Cara bisy,
eccomi qua a recensire un altro dei tuoi capolavori.
Premessa:
Adesso magari comincerò a sparare stupidate a manetta perché forse non ho capito fino in fondo il significato del testo, se è così allora sei liberissima di tranciarmi la testa in una risposta XD
Fine premessa.
MA COME CAVOLO FAI A SCRIVERE IN QUESTO MODO?? (Si calma prendendo un respiro profondo). No seriamente, questa idea è stupenda, originale e soprattutto, scritta da te in questa maniera, sviluppata benissimo. C'è questa ragazza, Keiko, (apprezzamento assurdo per l'ambientazione giapponese che adoro) una tipa calma, altruista, diligente. Una copia della ragazza perfetta? No. Perché è qui che tu riesci ad andare oltre. Mi spiego meglio. Nella maggior parte delle ff o originali, la ragazza protagonista, è sempre caratterizzata come l'ideale della perfezione. La tipica Mary Sue. Qui può sembrare dalle prime righe forse, può indurre a pensarlo...ma non è così. Ho trovato davvero intelligente l'idea di spezzare il testo con quella frase "Keiko è una tipa combattiva". Leggendo la prima volta (io mi sono letta la storia due volte prima di comprendere in parte la profondità che ci sta sotto) a qualcuno potrebbe parere una contraddizione. Ma come...hai appena detto che è timida ed introversa, che non si è mai gettata in una rissa...e adesso dici che è combattiva? Almeno io sono caduta in queste deduzioni errate. No, quella descritta da te non è la perfezione; Keiko non è una Mary Sue, Keiko dentro è una bomba. E le bombe esplodono. La ragazza è ai limiti, non può trattenere dentro di sé frustrazione, rabbia, disaccordo, che non esprime essendo gentile e molto paziente, e allora che fa? Ma è ovvio, si sfoga contro sé stessa. Keiko combatte come ogni giorno contro la propria immagine, la distrugge, la sminuisce e la tortura...perché se il male non lo tiri fuori, dove pensi di buttarlo? Tutto ciò che la ragazza tenta di nascondere, ma che fa parte di lei come di qualsiasi altro essere umano, le si ritorce contro. Dentro questo personaggio complesso, NON perfetto ribadisco, ci sono le varie sfaccettature che presenta l'animo d'ogni uomo. Sfaccettature che lei crede di vincere e di sopprimere, pensando in un atto giusto, che nasconde solo la mancanza di amore per sé stessi e l'assenza d'autostima. Ma adesso la miccia si è consumata. Keiko si ribella al sopruso che si auto-infligge, lei deve vivere, lei deve stare bene.
Adesso, l'esito della battaglia, è solo nelle sue mani.
Ok, ho finito la mia personale analisi e interpretazione del testo. Ma non ho terminato la recensione (perdonami per il papiro). Un'altra cosa che ho notato leggendo e che ho trovato davvero azzeccata è stata il modo "materiale" (che brutta parola) e realistico con cui hai narrato lo scontro, come si trattasse di un vero e proprio incontro di boxe. Davvero scritto molto bene e correttamente, come il resto del racconto.
Hai davvero un talento nel parlare dell'emozioni dei personaggi in questo modo simbolico bisy, sul serio. Mi hai lasciata di stucco.
Mi sta venendo un piccolo dubbio...per caso tu ti rivedi in Keiko? Conosci una situazione simile? Te lo chiedo perché io mi sono rivista in questo personaggio per come trattavo me stessa un po' d'anni fa...e tu hai descritto la vicenda in modo pressoché identico. Per questo penso...che magari stai provando o hai provato tutto questo anche tu.
Adesso la smetto che sennò t'annoio e sembro io la stalker che si fa gli affari degli altri.
Se quello che ho scritto qui sopra è errato, dimmelo pure (Magari la protagonista era solo na tipa che si sfogava praticando boxe XD)
Per il momento ancora complimentoni. Sei genialeee.
Un abbraccio e sicuramente alla prossima.
_Among_the_lines_ (Recensione modificata il 24/08/2015 - 07:44 pm) (Recensione modificata il 24/08/2015 - 07:45 pm) |