Recensioni per
American Gangster
di Flora

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/02/16, ore 09:17

Ehilà, sono qui per lo scambio recensioni c:
Innanzitutto devo farti i complimenti, ho apprezzato un sacco i numerosi particolari e il modo in cui hai descritto i fatti, davvero, ho ADORATO. Adoro anche il fatto che non ho trovato errori di alcun tipo, cosa molto, moooolto rara. Alcuni autori inseriscono troppo pochi, particolari e descrizioni altri troppi, ma tu sei stata equilibrata e ne sono molto contenta, tanto che inserirò la storia tra le preferite.
L'unica "pecca" (e questo è un mio giudizio personale che puoi allegramente mandare a quel paese) è che forse la storia è troppo lunga, personalmente io avrei diviso a metà (ma solo perché sono troppo pigra), ma va bene anche così :3
Che altro dire, ti faccio ancora i miei complimenti e alla prossima!
Bacini,
Putrefied.

Recensore Master
18/12/15, ore 14:17

Ciao!
Eccomi di nuovo qui, come vedi non sono scomparsa come autrice, ma avevo bisogno di un po' di pace per immergermi nella lettura.
E ho iniziato proprio da qui, perché avevo l'assoluto bisogno di rivedere Victor, anche se qui è sotto un altra forma, rispetto a quella che prende in Gioco di specchi. Però Victor c'è, ed è questo l'importante <3
Appena iniziato a leggere, mi sono calata subito nell'atmosfera, come al solito sei bravissima a far capire e ad agganciare immediatamente il lettere.
E Victor è sempre lui, così magnifico e perfetto. Io ho un debole, ormai è palese quanto evidente xD e non mi stancherò mai di dirlo! Victor è Victor, punto.
Perdona il mio commento frivolo, ma, sarebbe stato davvero bello essere al posto di Jake, almeno per il semplice fatto che Victor gli ha stretto la mano e lo ha invitato al suo tavolo. Sì, siamo a questi livelli, ebbene sì, ma so che tu puoi capire che i personaggi che ci affascinano fanno un po' questo effetto, Diventano quasi oggetto di venerazione. Poi, magari, io sono un caso patologico, chi può dirlo.
Appunto, io nell'appartamento mi sarei concentrata molto più su Victor che su Lara, che con tutto il rispetto per lei, c'era Victor e io non avrei prestato attenzione a nient'altro. Lo so, lo ripeto, sono problematica.
Le intenzioni della fanciulla erano evidenti sin dalla cena, almeno per me, e speravo che fosse solo un po' spensierata e gentile, quel tipo di frivolezza che non infastidisce, invece, no, ecco che nell'appartamento tira fuori tutto il suo lato infantile xD L'ho immaginata quasi sbattere i piedi per terra, quando Victor se ne è andato. Lui non poteva usare appellativo migliore "bambina" colto nel segno!
Lara, tra l'altro, voleva cercare di accendere una qualche passione in Victor in quel modo (?) Va bene... c'ha provato, tentativo fallito! Se sa cosa vuole da Victor e lui è stato già disposto ad accontentarla poteva divertirsi subito con lui, invece no, lei ha esperimentato giochi che non hanno fatto che indispettirlo.
Quanto a Jake, lui si stupisce delle informazioni avute così facilmente in quella casa. Non si sarebbe dovuto stupire, perché Victor lo conosce adesso, e se un po' lui conosce Soprano dai giornali, dovrebbe sapere che gli ci vorrebbe davvero poco a farlo fuori o comunque a nascondere ogni traccia, quindi, seguendo la logica criminale, perché non parlare (seppur in maniera non propriamente esplicita) così liberamente?
E infatti come sospettavo, Victor è fuori per il caro Jake, ma il finale della storia mi ha colpito! Nonostante gli avvertimenti e il segreto di cui parli nelle note, non mi aspettavo minimamente che sarebbe stato quella creatura! E non dico cosa, perché non voglio rovinare la sorpresa e la lettura.
Mi hai ammaliata con questa storia! Trovo che ammaliare sia il termine corretto visto l'argomentazione, non trovi? Davvero brava.
Sono felice di aver rivisto Victor. A questo punto ti chiedo un favore. Puoi scrivere altre seimilacinquecento storie con Victor Soprano? Te ne sarei immensamente grata <3
Bellissima Au, e tu bravissima come al solito.
Alla prossima!

Recensore Junior
21/11/15, ore 20:38

Era da un po' che avevo preso la decisione che, prima o poi, avrei recensito una tua storia che parla – anche – di malavita americana. XD E lo scambio, ora, mi fornisce la giusta occasione! :D
Mi sa che ti piace molto questo genere di ambientazione, l'America dei gangster, quella dei primi decenni del Novecento, perché ne hai scritte diverse e continui ancora a farlo! ;)
Sebbene non vada pazza per il lasso di tempo che va dai primi anni dello scorso secolo al tempo, all'incirca, in cui si è svolto il secondo grande conflitto, di questo periodo mi intriga, per l'appunto, quanto prevalentemente si occupa della criminalità organizzata di vecchio stampo – non a caso, ho apprezzato Board Walk Empire... e la tua fic mi ha ricordato molto l'atmosfera della serie, se escludiamo naturalmente la componente sovrannaturale.
Non ricordo se questo è il tuo primo pezzo che leggo col narratore esterno – forse sì, o almeno così mi pare... – ma, in ogni caso, ho trovato questa soluzione la più adatta, per questo genere di racconto: magari è ideale perché io non sono una grande esperta dell'epoca e, tramite questa tua scelta, ho potuto meglio osservare l'ambiente in cui si svolge la storia e mi son fatta autentica spettatrice di quanto una piccola, nascosta telecamera riprendeva, proprio ad un sol passo di distanza dal protagonista; con un narratore interno, invece, avrei avuto sicuramente la possibilità di conoscerlo meglio, ma avrei perso probabilmente molto del resto, troppo invischiata nella sua personale visione del mondo circostante e di chi ne fa parte, alterando i loro caratteri oggettivi, se vogliamo metterla così.
La lettura mi ha sinceramente interessata, anche se, purtroppo, mi sono spoilerata qualcosa quando, per errore, ho visualizzato la recensione che avevi già ricevuto! ^^" È stato un vero peccato, sì, perché mi sarebbe piaciuto vedere quanto tempo avrei impiegato prima di mangiare la foglia, come si suol dire! E nonostante questo, pur non essendoci quasi più il traino dato dalla suspence, ripeto, ho desiderato lo stesso andare avanti e leggere, cosa, nei dettagli sarebbe successo e, man mano che si andava avanti, ero sempre più in ansia per Jake – a proposito, m'è dispiaciuta tanta la sua fine e ho una domanda circa la sua "visione" finale, se è stato un mero sogno oppure un vero sguardo sul futuro.
Mi è piaciuto particolarmente come, in uno spazio brevissimo, con grande semplicità ed allo stesso tempo in modo non banale e noioso, hai saputo scandire il passare del tempo, fra una bevuta e l'altra, al tavolo. E i personaggi, poi, mi piacciono molto: in caso contrario, tanto per far un esempio, poco mi sarebbe interessato del destino del nostro giornalista.
Leggendoti, poi, ho scoperto cose curiose di cui non ero a conoscenza: i taxi già esistenti nella New York del tempo – forse nella serie c'erano, ma, allora, io li ho cancellati dalla memoria...
Quanto al testo, è davvero molto, molto buono.
Piccole inezie, che segnalo per amor di equità, sono quei trattini da sostituire con quelli più adatti – so che odiate tanto fare copia ed incolla, tu e la nostra cara amica, ma sarebbe meglio, razza di pigrone che non siete altro! :P
Non ho trovato, insomma, grandi segnalazioni da fare. Anzi, non c'è praticamente quasi nulla da obiettare.
Forse mi piace poco giusto quando hai descritto di certi particolari dell'abbigliamento di Victor, perché, come hai messo, pare che la giacca potesse esser abbottonata fin sopra la cravatta, cosa non vera dato che al tempo i bottoni dei capospalla maschili si trovavano, di norma, nel loro punto più alto, quasi al livello della vita e quindi troppo sotto quell'accessorio. Correggimi se sbaglio, però!
Che altro aggiungere?
Che mi è piaciuto parecchio? Credo di averlo già comunicato, in verità. ùù
Ah, sì, ecco: c'è una bandierina verde da lasciare.

Recensore Junior
18/11/15, ore 11:21

Salve. ù.ù Continuo la mia crociata per recensire ogni cosa sia su questo profilo LOL. Lo scambio mi ha dato una buona occasione, e trattandosi di te, sapevo di andare a colpo sicuro.

Allora allora, partiamo col dire che non provo una particolare attrazione per i vampiri. Ho trovato però innovativo che tu li abbia piazzati nel periodo storico in cui hai ambientato la storia, e che il contesto da te scelto sia quello dell'America mafiosa degli anni '30. Oggettivamente, ha un senso: quale figura potrebbe ascendere su un tale sfondo meglio di una creatura che non può morire? Quindi, kudos per l'originalità. ù_ù

Sempre parlando di ambientazione, penso che tu l'abbia resa al meglio: nonostante lo stile iniziale conciso, le frasi corte che ben si accordano nel riportare i pensieri di un giornalista di cronaca, utilizzi immagini preziose che danno benissimo l'idea del lusso che a quei tempi caratterizzava gli ambienti più ricchi. La descrizione del ristorante, i dettagli del Chianti e della giga (ho trovato l'aggettivo "sontuosa" assolutamente sublime), non fanno che rendere il tutto più realistico. Aiuta poi anche la cronaca minuziosa dei gesti di Lara: ogni sua mossa, ogni suo atteggiamento parla dell'epoca e parla di soldi.

Passando ai personaggi, ho trovato Lara e Victor estremamente affascinanti e sensuali. Come dicevo prima, anche il loro linguaggio del corpo aiuta a farsene un'idea precisa, e, a loro modo, hanno entrambi qualcosa di predatorio, felino ed elegante, che riesce a catturare il lettore quanto cattura Jake. Entrambi anno "sete" di vita, ma è paradossale che questo istinto pare più forte in Lara, che sembra avere un lato più "basso" (mi riferisco a come si rivolge a Jake nella seconda parte); Victor, che pure mostra apertamente questa parte bestiale nel momento in cui si nutre di Jake, risulta più poetico nel suo essere se stesso, una poesia priva di ipocrisie e non di crudeltà nel trovare tanto belle le sue prede nel mometo della morte da commuoversi.

Nella scena del magazzino, egli viene paragonato a un angelo, e in un certo senso dona a Jake la pace, mentre lo uccide (ho ipotizzato i suoi denti secernino qualcosa di simile alla morfina per "rilassare" la preda, dopo lo sbalzo di adrenalina finale dato dal pestaggio e dalla consapevolezza di stare per morire). Quindi, è un angelo della morte, in un certo senso, che però ha poco che non somigli ad un diavolo. Un gioco di specchi che ho molto apprezzato.

Qualcosa che ho ritrovato anche in Lara, quando dice addio a Jake: il suo aggrottare le sopracciglia quando gli domanda se sa il perché di questo addio mi ha fatto pensare che immaginasse benissimo cosa sarebbe accaduto dell'uomo con cui era appena andata a letto; eppure, non lo ferma, non lo avverte, non prova per lui empatia che vada aldilà di quanto ha potuto prendere da lui pochi momenti prima. In questo senso, l'ho trovata "vampiresca", il che dà senso al pensiero finale di Victor su di lei, come una degna compagna, un pezzo che gli manca da tanto tempo.

Per quanto riguarda Jake, anche in lui ho visto un gioco di riflessi che è di un'ironia quasi tragica. Si tratta di un uomo guidato dal suo fiuto, dal suo istinto; e, se si fosse affidato ad esso, non sarebbe mai salito in macchina con Victor e Lara, ma il raziocinio e, anche qui, la "sete" di informazioni hanno avuto la meglio; tuttavia, poco tempo dopo è il ragionamento che avrebbe potuto salvarlo (nota, per esempio, che Victor si lascia sfuggire troppe confidenze di fronte a lui; confidenze di cui è strano che non si curi; tuttavia, in quel momento è sotto l'influenza della propria erezione, e il prevalere di questa parte di sé segna il proprio destino).

Insomma, Preston è una vittima sacrificale, ma non è di certo un agnello; per questo, l'ho trovato per esempio molto più umano di Lara, che già ha un piede nell'oscurità di Victor. Jake suda, è nervoso, ha paura; Lara non fa una mossa fuori posto, la fluidità, la sensualità che la caratterizzano non ha grinze. Il momento di insicurezza, quel solo attimo in cui chiede a Victor di unirsi a lei, ne fanno ancora una creatura "mortale", tuttavia. Seppure, dopo il sesso con Jake, suda, ansima o è sporca di seme, questo l'ha resa più un "animale" ai miei occhi che non una mortale.

Insomma, le caratterizzazioni mi sono piaciute molto; ha aiutato anche la naturalezza dei dialoghi, le bellissime immagini che hai inserito senza mai esagerare e sfociare nel barocco (cito per esempio gli "occhi abrasivi", "occhi come pietre levigate"), le metafore della fiamma (Romeo e Giulietta? ùù), del sapore di lei sulle labbra, troppo amaro per berlo ancora ma troppo forte per dimenticarlo.

Di certo hanno contribuito anche a creare l'atmosfera. Il pezzo si presta bene a una rilettura - ci sono, non so se lo sai, testi che sono fatti per essere letti due volte, in modo che la conclusione finale possa ricostruire il percorso inverso tracciato dagli indizi seminati precendentemente seminati. Questo è uno di essi: i riferimenti al vampirismo (le zanne, l'aria fatale della frase finale della prima parte, certe frasi di Lara) acquistano tutto un altro significato alla seconda lettura.

Insomma. F-I-G-O.

Ti lascio con le mie solite notazioni grammaticali e formali, nella speranza che ti siano utili!

"buffonata del proibizionismo i locali" --> Qui, metterei una virgola tra "locali" e "i", per dare un attimo di respiro alla frase;

"Eccola lì la dolce" --> Di nuovo, un virgola tra "lì" e "la" creerebbe una pausa che renderebbe il periodo più armonioso;

"la riguarda.” --> Qui è più corretto usare il congiuntivo, quindi: "la riguardi";

"alcolico , e" --> Un piccolo errore di battitura: c'è da eliminare lo spazio tra "alcolico" e la virgola.

Un appunto formale: a un certo punto fai dire ai personaggi di "darsi del tu". Ecco, questo elemento è impreciso: trovandoti a New York e avendo a che fare con anglofoni, che usano il pronome "you" (che, come sai, indica sia il nostro "lei" che il nostro "tu"), una richiesta del genere suona parecchio stonata. Potresti, invece, aggiungere un titolo formale alla fine della frase (come "Signorina Lara", un po' come poi fai di seguito quando Jake ribadisce il concetto di abbandonare le formalità), in modo che Lara domandi di parlarsi in termini meno formali, automaticamente passando al "tu" da quel momento in poi. ^^

Penso sia tutto! Nel complesso mi è piaciuta moltissimo, mi ha lasciata sazia e appagata (un po' come Victor LOL) e non posso che terminare facendoti i miei complimenti! :***