sebbene agli inizi credo che questa storia si avvicini per molte cose ai mei canoni. Inanzi tutto, come te sono appassionata di mitologia, in particolare di quella Norrena, ancora di più perennemente innamorata delle lande Islandesi e Nord Europee.  Quindi non mi è difficile contestualizzarla, i nomi effettivamente si capisce la derivazione celtica, per non parlare delle descrizioni, in pochi tratti di Astrid già ne ho presente la fisionomia, come Lars, che sa di un bel vichingo; ma al di là di quello che abbiamo letto fino ad ora, del quale sappiamo veramente poco,  ti faccio i complimenti per lo stile di scrittura, un narratore terzo che lascia ben intravedere i pensieri di lei e oltre tutto anche il suo carattere, secondo me ardente, acceso e ribelle esattamente come il rosso dei suoi capelli. L'impressione definitiva è quella di un antico amore, antico come il mondo che accomuna questi due individui al punto di riportarli perennemente in un gioco di tensioni a stringersi di più; può essere che sia solo una mia impressione; inizialmente sembrano essere quasi due sconosciuti, ma quando lei lo chiama per nome, le distanze si accorciano, come la stessa domanda di Lars, lascia intravedere oltre la "signorilità" una sorta di legame affettivo, dunque al punto in cui comincia la storia siamo già in Medias Res, la curiosità è sapere quello che viene prima e c'è dopo. Attendo di saperne di più.

A presto

H.Blake