Recensioni per
Athanatos
di Flora

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/10/17, ore 18:01
Cap. 1:

Bellissima. Ho iniziato a leggere in maniera un po' scettica ma mi hai convinto perché come sempre é ben scritta, è avvincente e malinconica nei punti giusti. Complimenti, spero di leggere qualcosa di tuo su Alessandro al più presto!

Recensore Master
18/04/16, ore 15:51
Cap. 1:

Ciao, devo subito dirti di quanto sono rimasta colpita, positivamente, dalla tua storia. Hai raccontato qualcosa di storico e lo hai fatto con una naturalezza e una originalità unica. Mi sono sentita davvero molto vicina ai personaggi che hai nominato. Inoltre, grazie alle note possiamo sapere a quali figure storiche ti sei rifatta. Amo la storia e questa narrazione mi è piaciuta un sacco! Anche sul tuo stile non ho niente da dire, anzi scorre benissimo come un fiume, come i pensieri di Aleksandro...

Recensore Veterano
08/03/16, ore 19:16
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio!
Mi è piaciuto l'elemento fantastico dell'immortalità di Alessandro, ad un personaggio come lui in un certo senso si "addice" una cosa del genere, e anche il fatto che questo dono lo abbia il famoso Stradivari (devo dire che mi ha fatto davvero molto piacere scoprire che ci fosse questo famoso costruttore di violini nella storia e ho riso per il fatto che "firma" ancora le sue creazioni anche se dovrebbe essere morto da tempo) e infine Hydarnes, che porta su di sé un grande carico di sofferenze e per questo mi ha fatto molta pietà.
Mi è dispiaciuto che Hydarnes non abbia potuto infine rincontrare davvero Aleksandros, però trovo che il finale di questa storia sia molto poetico. Nulla da eccepire su tutta la storia.
Complimenti!

Nuovo recensore
08/03/16, ore 13:31
Cap. 1:

Wow.
Avevo messo “mi piace” alla storia a caso, volendo provare a leggere cose nuove e, davvero, ne sono così felice! Finalmente, trovo una storia che mi piace, qui su EFP.
Davvero, complimenti. È scritta bene, è resa bene, è originale benché la storia narrata in sé non lo sia. Scrivi in modo scorrevole e coinvolgente, sia le parti ambientate nel presente che quelle del passato. Non essendo una persona che legge molte storie storiche o slash, inizialmente non sapevo cosa aspettarmi, ma ne sono colpita.
Non ho molto altro da dire, sinceramente. Ancora una volta, complimenti!
Ti inserisco fra gli autori preferiti, così quando avrò il tempo darò un’occhiata ad altre tue storie.
Baci **

Recensore Master
04/03/16, ore 22:52
Cap. 1:

Eccomi qui :-)) Innanzitutto ti faccio i miei complimenti per come tu sia riuscita a collegare il personaggio di Antonio Stradivari con Idarne alias Alain, Alain che passeggia per le vie di Parigi, il quale vede lungo una stazione ferroviaria il suo Alexandros, Alessandro Magno, un uomo, una leggenda, ho apprezzato i momenti in cui ha parlato di Alessandro, di quello che succedeva, del rapporto che c'era con Efestione, del loro rapporto, del fatto che Alessandro sia impazzito quando Efestione è morto, che Alessandro aveva una passione per Achille e che lo prendeva come esempio, Idarne che lo vorrebbe trovare per chiedergli scusa, un amico che amava lui ed Efestione, una testimonianza appassionata e sincera...è sempre bello leggere i racconti del proprio condottiero preferito e ho notato un grande lavoro di ricerca *.* molto brava, i miei complimenti :-)))

Recensore Master
21/11/15, ore 20:44
Cap. 1:

Sei una creatura crudele! Ma chi ti ha dato il permesso di farmi questa fusion tra l'angst e il più angst? Ma tu lo sai quanto ho pianto su Highlander?
Who wants to live forever
When love must die?

No ma comunque, ok, seriamente, dove sono i mazzolini di Nobel che ti meriti? Gli scatoloni di Pulizer lucidati dalle mie lacrime? Eh? Questa fic ha una grazia infinita, è come essere strangolati da una sciarpa di seta: soffri, ma soffri bene.
Hydarnes è un personaggio veramente fantastico, e il modo in cui lo muovi e lo descrivi mi fa sentire come se lo conoscessi da sempre. Tutti i dettagli, come Antonio che si inchina appena, la descrizione della folla prima e poi della stanza, sono tutti così veri e concreti.
(per distrarmi dal fatto che stavo palesissimamente per iniziare a frignare, ho pure trovato le lettere accentate)
E poi potrei leggere dell'episodio di "Anche lui è Alessandro" ogni giorno della mia vita e non me ne stuferei mai.
Non so se ho scritto una recensione sensata, ma vorrei solo reiterare che sei piena di talento e di sadismo.

Recensore Master
19/11/15, ore 09:08
Cap. 1:

Buongiorno, carissima!
Mi sono calata in questa storia, incuriosita dalla trama... e niente, i complimenti ritengo che non saranno abbastanza.
Ho amato ogni cosa, di questa storia: la storia di Alessandro ed Efestione dal punto di vista Idarne, intrisa di tale ammirazione, amore e malinconia che mi ha toccato il cuore;
i tanti rimandi storici, minuziosi ed esatti, mai pedanti: sarebbe bello imparare la storia così, con queste storie; di sicuro non ci si annoierebbe mai;
la trama originale che fa da cornice, dove parlano Idarne ed Antonio (Stradivari ^^ solo per questo potrei spupazzarti di baci), e dove si instaura tutto, in una Parigi di pioggia e ricordi;
e infine, il lessico che hai usato: i nomi in greco, i termini stessi... niente da dire, si vede quanta serietà, quanto impegno ci hai messo per farla; e questo ti fa tanto onore.
Brava, bravissima: hai fatto rivivere questa pagina della Storia con un'originalità, un'intensità e una dolcezza non comuni.
Non ho altre parole per definire tutte le emozioni che mi hai dato, perché sono troppe.
Complimentoni, te li meriti tutti.
Come sempre, questa va nelle preferite ;) ma alla fine, che cosa te lo dico a fare?
Ogni cosa che scrivi mi piace alla follia.
Possiedi un modo di raccontare che incanta.
Sei per caso una Sirena? ;)

A presto,
Manto

Recensore Master
18/11/15, ore 12:45
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni!^^
Ho trovato il tuo stile di scrittura molto scorrevole. Hai usato una terminologia appropriata al contesto, inoltre i nomi propri lasciati nella translitterazione greca, fanno si che il lettore si senta più immerso nell'epoca narrata.
Ottimo l'intervallo tra dialoghi e descrizioni. Trovo che tu abbia uno stile piacevolissimo che si legge volentieri, senza stonature e ripetizioni. Anche la punteggiatura è usata in modo impeccabile. Buona la scelta lessicale. Il racconto appare armonico e cadenzato in ogni punto dallo stesso ritmo.
È un piacere leggere di profumi, sapori e luoghi che sembrano incantati. Il fantasy, in questo racconto, si mescola all'epicità delle antiche battaglie.
Le descrizioni dei movimenti più semplici - come una mano sollevata per pulire un vetro - sono rese in modo delicato, quasi fossero state dipinte usando gli acquerelli. Il finale è bellissimo e toccante.
Si è notato fin da subito un attento lavoro di studio per quanto riguarda i nomi dei personaggi, delle cose e gli avvenimenti.
Trovo sublime il tuo modo di intrecciare le azioni ai discorsi diretti e di intervallare il tutto con brevi descrizioni di dettagli che arricchiscono, senza esagerare, la narrazione. In pratica, l'impressione che ho avuto, è che tu sia riuscita a creare due universi paralleli: uno macroscopico con la narrazione principale e uno microscopico in cui rientrano certi minuziosi flash descrittivi.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Alla prossima!
Monique

Recensore Master
18/11/15, ore 12:35
Cap. 1:

Eccomi!
Ho apprezzato davvero molto questa storia, è fluida, istruttiva e malinconica. Non ho notato errori, l'unico consiglio che posso darti è di giustificare l'impaginazione del testo, ma è una banalità rispetto al lavoro enorme che sei riuscita a fare in una singola one shot.

Davvero, l'attenzione ai dettagli è più che evidente, non posso che farti i più sinceri complimenti per questo. Hai trovato ogni "scusa" per aprire tutte le porte possibili su un mondo antico, dai dubbi paragonati alla punizione di Prometeo, all'usanza di tagliare i capelli sulla tomba di una persona cara, per arrivare alla battuta di Antonio sul "made in china". Chi comprerebbe uno Stradivari "nuovo"?
Sei partita da un tema che poteva essere affrontato in modo comune, anzi, che la maggior parte delle persone (me compresa) avrebbe affrontato in modo comune, e hai trasformato un incontro in un mare di ricordi, in una traversata nella storia.
Non conoscevo questo particolare sulla regina e, se nelle fonti non lo avessi specificato, sarei stata portata a crederlo una tua invenzione.

Questa va nelle ricordate, ma farò un giro nel tuo profilo; scrivi in modo attento, mai pomposo, saresti perfetta per istruire con il piacere e non con il dovere. Quante cose si imparano leggendo storie come la tua? Quanto viene voglia di leggere ancora, di informarsi, di colmare le lacune?
Bravissima.

Recensore Junior
09/10/15, ore 10:34
Cap. 1:

Eccomi di nuovo, come promesso, a leggere altra roba sul tuo adorato Alessandro.
Mischiare elementi "vampireschi" – metto fra virgolette perché hai parlato di esseri antichissimi ed immortali e quasi in automatico il pensiero va perciò al vampiro, ma, siccome non hai mai usato una simile definizione, né hai mostrato gli stilemi della mitologia più tipica di quella figura, ho sentito la necessità di metter le mani in avanti; non vorrei interpretare in maniera errata questi tuoi immortali, con l'iniziale minuscola, personaggi! – con reali figure storiche di solito, a mio parere, è molto rischioso, perché è facile cadere nel trash. Ma tu non hai sfiorato nemmeno questo pericoloso. Anzi, nonostante la mia diffidenza e la trovata abbastanza sfruttata, ho apprezzato un simile mix!
Come mai, però, solo dopo duecento anni di conoscenza – va bene, mi rendo conto che per chi vive tanto a lungo si tratta di ben poco tempo, certamente, però... – Hydarnes confida all'amico parte del suo passato? Perché, prima di vedere Aleksandros non si è lasciato mai andare a qualche confidenza in più, dato che pare che fra i due ci sia un intimo rapporto? È solo l'aver quasi incontrato Aleksandros che gli ha permesso di aprirsi – è tanto riservato, allora? In ogni caso mi è piaicuto molto leggere del passato del protagonista (?) della tua fic, anche perché, essendo a digiuno su questi personaggi storici, ho potuto capire un poco le loro dinamiche, sebbene qui adattate ad un contesto più fantastico. Però, forse, benché utile e dilettevole, quella di Hydarnes mi è sembra una "confessione" capitata un po' troppo a fagiolo, se vista con gli occhi di un lettore smaliziato. Vero che so troppo poco su Hydarnes e dunque non posso valutare appieno le sue – e le tue, dato che sei tu a dargli voce! xD – scelte. Sarei curiosa, perciò, di avere qualche delucidazione in più. ;)
Ma, ripeto, è stato comunque molto interessante. Ho apprezzato davvero, fra una frase "oggettiva" e l'altra, cioè fra quelle che raccontavano semplicemente i fatti accaduti al tempo, le considerazioni personali di Hydarnes su Aleksandros e Hephaistion, che hanno dato una spruzzata di più intensa intimità al tutto.
Mi piace il rapporto fra i due giovani. Forse amanti? Forse, ma, in ogni caso, non solo tali. Sarebbe bello leggere qualcosa con loro protagonisti, qualcosa che, magari, piuttosto che raccontato sia... narrato – nel senso di mostrato piano, nei dettagli, passo dopo passo; non so se hai compreso cosa cerco di dire.
Alcune delle immagini che provengono dal diretto passato dei personaggi, nel testo in corsivo, sono davvero belle. M'è piaciuta tanto l'emozione del giovane principe ferito, ma ancora esaltato dalla battaglia, con Hydarnes che poi si defila per lasciare spazio alle due metà di un solo cuore. Oppure la scena – farina del tuo sacco, o narrata da qualche fonte? – con la regina persiana, davvero apprezzata.
Ho sofferto, per la morte di Hephaistion, la reazione disperata di Aleksandros e l'addio di Hydarnes. Posso solo confermare che sei una persona davvero crudele! ùù
Bella anche la conclusione, malinconica, che fa soffrire – come piace a me, che sono un po' malata.
Infine qualche appunto: ogni tanto, qua e là, ci sono degli errorini. Come nel caso di "gennaio", che dovrebbe andare in minuscolo dato che, credo, non volessi dare particolare enfasi al mese in cui si svolge la storia; oppure "dei" che scritto senza accento ha naturalmente un altro significato, sebbene si capisca, nel testo, l'accezione da te voluta.
Alla prossima recensione, ma prima lasciami ripetere che è stato di nuovo seducente leggerti!

Recensore Junior
08/09/15, ore 16:15
Cap. 1:

Ho trovato questa storia davvero bellissima.
 
La cura ai particolari - presenti e passati- si sente in ogni parola, e che ne parli con cognizione di causa è evidente dalle parti in flashback del racconto di Idarne. 
Ho trovato molto piacevole la frase di Idarne che carezza il violino, è di una eleganza aggraziata che mi è rimasta impressa. Lo stile segue questa via per il resto del testo, scorrevole da seguire, semplice ma elegante.

Per quanto riguarda il concept, mi è piaciuta l'idea di questi immortali "casuali", che hanno ricevuto questo dono\maledizione non per un merito particolare né per un qualche tipo di magia (vedi il morso del vampiro, ad esempio, o una qualche maledizione divina). Ho apprezzato il fatto che, nella casualità, colpisse il potente e il meno potente, e anche che Efestione abbia diviso lo stesso destino di Alessandro (amo particolarmente quando quello che viene percepito come una fortuna si rivela una disgrazia travestita.).
 
La storia è ben gestita in termini di flashback: pochi ma comunque ben bilanciati con le spiegazioni che vengono poi offerte a Stradivari e al lettore. Non è forse un escamotage originalissimo, ma lo hai usato bene, ed è sempre meglio che enormi monologhi interiori in cui i pensieri finiscono per diventare una catena di infodump scaricato su chi legge.
 
Per quanto riguarda le personalità, di certo quella di Alessando è la più complessa; Efestione è più "raccontato" che mostrato, ma comunque l'dea che ne viene fuori è abbastanza precisa (e credo in linea con la figura storica). Idarne è forse quello più scavato profondamente, nonostante sia di base il "narratore" della storia dentro la storia. I suoi tratti caratteriali sono evidenti quanto quelli di Alessandro, che pure è più svelato, più palesemente spiegato.
 
Infine, mi è piaciuta la trama in toto, sia del presente che nei flashback (i racconti dei vari rapporti, della maturazione di Alessandro fino alla lucida pazzia), e in particolare la speranza finale che da una nota positiva a un racconto perlopiù malinconico.
 
Che dire, ti faccio i miei complimenti e la metto tra le preferite! :3