Ciao!
Cercando nel tuo profilo ho visto questa storia e non potevo ignorare Cesare e Lucrezia. Il mio amore per questa coppia è nato grazie a un fumetto, I Borgia, di Robin Wood. Lo conosci? Se non l'hai mai sentito prova a cercarlo: vedrai che ti piacerà. Riassume tutta la storia di Rodrigo, senza però ignorare l'amore dei due fratelli.
Passiamo alla storia.
Inizio segnalandoti una piccola svista: "cimeli romani da cui non è riuscita a sperarsi" (separarsi).
Dumas definiva Lucrezia libertina e ambiziosa, mentre per descrivere Cesare usava "gli occhi di fuoco".
Qui, Lucrezia sta per partire alla volta di Ferrara dove sposerà Alfonso (che strano, anche il suo "secondo" marito si chiamava così) e chiarisci che porta con sé dei cimeli, quasi portasse via una parte della sua famiglia. Credo sia stato un bel pensiero da attribuire a una donna che ha saputo far dimenticare le sue origini, e si è fatta amare comunque.
Mostri anche il dolore di Cesare, anzi, direi che tutta la storia si fonda sui sentimenti che deve sopire dentro di sé.
Probabilmente lui avrebbe preferito rimanere solo con Lucrezia, trascorrere ancora qualche istante insieme piuttosto che lasciarsi "rubare" ogni momento dalla gente. L'immagine dell'otre rende bene l'idea: cosa accadrà quando non avranno più la possibilità di restare soli? Quello che accade quando l'otre è vuota...
E ancora tutto il sacrificio che Cesare sta facendo, quasi che fosse più grande di quello di chiunque altro. Di lei non parli, dei suoi pensieri, di ciò che avrebbe voluto. Dici che si sono salutati da amanti e da fratelli, ma è come se Cesare non avesse colto nulla negli occhi di lei, nulla di ciò che pensa, di ciò che vorrebbe.
Lasci da pensare... Cesare sembra pronto a mollare tutto e a seguirla, quasi a rapirla, tanto è grande il suo dolore durante il viaggio.
Direi che hai reso molto bene le emozioni di questo personaggio.
A presto! |