Recensioni per
le strade della libertà
di Letsneko_chan
Settima classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere" di AmahyP e Chloe R Pendragon - Valutazione di Chloe R Pendragon
A parte questi piccoli refusi, la grande correttezza formale del testo denota una straordinaria cura nella stesura della storia, oltre a una spiccata conoscenza grammaticale, perciò ottimo lavoro! Stile e lessico: 13,75/15 Hai uno stile davvero intrigante, così scorrevole e accattivante da conquistare il lettore frase dopo frase. Ogni periodo ha la giusta lunghezza, sembra quasi che tutto rispecchi un disegno ben preciso, atto a ghermire l’attenzione di chi legge: la lettura risulta fluida e coinvolgente, come se l’intera struttura del testo fosse studiata per stupire ed emozionare al massimo delle possibilità. Un discorso analogo vale per la punteggiatura, disposta in modo praticamente ineccepibile; ogni singola virgola è inserita con una precisione ammirevole, così da impartire le giuste pause e rendere estremamente scorrevole la lettura. Sono davvero pochissime le scelte che non ho condiviso, precisamente:
Tralasciando queste inezie, che vanno prese come mere opinioni personali, hai fatto un lavoro eccezionale, perciò mi congratulo. Passando al lessico, ho apprezzato molto la scelta di un registro linguistico medio-alto, capace di risultare elegante e al tempo stesso semplice, senza cadere nell’artificioso o nel banale; pur avendo trovato molte ripetizioni evitabili (tiranno...tiranno...tiranno, morte...morte, città...città, quell’uomo spietato...quell’uomo spietato, ultima...ultimi, nonno...nonno, rovi...rovi, cavallo...cavallo, albero...albero, cane...cane, tunica...tuniche, uomo...uomo, tacchetta...tacchetta, giorno...giorno), fondamentalmente il lessico utilizzato è sufficientemente ricco e assolutamente puntuale, per cui non mi resta altro da aggiungere se non bravissima! Utilizzo del pacchetto: 9,25/10 Anche stavolta hai fatto un lavoro mirabile, non si può negare: hai rispettato pressoché alla perfezione quanto richiesto dal pacchetto e dall’opera scelti, dando la giusta importanza a ogni elemento a tua disposizione. Proprio come previsto dall’opera, la tua storia possiede un pathos tale da essere decisamente drammatica: la vicenda di Alexios è indubbiamente triste, ma tu sei riuscita a infondervi una dose unica di tensione emotiva, così da accentuarne la sofferenza. Parliamo di un eroe sconfitto dalla vita, che più volte cerca di lottare e riportare Ityos alla gloria di un tempo, ma che finisce sempre col fallire e vagare senza meta. Quanto detto si ricollega al contenuto del pacchetto, precisamente al tema dell’esilio: esso rappresenta il pilastro su cui si erge l’intero racconto, il punto di partenza da cui si snodano le peripezie del protagonista. Dall’arrivo del tiranno, l’esistenza del giovane combattente viene bruscamente trasformata in un continuo peregrinare: dopo aver perso ed essere stato esiliato, il ragazzo si sposta di città in città, così da mettere al sicuro la famiglia e nel contempo covare la sua vendetta. Troverà un barlume di speranza a Eldynia, dove un oste lo incita a perpetrare il proposito di riscatto recandosi a Nyicia; qui incontrerà Kyros e altri rivoltosi, con i quali tenterà nuovamente di scacciare il tiranno, invano. Da quel giorno il suo vagare diverrà l’unica vera costante della sua vita, il solo scopo che avrebbe perseguito fino alla morte, nonostante l’amore per la sua vecchia patria non lo lascerà mai. Hai descritto così attentamente ogni aspetto di tale esilio da trasformarlo nel fulcro della storia, un caposaldo da cui non si scappa. L’unico motivo per cui non ti ho dato il massimo è stato l’uso della citazione: per quanto essa funga da sottofondo del racconto, non ha avuto l’incisività che mi sarei aspettata. Sembra quasi che si affacci timidamente nel corso della lettura, senza mai palesarsi realmente: c’è, ma nello stesso tempo è come se non ci fosse, poiché non dà un contributo fondamentale alla storia capace di metterla in risalto. Si tratta di una mia sensazione, pertanto è assolutamente criticabile e non inficia il tuo splendido lavoro: hai conciliato talmente bene i vari elementi che questa sciocchezza non può nemmeno sfiorare la tua bravura, complimenti! Caratterizzazione dei personaggi: 8,75/10 Come lascia intendere il punteggio, hai fatto un ottimo lavoro anche in questa parte: hai mostrato lentamente la personalità del protagonista e dei personaggi che lo circondavano, dando ampio respiro alla caratterizzazione. Partendo da Alexios, hai delineato con cura il suo carattere, presentando tanto la sua sete di vendetta quanto la sua saggezza; strappato dalla sua patria, vaga per tutta la vita in giro per il mondo in cerca di una sua dimensione, senza mai dimenticare il suo risentimento verso il tiranno. Fino alla fine cercherà sempre un modo per tornare a casa, nonostante siano passati decenni e la voglia di lottare sia scemata, lasciando il posto a una saggia contemplazione di ciò che lo circonda; si abitua così tanto al suo peregrinare da abbandonare la famiglia che si è costruito pur di rimettersi in viaggio. Forse avrei preferito che indugiassi un po’ di più sul tormento che ha provato dopo essere stato esiliato, ma fondamentalmente direi che sei stata bravissima. Diverso è il caso di Kyros, l’amico d’infanzia: qui mi aspettavo qualcosa di più, devo ammetterlo. Considerando l’amicizia di vecchia, nonché l’interesse che sembra provare per Alexios e il viaggio che hanno intrapreso insieme, sarebbe stato molto interessante conoscere meglio questo personaggio e il suo rapporto con il protagonista: tutto ciò che possiamo evincere è l’attrazione – o forse è qualcosa di più? – che prova per il suo amico e lo stesso desiderio di vendetta che lo anima, il che è un peccato visto il suo enorme potenziale. Sarò sincera, mi ha colpito moltissimo il loro incontro a Nyicia, quindi ti confesso che ci sono rimasta davvero male per il rapido evolversi della sua storia; è come se avessi interrotto sul più bello la costruzione del personaggio, perciò il punteggio ne ha risentito. Per quanto riguarda le altre comparse, qui posso dirmi totalmente appagata. Hai messo in risalto la genuina voglia di riscatto dell’oste, sottolineato l’amore che il padre di Alexios continua a nutrire verso il figlio e l’affetto incondizionato di Ruem verso il ragazzo che ha salvato e che ha imparato a conoscere: sono questi dettagli a rendere speciali storie bellissime, perciò posso solo dirti congratulazioni. Originalità: 9,5/10 Come sempre, arrivata a questo punto sono sempre molto combattuta, dato che si tratta di un parametro “particolare”. Se dovessi tenere conto unicamente dei punti salienti della trama, la storia non sarebbe propriamente originale: quando si parla di esilio, la prima cosa che viene in mente è una condanna emanata da un sovrano spietato per punire dei rivoltosi, perciò di per sé la dinamica sarebbe molto comune. Stesso discorso vale per il desiderio di vendetta che anima il protagonista, elemento molto diffuso in questo genere di storie; alla luce di quanto detto, avrei dovuto darti un punteggio basso, ma nei fatti è tutto il contrario. Il motivo è semplice: non basta utilizzare spunti già visti per rendere una storia poco originale, perché ciò che conta davvero è il modo in cui vengono utilizzati. Prima di tutto, ti ringrazio immensamente per aver evitato il cliché dei cliché: la realizzazione della vendetta. Se Alexios fosse realmente riuscito a sconfiggere il tiranno, avresti danneggiato la storia, invece tu hai improntato tutto sull’esilio, sul viaggiare senza meta e sulla vita “scelta” dal protagonista: se a questo aggiungiamo l’intreccio peculiare dei vari elementi, volto a mostrare l’evoluzione e la crescita del protagonista, direi che hai davvero ribaltato la situazione a tuo vantaggio, perciò complimenti. Gradimento personale: 9,5/10 La tua storia mi ha davvero colpito per diversi motivi, in primo luogo per la trama avvincente: mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai raccontato le peripezie di Alexios, mostrando lentamente il suo carattere e la sua evoluzione. Ho trovato molto intrigante l’inserimento di Kyros (del quale ho già parlato prima, per cui evito di tediarti ancora con la mia fissazione) e delle altre comparse, hanno contribuito moltissimo nel dare spessore al racconto. Mi ha impressionato il modo in cui hai evitato di cadere nel banale, attraverso la cura dell’intreccio e l’aggiunta di sottotrame intriganti, sebbene mi abbiano lasciato un senso di incompletezza: probabilmente avrei letteralmente adorato questa storia se avessi aggiunto qualche dettaglio in più sul rapporto Alexios/Kyros, sulla famiglia che il protagonista ha messo su durante l’esilio o sulla vita a casa di Ruem, ma in fondo resto comunque soddisfatta. Se a queste considerazioni aggiungiamo la cura nell’uso della punteggiatura e nella struttura dei periodi, direi proprio che questa è una storia lodevole: ottimo lavoro! Totale: 62,75/70 |
Settima classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere!" di Chloe R Pendragon e AmahyP |