Recensioni per
Storia di un Ghoul
di LaCantastorie

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/07/16, ore 17:26
Cap. 4:

Non sono un'esperta di Ghoul e di giapponese, infatti faccio molta confusione con tutti i nomi particolari delle varie specie. Quando, nei capitoli precedenti, ho scoperto che esistono anche Ghoul cannibali ho subito pensato al fatto che Iram si era cibato della sorella; poi, però, mi sono detta: "probabilmente non c'entra niente". Invece avevo ragione! Ecco perché il padre glielo ha scritto: lui aveva il diritto di sapere cos'aveva incoscientemente fatto, ma penso che la motivazione più importante fosse quella di fargli capire cos'è.
(Recensione modificata il 11/07/2016 - 02:51 pm)
(Recensione modificata il 11/07/2016 - 02:52 pm)

Nuovo recensore
02/07/16, ore 13:34

Veramente molto bella. Ho trovato interessante e d'effetto la scelta di posizionare la lettera scritta dal padre alla fine del racconto anche se il protagonista l'ha letta all'inizio. Molto bello anche il flashback centrale, nel quale il protagonista ricorda il padre e i momenti passati assieme a lui, ma che serve anche a dare delle informazioni sulla loro natura di Ghoul. Io non ho mai letto un Manga o un Anime, ma in questo racconto traspare benissimo la loro natura demoniaca. Mi piace che i dettagli sulla loro natura siano oscuri e parziali perché, in un lettore estraneo a questo tema, stuzzicano l'immaginazione. L'attenzione per i dettagli, anche quelli che possono sembrare banali, si rivela essenziale per lo svolgimento del racconto.
In sintesi: mi è piaciuta davvero molto!

Nuovo recensore
24/03/16, ore 17:11

Di nuovo, onde evitare di dimenticarmi: non vengono visualizzate due frasi tra le virgolette all'inizio del capitolo, quegli affari sono una trappola da usare.

Continuo ad essere un po' stranita da questo finale, pur dopo averlo letto un paio di volte. Mi aspettavo una chiusura nella peggiore delle tragedie, invece mi sono trovata un finale tutto sommato positivo e con un bagliore di speranza per Iram.
Fortunatamente, direi.
Forse sono troppo abituata a storie dove i protagonisti fanno una brutta fine, a bad ending tremendi, per questo quest'ultimo capitolo mi lascia un po' così, incerta.
Non che sia una brutta cosa, anzi. Anche se ha dovuto scappare da lei, Iram potrebbe aver trovato un'alleata ed un sostegno in Airashi, per non dire un affetto che non gli è stato brutalmente strappato via dalla sorte.
Magari non si vedranno più, ma moralmente sono sicura che ci saranno sempre l'un l'altra. Hanno imparato reciprocamente qualcosa sulla razza altrui ed è una lezione che non si scorderanno mai, o almeno credo.
Iram continuerà a vivere (spero), anche per "onorare" il ricordo di tutte le persone che gli hanno permesso di esistere: la mamma, la sorella, il padre, Shiro ed infine Aira. Ricordandosi di loro potrà andare avanti.

Osservazioni finali e generali
Come forse ho già detto ma che riconfermo ora che ho terminato la lettura, il tuo stile è molto piacevole e per nulla pesante da leggere. I personaggi originali, le loro storie e relazioni sono complessivamente ben inserite nel contesto di Tokyo Ghoul e plausibili, salvo per alcuni dettagli che personalmente trovo curiosi (nulla di che, sul serio).
Una buona storia, ben strutturata e consigliata a tutti coloro che abbiano voglia di leggere qualcosa che non coinvolga i personaggi canonici dell'opera.
Sì, sono tutti complimenti.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 16:53

La mia ansia in questo capitolo si divide tra Iram e Airashi, no surprise here.
I miei timori si sono mostrati fondati e non nego di aver paura per la ragazza. Per Iram, invece... per lui sono stata anche sollevata per un momento, vedendo che non è stato giustiziato seduta stante.
Ma ovviamente mi sono rilassata troppo presto.
Non so cosa è peggio tra morire, essere chiuso nella Coclea oppure essere usato come è accaduto al ragazzo, ma sicuro non mi aspettavo la scelta finale di Iram.
So che il prossimo è l'ultimo capitolo, lo sapevo già dall'inizio, tuttavia non sono sicura di sentirmi pronta a leggerlo (sto mentendo, se non scoprissi come si conclude l'incontro impazzirei probabilmente).
Divertente ed appropriato il paragone con il videogioco: è vero che spesso non ti permettono di affrontare nemici troppo forti per te, ma se uno vuole provare dovrebbe averne tutto il diritto.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 16:35
Cap. 7:

Eccoci qui invece allo specchio del capitolo precedente: qui si comincia con scene più "dark" per poi concludersi con un'adorabile scena tra i due, che riporta un bagliore di serenità (momentanea, temo) ad Iram.
Non mi aspettavo tanta accettazione dalla ragazza se devo essere onesta, ancor più perchè figlia di una colomba.
Non so come sentirmi in proposito, mi fa un po' stranezza a dirla tutta, ma in fondo non è la famiglia che decide chi sei tu come persona.
Interessante, ad ogni modo, la scelta per l'evoluzione della kagune di Iram; triste ma necessaria invece la scelta per evitare che analizzassero il padre.
Soluzione più semplice da mettere in atto fisicamente, ma difficile sul piano emotivo. Non posso immaginare lo stato d'animo di Iram in quei momenti...

Nuovo recensore
24/03/16, ore 16:17
Cap. 6:

Dopo aver letto il capitolo mi viene da pensare che "Persistenza" si riferisca sia alla cara Airashi, così gentile se non un poco impacciata, che al giovane Iram: lei che si "ostina" ad avvicinarlo e probabilmente riesce anche a farlo rispondere (per curiosità almeno, se non perchè Iram si sente a suo agio con lei); lui che è in modalità indagine per trovare la donna ghoul.
E' come se il capiolo fosse diviso a metà, in due parti opposte. La prima con un clima ancora leggero e tranquillo, la seconda invece più caotica ed "avventurosa".
Non so se è stata una scelta fatta di proposito, ma la trovo una contrapposizione molto carina.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 16:03

Prima cosa di cui devo avvisarti: all'inizio, l'undicesima riga se non ho contato male da come visualizza il capitolo dal pc, c'è una frase pronunciata da Iram che non si legge. Credo manchi uno o due spazi tra i trattini.
Secondo. Shiro è morto ed una parte di me con lui. Non penso di poter parlare per assoluto, ma credo che nel tempo trascorso assieme Iram si fosse affezionato molto più di quanto un lettore esterno come me avrebbe potuto fare. E' morto troppo presto sia per lui che per me.
Al suo posto, parlando di trama e non di affetti, però è comparso qualcun altro di completamente diverso: Airashi... non mi pronuncio a riguardo per ora, in attesa dei prossimi sviluppi.
Finalmente Iram ha scoperto il volto dell'assassino, o meglio assassina, di suo padre. Ora che possiede queste informazioni sospetto sarà tentato a mandare all'aria i suggerimenti "non cercare vendetta" e "vivi" per trovarla, una volta ripresosi dal colpo di quei nastri e della morte del suo maestro.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 15:45
Cap. 4:

Mi sorge un dubbio.
Non sono un'esperta in morti e funerali, ma le salme non vengono solitamente imbalsamate? Mi domando se le sostanze usate per tale opera non siano nocive per i ghoul, per non parlare del sapore.
Premessa a parte, la rabbia di Iram nell'immaginare altri ghoul predare nei cimiteri è comprensibile, ma ancora una volta mi trovo schierata dalla parte di Shirohato: per i ghoul è già un sacrificio rinunciare ad attaccare carne fresca e viva, ripiegando invece su cadaveri recenti (che per quanto sazianti non sono nutrienti quando un umano vivo, almeno da quel che mi risulta; forse sono teorie strane, ma a mio parere hanno abbastanza senso da essere considerate).
Mi è sembrato curioso all'inizio che Shiro chiedesse della carne che il padre di Iram portava a casa, ma non mi aspettavo che si trattasse di carne di ghoul. Ed onestamente se fossi in Iram non seguirei il consiglio di non far evolvere il kagune: se desidera diventare più forte, non tanto per vendicarsi quanto più per difendersi, quella è la strada a mio parere.
Dopo aver imparato a controllare le sue ali, chiaramente. Troppo potere senza controllo non porta proprio a nulla di buono.
(Recensione modificata il 24/03/2016 - 03:46 pm)

Nuovo recensore
24/03/16, ore 14:19

Non posso fare a meno di iniziare a vedere Otonashi come una sorta di Virgilio nel personale inferno del protagonista, pronto a guidarlo nei suoi primi passi in un mondo pieno di chiazze di ignoto, per modo di dire.
A questo proposito, mi sta piacendo molto il modo di fare di Shirohato con il giovane "inesperto" Iram, soprattutto il fatto che non sia un tipo da "backstab" nei confronti di qualcuno che l'ha aiutato.
"Anche io avevo un buco da tappare, quindi potremmo essere pari, dopo!" Ho adorato questa sua frase, mi ha fatta sorridere ed apprezzare tanto il personaggio.
Come per i capitoli precedenti, ottima grammatica e uso di termini e punteggiatura. Grazie a te ho scoperto l'esistenza di un nuovo verbo di cui ignoravo l'esistenza.
Unico dubbio che mi sorge al momento è: se alla CCG hanno un dispositivo che rileva la presenza anomala di cellule RC nei ghoul, non dovrebbero aver scoperto che il padre di Iram lo era? Ammesso che abbiano portato il corpo della vittima al centro operativo.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 13:41

Suppongo che il padre abbia tentato di tenerlo fuori dal "rituale della caccia" per proteggerlo, tuttavia la scelta si è rivelata a parer mio un po' controproducente: i ghoul sono sì dei cacciatori, ma rischiano di diventare prede se non sono in grado di difendersi (specialmente contro le colombe).
Ironico anche come il protagonista sia incappato in un suo simile per chiedere aiuto ed invece sia finito ad aiutarlo lui stesso. Il modo di parlare di questo secondo ghoul mi fa tenerezza ed un po' di pena, considerato anche che è ferito e probabilmente privo di forze ormai.
Sono incuriosita dall'evoluzione del rapporto tra i due, credo potrebbe uscirne qualcosa di interessante.

Nuovo recensore
24/03/16, ore 13:32

Interessante inizio per una storia incentrata, come mi pare di aver capito, solamente su personaggi originali.
Questo primo capitolo dà un'idea generale della situazione familiare del protagonista, del suo rapporto con il padre ormai venuto a mancare, del suo carattere e modo di approcciare le cose e della consapevolezza di aver ucciso, seppur involontariamente, parte della sua famiglia. Il tutto descritto in maniera piacevole e per nulla pesante da leggere, senza errori di sintassi o grammatica generale da che ho visto.
Sono curiosa di vedere come proseguirà la storia, quindi procederò capitolo per capitolo (dovrai sorbirti le mie recensioni una per una, temo).