Let me bend your broken soul.
Una minilong. Una fantastica minilong.
Si può dire che su questo sito siano rimaste in poche le persone che sono in grado di ricordare - e saper usare propriamente - i termini per definire una fan fiction. Credo che questa la dica già lunga sulla meraviglia appena letta.
Ho scovato questa storia per caso, anzi, forse è stata questa " minilong " ad aver trovato me; ero in giro su Facebook, un social network che di solito non amo, ma su cui avevo deciso di spendere qualche minuto. Questa storia era pubblicizzata da una pagina che consigliava di leggerla, mi annoiavo e l'ho aperta, senza motivo apparente.
Sarà stato destino?
Dopo aver letto il titolo mi sono presa un attimo per pensare che valeva la pena dare una possibilità ad una storia che qualcuno aveva definito bella. Non sono solita farmi piacere ciò che piace agli altri, ma questa volta non è stato così; mi è bastato scendere più giù e guardare la fotografia per intuire che si trattava di qualcosa di diverso e ho deciso di andare oltre i miei limiti.
Ma, bando alle ciance, comincio finalmente questa recensione - non era già cominciata? Eh, no! - che ho avuto voglia di fare un attimo dopo aver terminato la lettura. Non l'ho fatto, perché non avrei dato il giusto valore ad una storia che di valore ne ha fin troppo. Ho passato un intera notte quasi sveglia nonostante questa mattina avessi un test, per metabolizzare bene ogni cosa. Ogni particolare, ogni virgola, ogni singolo evento.
Questa recensione ha un particolare significato per me, vedi. Ho messo di scrivere da molto tempo per vari motivi. Recensivo sempre, prima, poi ho smesso di fare anche questo. Ciò che la tua storia è stato in grado di provocarmi può essere decisamente definita come voglia di farsi sentire. Volevo che tu sapessi cosa sei in grado di fare, perché se è vero che ogni persona vale qualcosa, tu potresti essere al di sopra di tutto questo e nonostante il mio giudizio non conta più di qualsiasi altro, sono ugualmente qui, per farti sapere che vali molto, molto più di quel che pensi.
Ora, posso decisamente cominciare.
La storia si apre con una bellissima - quasi perfetta oserei dire - descrizione di un pensiero, di un modo di vedere le cose che fin da subito prendere, facendolo pensare anche a te.
E' così che da subito, impariamo a conoscere un po' Harry. Dopo un paio di battute c'è Niall, che non credo sia un personaggio buttato lì per caso, bensì per dare un bellissimo e genuino tocco di aria fresca quano le situazioni diventano difficili, ma non corriamo.
Si conoscono tutti - ammetto di aver pensato " che palle, fai che non sarà la solita storia ", quando si è presentata Taylor - e sanno che stanno per condividere qualcosa. Che, qualunque cosa sia, sarà importante per il resto della loro vita.
Di punto in bianco poi spunta Louis, un personaggio che da subito si lascia catalogare come algido. Ahahahah, divertente, ma torno ad essere seria. Ergo, Louis si mostra come un uomo pappa e ciccia con il proprio lavoro, qualcosa di noiosamente perfetto, il solito belloccio bello fuori ma intrattabile, insomma!
E pian piano si presentano tutti i personaggi che poi entreranno a far parte della storia - nessuno è superfluo ma tutti hanno un loro ruolo e soprattutto ben curato anche se marginale -, ognuno con delle caratteristiche diverse, singolarmente individuabili in una persona qualunque ma impossibili da trovare tutte insieme, o loro stessi sarebbero i personaggi. Queste caratteristiche, mi hanno permesso di immedesimarmi in loro, nel loro mondo, nel mondo che tu hai creato.
Nel corso della storia c'è la storia di Liam e Zayn, che non annoia ed è speciale nella sua " banalità " - prendi questa parola con le pinze perché è un complimento -, una semplice storia di letto che sfocia in altro, eppure tu hai avuto la capacità di renderla unica a suo modo. Una cosa che mi ha particolarmente colpita nel personaggio di Liam è il suo osservare in silenzio e la sua sensibilità. Ha colto ciò che poteva cogliere fin dall'inizio e anche se non è sicuramente un personaggio molto seguito nella storia, lo si può osservare mentre prende coraggio per cambiare la sua vita, per prendere decisioni diverse. Ho avuto i brividi quando, dopo la sua operazione finita male, ha detto quelle cose che non sono sbagliate. La vita è un dono e delle persone lo danno per scontato perché hanno la possibilità di vivere. Solo chi sa di non averla per molto tempo, riesce ad apprezzarne ogni singolo giorno.
Zayn poi ha finalmente preso la sua decsione - diciamo pure con un certo slancio da parte del fato, che ha voluto nascesse l'equivoco dell'incidente - e hanno preso tra le mani la loro vita. Perché quell'unione di mani non era una stretta e basta. Era un qualcosa di intimo, un " non preoccuparti di cadere, ti tengo io ", un " ti accompagnerò lungo tutto il cammino della vita " ed è così che me li sono immaginati. Divertenti, leggermente impacciati, irresistibilmente sensuali. Vedere la loro storia svilupparsi lentamente è stato qualcosa di dolce, dolce come quando dopo una giornata di lavoro puoi finalmente dormire.
Da non sottovalutare la " storiella " - che tanto storiella non è, visto come va a finire - tra Ed e Taylor. Penso che moltissime persone non abbiano il coraggio di fare il primo passo ma tu hai dato speranza ad ognuna di loro, perché quasi l'hai data perfino a me che non ho nessuno con cui stare almeno ferma!
Le loro vite si intrecciano lentamente, attraverso l'amicizia di Harry - prendi H che da' consigli ad Ed -, e la lingua troppo lunga di Niall, che come ho già detto prima, è stato come un soffio di aria fresca in un deserto.
Parliamo dell'amicizia.
Un sentimento che molte volte viene sottovalutato e/o anch'esso dato per scontato.
Sbagliato.
Questa storia si basa principalmente sull'amicizia, comincia come tale. Ci sono Harry e Niall, Liam e Louis insieme a Zayn, ci son Taylor ed Ed e poi ci sono loro, che tutti insieme hanno dato vita - sotto la tua mano e la tua mente incredibile - ad una bellissima storia che più di amore, definirei di vita. Hai descritto attraverso le vite dei protagonisti qualcosa che va molto oltre: il ciclo vitale. Hai scritto di quanto sia ingiusta la vita e di quanto apparentemente lo sembri anche la morte. Hai scritto di speranza, di disperazione, di rassegnazione. Hai scritto di come una persona possa perdere la speranza e di come ritrovarla, di come il desiderio di aiutare qualcuno possa essere superiore al proprio istinto di sopravvivenza. Hai scritto e descritto in ogni riga, con piccoli particolari da cogliere, il vuoto lasciato da una persona che va' via troppo presto e all'improvviso, senza far rumore. E la sensazione di sentirsi impotenti, di credere di non poter avere più il diritto di sperare in qualcosa di buono.
Hai descritto il buio e la luce attraverso due persone, Harry e Louis.
Ho volutamente lasciato per ultimo la loro relazione, il loro rapporto poiché su di loro c'è molto da dire, anche se la parte migliore l'hai già detta tu.
Inizialmente, il loro non può essere considerato nemmeno un rapporto vero e proprio, quindi analizziamolo per quelli che sono: due personaggi separati.
C'è Harry, che è una persona speciale in un modo.
E' altruista, tanto da avere il desiderio di cambiare il mondo. Chi non è in grado di immedesimarsi in tale personaggio? Tutti, a modo nostro, sogniamo di cambiare il mondo. O almeno, di cambiare il nostro.
Ha un'esperienza difficile alle spalle ma " lui ha scelto la vita ". E' la dimostrazione, nel suo piccolo, che non bisogna mai abbattersi perché vediamo gli altri stare male, piuttosto dobbiamo sperare di vivere abbastanza pienamente da riuscire a cambiare qualcosa.
Ha un carattere particolare, Harry, e la cosa che più mi ha colpita di lui, che mi ha fatta innamorare di lui è stata proprio la sua caparbietà. Si è posto un obbiettivo e l'ha portato a termine, non importa quanto tempo o impegno ci sia voluto, alla fine può godersi il suo premio. E' questo che succede quando sai di aver incontrato la persona giusta. Ho apprezzato ogni minimo particolare di lui, a partire dalla voglia di voler cambiare il mondo, proseguendo con il suo salutare Louis la mattina e la sera pur sapendo che l'altro non avrebbe ricambiato, solo perché a lui stesso faceva star bene farlo.
Sono i partcolari, le piccole cose che hanno reso il tuo Harry un personaggio vero e reale, esistenze. Che mi hanno fatto innamorare di lui come fossi stata Louis.
Harry e le sue decisioni, Harry e la sua caparbietà, Harry e la sua tenacia, Harry e il cinese - che ho apprezzato da morire, sono un'amante dispotica del cibo cinese -. Lui non è il riflesso della luce, è la luce stessa. Di quelle più brillanti e acciecanti - ma tuttavia incredibilmente calda - che puoi sperare di trovare.
E poi c'è Louis.
Posso dire che in questa storia si vive totalmente. Inizialmente di lui sappiamo veramente poco e tutti ci sentiamo un po' Harry, con la curiosità di risolvere l'enigma e ritrovandoci con porte sbattute in faccia. Il loro rapporto è un po' assurdo fin dall'inizio, fin da quando Louis lo chiama Horton per la prima volta - e sono certa che il suo nome lo avesse letto benissmo - .
Ogni sua parola è ponderata e giusta, sopratutto quando nel primo capitolo afferma ad Harry che un buon medico non deve lasciar trapelare nulla. Non gli dice quindi di dover smettere di provare, ma soltando di non darlo a vedere così tanto, ma questo Harry lo capirà solo in seguito.
E' una persona un po' paurosa, Louis, sicura solo nel lavoro. Eppure, quando dopo il trapianto di cuore andato male le sue sicurezze hanno vacillato e le certezze crollavano, io ho tremato con lui ed ho pianto con lui. Ero sul tetto dell'ospedale con lui, come e con lui asoltavo le parole di Harry e per un attimo ho trovato conforto nel mio piccolo grande inferno personale.
Louis è traumatizzato, fortemente abituato all'idea di stare bene da solo, chiuso nel suo mondo fatto di turni in ospedale e birre sul divano di casa sua.
Ed ecco che, nel suo intimo, conosciamo subito qualcosa in più di lui quando Harry ci descrive quel poco che vede dalla sua finestra: il necessario per vivere. Ed è così che Louis tira avanti, con il necessario. Un letto, una cucina, una tv, un divano. Non un quadro sulla sua parete. Non una tenda alla sua finstra. Le mura della sua casa sono forti - tanto quanto quelle che si è costruito attorno - come a voler proteggere un enorme tesoro, eppure all'interno la casa è vuota. E forse è proprio così che si sente Louis e, attraverso lui, per una volta nella mia vita anche io mi sono sentita compresa.
Si sente a disagio quando cade il silenzio perché non trova il coraggio di dire qualcosa, dorme poco a causa degli incubi.
Durante il corso della storia lo si può vedere crescere come cardiologo e aprirsi come persone, partendo dalle piccole cose - come sopportare Harry a cena ogni sera, o smettere di chiamarlo Horton come a voler segnare l'inizio di qualcosa che non vuole ammettere di desiderare -, ma lo vediamo anche assistere Harry nel suo piccolo - in ambito lavorativo, infatti - e infine, alla fine del primo capitolo, vediamo crollare anche un po' delle sue difese quando - oserei dire finalmente - si lascia baciare da Harry. Un gesto impercettibile e delicato che dimostra l'accortezza che Harry ha nei suoi confronti.
Dopo le varie cene, qualcosa scatta e si abbandonano a loro stessi. E la richiesta di Harry di fare l'amore è qualcosa di incredibie. Il modo in cui la scena è descritta, non è niente di erotico. O almeno lo è, in un modo " perversamente " dolce.
E un po' ci si sente amati. Un po' si riesce a capire il tormento di Louis, che sale a galla di notte, ogni notte..
Basta poco, un " ti amo " e per un attimo ho seriamente pensato che tutto potesse andare a puttane, che Louis lo mandasse via, invece accetta l'amore di Harry perché in fondo anche lui lo ama già, ma non è pronto ad ammetterlo.
Ma si può mai stare tranquilli? Ovviamente no! Infatti, il giorno in cui tutto sembra puù o meno essersi stabilizzato, Harry decide di essere se stesso ancora più di prima, all'ultima potenza, di aiutare un padre disperato per aver perso sua figlia e boom, il mio cuore si è spezzato con quello di Louis, è precipitato a terra lentamente, pieno d'amore com'era.
E ciononostante ho avvertito lo shock di Harry quando capisce di averlo perso, quando sa di doversi rassegnare - se è possibile per qualcuno come lui -, la tristezza che prova giorno dopo giorno, il sacrificio che fa per stare lontano da Louis quando vorrebbe solo che per una volta fosse lui a parlare per entrambi.
La conversazione con Anne è stata genratrice per me. " -Sai, Harry, prima che io e tuo padre ci sposassimo, lui ha avuto un momento di crisi- raccontò Anne, guardando dritta di fronte a sè -Io ero disperata, ovviamente, gli stavo addosso perchè cambiasse idea, e tua nonna a quel punto mi ha detto una cosa. Una cosa che io ora dico a te: "il destino è come una tempesta di sabbia. Non puoi evitarla, puoi solo entrarci in mezzo, e fare in modo che la sabbia non ti vada negli occhi"-
Harry sospirò, fissandosi le mani.
-Lascialo andare, tesoro. Lascialo andare, e smettila di cercare di controllare tutto- consigliò Anne.
-Io mi chiedo a cosa sia servito tutto, capisci?- sbottò Harry, scuotendo la testa -Mi chiedo a cosa siano serviti questi mesi, la fatica, i tentativi...se poi ogni cosa è finita così-
-È servito a cambiare te- disse convinta sua madre -Non arriva mai nulla per caso. Chi siamo e chi diventiamo, in parte, dipende da chi amiamo- "
E' stato uno dei consigli migliori di sempre e sono delle battute che, ti prometto, non dimenticherò mai in tutta la mia vita.
C'è poi il momento dell'ultimo dell'anno in cui Louis nasconde il suo numero e semplicemente l'uno ascolta l'altro mentre respira e non c'è cosa più bella che sapere che quella persona che ami, in quel momento sta respirando per te.
Louis ritorna in se - facendomi andare in brodo di giuggiole - e corre da Harry con un'urgenza tale da far paura, una frenesia che chiaramente nemmeno lui riesce a contenere e lo ammette quando dice ad Harry di non poter aspettare o non lo avrebbe più fatto. Quel che succede dopo, è storia.Louis si dona ad Harry certamente non solo fisicamente, ma lo lascia entrare nel suo cuore e nella sua vita, totalmente.
Adesso Harry sa a cosa sono serviti tutti i suoi sforzi.
Vediamo, dopo circa sei mesi, ognuno di loro che prende la propria strada, ognuno di loro diventa padrone della propria vita, crescono insieme, condividendo passione, lavoro e risate...
... e tutto finisce com'è cominciato: Harry che descrive il suo modo di vedere gli ospedali, il lavoro, ciò che ormai è diventato parte della sua vita. E ne fa parte anche Louis, che gli augura un grande " in bocca al lupo " prima di entrare in sala operatoria, dopo aver organizzato una cena per quella stessa sera che è come una promessa anche per quelle successive. E vedere tutto finire così, mi ha lasciato un vuoto dentro; la voglia che durasse di più, la consapevolezza che se lo avesse fatto non sarebbe stata tanto perfetta. La bellissima malinconia di quando sai di aver vissuto qualcosa di unico.
Ogni tassello va al proprio posto, come se si trattasse di un puzzle perfetto. Nessun episodio è inutile ed io ho avuto i brividi e il cuore in fiamme. Vorrei poterti descrivere ogni cosa, ogni emozione che questa lettura ha provocato in me, ma non ne sono in grado. Per certe cose non esistono parole e tu me le faresti consumare tutte, senza comunque riuscire ad esprimere la tua bravura, la tua dedizione ed il tuo talento.
Ti dico soltanto una cosa: sono poche ma importanti, le cose che fanno di uno scrittore, uno scrittore. E tu le hai tutte.
Tu non ti limiti a scrivere fan fiction, tu scrivi emozioni, sei in grado di trasmetterle, sei vita pura. Una parte di me, confesso, avrebbe una gran voglia di conoscerti, di conoscere tutto questo che fa parte della tua vita, l'altra parte, come Louis, ha timore. E non c'è bisogno che io dica quale di questa ha la meglio sull'altra. Sei una scrittrice, come tale hai un grande intuito.
Sono solita odiare le domeniche. Dalle 16:30 di ieri alle 23:40, ho letto la tua storia. E forse potrei anche cominciare a rivalutare la domenica come un giorno normale della settimana!
Sto scrivendo questa recensione esattamente dalle 15:00 di questo pomeriggio e non posso dire di essere del tutto soddisfatta del risultato finale. Non credo di essere riuscita a trasmetterti quanto questa storia mi rimarrà dentro, per sempre, anche quando non la ricorderò più e rimarrà immagazzinata nel mio cervello. Ci saranno giorni come questi in cui ti penserò e ripenserò alle avventure di quella domenica, vissute attraverso una magnifica storia, scritta da una persona incredibilmente in gamba. Ringraziarti risulterebbe banale e, ancora una volta, ti farei scendere di livello, e non lo meriti.
Mi limito quindi a chiudere qui la recensione - se non lo faccio adesso, c'è il rischio che non lo faccia davvero più -.
Spero tu abbia capito chi sia - anche se ammetto, rimanere nel mistero mi risulta più semplice se devo aprirmi così come ho fatto qui adesso -.
Buona giornata Gaia.
Tanti baci, saluti e tanto, veramente tanto amore,
Gems.
P.S. Mi scuso enormemente per degli eventuali errori, non ho avuto tempo di rileggere e nemmeno ho voluto farlo, per non rischiare di cancellare tutto perché troppo banale. (Recensione modificata il 12/10/2015 - 05:27 pm) |