Recensioni per
L'appartamento sulla Baker Street del tempo
di Lory221B

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/17, ore 16:19

Anche leggendo questo capitolo ottavo mi sono tornate in mente le tue parole. Mi pare avessi accennato qualcosa circa l'esser scivolato o troppo affrettato... Mh, in effetti, sì. O meglio, è un capitolo in cui succedono davvero tante cose e tra paradossi, il futuro che viene cambiato e Mary che è la killer dei pub, forse se avessi diviso questa parte in due capitoli approfondendo qualcosa, sarebbe stato magari più pacato. In questo modo e pur essendo tutto molto chiaro, come la finta morte di Sherlock e il fatto che, per tutto il tempo in cui si è "finto morto" abbia tenuto d'occhio John, ma anche il come ha agito. Con l'aiuto di Molly, un cadavere simile, Mycroft all'oscuro di ogni cosa... ecco tutta quella parte direi che è giustissima così come l'hai scritta. Chiara, lineare, ben fatta, coerente. Forse ciò che è troppo affrettato è la parte con Mary e in particolare il confronto tra lei e John che, in pratica, non c'è. Sì, qui non sono sposati e lei non è incinta, la loro relazione è ancora all'inizio, ma Mary è pur sempre una persona di cui John si è fidato e che si mostra per tutt'altro. Non so, avrei apprezzato di più che fosse un po' più lunga tutta quella parte.

Nonostante questo la storia mi è piaciuta. Ho apprezzato la breve parte di Lestrade, anche qui affezionato a Sherlock e tanto che gli pareva di conoscere John perché Sherlock parlava sempre di lui (anzi, meglio: Sherlock parlava con lui - ho amato alla follia questa precisazione da parte di Greg, perché è così da Holmes...). Ma anche la citazione a Lord Blackwood e ai film con Robert Dowey jr e Jude Law. Ho preferito questa versione dei nemici, senza Moriarty ma con Mary e Blackwood, politico famoso, come mandante. Del caso si sa ben poco, ma non importa perché il finale è stupendo e romantico.

Mi ha fatto molto piacere leggere questa storia.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
21/07/17, ore 15:55

Ciao, dunque. Capitolo più breve rispetto ai precedenti e che al contrario di quella che è stata la struttura vista sino a ora, si focalizza su una singola scena. Ti dirò quando, nel precedente capitolo, John è stato preso ho pensato a Magnussen e a un qualcosa tipo The empty hearse. Non avevo neanche lontanamente immaginato che potesse essere Mycroft. Trovo indovinata la tua scelta di fermare il capitolo prima di mostrarci quello che succederà a Sherlock e non soltanto perché in questo modo si crea un cliffhanger, ma anche per non appesantire troppo le cose. Questa è una storia secondo me molto delicata, per via dei paradossi temporali, per la struttura particolare della trama del film... credo che la tua scelta sia stata saggia.

Per quanto riguarda la trama in sé. Dunque, come ho detto non mi aspettavo che fosse Mycroft, ma mi ha fatto piacere ritrovarlo. Mycroft la cui presenza è ingombrante e tanto da oscurare quasi John, che si ritrova al cospetto di un uomo dalle maniere radicali, abbastanza equivoco e che sembra sapere tutto della sua vita. Mi piace il richiamo ad A study in pink e a quella scena altrettanto equivoca. Qui però le cose sono leggermente diverse e se nel primo episodio tutto era vagamente etereo e non specificato, qua ci troviamo di fronte a una notizia sconvolgente. Sherlock è morto, il che (pensando al film) lo avevo anche ipotizzato. Ma in questa maniera... le cose sono due, o si è fatto fregare o ha fregato lui tutti quanti. Certo, mi pare impossibile che Mycroft non ne sappia niente però. Non mi resta che leggere e sperare che Sherlock abbia visto il messaggio nella casella di posta.

Al prossimo (e ultimo) capitolo.
Koa

Recensore Master
21/07/17, ore 13:39

Questo finale mi ha lasciata abbastanza stupita, oltre che col fiato sospeso perché sapevo che sarebbe successo qualcosa, prima o poi (in fondo mancano due capitoli alla fine), ma non pensavo a un "qualcosa" di questo genere. Ma andiamo con ordine.

Trovo lo Sherlock di questo capitolo particolarmente adorabile e non solo per il gesto (bellissimo) e ripreso dal film, dell'albero piantato e la cui crescita non era prevista. Un albero che, letteralmente e da un attimo all'altro, John si vede spuntare in giardino. Ma è proprio tutto di lui a essere adorabile, anche il fatto che voglia incontrare John o la sola idea che desideri farsi perdonare da qualcuno, è un sintomo che è profondamente cambiato. A questo si aggiunge il fatto che senta la necessità di fare un gesto carino per qualcuno. Sherlock si ricorda delle parole di John, che alla sua casa mancherebbe un albero nel giardino (perché che casa è senza alberi nel giardino?) e quindi fa quello che può per renderlo felice. E funziona. Perché John, ancora ferito da "io non ho amici" e che si chiede che cosa ci sia fra loro, rimane colpito e lusingato da tante attenzioni.

Poi, la faccenda si articola su più fronti. C'è ancora il caso che tiene banco tra loro, la trovata geniale di dare a John un registratore che lo conduca da pub a pub, in cerca del serial killer. Registratore che più che servire a John a un qualcosa di materiale, credo gli sia utile per innamorarsi della voce di Sherlock! :) Ma soprattutto c'è il desiderio di vedersi, che avviene da Angelo (o dovrebbe avvenire), ma al quale non assistiamo perché a John accade un qualcosa di terribile. Non mi resta che proseguire con la lettura.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
21/07/17, ore 13:16

Ciao, rieccomi a recensire questa storia! Devo dire che l'ho letta con ancora in mente le tue parole di ieri. Capisco il discorso che hai fatto, perché ci passo anche io tutte le volte che rileggo storie mie (specie quelle molto vecchie) e il "ma qui avrei potuto svilupparla meglio o diversamente" è un qualcosa che credo succeda a tutti coloro che scrivono. In questo caso però mi sento di rassicurarti, cioè: capisco quel che dici, ma allo stesso tempo mi sento di dirti che la storia è molto ben sviluppata. Capitolo dopo capitolo la caratterizzazione del personaggio di John diventa sempre più solida, e credo sia proprio lui che viene fuori meglio. Forse perché è più approfondito rispetto a Sherlock. Qui, per tutto il capitolo si assiste alla sua esplorazione e si nota come e quanto è cambiato, anche per merito di questa cassetta della posta. Sapevamo già che aveva una sorella, Harrieth. Ma qui si intuisce che parte dei suoi turbamenti c'entrano anche con lei e con, ma questa è una mia interpretazione, il non riuscire a dirle tutto quel che dovrebbe dirle. Credo che John sia troppo buono, non ha tagliato del tutto i ponti con lei (anche se disapprova le sue scelte di vita, chiamiamole così) perché la incontra ogni tanto, ma credo sia più che altro una sorta di dovere morale. Come se si sentisse in colpa o avesse voglia di aiutarla e pur sapendo di non riuscirci del tutto. Quindi la incontra, ma ciò che succede non è che alimenti il loro rapporto. Anzi, tutto diventa un pretesto per intuire che c'è qualcosa che non va in John. Da poco vive con Mary, eppure sembra poco entusiasta all'idea. Credo che in John più che esserci realmente qualcuno, cioè più che considerare Sherlock come "quell'altro", lo consideri come il sogno di un'altra vita. Una più avventurosa, più passionale. Forse John è in cerca anche di questo e non lo trova di certo con Mary. Come ulteriore sviluppo a tutto questo c'è il concetto di amicizia che inizia a venire fuori. Sherlock Holmes, che è pur sempre Sherlock Holmes, che ha probabilmente vissuto una vita da solo e che non crede di avere amici o che ne avrà mai, non pensa che John lo possa considerare un amico. O che quello scambio di lettere attraverso il tempo sia amicizia. Come sappiamo, avendo visto The hounds of Baskerville, Sherlock faticherebbe già in una situazione più normale e meno temporalmente problematica. Ma qui spunta la profonda diversità dei due. Sherlock è più razionale, John più sentimentale. Non pensa che il loro parlarsi non sia nulla, che non abbia un peso per nessuno di loro. Anche se si pone delle domande a riguardo, rimane un sentimentale. E quindi spera che sia amicizia, o l'inizio di un qualcosa. Sherlock non ci pensa neanche e cassa il tutto con "non ho amici". Ebbene, tutto questo è dannatamente IC.

Avrei voluto notare questa storia mentre la pubblicavi e sostenerti passo passo. Mi faccio perdonare ora. Meglio tardi che mai.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
20/07/17, ore 14:52

Beh, anzitutto mi sento di dire che l'impaginazione paga. Non è un granché bello da vedere l'usare altri colori (questi sono più che altro gusti miei), ma direi che non avevi molte altre alternative e poi credo che la cosa importante fosse rendere al meglio possibile l'effetto botta e risposta (come lo hai definito tu), molto da text fic. Anche per la brevità delle lettere, che parevano più che altro messaggi.

Sherlock e John stanno imparando a conoscersi e stanno molto bene insieme, anche se è tutto virtuale, per ora. John è quello che percepisce più addosso ciò che sta avvenendo, ma questo perché i messaggi con Sherlock (di cui, se non ho capito male, Mary ignora l'esistenza) vanno a creare una doppia vita vera e propria. John ha una routine molto normale: lavoro, pazienti noiosi, Mary e la vita con lei... ma patisce molto tutto questo e si vede. E in parte è la mancanza di avventura, di adrenalina che gli pesa. Basta qualche messaggio con Sherlock e mi pare quasi di vedere luce nei suoi occhi.

Poi c'è Sherlock, che ha anche qui un passato con la droga. Che evita le domande di Mycroft, chiudendosi camera come un adolescente... che arriva ad ammettere di essere quel William Scott o che considera il dare un'occhiata ai giornali futuri come "barare" e questo perché per lui gli omicidi sono ancora un puzzle da risolvere, un enigma da svelare. Più che un fare del bene. E se qualcuno dal futuro arriva a dirgli il finale... allora è barare per davvero e il gioco non vale più. Ma dall'altra parte c'è invece John, che nella sua umanità più sincera e onesta gli va a dire che se ne frega di barare. Anzi, forse non capisce nemmeno cosa intenda. Potrebbe aiutare Sherlock nel suo lavoro, e infatti lo fa anche. Andando a cercarlo. Presumo che l'assenza di informazioni on line sia da addebitare a Mycroft. Quello che mi chiedo è quanto aspetterà John per mettersi a cercare Sherlock Holmes nel 2010!

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
20/07/17, ore 14:36

Ciao! Ho appena finito di leggerlo e il primo commento che mi è venuto in mente di fare, è che il capitolo è molto affascinante. Naturalmente mi aspettavo qualcosa del genere, ma invece che farmi film mentali, ho preferito lasciarmi totalmente trasportare dai fatti. Ho adorato il modo in cui passato e futuro si mescolano in questo capitolo, davvero molto ben fatto.

Ma procediamo con ordine. Prima di tutto... John! Mi colpisce il suo esser preso dalle lettere di Sherlock e a tal punto, da sorridere tra sé e soprattutto dal non rendersi neanche conto della presenza di Mary, che tecnicamente sarebbe la sua fidanzata. Eppure John è totalmente assorto che pensa solo a cosa scrivere, alle deduzioni che Sherlock ha fatto e a quanto strano sia quel tale e il suo sito internet. Se nel precedente capitolo ero spaventata dalla relazione con Mary (che pare già piuttosto avanti), ora sono curiosa di capire cosa succederà tra di loro, perché prima o poi lei se ne renderà conto. Mary non è affatto stupida. Capirà che l'uomo con cui sta è totalmente preso da altro. O almeno lo spero.

Ma per venire al perno del capitolo, ecco ho adorato la parte di Sherlock. Come tutto avviene per un caso e per degli omicidi, come sempre (un caso appena accennato, ma credibile e con un riferimento al serial killer del taxi in A study in pink che è un'apprezzabile citazione) e come poi Sherlock si ritrova in una situazione che lo mette a disagio, ma nella quale è costretto a stare. Un locale notturno non è proprio la sua "area". Il suo incontrare John lo spiazza, e naturalmente capisce subito che è la stessa persona e anche senza che questi gli dica di essere un soldato in licenza. Mi piace la chimica che instaurano dopo soltanto un paio parole e mezza birra bevuta insieme. Mi piace che Sherlock menta sul proprio nome, dicendo di essere William Scott, ma soprattutto ho adorato già quell'accenno di cambiamento che vien fuori molto bene alla fine. La rassicurazione che tutto andrà per il verso giusto, perché Sherlock già lo sa, è una precisazione che poteva anche non fare. E che non avrebbe fatto se si fosse trattato di un'altra persona, ma John Watson è speciale. E merita un accenno di umanità. Forse l'inizio di qualcosa che, sappiamo, essere più grande.

Come dicevo anche prima, un gran bel capitolo. Vado a leggere il successivo.
Koa

Recensore Master
20/07/17, ore 09:52

Ciao, dunque, anche questo capitolo l'ho trovato molto piacevole. Anche per come hai cercato di adattare l'incontro che avviene nella serie (mi riferisco a Sherlock e John, ovviamente); con questo che avviene nel film e in circostanze del tutto diverse. E piuttosto particolari. Già stanno iniziando a conoscersi e i caratteri di entrambi sono parecchio definiti, direi anche molto bene. John è intrigato, e si vede. Ma credo lo sia soltanto da quello che sta succedendo ovvero da questa cassetta della posta che "viaggia nel tempo", ma proprio da Sherlock e dalla maniera in cui questo sconosciuto scrive o da quello che mostra di aver dedotto di lui. Sì, la deduzione che fa di John attraverso le cose che scrive e come le scrive, è tremendamente affascinante. Ne sono rimasta davvero molto colpita. Il fatto che analizzi la scrittura come farebbe un grafologo, che prenda in esame ogni cosa e persino le parole che utilizza, comprendendo persino l'indole cortese e gentile di John, sono tratti tipici del personaggio che tu sei riuscita a trasportare anche qui. Così come il suo essere affascinato dal fatto in sé, da questa cassetta della posta molto particolare e che merita attenzioni scientifiche. Sherlock è davvero molto IC, complimenti.

Ammetto di avere un po' di timore per i capitoli a venire. Ma vado a recuperare il terzo. Alla prossima.
Koa

Recensore Master
20/07/17, ore 09:43
Cap. 1:

Ciao, alla fine ho cominciato a leggere questa storia che mi hanno passato su Twitter, finalmente. Avrei voluto cominciarla la settimana scorsa, ma tra la tendinite e la mia storia da finire, ho preferito aspettare. Non so davvero come abbia fatto a non vederla prima o ad accorgermene. Mi pare davvero strano perché questo film mi era piaciuto davvero molto e una ff Johnlock ispirata a questa particolarissima trama, non poteva davvero scapparmi. E invece...

Fammi dire che sì, si nota che l'hai scritta qualche anno fa perché il tuo stile era meno ricco rispetto a quello di adesso. Ma leggendo i primi due capitoli non ho visto niente di aberrante. Al contrario, la storia è scritta molto bene, con estrema semplicità e fluidità. Cosa che permette di avere un racconto più leggero. Il che, con questo tipo di trama e di salti temporali, credo che non sia poi un male. Anzi.

Anzitutto mi piace come hai riadattato le cose. Non è mai facile mettere la trama di una serie o di un film, in un altro contesto e specialmente in questo caso in cui gli adattamenti vanno pensati bene e anche in futuro di chi vive nel 2008 e chi nel 2010. Hai dato a Sherlock il ruolo del "lui" del film e forse per far quadrare le cose con la caduta dal tetto del Barts? Non so, è un'ipotesi perché sono ancora piuttosto indietro con la lettura, ma ho pensato che la ragione fosse quella. E poi ci starebbe anche.

Il prologo funge molto bene da tale, introduce una situazione particolare e non solita per questa serie. Mi piace che sia la casella della posta del 221b di Baker Street a fare da tramite da un anno all'altro. Quello che mi preoccupa è che John già vive con Mary, ma non è stato un ostacolo nel film presumo che non lo sarà nemmeno qui.

Recensirò presto anche il secondo capitolo.
Alla prossima!
Koa

Recensore Master
29/02/16, ore 12:42
Cap. 1:

Non conosco il film, ma adesso conto di recuperarlo, perché l'idea di una divergenza temporale è intrigante! La tua è una storia molto bella, che fonde bene gli elementi del crime (la sorpresa sul personaggio di Mary) e della magia e hai saputo gestire molto bene la parte del rapporto a distanza. Mi è piaciuta un sacco anche la parte finale con il loro incontro (finalmente!)

Recensore Junior
29/12/15, ore 23:14

Sempre un piacere recensire le tue storie... Soprattutto se poi inevitabilmente finiranno tra le preferite! Dico davvero una delle tue storie meglio riuscite e i nostri idioti preferiti finalmente potranno vivere nella stessa epoca sperando di non incontrare più sicari o strani oggetti che non rispettano la fisica quantistica!
Bellissimo regalo di fine anno e spero che il 2016 porti nuove ed interessanti storie!
Alla prossima!
A.

Recensore Master
29/12/15, ore 20:08

Ho mio dio! Questo finale mi ha lasciato a poca a parte! Sopratutto quando ho letto "Mary?!" Tipo, la stessa reazione quando ho visto la puntata 3X03.... ed era sconvolta! (E pure a me a Mary non lo mai odiata.... solo al inzio, ma poi ho capito il suo gesto) Ma mi sono sconvolta e... mi hai conciso molto ed era molto realistico! E poi ancora il riferimento Doctor Who hai paradiso temporali... ora ti adoro ancora di più! E John che salta a dosso a Sherlock, è stata davvero prefetto! (Magari se forse successo anche alla serie...) E il cattivo, beh... non ho visto ancora film, ma... lo faro! ;)
E dopo tutto questo papiro ti dico, davvero un bel finale mi è piaciuto davvero tanto questa storia e grazie ancora per le tue storie.
Non vedo l'ora a leggere il terzo capitolo di "Una Notte da leoni 2" (Spero presto) e non ingraziarmi.
Lo faccio con piacere! ;)
Con affetto
Evola

Nuovo recensore
28/12/15, ore 03:42

Mmmmh, intrigante... Grazie. Adesso son proprio curiosa di sapere come proseguirà.

Recensore Junior
27/12/15, ore 21:50

Fila tutto decisamente troppo bene come tuo solito... Tranquilla! E che ansia del prossimo capitolo...
E come dissi a un'altra sceneggiatrice... Hip hip hurrà per Mycroft! Per una volta il Governo Inglese opera in maniera pulita e trasparente!
Attendiamo notizie con ansia... Del resto anche nel film originale si rimane un bel po' con questa situazione in sospeso...
Augurissimi di buon anno e alla prossima!
A.

Recensore Master
27/12/15, ore 21:28

Ho mio dio! Dopo questo capitolo ero triste per John (Come il personaggio si Sandra Molock del film...) Povero John, spero che il finale sia un bel lieto fine! Perchè John non se lo merita! Se è anche disposto a competere le creature dove il padre di Rose ha devoto morire per salvare il mondo, allora John deve avere il suo Sherlock! :(
Ottimo capitolo! E grazie! Buon anno anche a te e buona versione allo speciale! :D

P.S
Visto che sono già qui...
pubblicherai anche il terzo
capitolo di "Una notte da leoni 2"
o lo farai anche dopo il primo gennaio?

Recensore Master
07/12/15, ore 13:02

Cosa?! No! Non poi scrivere un capitolo cosi dove organizzano un appuntamento romantico e poi John viene drogato e rapito! Non poi farlo! Ora voglio sapere che cosa succederà! Sei peggio di Moffat!
Per il resto un capitolo davvero dolce, l'idea del MP3 mi è piaciuta davvero tanto e spero che arginerai presto!
E... si, anche sto inzeppando e non vedo l'ora che sia Gennaio!

P.s
Ti prego!
Mandami un piccolo spolier del prosomi
capitolo del prosomi capitolo!

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