A, "Lame d'idrogeno ed ossigeno che distruggevano vite e futuri [...]" ho del tutto amato questo breve paragrafo.
Io penso che essere artisti (parlo in tutti i campi dell'arte, tra l'altro tra poco comincerò a frequentare l'Accademia di belle Arti, quindi suppongo e spero di sapere di cosa parlo ahah), significhi avere la capacità di rendere straordinarie e affascinanti, anche le cose più banali, semplici, e perfino quelle brutte.
Leggendo ciò che hai scritto, io penso che tu possegga questo dono.
Alla prossima, ciao! :)

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Ti dirò, i ragni mi fanno una certa impressione... Ma non questa volta ahahah complimenti, leggendo questo testo sono riuscita ad immaginare nitidamente la figura di questa vedova nera, stanca e segnata dal tempo. Mi è piaciuto molto il pezzo in cui hai paragonato il lavoro del ragno ad una ragnatela di pensieri, mi ha colpito particolarmente, e anche il pezzo in cui dici che la natura è forte ed è donna. Hai proprio ragione! Di nuovo complimenti, a presto :)

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Ciao di nuovo bisy...non ti nascondo che ho faticato a leggere la FF, ma solo perché soffro di aracnofobia! Ho apprezzato anche questa storia, la clessidra è giustamente simbolo del tempo che va e che non torno indietro...il tempo corre senza che noi ce ne rendiamo conto...brava davvero come sempre
un bacio ed un abbraccio
un caro saluto

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