Carissima Ludo,
Finalmente ce l'ho fatta a recensire! Hai scritto un capitolo davvero lungo, e il che è notevole.
In fin dei conti, per trattare tanti e complessi argomenti ci vuole il giusto spazio.
Innanzitutto, troviamo la delusione di Musa nella realizzazione del suo sogno: Fatto chiaramente devastante, tanto da farle chiudere i rapporti con persone con cui aveva vissuto una vita. D'altro canto, gli errori si pagano caro, e Andy ne è la dimostrazione tangibile. A proposito, sono davvero contenta che tu l'abbia inserito nella storia. Non mi ha mai detto molto come personaggio, ma -quantomeno- assume un certo rilievo.
Sempre parlando di Musa, possiamo affrontare il desiderio adolescenziale (e non solo) di essere speciale o, più semplicemente, di trovare il proprio posto nel Mondo. Cosa che, ironicamente, per la Fata della Musica, avverrà nella Dimensione Magica.. Forse è vero che a volte i desideri espressi guardando una stella cadente si avverino!
In secondo luogo, possiamo leggere la storia di Stella che, purtroppo, è stata sempre eclissata. Ha dovuto perdere la propria bellezza, i poteri, l'unità dei genitori, l'amore di un padre e tentare di sopportare il tutto fingendo sorrisi davanti agli amici; è sempre stata uno dei miei personaggi preferiti proprio per la sua forza, e apprezzo davvero che abbia dato valore ai suoi sentimenti. Come se non bastasse, le hai fatto anche perdere l'amore! Ma quanto sei crudele!
Nonostante ciò, credo proprio che Brandon l'abbia lasciata per il suo bene, per farle ritrovare sé stessa, senza far dipendere momentaneamente la sua felicità e la sua integrità da qualcun altro. Da quanto l'ha amata si può intuire che nemmeno lui stia bene nel sapere che lei stia soffrendo.
Inoltre, ho notato con piacere che anche Faragonda ripone speranze nella Principessa di Solaria, spostando il riflettore da Bloom che proprio non sopporto! (Mi sa che siamo in due mwahah) Infatti, ciò sta dando forza nuova a Stella, dandole un nuovo scopo nella vita, una ragione per andare avanti, conferendo un valore anche a Musa, spesso messa in ombra nella serie.
Terzo, ma non meno importante, è Riven: costretto ormai a trovarsi faccia a faccia con le proprie paure, con le sole opzioni di sconfiggerle o di farsi sconfiggere. Chi era la Fata del passato che si è trovata in pericolo a causa sua? Lo scopriremo durante la storia, immagino. Che sia stata anche una fiamma del ragazzo? Da quello che pensa e dallo speciale senso di colpa che prova, credo che abbia sentito qualcosa di importante per questa persona.
Inoltre, il fatto che si faccia domande su un passato a lui sconosciuto, potrebbe aiutare anche noi fan della serie ad ottenere delle risposte sul suo trascorso che non abbiamo mai avuto.
La sua infanzia è inevitabilmente legata a Musa e, evidentemente, a Melody. Che sia riuscito a fuggire anche lui grazie a qualche ricatto o magia che, però, sarebbe stata troppo pericolosa sapere? Non vedo l'ora di scoprirlo. So già che tratterai questo personaggio con i guanti bianchi, visto che ne hai visibilmente colto l'essenza e il carattere. Scommetto che, unendolo in qualche modo a Musa, formerai un binomio formidabile!
Infine, come ogni guastafeste che si rispetti, arrivano le Trix.. Etteppareva, no?
Chiaramente vogliono impossessarsi dell'immenso potere custodito dall'Erede al Trono di Melody, madevi ancora capire ciò che Valtor sta macinando in quella mente malefica. Chi sa come se la caveranno le Winx!
Passando al background: Mi intriga davvero che l'ambiente di Musa sia Roma. Ciò permette alla storia di assumere un'aria ancor più autentica, non solo perché -a differenza di Gardenia- è un luogo realmente esistente, ma per le descrizioni: hanno un tocco di quella soggettività che ti fanno sentire del posto, come se abitassi lì da sempre.. Immagino che quel "di più" sia dato da un'esperienza personale della scrittrice, o sbaglio? ;)
Gli unici piccoli accorgimenti che mi sento di farti sono a riguardo della punteggiatura: dovresti ridurla. Prova a ripassare le regole, soprattutto per quanto riguarda la virgola e ti consiglio di sperimentare il punto e virgola: è il giusto compromesso fra la fine di un periodo e l'inizio di un altro che è strettamente legato al primo!
Inoltre, altra banalità, ti consiglio di ridurre le descrizioni in certi casi (ad esempio quella sul cellulare, o la seconda specificazione a riguardo dell'utilizzo del binocolo da parte di Riven per osservare la situazione ad Alfea, o proprio per quanto riguarda certi outfit che non siano rilevanti -lo so, sono malata!-). Quest'ultima è solo una questione riguardante a un gusto personale: mi piace alternare dettagli specifici su qualcosa di determinante e utilizzare un campo semantico "del vago e dell'indefinito" per quanto concerne altri aspetti meno rilevanti; come lettrice, a volte mi piace spaziare leggermente con la fantasia.
Mi auguro tu non la prenda a male, anche perché secondo me sei a tutti gli effetti una scrittrice più che valida, e questi sono solo dettagli che potrebbero aiutarti a perfezionare il tuo stile, che personalmente mi piace.
Ho apprezzato molto il tipo di narrazione in terza persona, come se si trattasse di una storia vera di radici antiche, spiegata da qualcuno che l'ha già vissuta, concedendo qualche segreto, ma lasciando al contempo un alone di mistero su ciò che dovrà avvenire o su ciò che di rilevante è successo in un passato ancora più remoto. Davvero adatto ed interessante!
Detto ciò, credo di non aver dimenticato nulla, fuorché il fatto che adoro il personaggio del nonno.. Lui sì che ne sa una in più degli altri e, se Musa non tornerà a casa quella notte, lui ne conoscerà sicuramente la ragione! Lo ha sempre saputo, credo. L'unica cosa che temo è che Musa potrebbe avvilirsi contro di lui per averle nascosto tutto.
Beh, chi vivrà vedrà!
Ora ti saluto, che devo farmi una bella mezz'oretta di macchina! Continua così che scrivi splendidamente!
Un abbraccio,
Daphne |
