Recensioni per
In armonia con la natura
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/02/16, ore 18:29

Recensione premio

Per il tuo primo posto al contest "Un, due... Trash!" mi avevi chiesto di recensire una delle poesie di questa raccolta e io, dopo averle lette tutte velocemente, ho deciso di soffermarmi in particolare su questa. Sono riuscita ad immaginare perfettamente l'atmosfera magica che hai descritto nelle note, un'immagine calma e, come dici tu, sospesa nel tempo. In particolare, mi hanno subito colpito i primi due versi: "La notte respira/ nel frinire delle cicale" che, oltre a suonare molto bene al mio orecchio, sono riusciti a farmi entrare immediatamente nella scena e, con la metafora del respiro, risultano davvero d'impatto e in un certo senso a mio parere racchiudono, riassumendolo, tutto ciò che c'è da dire su questa notte di settembre. Il tepore che provavo inizialmente, però, si è spento nel leggere "il letto è freddo", seguito dall'altra bellissima metafora della notte che riavvolge il suo nastro, ed è subentrata una sottile malinconia, sempre pacata, a colorare le tinte tranquille del quadro che hai creato - perché la tua poesia, così descrittiva ed evocativa, mi è sembrata quasi un dipinto. 
Improvvisamente, nella seconda strofa ci sono tinte più accese: un'esistenza violenta, burrascosa, colori contrastanti che danno fastidio alla vista, e il rivivere - almeno secondo la mia interpretazione, poi potrei aver sbagliato tutto XD - nella calma e nel silenzio della notte, che non brucia come il giorno ma riesce a dare all'animo, anche se temporaneamente e magari solo in parte, la pace che cercava.
Questo è ciò che pensavo mentre leggevo la tua poesia :)
È davvero molto bella dal punto di vista dello stile - come ho già avuto modo di appurare, sei proprio brava - e dal punto di vista del contenuto mi ha immediatamente coinvolto e appassionato.
Complimenti davvero, e alla prossima recensione.

Amahy

Recensore Junior
02/12/15, ore 11:29

Salve! ù_ù Avevo promesso che sarei passata a dare un'occhiata alle tue poesie, ed eccomi qui. ^^
In realtà le ho lette tutte, ma, per mancanza di tempo, mi limito per ora a recensire questa, che è la mia preferita tra tutti i tuoi lavori.

Per prima cosa, devo dirti che, a colpo d'occhio, la storia ha una buona impaginazione: le foto fungono da illustrazioni, e, assieme al titolo ben in evidenza, contribuiscono a creare il mood e a calare il lettore nella giusta atmosfera. Quindi, ottima scelta.

Parlando del componimento in sé, decisamente è lontano dall'idea tradizionale di poesia - quella tutta metrica e rime baciate. Questa non vuole essere affatto una critica (come ti dissi, quella più "classica" è un tipo di poesia a cui non riesco davvero ad accostarmi). Anche perché, in realtà, non mancano le rime, sia baciate che interne; tuttavia, i suoni che sei riuscita a creare non evocano in me tanto la sensazione di stare leggendo una filastrocca quanto il testo di una canzone.

Riesco a vedere benissimo la poesia messa in musica, in particolare la parte che va dall'inizio fino ad "entrare". Forse perché tutta la poesia è una musica per gli occhi, per così dire. Ho trovato splendide le immagini che hai inserito: la "mano di foglie", il "marmo incantato", "il velo" tessuto dalla natura. L'accostamento con l'ambientazione derelitta (che ha, allo stesso tempo, un ché di un castello incantato ma anche lo squallore di un hotel in rovina, dunque una realtà che è molto più vicina al quotidiano), l'ho trovata sublime.

Potrei ambientare una storia, in questo tuo albergo corroso dalla Natura. Magari sul tuo Io narrante, un'anima persa che vi trovi rifugio nonostante le porte che la ruggine ha sigillato, rispettosa della Vita che ormai è l'unica e molteplice ospite (in tutti i possibili significati del termine). Che resti ad ascoltare i germogli crescere. O, magari, ci troviamo in un futuro in cui la Madre Terra ha preso il sopravvento sui figli umani che così metodicamente si sono impegnati a imbrigliarla e distruggerla. Magari, l'Io narrante è l'ultimo figlio degli Uomini, venuto a bussare all'uscio e a risvegliare questo luogo immerso nel torpore lento di tutto ciò che è naturale, tanto diverso dalla frenesia umana.

Aldilà di questi miei tentativi goffi di interpretazione, non posso dirti nulla a livello di stile e grammatica, perché non cambierei una virgola.
Evocativo, musicale, perfetto.

Recensore Junior
23/11/15, ore 11:30
Cap. 2:

"..dall'animo solitario appena percepibili" è un finale ricco di pathos che materializza dal sogno, dalla fantasia qualcosa che si è fatto reale. Trovo tutti i versi armoniosi e capaci di donare immagini in quattro dimensioni, che fanno riflettere dopo la fine delle righe. Sembra quasi interrotta, ma poi continua, secondo me, nell'immaginare dentro la mente di ognuno di noi in modo individuale, chi fossero queste "cose invisibili" e il perché di molti particolari, quali la "luce rossa" (e non bianca o altri colori) o il motivo del letto disfatto. Bella davvero. Complimenti. Memi

Recensore Junior
23/11/15, ore 00:57
Cap. 1:

Ah! fortissima e profonda, incrocia la realtà con la voglia di avventura, si mi è piaciuta davvero tanto. Ho una sola frase: emozionalmente vorticosa!
Complimenti!!! :)
Memi

Recensore Veterano
19/11/15, ore 18:41
Cap. 5:

Ciao! Sono qui per lo scambio :)
Non ho mai visitato questo gruppo e tanto meno recensito una poesia, quindi il mio commento potrà essere totalmente fuori luogo ahahah
Grazie alle tue chiavi di lettura mi sono trovata bene, infatti mi vorrei soffermare sui i versi che più mi hanno colpito:
"La notte, la lancetta ha già compiuto qualche giro:
io aspetto un messaggio segreto da gettare nel fuoco,
eppure nemmeno la dinamica di un sospiro
desidera buttare ore preziose di vita nel vuoto."

Si dice che il saper aspettare sia il più grande segno d'amore, io credo che dipenda dalla situazione che si sta vivendo. L'attesa è forse la sensazione più tremenda da vivere, perché è così...infinita.
Sei molto brava a scrivere poesie e credo proprio che mi deliezzerò leggendone altre :)
La mia prof sarebbe fiera di te! xD
Ancora complimenti <3
Baci :*

Recensore Junior
19/11/15, ore 16:37
Cap. 1:

Sono qui per lo scambio.
Innanzitutto, è una gran bella poesia, e ci vedo anche un leggero confronto con l'essere umano. Mi è piaciuto l'uso dell'enjembemant e dei versi liberi, che secondo me esprimono meglio un uragano di quanto endecasillabi o altre forme avrebbero potuto fare, in quanto sono un modo iconico per indicare la forza della tempesta, incontrollabile. C'è solo un verso che non riesco a ben capire: "e getti stracci di cielo nel cuore a cocci", forse manca una virgola o c'è un errore (o forse sono io demente).
Complimenti, credo che ne leggerò altre, di queste poesie.

Recensore Master
19/11/15, ore 16:30
Cap. 3:

Tau!
visto che era una raccolta di poesie, ho pensato bene di leggerne almeno tre prima di lasciarti una recensione. Allora... posso dire solo una cosa: ti invidio. Hai una grande sensibilità, si vede dall'uso delle parole che compaiono nelle tue poesie e, anche se non una profana di questo mondo, percepisco una grande attenzione e cura nella scelta di queste che risultano sempre azzeccate in ogni verso. Devo dire che il tuo primo componimento ( uragano) l'ho trovato leggermente più acerbo rispetto a oltre e nord. Non fraintendermi, era scritto bene, però, sarà che io vivo in una città nel bel mezzo della pianura Padana, questa mi ha ricordato molto le giornate invernali che si susseguono qui al nord, con la nebbia alla mattina, la brina che ricopre l'erba quando anche sta albeggiando, gli alberi nel parco desolato che sembrano stringersi sulle loro radici, come per nascondere un tesoro o una via verso un altro mondo. Insomma... le classiche giornate fumose dove scrivere è una necessità e un obbligo, almeno per me.
Davvero molto bella, mi è piaciuta. Spero di leggere altro di te.
Hime

Recensore Veterano
18/11/15, ore 21:02
Cap. 2:

Eccomi qua^^
Ti avevo conosciuta come ottima autrice di Science Fiction, e ti ritrovo come poetessa, sei proprio una bella scoperta. ;)
Io non sono una grande esperta di poesia - la leggo volentieri ma solitamente preferisco la prosa - tuttavia sono sensibile a certe immagini, a certi accostamenti, alle sinestesie dei sensi che spesso la buona poesia sa esprimere. Non sono in grado di fornirti una critica formale - mi mancano le basi - ma posso darti una risposta "di pancia", che poi penso sia quella che più interessa a un poeta.
Le poesie della raccolta sono tutte ben riuscite - unite dal fil-rouge tematico del rapporto natura-uomo - ma questa è quella che più mi ha colpita, ed è rimasta impressa nei miei sensi - come fosse il riflesso di un'esperienza vissuta direttamente sulla pelle.
C'è un'intimità profonda nelle immagini evocate da questa poesia - un calore intimo come quello di una coperta in cui ci si rannicchia in una giornata di pioggia, guardando le gocce che scivolano sui vetri umidi, e lasciandosi trasportare dal bruire dell'acqua che cade sui tetti e sulle foglie.
Mi hai messo addosso una gran voglia di autunno e di umidità - in questo novembre così atipico, così asciutto - e per un attimo ho sentito la frescura dell'aria sulla pelle.
Mi è piaciuta moltissimo, tanto che me la sono trascritta, e messa tra le pagine di un'agenda dove annoto pensieri, appunti, ricordi e immagini che in qualche modo hanno lasciato un segno. Complimenti.
Alla prossima! :)

p.s. Non c'entra con la recensione, ma vorrei chiederti come caspita si fa a inserire delle immagini nel corpo del testo - perché io proprio non riesco a farlo... :(
Uso il programma NVU per ottenere l'HTML, perché non saprei fare altrimenti... Scusami per la domanda, magari tu saprai illuminare questa povera utentessa scarsamente tecnologica. :D

Recensore Veterano
29/10/15, ore 23:35

E' una bella consapevolezza, un riconoscimento interiore di rara fattura. L'amore e la vita stessa, non chiedono Dove o Come nascere e svilupparsi. L'universo stesso al quale fai riferimento nel titolo è, nel suo insieme, un piccolo sistema, dentro ad uno più grande, dentro ad un altro immenso e così via. Una Matrioska di vita e galassie viventi dove l'amore, in qualsiasi forma, resta l'unico immutabile in ogni sistema nonostante lo spazio dove esso sia presente. Brava, mi piace davvero molto quest'ottica. Con affetto. Mauro.

Nuovo recensore
22/10/15, ore 22:19
Cap. 1:

Salve, sono qui per lo scambio di recensioni.
Devo dire che, già dalla "promozione sociale" in biografia, sono stata subito meravigliata dalla fantasia e varietà del profilo. Avevo voglia di leggere qualcosa di diverso, rispetto alle solite brodaglie lunghissime che spesso non hanno nè capo nè coda. E la tua poesia è stata un'ottima alternativa alla monotonia. Adoro già il titolo che non parafrasa troppo. Riguardo la forma della poesia, l'ho trovata molto scorrevole e grammaticalmente corretta. Solitamente, leggendo le poesie, trovo sempre qualche verso che necessiterebbe dell'aggiunta di qualche sillaba, ma questa la trovo davvero ordinata e interessente.
I miei più sentiti complimenti.

Recensore Master
13/10/15, ore 15:42

Stupenda poesia, che evoca metafore sublimi, dolci e al tempo stesso molto profonde e forti nel divenire della vita. Questa volta si vede una qualità superiore dei versi che raggiungono l'apice al centro e alla fine della poesia:
è che la notte riavvolge il nastro.
La candela torna intera,
danzano le ancelle come dee
e il legno ringiovanisce sull’incenso.

L’esistenza, come un mare
in burrasca dentro al cuore,
come una tavolozza di colori
riversata negli occhi.
Brucia.
E io rivivo, la notte.
Questi i versi che hanno un carisma particolarissimo. Bravissima Monique.
Complimenti e lodi infinite
tantissima stima
con affetto
Paolo

Recensore Veterano
07/10/15, ore 19:14
Cap. 2:

Ciao ^^ 
Sono rimasta piacevolmente anche colpita da questa poesia. E' incredibile come la mente umana da una sola immagine, un pensiero o a volte da un semplice avvenimento riesce ad andare oltre a creare la bellezza che io associo all'arte. Sono contenta quindi che tu abbia trovato quell'immagine e sia riuscita a creare questo componimento delicato e travolgente. Mi piace molto la descrizione che hai dato delle gocce d'acqua, dell'osservazione di questo fenomeno. Anche il titolo della poesia ha una certa importanza. Appena l'ho letto, l'ho amato. "Oltre" è lo spirito dell'uomo che vuole scoprire l'ignoto e comprendere ciò che gli è ignoto (mentre al contrario c'è chi si "fossilizza" e che si lascia guidare dal pregiudizio). Sicuramente passerò a rileggerla e a cercare di capire meglio questo significato che hai nascosto nei tuoi versi :)
A presto!

Alice Jane Raynor

Nuovo recensore
03/10/15, ore 18:00
Cap. 5:

Come non detto ahah
Eccomi nuovamente qui - a distanza di pochi minuti - a recensirti. Ti ho già portata a conoscenza del fatto che sulla metrica non potrò fare alcun commento, quindi passerò direttamente al corpo della poesia.
Il titolo, sicuramente, è intrigante ed è ciò che mi ha portata a chiedermi - mentre leggevo ogni titolo della raccolta nell'indecisione iniziale - se il testo avrebbe svelato quello che potevo aspettarmi da un nominativo simile. Ne sono stata piacevolmente sorpresa. Come in "Nord", ho avvertito questa sorta di leggerezza durante la lettura, questa freschezza malinconica che trapela dalle tue parole e che ha reso, a mio parere, queste due poesie le migliori.
La strofa degli angeli, in particolare, è quella che mi ha colpita di più e che ho preferito.
Mi sento di farti nuovamente i complimenti,
a presto,

justhevidence.

Nuovo recensore
03/10/15, ore 17:43
Cap. 3:

Buon pomeriggio!
Arrivo dallo scambio sul gruppo del Circolo di Scrittura Creativa. Premetto che credo questa sia la prima volta in assoluto che recensisco una poesia, dunque non saprei bene da dove iniziare. Non mi sento di farti alcuna correzione grammaticale, soprattutto perché la metrica delle poesie mi spaventa lievemente. Non ne sono abbastanza esperta per criticare.
Il testo in sé, questo breve racconto in tre strofe, mi è piaciuto davvero molto. Leggendolo, sentivo la mia mente danzare tra le parole, cosa che reputo decisamente positiva. Oserei quasi dire che ho potuto immaginare perfettamente l'odore del muschio umido tipico del sottobosco autunnale.
Della raccolta ho letto anche i primi due scritti, ma questo è quello che, fin'ora, mi ha colpita di più. Dunque, complimenti.
A presto,

justhevidence.

Recensore Master
01/10/15, ore 15:53
Cap. 2:

ciao sono passaa perlo scmbio recensioni del gruppo fb.
ammetto che quando ho letto il titolo non pensavo all'oltre la finestra, non chiedermi cosa avessi immaginato, non questo. comunque non sono rimasta delusa.
l'atmosfera è malinconica, tremendamente malinconica.l'ccostamento con l'immagine mi è piaaciuto molto. sarei curiosa di sapere se hai scritto prima la poesia e poi ai cercato un immagine che si adttasse o ti sei ispirta al'imagine per scrivere.
l'unica not negativa è che avrei messo una virgola tra disfatto ed intriso, però è una cosa dettata più dal gusto personale che altro.
per il resto complimenti ed a presto 
Aris

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