Salve. ù.ù Continuo la mia crociata per recensire ogni cosa sia su questo profilo LOL. Lo scambio mi ha dato una buona occasione, e trattandosi di te, sapevo di andare a colpo sicuro.
Allora allora, partiamo col dire che non provo una particolare attrazione per i vampiri. Ho trovato però innovativo che tu li abbia piazzati nel periodo storico in cui hai ambientato la storia, e che il contesto da te scelto sia quello dell'America mafiosa degli anni '30. Oggettivamente, ha un senso: quale figura potrebbe ascendere su un tale sfondo meglio di una creatura che non può morire? Quindi, kudos per l'originalità. ù_ù
Sempre parlando di ambientazione, penso che tu l'abbia resa al meglio: nonostante lo stile iniziale conciso, le frasi corte che ben si accordano nel riportare i pensieri di un giornalista di cronaca, utilizzi immagini preziose che danno benissimo l'idea del lusso che a quei tempi caratterizzava gli ambienti più ricchi. La descrizione del ristorante, i dettagli del Chianti e della giga (ho trovato l'aggettivo "sontuosa" assolutamente sublime), non fanno che rendere il tutto più realistico. Aiuta poi anche la cronaca minuziosa dei gesti di Lara: ogni sua mossa, ogni suo atteggiamento parla dell'epoca e parla di soldi.
Passando ai personaggi, ho trovato Lara e Victor estremamente affascinanti e sensuali. Come dicevo prima, anche il loro linguaggio del corpo aiuta a farsene un'idea precisa, e, a loro modo, hanno entrambi qualcosa di predatorio, felino ed elegante, che riesce a catturare il lettore quanto cattura Jake. Entrambi anno "sete" di vita, ma è paradossale che questo istinto pare più forte in Lara, che sembra avere un lato più "basso" (mi riferisco a come si rivolge a Jake nella seconda parte); Victor, che pure mostra apertamente questa parte bestiale nel momento in cui si nutre di Jake, risulta più poetico nel suo essere se stesso, una poesia priva di ipocrisie e non di crudeltà nel trovare tanto belle le sue prede nel mometo della morte da commuoversi.
Nella scena del magazzino, egli viene paragonato a un angelo, e in un certo senso dona a Jake la pace, mentre lo uccide (ho ipotizzato i suoi denti secernino qualcosa di simile alla morfina per "rilassare" la preda, dopo lo sbalzo di adrenalina finale dato dal pestaggio e dalla consapevolezza di stare per morire). Quindi, è un angelo della morte, in un certo senso, che però ha poco che non somigli ad un diavolo. Un gioco di specchi che ho molto apprezzato.
Qualcosa che ho ritrovato anche in Lara, quando dice addio a Jake: il suo aggrottare le sopracciglia quando gli domanda se sa il perché di questo addio mi ha fatto pensare che immaginasse benissimo cosa sarebbe accaduto dell'uomo con cui era appena andata a letto; eppure, non lo ferma, non lo avverte, non prova per lui empatia che vada aldilà di quanto ha potuto prendere da lui pochi momenti prima. In questo senso, l'ho trovata "vampiresca", il che dà senso al pensiero finale di Victor su di lei, come una degna compagna, un pezzo che gli manca da tanto tempo.
Per quanto riguarda Jake, anche in lui ho visto un gioco di riflessi che è di un'ironia quasi tragica. Si tratta di un uomo guidato dal suo fiuto, dal suo istinto; e, se si fosse affidato ad esso, non sarebbe mai salito in macchina con Victor e Lara, ma il raziocinio e, anche qui, la "sete" di informazioni hanno avuto la meglio; tuttavia, poco tempo dopo è il ragionamento che avrebbe potuto salvarlo (nota, per esempio, che Victor si lascia sfuggire troppe confidenze di fronte a lui; confidenze di cui è strano che non si curi; tuttavia, in quel momento è sotto l'influenza della propria erezione, e il prevalere di questa parte di sé segna il proprio destino).
Insomma, Preston è una vittima sacrificale, ma non è di certo un agnello; per questo, l'ho trovato per esempio molto più umano di Lara, che già ha un piede nell'oscurità di Victor. Jake suda, è nervoso, ha paura; Lara non fa una mossa fuori posto, la fluidità, la sensualità che la caratterizzano non ha grinze. Il momento di insicurezza, quel solo attimo in cui chiede a Victor di unirsi a lei, ne fanno ancora una creatura "mortale", tuttavia. Seppure, dopo il sesso con Jake, suda, ansima o è sporca di seme, questo l'ha resa più un "animale" ai miei occhi che non una mortale.
Insomma, le caratterizzazioni mi sono piaciute molto; ha aiutato anche la naturalezza dei dialoghi, le bellissime immagini che hai inserito senza mai esagerare e sfociare nel barocco (cito per esempio gli "occhi abrasivi", "occhi come pietre levigate"), le metafore della fiamma (Romeo e Giulietta? ùù), del sapore di lei sulle labbra, troppo amaro per berlo ancora ma troppo forte per dimenticarlo.
Di certo hanno contribuito anche a creare l'atmosfera. Il pezzo si presta bene a una rilettura - ci sono, non so se lo sai, testi che sono fatti per essere letti due volte, in modo che la conclusione finale possa ricostruire il percorso inverso tracciato dagli indizi seminati precendentemente seminati. Questo è uno di essi: i riferimenti al vampirismo (le zanne, l'aria fatale della frase finale della prima parte, certe frasi di Lara) acquistano tutto un altro significato alla seconda lettura.
Insomma. F-I-G-O.
Ti lascio con le mie solite notazioni grammaticali e formali, nella speranza che ti siano utili!
"buffonata del proibizionismo i locali" --> Qui, metterei una virgola tra "locali" e "i", per dare un attimo di respiro alla frase;
"Eccola lì la dolce" --> Di nuovo, un virgola tra "lì" e "la" creerebbe una pausa che renderebbe il periodo più armonioso;
"la riguarda.” --> Qui è più corretto usare il congiuntivo, quindi: "la riguardi";
"alcolico , e" --> Un piccolo errore di battitura: c'è da eliminare lo spazio tra "alcolico" e la virgola.
Un appunto formale: a un certo punto fai dire ai personaggi di "darsi del tu". Ecco, questo elemento è impreciso: trovandoti a New York e avendo a che fare con anglofoni, che usano il pronome "you" (che, come sai, indica sia il nostro "lei" che il nostro "tu"), una richiesta del genere suona parecchio stonata. Potresti, invece, aggiungere un titolo formale alla fine della frase (come "Signorina Lara", un po' come poi fai di seguito quando Jake ribadisce il concetto di abbandonare le formalità), in modo che Lara domandi di parlarsi in termini meno formali, automaticamente passando al "tu" da quel momento in poi. ^^
Penso sia tutto! Nel complesso mi è piaciuta moltissimo, mi ha lasciata sazia e appagata (un po' come Victor LOL) e non posso che terminare facendoti i miei complimenti! :*** |