Davvero una raccolta di riflessioni interessanti su Duncan Pantano.
Per me, comunque (opinione soggettiva al massimo, me ne rendo conto), sia i Baudelaire che i Pantano restano personaggi meritevoli di stima.
Di coraggio, dal mio punto di vista, ne hanno da vendere; considerato quello che hanno passato e il modo in cui hanno saputo destreggiarsi tra i problemi e le difficoltà di ogni genere.
Le insicurezze su loro stessi e di conseguenza sulle loro capacità fanno parte di fasi normalissime che si attraversano nella crescita, perció complimenti sul serio perchè è stato tutto reso in modo credibile. Ricordano fin troppo le reali persone che abitano il mondo, i personaggi di Una Serie di Sfortunati Eventi. In alcuni casi è un bene e in altri è un male, come per tutto.
Correttissimi i pensieri del ragazzo sulle scelte che in generale si fanno nella vita, decisioni apparentemente giuste che si rivelano sbagliate, soluzioni inizialmente appetibili che finiscono per rovinare ogni cosa... i classici errori che ognuno di noi commette umanamente, e che, spesso autogiudicandosi con troppa ferocia, non ci si sa perdonare.
E ci sentiamo in colpa perchè per tutto il tempo subiamo le conseguenze di ció che per primi abbiamo causato, è chiaro.
Nessuno è mai completamente innocente.
Ottima analisi e introspezione di Duncan, ad ogni modo.
Specialmente è questo che spicca e risalta, come credo fosse anche l'intenzione.
Nessun disastro quindi, hai fatto proprio un buon lavoro. |