Recensioni per
Delirium
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/03/16, ore 11:17
Cap. 1:

Delirium è il titolo giusto per questo piccolo capolavoro: mi hai messo addosso un'ansia che non ti dico, ma suppongo sia giusto così visto la situazione di cui hai deciso di parlare. Maledetto sia Turin, sempre e comunque: il mio rancore verso di lui è (quasi) senza eguali. E povera Niniel, un'altra delle sue vittime involontarie. Complimenti per questa introspezione così realistica e angosciante: non hai trascurato nulla ed è talmente ben fatta e accurata che mi è parso quasi di stare leggendo un brano scritto da Tolkien in persona! alla prossima

Recensore Junior
06/01/16, ore 19:35
Cap. 1:

Ti saluto Xingchan!

Ci crederesti che sono giunta fin qui sulle tracce di una storia sul Silmarillion scritta in seconda persona? Ti risparmio i dettagli, ma è davvero così! E non puoi immaginare la mia felicità nel trovare questo piccolo gioiellino!

Ed ora non posso proprio fare a meno di lasciarti due righe.

Ebbene sì, è davvero possibile che nel suo delirio finale questi siano stati i pensieri che affollavano la mente di Nienor, straziata dalla rivelazione che il marito e il fratello erano la stessa persona e che il figlio che portava in grembo era il frutto di un incesto.

Ma forse ancor più del contenuto (perfettamente in canon, ripeto), ho apprezzato lo stile.

Quanto mi piace (in senso letterario) "l’orrore" che "ottenebra ogni cosa", l'"ammasso di carne e sangue scaraventato nell’abisso della vergogna", gli occhi "diventati cupi specchi di ribrezzo e angoscia".

Non so perché, mi ha fatto venire in mente Spleen di Baudelaire ("la Speranza, vinta, piange, e l'Angoscia, dispotica ed atroce, infilza sul mio cranio la sua bandiera nera." - con buona pace della traduzione dal francese)… e se non è un complimento questo!

E' stato davvero un piacere leggerti.

Grazie per aver condiviso!

Losiliel

PS
Una storia sul Silmarillion, ispirata dagli Stones e che ricorda Baudelaire… dio quanto mi piace il mondo delle fanfiction!
Ancora complimenti.

Recensore Veterano
29/08/15, ore 21:24
Cap. 1:

No, non mi era sfuggita u.u
ho solo aspettato di ritagliarmi il momento giusto per recensirla

Bellissima fic come sempre: a quanto pare mettere il Silmarillion nelle tue mani è una garanzia, specie se tratti di personaggi tragici come Nienor!
La storia dei figli di Hurin è una delle più tragiche e tu ti sei concentrata su questa figura femminile che, sin dalla sua nascita, sin dall'imposizione del nome, porta con sé un presagio di sventura che si concretizzerà con l'infausta scoperta della vera identità del marito.
La seconda persona rende tutto ancora più tragico ed intenso, dai ricordi dell'infanzia passata a cercare il fratello perduto fino a quel momento in cui guarda il viso ormai morto.
amore fraterno e amore coniugale, fiori perfetti fra loro inconciliabili... è una frase bellissima che mi ha toccato nel profondo *^*
così come mi hanno fatto rabbrividire le frasi in cui lei toccandosi il ventre non sente più amore verso quella creatura che porta in grembo...ma ribrezzo, "un dolce serpente di cui liberarsi"
A questo punto della storia non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo con Laura, quando tenta il suicidio... peccato che le situazioni siano differenti: per Laura sarà proprio la consapevolezza di avere Heymans in grembo a farla desistere, per Nienor invece sarà la sua condanna.

Bellissima ed intensa come c'era d'aspettarsi da te *^*
complimentissimi!

Recensore Veterano
27/08/15, ore 20:52
Cap. 1:

Ciao Xingchan!
Ho ripescato per caso questa tua storia, e mi ha davvero colpita!

Hai scelto uno dei passi più tragici de I figli di Hurin, (che è già di per sé una storia estremamente drammatica), e lo hai approfondito in maniera davvero delicatissima: sei riuscita a raccontare tutto lo strazio provato da Nienor e tutta la disperazione che l’ha spinta a gettarsi nelle acque del Teiglin.

La cosa che più mi è piaciuta è il modo perfetto in cui hai descritto i pensieri di Nienor: prima la confusione, mentre le immagini del suo passato ritornano e lei, in un momento che sembra lunghissimo, ricompone tutti i pezzi, e ricorda la madre, il viaggio che è culminato con l’incontro col drago… E soprattutto ricorda il motivo per cui lei e la madre erano partite dal Doriath, quel fratello che Nienor ha, probabilmente, provato a immaginare un’infinità di volte durante la sua vita, chiedendosi come sarebbe stato ritrovarlo, conoscerlo…
Sei riuscita perfettamente a raccogliere, nel flusso dei ricordi di Nienor, tutto l’orrore e la crudeltà del destino che le è toccato, a causa del quale anche ciò che sembrava positivo, in realtà era l’ennesimo filo della trappola.
Ed è straziante vedere Nienor sola, costretta a fronteggiare questa sofferenza immensa, convinta che Turin, colui che la condivisa con lei, sia ormai morto e quindi libero.

Perfetto anche il modo in cui Nienor medita, sempre più soffocata dall’orrore, su come l’amore per un fratello sconosciuto sia stato trasformato e corrotto nell’amore per uno sposo.
E’ come se Niniel provasse a separare uno di questi due sentimenti dall'altro per sempre, quasi come se questo potesse riportare tutto come dovrebbe essere, anche se sa che ormai è troppo tardi, che ormai il peggio è già successo.
Turin lo ha già amato due volte, in due modi che, come dici tu, sono tra loro inconciliabili.

Angosciante la corsa di Nienor che diventa sempre più rapida, più frenetica. Nienor non vuole più sentire, non vuole più ricordare.
Vuole solo fuggire da tutto quel dolore e quell’orrore, da Turin, persino dal figlio che porta in grembo.
Ecco, il modo in cui ti sei soffermata sul bambino di Niniel è una delle cose che più ho apprezzato di tutto il racconto.
Tutta la gioia che Niniel provava nel pensare a quel bambino che cresceva dentro di lei, il figlio suo e del suo amato Turambar, ora è distrutta, spazzata via dalla consapevolezza di ciò che quel bambino significa.
Quel bambino non ancora nato è diventato l’incarnazione dell’orrore che Nienor e Turin hanno inconsapevolmente compiuto, ed è come se Nienor, pur non potendo vedere veramente il bambino, lo vedesse trasformarsi dalla creatura più bella del mondo al peggior abominio.

Perfetta infine la scena in cui Nienor Niniel raggiunge la Cabed-en-Aras, desiderosa solo digettarsi in quelle acque che le sembrano crudeli ma allo stesso tempo dolci, le uniche che possono accoglierla e portarla via, strappandola a tutto quell’orrore, strappandola persino a sé stessa.
Il modo in cui Nienor “cancella” ogni cosa, come Glaurung aveva fatto con i suoi ricordi, mi è sembrato il tocco perfetto per rendere la disperazione delirante con cui, nel libro, la figlia di Morwen e Hurin si getta nel fiume, chiedendogli di portarla al mare.

Tantissimi complimenti davvero, Xingchan: un racconto breve ma intensissimo, in cui hai raccontato gli ultimi momenti di un personaggio davvero bellissimo, che tu hai saputo caratterizzare perfettamente e di cui sei riuscita a raccontare i pensieri e le emozioni in un momento in cui definire i pensieri e le emozioni di questo personaggio non è affatto semplice.
Complimenti davvero!

Spero davvero di leggere altre tue storie come questa!

A presto,
Tyelemmaiwe

Recensore Veterano
27/08/15, ore 18:40
Cap. 1:

Ciao xing!

Questo racconto ha dato il benvenuto alle mie ferie, sembra quasi chiudersi un cerchio ora che lo sto recensendo alla fine delle vacanze XD In qualsiasi caso, anche se ho un paio di altre tue storie nella lista "da recensire", passo prima di qua così almeno in questo caso non sono in un ritardo troppo vergognoso!

Ora, povera Nienor risente del mio odio per Turin ed è un personaggio a cui non penso molto e da cui non riesco a farmi coinvolgere in prima persona (più che empatia, provo pietà per quello che le è successo, e mi sento un po’ una bestia per questo, ma quello che mette tanta distanza tra lei e me è l’incesto e non riesco a farci nulla a riguardo).

Quest’intro per dire: ecco, questo viaggio nella testa di Nienor, per quanto fatto in seconda persona (ci tornerò), è riuscito a tirarmi un bello scappellotto e a farmi sentire di cacca per la mia mancanza di empatia XD È una cosa positiva, direi!
Mi hai fatto assistere alla reazione di Nienor alla rivelazione di Glaurung e sentire la realtà in cui lei credeva di vivere distruggersi davanti ai miei occhi, come deve essere capitato a lei. Il panico e il ribrezzo per quello che ha fatto con Turin e quel che ha prodotto con lui.
Appunto, la cosa super-creepy sono gli accenni al bambino, a questo “mostro” maledetto, che è vivo e scalcia nel mezzo della tragedia (e hai piazzato tatticamente le reazioni del bambino, cavolo, che cosa orribile!), ignaro o forse conscio di quello che sta succedendo ai suoi genitori? È inquietante e mi ha fatto capire ancora meglio, per quanto mi senta sempre in conflitto con questa storia, i sentimenti di Nienor. Mi ha rattristata e disgustata insieme a lei l'idea che questo frutto dell'amore è anche frutto dell'incesto e, sul serio, la soluzione che trova Nienor sembr l'unica possibilità, come anche sottolinei in questo pezzo meraviglioso: Perché se muori tu, morirà anche il tuo peccato.

Il mio conflitto era più accentuato agli accenni a Turin come amante, perché da un lato mi lasciavo trasportare dalla passione di quei pensieri e di quegli accenni, dall’altro ricordavo che 1) è Turin, 2) è suo fratello! Decisamente, non si può dire che non abbia provato quel che ha provato Nienor al momento della scoperta.
E non è colpa tua, anzi, tu hai proprio reso bene la cosa.

Le citazioni dal Silmarillion sono le giuste aggiunte per mettere i brividi, santo cielo! Non solo le parole di Glaurung, ma anche quelle Nienor sembrano quasi fulmini nella tempesta che si agita nella mente di Nienor e tutto comincia con Glaurung. 

In sostanza: hai fatto un ottimo lavoro e sei riuscita a rendermi partecipe di questa tragedia, da cui mi tengo sempre a distanza perché mi disturba e parecchio. Con questo racconto ho visto la tragedia compiersi e non sono riuscita a rimanere impassibile.

Come promesso, torno sulla parte tecnica, ossia la seconda persona: devo piantarla di dire che non mi piace, perché continuo a leggere storie scritte benissimo in seconda, che non mi tirano fuori dalla storia a calci sui denti e forse, in questo caso particolare, è la persona giusta, vista la distanza che io ho sempre sentito verso questo personaggio. Il narratore è crudele e non perdona nulla a Nienor, proprio come lei non perdona nulla a se stessa. Questo basta a far scattare i miei istitnti di protezione e a farmi capire e compatire Nienor.
Poi, sempre una nota tecnica, la musicalità di certe frasi...! Riescono a evocare quel che stai descrivendo, come quando Nienor inizia a correre, e finiscono la storia con una stoccata da maestra (Qui finisce la vita di Nienor Níniel, amara dolcezza di Túrin Turambar. – stupenda!)

Detto questo, spero scriverai ancora sul Silma, perché ce n’è poca ed è sommersa dal risultato delle saghe cinematografiche, ma non solo! C’è bisogno di roba buona e questa lo è.

A risentirci,

Kan 

Recensore Veterano
19/08/15, ore 20:41
Cap. 1:

Tre sole recensioni?!!!?!?!??? Per un capolavoro del genere???
Allora è proprio vero che qui su EFP non esiste meritocrazia. Non voglio far polemica ora, ma circolano di quegli abomini pieni di seguaci e recensioni e tu, con questa piccola perla (e dico piccola solo perchè si tratta di una one shot ed è quindi breve) non ricevi il giusto apprezzamento. E' una vergogna!
Detto ciò, lasciando da parte il mio sfogo, è davvero meravigliosa. Adoro le one shot, mi piacciono perchè sono intense e concentrate e, complice  la brevità, ogni frase è densa di significato e carica di pathos.
I personaggi sono relativamente sconosciuti, nel senso che in pochi conoscono il Silmarillion, io stessa non ne sono un'esperta. Tuttavia approvo questa scelta di parlare di un amore doloroso (sono sempre i migliori!), che culmina con il gesto estremo, unico connotato che ci distingue dalle belve: la scelta di porre fine alla nostra vita. E come lo definisci tu, ono degli Uomini, è proprio un tocco d'arte. Adoro il lirismo con cui hai reso la scena e il linguaggio aulico che hai utilizzato. 
Potrei andare avanti a elargire complimenti, ma non voglio suonare troppo adulatrice, quindi mi congedo e rinnovo i miei più sinceri complimenti.
BRAVISSIMA! <3 
Fjorleif

Recensore Veterano
07/08/15, ore 19:25
Cap. 1:

una volta tanto ce la faccio a recensirti in tempo! u___ù

dunque, che dire? innanzitutto, sono felicissima di trovare una storia su Nienor Niniel, è un personaggio considerato pochissimo e la cosa mi spiace (l'avevo messa io in lista u_u) perché ce ne sarebbe da dire. e trovo che qui tu l'abbia resa assolutamente benissimo, in tutta la carica di amara ed immane tragedia che questa donna si porta con sè.
molto molto bella la descrizione del modo in cui Nienor improvvisamente ricorda e prende consapevolezza di sè stessa e di tutto quel che è capitato, che il suo sposo altri non è che suo fratello che lei non ha mai conosciuto, e di cui ora (URGH) è incinta. hai usato delle frasi davvero bellissime e incisive per descrivere lo stato d'animo di Nienor, che ora si sente in bilico tra due amori tra di essi contrastanti e inconciliabili, e che tutto questo è accaduto non per colpa sua ma per la tremenda maledizione che ha colpito lei e la sua famiglia.
bellissimo anche il modo in cui descrivi la sua fuga disperata, come se improvvisamente l'orrore della consapevolezza la accecasse e le desse un' unica alternativa, quella della morte.
bellissima anche la descrizione del modo in cui Nienor si riferisce al figlio che porta in grembo, che in un primo momento ha tanto amato e che ora altro non è che la peggiore testimonianza del suo crimine. trovo azzeccatissimo il fatto che lo paragoni a un serpente e che ne provi del ribrezzo, come quello che ora prova per sè stessa, per via di quello che ha commesso, certo non ne sapeva nulla, ma ugualmente questo non cambia il fatto che ormai sia maledetta, e con lei tutta la sua stirpe.
bellissima anche la fine, con Nienor che decide che l'unica cosa che può purificarla e darle l'oblio, che ora è la cosa che desidera di più al mondo, per cancellare tutto quello che le è successo, è la morte.e bellissima è l'immagine finale, di lei che quasi pare "addormentarsi" come se la morte le desse finalmente la pace di cui ha bisogno, così come l'ultimo ricordo che ha dell'uomo che ha amato due volte, che immagina non in vita ma morente. e trovo azzeccatissima l'ultima frase, quell' "amara dolcezza" che spiega tutto in poche semplici parole.
in conclusione, è una storia davvero molto bella, spero ne scriverai altre!
a presto, 

Feanoriel 

Recensore Master
07/08/15, ore 17:37
Cap. 1:

Non so esattamente che cosa dire, lo ammetto. Ma sono profondamente colpita da questo tuo scritto. Forse, tra i tuoi lavori, il migliore in assoluto che io abbbia mai letto.
La tragica vicenda dei figli di Hurin mi afffascina e mi comuove ogni volta che la leggo o anche solo che mi ritrovo a pensarci, e questo tuo scritto... Beh, va dritto al cuore.
Ti confesso d'aver pensato anche io, qualche volta, di scrivere qualcosina intorno alla fine di Nienor, ma subito mi frenava il pensiero che: "dai, il Professore ha già detto tutto quel che c'era da dire, cosa dovrei dire in più io?" Ecco, lo hai trovato tu, quel "di più, e lo hai reso in maniera perfetta, assolutamente viva e degna del personaggio.
Le rivelazioni terribili di Glaurung che piombano su Nienor pesanti come macigni mentre la sua mente, quasi dolorosamente, si libera dalla tenebra, l'angoscia soffocante nello scoprire la verità, il disprezzo, il disgusto per ciò che, benché inconsapevolmente, Nienor e Turin hanno compiuto... Il tutto è reso perfettamente, e mentre leggevo siei davvero riuscita a trasmettermi una grande angoscia.
Ma ciò che più mi ha colpito leggendo è il "ritmo" della storia: quasi un rombo cupo, come se lo scroscio impetuoso del Teiglin ci accompagnasse dalla prima riga fino al tragico e inevitabile epilogo. Non so se fosse voluto, ma mi ha fatto venire i brividi.
E ho apprezzato immensamente anche la resa dei sentimenti di Nienor nei confronti del figlio l'amore che si fa disprezzo. Un "dolce serpente" lo hai definito, e davvero, non posso che approvare in pieno.
E mi commuove come il pensiero torni sempre e inevitabilmente a Turin,a quel fratello amante che Nienor, nonostante tutto, non può non amare, fino alla fine, di un sentimento controverso che nemmeno lei comprende. Davvero una storia straziante, piena d'angoscia e bellissima.
E questa recensione fa schifo, perdonami, ma ho trovato il tuo scritto molto coinvolgente e forse avrei dovuto metabolizzare, prima di scrivere.
Concludo dicendo che l'ultima frase, quel "amara dolcezza di Turin Turambar" è meravigliosa e assolutamente veritiera.
Spero davvero di rileggerti presto, oggi con questa storia mi hai rallegrato una giornata non esattamente al top, e te ne sono grata. Grazie davvero!
Una sola cosa mi lascia perplessa: perché nelle note hai messo "nonsense"? Onestamente non vedo nessun nonsense, solo una grande coerenza con la trama originale. Ma forse mi sfugge qualcosa XD.
A presto, un forte abbraccio!
Melianar
(Recensione modificata il 07/08/2015 - 05:51 pm)

Recensore Master
07/08/15, ore 16:33
Cap. 1:

Mia cara. Sappi che sono io qui, quella in preda al delirio. E scusa per la battuta di cattivo gusto, ma è stata una combinazione letale di determinati eventi.
Una tua nuova storia.
Una tua nuova storia sul Silmarillion.
Una tua nuova storia sul Silmarillion, che tratta di NIENOR NINIEL.
Una tua nuova storia sul Silmarillion, che tratta di Nienor Niniel, e SCRITTA IN SECONDA PERSONA.
Addio, ciao, mi avete persa per sempre semprissimo.
Ti giuro poi, che quando ho letto l'introduzione mi sono chiesta: ma questo da quale parte del Silmarillion è tratto. E invece è una frase tua. Cioè. Complimenti davvero, è meravigliosa ed esplicativa alla grande.
La seconda persona poi è quanto mai azzeccata: sembra quasi che il Drago le stia ancora parlando, deridendola... o che sia la Sorte stessa a prendersi gioco di lei.
Per come la vedo hai decisamente superato te stessa: fra le tue storie sul Silma questa per me è la migliore. Come lessico, come fluidità come tutto... forse la migliore in generale, anche se dovrebbe vedersela con Home... ma forse sono troppo diverse da paragonare.
Io sono ancora sconvolta te lo giuro: il clima è opprimente, conturbante, straziante... non lascia scampo, non lascia respirare. Avvolge stretta Nienor e il lettore, come un serpente. Sto delirando lo ripeto. Solo un'altra volta mi sono sentita così... turbata, durante una lettura, ed è stato per una storia di Ghevurah.
La disperazione, la consapevolezza finale della più sventurata fra le eroine di Tolkien è talmente palpabile da sembrare vera, e la sua angoscia quasi insopportabile. Magistralmente ben resi anche i suoi sentimenti contrastanti verso quel fratello, che un tempo amava con tutta l'anima, e che ora non è altro che il responsabile della sua rovina. Non si fossero mai incontrati....
Meravigliosa, veramente. Merciless, come direbbero da queste parti, e ogni tanto ci sta leggere anche cose del genere XD.
Forse me lo dissi tempo fa, che volevi scrivere di Nienor, ora non ricordo ^^".
Graditissima sorpresa comunque...
Grazie di cuore e scusa per questa misera recensione.
un affettuoso abbraccio,

Benni