Recensioni per
Del dolce sonno degl'innocenti disperavo ormai di goder
di Piperilla

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Oh, mio dio. Io non avrei mai immaginato che la storia di Aurora avrebbe potuto avere uno stravolgimento simile nelle tue mani. OMG.
Sono letteralmente spiritata. Cioè, sono confusa, stordita e altre tante cose perché una semplice favola ha avuto una continuazione così magnificamente terribile. Non posso credere di essere arrivata alla fine e di avere letto quello che ho letto. Sul serio? Ma un happy ending no? Dove sta il "e vissero tutti felici e contenti"? Sono basita.
E' stato come ricevere una stilettata nel cuore e non ci potevo credere che alla fine Aurora abbia fatto quella scelta. Perché non lo ha detto ad altri? Perché non esiste un'altra fata capace di spezzare la maledizione? Dopotutto c'è sempre un pizzico di speranza.
Cavoli ancora non ci credo di aver letto qualcosa di così bellamente tragico. Ancora i miei complimenti - se non si fosse capito xD - sulla one shoot perché è stata stupenda. Tragica, ma piacevole da leggere.

Recensore Master

Recensione premio del contest "Dark chest of wonders" indetto da missredlights sul forum di EFP.

Ma che dire? Io pensavo di avere davanti una storia che continuasse la fiaba, ma che la continuasse con un lieto fine già visto. Invece mi hai fatto ricredere su tutti i fronti!
Ho adorato questa storia, l'introspezione di Aurora, le sue paure, angosce. Spettacolari e vividi i sogni. Ho amato la parte con Malefica (devi capire che io patteggio sempre per i cattivi e mai per i buoni) quando le dice che anche la sua discendenza avrà la stessa sua sorte. La crudeltà fatta Malefica, ovviamente.
La fine è stata quasi d'obbligo. Con la morte cessano le sue pene e angosce. Stupenda, davvero!
missredlights

Recensore Junior

Ciao,
è davvero shockante! Un finale, anzi, una storia degna dei fratelli Grimm! Quando ho scelto di leggerla non mi sarei mai aspettata una cosa del genere..è, semplicemente, innovativa e geniale!
Complimenti, davvero!
Un bacio, Etaypoe

Stupenda,strepitosa,fantastica.Scrivi benissimo,potresti diventare una scrittrice.Ho apprezzato in modo particolare il fatto che tu abbia lasciato intuire il tutto al lettore,descrivendo le singole azioni di un'azione complessa e non l'azione complessa in se'.Grande!
(Recensione modificata il 22/01/2016 - 11:27 pm)

Recensore Veterano

«DEL DOLCE SONNO DEGL'INNOCENTI DISPERAVO ORMAI DI GODER» DI PIPERILLA  SECONDA CLASSIFICATA
È curioso come le cose siano tanto complicate appena al di sotto di un’apparente perfezione. Tutto va come dovrebbe andare. Tranne la mia testa. 

Grammatica e stile: 8,5/10 — in questa storia ho avuto l’occasione di assaporare uno stile più che unico, estremamente fedele al contesto della fiaba trattata e perfettamente amalgamato con il lugubre tema dato. Il testo è narrato in modo intricato, ma assolutamente piacevole e calzante. La sua espressività mi ha calato totalmente nel personaggio di Aurora e trovo singolare ma adatta la scelta della prima persona durante tutta la durata del racconto. Sono rimasta incantata dalla splendida giustapposizione che si è venuta a creare a ogni frase della storia, che strideva di disperazione e amore per la vita. Volevo inoltre mettere in evidenza l’uso stilistico della lineetta emme verso la fine, quando la principessa è in preda al panico dopo la condanna enunciata da Malefica: all’inizio dubitante, ho poi letto quei pezzi con il tono appropriato e sono rimasta sorpresa dalla sua inaspettata efficacia. Il cambio improvviso di parole ha rispecchiato a pieno la mancanza d’ossigeno nei polmoni di Aurora. 
Come hai potuto capire, ho adorato il tuo modo d’estendere il testo fino alla sua svolta finale, per questo il punteggio è stato solamente influenzato dagli errori nella stesura, che ora ti elencherò, seguendo la legenda precedentemente pubblicata.

♦ Una lingua di fiamma colma la breve distanza che ancora ci divide; si attorciglia [intreccia, storce, ritorce] -0,05 al mio braccio, e sento la sua forza distruttrice corrodere la mia pelle.
♦ Malefica era una fata e una strega di eccezionale potenza, tanto che nessuno fu in grado di annullare la maledizione che scagliò sulla mia testa [psiche, mente, spirito] -0,05 quando ero ancora in fasce; e allora, come mai non una sola persona ha mai [neanche una volta] -0,10 sospettato che avesse previsto anche la disfatta, e che l’incantesimo con cui mi ha colpita si sarebbe tramutato in una seconda e ancor più terribile maledizione [sortilegio, esecrazione] -0,10, se ne fossi stata risvegliata?
♦ Era certa che la mia buona fata l’avrebbe speso per mitigare la sua maledizione[,] -0,05 che avrebbe mutato quella condanna a morte in una di sonno eterno; e ha fatto sì che fosse proprio l’atto di bontà di Serena a porre sulla mia testa [pormi] -0,05 quella seconda maledizione [sortilegio, esecrazione] -0,05 che ancor oggi mi perseguita.
♦ All’inizio c’erano gli incubi, che mi turbavano mentre il sonno [riposo, torpore, assopimento] -0,10 mi teneva avvinta nelle sue spire; poi il peso di quelle immagini di puro terrore divenne così grande da spezzare persino quel profondo oblio in cui sprofondavo nelle ore notturne.
♦ Io sto pagando un prezzo altissimo [molto più elevato, torreggiante, prominente] -0,05.
♦ Non so per quanto tempo resto distesa in questo morbido nulla: non ha importanza, ora, quantificare lo scorrere del tempo [ore, minuti, secondi]-0,10.
♦ Cado di schiena sulla nebbia, ritrovandomi di nuovo distesa, a guardare da sotto in su la causa del mio spavento: un volto sconosciuto, affilato, verdastro, il capo [testa, cranio] -0,10 sormontato da un copricapo da cui si innalzano due lunghe, contorte corna nere.
♦ Se non fosse per quest’ultimo dettaglio, questo volto potrebbe apparire bello: ha lineamenti regolari, e gli zigomi alti, [che] -0,10 insieme agli occhi allungati, gli conferiscono un aspetto regale.
♦ Anche la sua voce è regale [nobile, lussuosa, monarchica] -0,05: perfettamente modulata, non troppo alta, con un bordo tagliente appena accennato che si confonde quasi alla perfezione nel garbo con cui si esprime.
♦ «Chi…[ ] -0,05 chi siete?» non posso fare a meno di chiedere.
♦ La mia bocca si inaridisce. «Io…[ ] -0,05 perché?».
♦ Si interrompe [S’interrompe] -0,05 per un istante, e i suoi occhi si incatenano ai miei.
♦ «Io non ho fatto nulla» sussurro quasi contro la mia volontà mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime. «Non merito tutto questo»[.] -0,05
♦ D’istinto mi copro il grembo con le mani, quasi che questo bastasse a proteggere il mio bambino. «Sei un mostro!»[.] -0,05
♦ Apro gli occhi di scatto mentre un grido di terrore fa per lasciare la mia bocca[,] -0,10 ma la paura è tale che neanche la voce riesce a farsi strada[:]-0,05 muore in fondo alla mia gola – la stessa gola che pochi istanti fa sentivo piena di sassi – torna indietro nel mio petto – quel petto ancora così pesante da non riuscire a immettervi il fiato – si propaga in tutto il corpo – congela le mie membra, impedendomi ogni movimento.
♦ Salire sul parapetto [balaustra, murata, davanzale] -0,10 con un unico movimento e lanciarmi nel vuoto ha richiesto a stento un secondo; poco di più è durata la mia caduta verso il suolo.
♦ L’impatto mi lascia la confusa, dolorosissima impressione di essermi frantumata in un numero infinito di pezzi, come una statuetta di cristallo scagliata contro un muro: sono ridotta in briciole [schegge, macerie, frammenti] -0,05, e tuttavia mi sento felice.

Puoi notare che certe volte il tipo di errore — e quindi il colore — è lo stesso, ma la penalizzazione varia. Questo perché dipende da quanto grave un errore è: per esempio, la prima ripetizione del verbo attorcigliare ti ha tolto solo 0,05 punti perché l’azione in questione non era nella stessa frase, ma nello stesso paragrafo. Avrei in effetti potuto non contarlo come “errore”, ma dato che il tuo vocabolario è piuttosto vasto, la ripetizione si è notata molto, soprattutto perché nel paragrafo introduttivo. Andando avanti e paragonando questa pecca con la seconda ripetizione che ti è valsa -0,10, ebbene, la parola ripetuta è non solo nella stessa frase, ma anche estremamente vicina all’altra. Lo stesso è accaduto per la punteggiatura, dove il penultimo errore di questa categoria ti ha portato via 0,10 punti; il punto e virgola è stato infatti usato in maniera errata, dato che il pensiero non è stato ampliato, ma è stata usata la congiunzione semplice ma per contrapporre sezioni della stessa frase. Vorrei inoltre chiarire il fatto che il lessico e le frasi da migliorare sono solitamente più una questione di suono e anche gusto personale del lettore, per questo solo 0,05 punti sono stati tolti per ogni inesattezza. 
Gli errori potrebbero sembrare tanti ma al contrario, in 3354 parole scritte, le imprecisioni sono state limitate e non eccessivamente gravi. Ricorda di mettere sempre uno spazio dopo i tre puntini di sospensione! 

Caratterizzazione personaggio (IC ed il suo sviluppo): 8,5/10 — hai gentilmente giustificato in parte il personaggio di Aurora nelle note autore, e questo mi ha fatto piacere. Non ho molto da dire in questa sezione, dato che la nostra protagonista è stata senza dubbio sottoposta a mille e più emozioni, essendo dopotutto — come hai accennato tu — solamente una giovane fanciulla persa nella sua turbolenta adolescenza. Solitamente, in un brillante racconto il lettore avrebbe osservato un personaggio senza pensieri, ingenuo e di un imperdonabile romanticismo; in questo testo l’autore — te — mantiene la sofisticatezza, eleganza e buon animo, ma egli rivela anche un lato oscuro e confuso. Quest’ultimo è un tratto interessante e trattato in modo egregio, allacciandosi unicamente persino con lo stile usato e precedentemente analizzato. Nonostante questo, il punteggio non è pieno per via della decisione finale del personaggio principale, che ha portato la grande svolta necessaria alla storia. Io, infatti, personalmente non penso che Aurora avrebbe fatto un gesto estremo tanto avventato, soprattutto considerando la presenza della sua gravidanza e l’amore provato per Filippo. Capisco che anche il bambino fosse stato maledetto e condannato a una morte inevitabile, ma lo stesso penso che Aurora non lo avrebbe fatto. Non così, perlomeno. Comunque questo criterio di valutazione riflette una classifica più che buona, e addirittura i brevi accenni a Serena, fata bonaria e di una notevole generosità, sono stati perfettamente IC e graditi. Inoltre, oltrepassando verso Malefica, ella è stata rappresentata perfettamente: senza risentimento e senza pietà. Si potrebbe declamare il suo essere perfido e abbietto, ma intimamente la vedo come un personaggio più che altro sinistro, peculiarità resa chiara nella narrazione, e allo stesso tempo anche lei risulta simile ad Aurora per il suo tono vocale basso, propria e aggraziata. Inoltre, probabilmente sopra ogni altro dettaglio, Malefica è orgogliosa e fiera del male che provoca, risultando un attraente mostro, amante del manipolare il cuore e le vite altrui. 
Originalità: 4,8/5 — considerando il tema del contest, la scelta del fandom è stata già per sé una garanzia per una storia originale. Ma non è stato solo quello, infatti l’intera atmosfera creatasi durante tutta la narrazione è stata presente nel lungometraggio solamente in poche scene. Tu hai acchiappato questo squarcio tra la felicità di una principessa Disney e l’hai tinteggiata fino alla fine di un pigmento nero, nero come la confusione di pensieri all’interno della testa di Aurora. La tecnica risulta quindi in una narrazione innovativa che attira dentro sé personaggi differenti, ma non OOC come analizzati nel precedente parametro, ma al contrario, appunto, semplicemente diversi; il lettore scorre gli occhi tra delle parole che trattano del lato lugubre di un’ambientazione, di un sogno e dei personaggi stessi. Un ottimo lavoro, più che soddisfacente e cui esserne sicuramente fieri. 
Utilizzo fobia: 10/10 — anche qua, la furbizia e l’ispirazione hanno giocato un’interessante partita. Come avevo richiesto, la fobia è stata presente a ogni risvolto di praticamente qualsiasi pensiero, contornando il disturbo perenne di Aurora. La clinofobia è una paura stimolante, solitamente connessa a un evento traumatico accaduto durante l’infanzia, una combinazione di eventi esterni che causano l’individuo una terribile angoscia nel chiudere gli occhi e di ‘abbandonare’ il mondo per un meritato riposo. La fobia, oltretutto stranamente comune nella nostra società moderna, ha sopraffatto la giovane principessa Aurora sin dall’alba, e al solo pensiero di dovere essere da sola ad affrontare la notte paurosa, ella trema con gli occhi velati di nero, spaventata dal suo sonno — da ciò che esso porterà — che non sarà altro che l’inizio di una nuova storia, nuova ogni notte, immutabile; forse solamente più atroce e tragica. Il punteggio pieno osservabile è presente perché in questo brano la clinofobia è stata esplorata in tutte le sue sfaccettature; ti sei immersa nel descrivere le opinioni di Aurora da sveglia e ti sei perfino fatta largo nella sua mente, nel suo mondo dei sogni così disturbato. Sei stata abile e questo risulta nell’ottimo risultato. 
Sviluppo del tema della morte: 7,5/10 — lo sviluppo dell’apparentemente facile tema dato è comunque arduo da eseguire senza alcuna pecca, considerando poi l’ulteriore presenza della fobia. In questo racconto non c’è stato un vero e proprio sviluppo della morte — come per altro è successo in numerose narrazione partecipanti alla competizione — ma più che altro un atto eseguito di getto, senza rifletterci, compiuto proprio perché Aurora non voleva pensarci più. E dicono che le persone che si suicidano senza ponderatezza, malamente e con foga, sono veramente gli individui che non ne potevano più dell’incolmabile oppressione nella loro vita. Per questo da una grande e più influenzante parte ho gradito questo ultimo gesto (anche perché la valutazione è sufficiente e personalmente considerata buona se paragonata alla linea di tendenza del contest). Dicendoti la verità e consigliandoti su come potresti migliorarti, penso che se avessi speso un ulteriore paragrafo di neanche duecento parole sull’approfondimento del suicidio di Aurora, il punteggio si sarebbe alzato di uno o due punti. Nonostante questo, come già detto, ho apprezzato questa scelta d’essere Aurora stessa a togliersi la vita e quella del suo bambino, aggiungendo inquietudine e dolore al testo e soprattutto collegandosi all’utilizzo della fobia.
Gradimento personale: 4,7/5 — non posso dire nulla se non che la storia è stata veramente di mio gradimento. Hai affrontato e scarnato psicologicamente Aurora fino allo sfinimento e datole la spinta (perdona il gioco di parole) finale, l’hai fatta persino sperare d’essere in grado di sfoggiare un ultimo macabro sorriso perché finalmente capace di riposare nel sonno — che prima, al posto di ridonarle energie per affrontare un nuovo giorno le portava lentamente via il suo soffio vitale — questa volta definitivamente perpetuo senza alcuna maledizione o incantesimo; solamente per colpa — o forse oserei dire persino grazie — alle sue stesse mani e disperata volontà. Ciò che torreggia di fronte a ogni altra peculiarità del testo, perché ce ne sono molte, lo stile e il modo in cui hai strutturato il brano è sicuramente la singolarità che mi ha attratta di più; così sfarzoso e ricco di metafore e introspezione e sottotesto e allusioni e analogie; magnifico.
Titolo: 4,8/5 — questo poetico e descrittivo titolo rispecchia sin dalla sua prima lettura una storia fiabesca che prenderà presto una svolta ben diversa da quella del bacio dell’amato principe. Sono esitante dal dare il punteggio pieno per la scelta forse leggermente troppo lirica, che più che altro è un mio gusto personale. A ogni modo, l’ho trovato idoneo e senza dubbio soave alla sua prima vista, creando una singolare giustapposizione con il testo che vuole presentare. 

TOTALE: 48,8/55

Bellissima ed intensa! Ho adorato questa fanfiction, davvero! Sono quasi riuscita a percepire la paura di Aurora per quanto e' ben descritta, l'incubo con Malefica e il dialogo tra le due e'
stato semplicemente geniale. In poche parole, complimenti! Ho trovato davvero fantastica ed originale l'idea che la maledizione di Malefica non era ancora conclusa, e per il finale mi sono quasi commossa!