Recensioni per
Romance
di Woland Mephisto

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/08/15, ore 22:35
Cap. 1:

Io non ho parole. Davvero. Non ne ho. Dopo aver letto la tua poesia per almeno una decina di volte di seguito, ancora non riesco a credere a quel che ho davanti. Una poesia. In questo fandom. Una poesia. Non so... è come chiedere di avere oro e trovarselo davanti per davvero. E tra l'altro è anche la tua prima incursione qui. Tantissimi complimenti, perché hai esordito magnificamente.

Premetto che considero la poesia come la più alta delle forme di espressione. Ne ho un rispetto assoluto, che è maturato tardi. Quando andavo a scuola la detestavo (giusto per farti capire). Difficilmente ne leggo, perché ho i miei must e da quelli non mi schiodo tanto facilmente. Ma questa ho provato a leggerla e ho fatto più che bene. Mi è piaciuta in un modo che non ti puoi nemmeno immaginare. Bella da piangere, davvero. La leggi e la rileggi. E ogni volta, ad ogni lettura, ti rendi conto di un dettaglio diverso. Ti arriva un'altra cosa. La leggi in un modo, seguendo puramente la metrica (bellissima tra l'altro) e ne recepisci un determinato sentimento, poi invece la rileggi e segui le parole e ne discerni tutti i significati, ed ecco che tutto quanto cambia. Ed diverso, è un'altra cosa. Ma ancora più bella. Ancora più magnifica.

Mi piace il violino come protagonista silenzioso della tua poesia. Lo hai ritratto come il compagno fedele di Sherlock Holmes, quasi fosse vivo e al suo fianco. Hai sottolineato un aspetto che ritengo la serie della BBC mostri molto bene. Il binomio Sherlock/Violino lo amo tanto e apprezzo sempre quando qualcuno ne parla. Qui il violino è come un amico, un amico diverso da John e nel quale trova conforto in quei momenti, in cui è John il nodo da sciogliere e il sentimento che il freddo Holmes nutre per lui. Come al solito, il violino lo aiuta a dipanare tutta la confusione che ha per la mente e che non riesce a capire, che non sa risolvere. Solo che non è un caso come gli altri, questa volta è personale. Questa volta è una battaglia e lo è per davvero. E allora pizzica le corde del violino e ci prova, a dare un senso al sentimento, ma è come tentare di spiegare l'impossibile... Non nomini mai John. Nemmeno c'è. Eppure viene fuori da quella parola: "molle sentimento" che racchiude tutto quanto. In quel verso c'è anche John e c'è tutto l'amore che Sherlock nutre per lui. Un amore che sconvolge la sua logica ferrea, e che la rende del tutto inutile.

Ti devo, infine, per forza fare i miei complimenti. Non si trovano cose del genere tutti i giorni, non in questo fandom comunque. Spero deciderai di fare altri tentativi da queste parti.
Koa

Recensore Master
31/08/15, ore 21:02
Cap. 1:

Hallo!

Sono contenta del titolo che hai scelto, perché sicuramente si avvicina di più al tipo di poesia, a come l'hai improntata.
Mi piacciono i sonetti sopratutto quando questi hanno una connotazione romantica, quando mi ricordano Foscolo per la malinconia che traspare dalle parole.
Il suono del violino mette subito in luce colui che lo sta suonando, come se un riflettore si fosse puntato su di lui. Quando si prova qualcosa le scosse che il nostro cuore ci manda possono essere paragonate benissimo al pizzicore delle corde di violino, perché il sentimento ci fa stridere l'anima proprio come lo strumento.
Sopratutto in questo caso, credo, visto che il protagonista non può fare parola di questo all'amico. Infatti i suoi crucci, o meglio, tormenti interiori si legano perfettamente con la seconda quartina che deve celare tutto dentro di sé, ma questo non lo abbatte, anche se vacilla perché lui è il tipo che ha paura di finire schiavo dei sentimenti.
Però, purtroppo, il sentimenti è guidato dallo stesso fato appunto, da una serie di circostanze che devono susseguiri e accadere.
Lui è un ribelle, perché, si trova a non voler cedere a questi, a non voler chinare il capo al volere della dea dell'amore.
Però alla fine, come ho detto prima, non può farne a meno perché tutto il corpo viene pervaso dal dolce sentimento e rinnegarlo lo affliggerebbe, come non riconoscerlo.

Spero di essermi spiegata bene e che la recensione ti sia piaciuta x3
Alla prossima!
Tua Puffina Schatzi!
 

Recensore Junior
31/08/15, ore 20:52
Cap. 1:

Salve caVa!
Ochei la smetto subito di fare l'ignorante e passo alla tua -bellissima- poesia.
Non mi dilungherò sul modo splendido che hai di curare la metrica, questo già lo sai che l'adoro!
ben sapendo che il componimento è Johnlock, non ho potuto fare a meno di emozionarmi pensando al violino come strumento in senso fisico, perchè, come sai, smuove in me corde malinconiche che altrimenti potrei credere di non avere.
"Son corde di violino o del cuor?" umanamente parlando, potrei dirti che sono la stessa cosa: nel cuore umano ci sono corde tese come corde di violino che permettono la bellezza del respiro e davvero sto andando fuori tema quindi la pianto.
L'ultima terzina è bellissima, mi ha lasciata davvero senza parole, ed è questo il bello della poesia!
La adoro, e adoro il tuo modo di scrivere (e te uwu)
Un grosso bacio, tua
Drosy-