Recensioni per
Il lamento della Morte
di milla4
Ciao milla4, |
Ciao milla, sono qui per lo scambio recensioni di Hanna! Eh sì, ormai sta per terminare ma nonostante ciò io ho ancora qualche storia da leggere! ^^ |
Ciao =) |
Ciao milla, sono qui per lo scambio recensioni organizzato da Hanna :3 |
Ciao! Sono qui, finalmente, a lasciare le recensioni premio per il contest "Midnight thoughts". |
Recensione premio per il contest: The Contest is Here! |
Salve! |
Quinta classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere" di AmahyP e Chloe R Pendragon- Valutazione di Chloe R Pendragon
A parte queste facezie, nulla da dichiarare se non ottimo lavoro! Stile: 14/15 Il tuo stile è senz’altro accattivante, capace di conquistare il lettore fin dalle primissime frasi e di accompagnarlo in un vortice di emozioni. Le frasi sono bilanciate alla perfezione, presentano tutte una lunghezza peculiare, studiata per avere il massimo impatto su chi legge; anche la punteggiatura rispecchia tale intento, impartendo un ritmo incalzante alla lettura per accentuarne l’impatto emotivo. Ci sono state solo due scelte che non ho condiviso, precisamente:
A parte queste due sciocchezze, sei stata decisamente magistrale, talmente accurata ed evocativa da lasciare senza fiato il lettore; il testo scorre meravigliosamente, rendendo alla perfezione tutte le sfumature di pathos che la vicenda richiede, attraverso una sintassi finemente strutturata e una punteggiatura sempre precisa. Passando al lessico, posso dirmi più che soddisfatta, dato che hai puntato su un registro linguistico a dir poco azzeccato. Hai scelto di mantenerti su una sana via di mezzo tra l’aulico e il semplice, senza mai cadere nel banale o usare espressioni pompose e artificiose; ogni parola ha una sua precisa funzione ed è stata inserita con puntualità invidiabile, senza mai ripeterti a vuoto. Per concludere, hai utilizzato uno stile meraviglioso, adatto al contesto e semplicemente irresistibile: bravissima! Utilizzo del pacchetto: 9,5/10 Sono profondamente colpita dal modo in cui hai utilizzato gli elementi a tua disposizione, inserendoli in un contesto particolare e sviluppandoli abbondantemente, nonostante la brevità del testo. Il tema della metamorfosi è il fulcro della vicenda, il pilastro su cui poggia tutta la storia: la trasformazione del protagonista in una sorta di “Angelo della Morte” ha rappresentato il punto saliente del racconto, dato che sarà proprio questo cambiamento a suscitare l’insofferenza del protagonista e a scatenare la cosiddetta “epidemia”. Passando al pacchetto vero e proprio, ho trovato davvero particolare il modo in cui hai deciso di svilupparlo, soprattutto per quanto riguarda la trama: non mi aspettavo che il protagonista dopo la morte si trasformasse nella Morte stessa, è stata una trovata brillante. Francamente, mi sarebbe piaciuto se ti fossi soffermata un po’ nel descrivere questa metamorfosi, dato che era l’argomento base da cui partiva la storia, pertanto non ho potuto darti il massimo per questa ragione. Tralasciando questo aspetto, mi ha entusiasmato il fatto che tu abbia impostato il tutto sul piano interiore, focalizzando l’attenzione sull’introspezione e sull’impatto emotivo che un simile mutamento deve poter causare in chi lo subisce: pur divenendo immortale, il protagonista si trova a dover trascorrere l’infinità in solitudine, tra gelide carezze e morti improvvise. Hai avuto un’ottima intuizione, avvalorata da una splendida esecuzione, per cui la minuscola obiezione passa in secondo piano rispetto alla tua maestria. Un discorso a parte va fatto per la citazione: mi è piaciuto da impazzire l’escamotage del libro, ha dato un vero e proprio tocco di classe alla vicenda. Non solo sei riuscita a inserire una terzina dantesca all’interno del testo, addirittura ne hai aggiunta un’altra, peraltro con una naturalezza disarmante. Come se ciò non bastasse, hai usato il trucco del libro per introdurre nel testo la citazione, così da rendere il tutto ancora più armonioso. Ciò che più di tutto ha reso degno di nota l’impiego della citazione è stata la sua “reale” funzione: dopo aver letto distrattamente quelle terzine, il protagonista si ribella e scatena una vera e propria strage, tutto solo per avere un contatto “vero” con qualcuno. Davvero geniale, non si può definire in altro modo: complimenti! Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10 Questo parametro è stato difficilissimo da stabilire, dato che la tua storia presenta una caratterizzazione “sfuggente”. Mi spiego meglio: il protagonista viene presentato come un umano che, una volta perito, si è trasformato nella Morte. Da quel momento la sua esistenza è diventata sempre più vuota e triste, caratterizzata da una solitudine sconfinata. Tutto ciò che egli desiderava era una semplice interazione con qualcuno, un banalissimo contatto che non fosse unilaterale, come quello che aveva con coloro che erano destinati a morire. Aveva talmente tanto bisogno di qualcuno con cui condividere le sue emozioni da ribellarsi e compiere una strage: persino una punizione sarebbe stata meglio di quella condizione, almeno ai suoi occhi disperati e tristi. Questo è ciò che ha reso così alto il tuo punteggio in questo parametro, ma allora perché non ti ho dato il massimo? Per il fattore “sfuggente” che ho accennato prima: tutte queste emozioni emergono dal testo con una certa intensità, ma chi legge le percepisce come se fossero “attenuate”. Ho avuto la sensazione di avere davanti a me una barriera di vetro che disperdeva una parte di quel pathos che è insito nella storia, rendendo meno palpabili le emozioni; non sono riuscita a capire con esattezza quale fosse il freno che non faceva arrivare a destinazione le emozioni, eppure non posso negare di averne risentito in parte. Ciò non toglie che hai fatto un lavoro encomiabile, in barba alle mie ultime riflessioni: bravissima! Originalità: 10/10 Sinceramente, non avevo mai letto qualcosa del genere: hai scelto di puntare sul mistero e sul sovrannaturale, dando alla storia quel quid capace di renderla assolutamente innovativa. Mi ha colpito tantissimo la scelta della metamorfosi, trasformando il protagonista nella Morte stessa hai stupito il lettore, rendendo la vicenda decisamente innovativa; oltre a questo aspetto, mi ha colpito il discorso “solitudine”, elemento tanto inusuale quanto efficace. Di solito si punta sull’amore tra la Morte e una persona destinata a perire – per intenderci, stile “Meet Joe Black” – oppure all’incontro con i cari della vita passata – “Ghost” –, ma mai avevo visto qualcosa di simile: qui l’unico vero sentimento che domina è la solitudine, quel senso di abbandono e di vuoto capace di fare impazzire chiunque, specialmente se la prospettiva è l’eternità. Per questi motivi non ho potuto fare a meno di darti il massimo, chapeau! Gradimento personale: 9,5/10 Ho adorato questa storia per i motivi più disparati, dalla forma al contenuto. Ho apprezzato la scelta della narrazione in prima persona, per la quale mi congratulo dato che non è affatto semplice gestirla; allo stesso modo ho gradito lo stile che hai utilizzato, dotato di una fluidità esemplare così da rendere la lettura un vero piacere. Mi è piaciuto l’utilizzo degli elementi a tua disposizione, uniti da una convincente introspezione e da una serie di stratagemmi vincenti, primo fra tutti l’inserimento del libro. Hai dato prova di una spettacolare originalità e di una bravura degne di nota, perciò non mi resta che farti i miei più grandi complimenti: ottimo lavoro! Totale: 63/70 (Recensione modificata il 23/09/2015 - 11:42 am) |
Quinta classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere!" di Chloe R Pendragon e AmahyP |