto bene, di piacevole lettura (ho trovato solo un refuso, forse due, ma nulla di importante), il tema è stato centrato, la pecca è che sia così breve perché sarebbe stato interessante scavare ancora nella psiche di Wolfram e capire l'origine del suo male e la sua manifestazione tanto estrema, spaventosa; è quasi una nota dolente, ma questo non vuole certo macchiare il rispetto per il tuo lavoro ed il tuo sudato impegno, piuttosto è qualcosa di cui il testo necessità perché la narrazione, lo scenario, le azioni, portano il lettore a sentire il bisogno di capire, sapere di più. Il finale, gentile e con sprazzi di normalità, fa intravedere un lieto fine, una cura, perché Yuuri non dice bugie e Wolfram questo lo sa; ma va benissimo che non ci sia dichiarato altro, che la storia non finisca nel fluff, l'atmosfera è perfetta così com'è, con bagliore più grande dell'esordio, lontano sì, ma chiaro nell'immaginario.

Correttezza grammatico-morfo-sintattica con punteggiatura: 9
Originalità: 8
Trattazione tema: 8
Caratterizzazioni: 9
Gradimento personale: 9
Bonus: 5
Totale: 48