Recensioni per
Every promise is a debt
di bridgetvonblanche

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/15, ore 00:35

Terza classificata 
e vincitrice del premio "Miglior Rin"
allo You Stole My Heart – ObiRin Contest
(punteggio: 56.4/60 [parziali: 58.7/60; 54.1/60])

Grammatica e stile: 19.6/25
 {Grammatica: 11.1/15}
 Questa è praticamente l’unica nota dolente della fiction, sebbene – voglio subito tranquillizzarti – in linea di massima non abbia riscontrato gravi refusi. Quelli che mi sono balzati all’occhio sono riportati qui di séguito: 


  • Avevi iniziato a camminare [a] passi lenti nel cuore della notte → - 0.1: più che un errore sintattico, credo si sia trattata di una semplice svista;

  • […] per quanto tempo quel cielo grigio avrebbe oscurato la vista di un costellato tappeto- 0.2: inversione d’ordine, errore sintattico;

  •  […] prima di renderti conto che, provando [ad] accarezzare la sua guancia → - 0.1;

  •  […] l’unica sensazione che la tua mano sottile era riuscita a percepire era stata [di] freddo → - 0.2: errore sintattico per mancanza di preposizione;

  • Mai stata [all’]altezza dei tuoi compagni di squadra → - 0.2: anche qui mancava la preposizione adatta;

  • […] quell’orchestra, diventandone prima la voce principale, poi [la] sola ed unica. → - 0.2: errore sintattico per mancanza di un articolo necessario.


 
In alcuni punti, invece, avrei rivisto la punteggiatura.
Per facilitare la lettura dei periodi, ad esempio, proporrei queste soluzioni:

  • Avevi iniziato a percorrere quel silenzioso viale [ , ] che mai prima d’ora ti era sembrato così tortuoso e sdrucciolevole [ , ] stringendo tra mani […]→ - 0.1;

  • […] se non fosse stato per quel mantello scuro e avvolgente che ricopriva gran parte del tuo esile corpo [ , ] e la mancanza di un sorriso sincero [ , ] che da troppo tempo aveva abbandonato il tuo viso → - 0.1 X 2 = - 0.2;

  • Involontariamente [ , ] la stretta attorno al gambo […] → - 0.1;

  • Nonostante fossero trascorsi quasi due anni [ , ] ormai, […]→ - 0.1 (la virgola non sarebbe stata necessaria se la frase fosse stata ordinata così: Nonostante ormai fossero trascorsi due anni…);

  • Non ti eri mai sentita così amata [ , ] e forse era proprio questo il motivo per cui durante le tue lunghe notti insonni non facevi altro che svegliarti → Eliminerei le due virgole che nel tuo testo hanno formato un inciso (durante le tue lunghe notti insonni) che rallenta la lettura e consiglierei, per dare respiro al periodo, di porre il segno d’interpunzione prima della E. È giusto un suggerimento, non ci sono regole fisse – tutt’altro, i dibattiti sono aperti! – sull’introdurre una virgola prima della congiunzione coordinante, quindi non sottraggo alcun punto;

  • Per il resto della tua vita [ , ] avresti rimpianto quell’istante […] → - 0.1;

  • […] ti aveva sorriso un’ultima volta, sussurrandoti di non piangere perché alla fine, tutto sarebbe andato bene. → - 0.1. La virgola potrebbe benissimo essere cassata, oppure si dovrebbe integrarne una prima di “alla”, per creare un inciso;

  • […] che non ci sarebbe stato nessun futuro limpido, nessun domani migliore [ , ] per te → - 0.1;

  • […] Per il mio volto di pietra [ , ] assicuratevi che i miei occhialoni → Io inserirei una virgola; notando che nella battuta riportata sui vari siti internet dedicati a Naruto non è presente, naturalmente non ritengo giusto decurtarti dei punti. (Per caso sai se i traduttori Panini hanno inserito questo segno di punteggiatura?);

  • […] e poi nuovamente in piedi, barcollante [ , ] forse, ma non più disposta a cedere. → - 0.1;

  • Voltandoti in direzione di quella voce profonda e cupa [ , ] eri così riuscita a scorgere → - 0.1;

  • Fin dove sei disposta a spingerti [ , ] dunque, ragazzina? → - 0.1.


 
Ho riscontrato alcune ripetizioni e ridondanze:

  •  […] la benché minima attenzione a quei pesanti cumuli […] un piccolo spiraglio tra quelle pesanti nuvole → - 0.2: non è una ripetizione pesante, ma una variazione non guasta;

  • […] per tornare ad illuminare il cammino […] Anche lui sarebbe tornato come quegli astri […]→  – 0.2;

  • […] ed il suo bene più prezioso per poter continuare a guardare […] avrebbe continuato ad osservarti → - 0.2;

  • […] le tue grida strazianti e calmare i tuoi spasmi […] Per il resto della tua vita → - 0.2; la ridondanza sarebbe già lenita eliminando il “tuoi” davanti a “spasmi”, forse;

  • […] per accarezzare ancora ed ancora quel viso pallido e ricordare con un malinconico sorriso tutto quello che avevate trascorso e vissuto insieme in tutti questi anni. Ma il destino non aveva in serbo questo, per voi. → - 0.2 X 2 = - 0.4; si potrebbe sostituire l’ultimo “questo” con “ciò” ed eliminare “tutti” davanti a “questi anni”, per esempio;

  • […] se solo fossi stata abbastanza forte per estrarlo […] ad accettare il fatto di non essere mai stata abbastanza. → - 0.2;

  • […] Obito era lì, di fronte a te, con quei grandi occhiali utili a proteggere i suoi occhi sensibili → - 0.2;

  • – Io desidero solamente rivedere Obito […] – era stata la tua sola affermazione → - 0.2.


 
Ci sono moltissime D eufoniche superflue: naturalmente il loro uso non è da considerarsi errorato, tuttavia consiglierei di ricorrere a esse solo in caso di stretta necessità, per evitare la prossimità di vocali identiche.
 
Per finire, un appunto sull’uso dei trattini nei dialoghi. Non essendoci alcun canone ufficiale, chi sono io per dire quale sia o non sia il miglior modo per “incorniciare” delle battute? Dunque mi limito soltanto a darti dei suggerimenti.
Ho notato che hai adottato il sistema tipico dell’Einaudi, quello dei trattini medi. Di norma, quando c’è una battuta semplice, essa si chiude con un normale segno di punteggiatura, e non con un altro trattino; esso, invece, è necessario quando la battuta è retta esternamente da una frase (come hai giustamente fatto con: –  Andiamo – avevi dunque proferito, non aspettandoti certamente […]). NB. Ricorda di lasciare sempre uno spazio tra il trattino e la parola che lo segue.
 Quindi, ad esempio, avremo:
 

  • Ogni mia promessa è debito. 

  • – […] Fin dove sei disposta a spingerti, dunque, ragazzina?


 
 
{Stile: 8.5/10}
 Mi è piaciuta la scelta di far sì che la voce narrante si rivolga direttamente a Rin; non tutti adottano questo espediente narrativo perché talvolta è facile cadere nei patetismi, nei toni esasperati e nel ridicolo, oserei dire, ma tu te la sei cavata bene, non ho riscontrato forzature o una teatralità che lascia perplessi.
Grazie a tale scelta, la lettura è sicuramente ancora più scorrevole.
Il tuo stile è convincente: c’è agilità, anche nei periodi più complessi – nonostante alcune piccole imperfezioni di punteggiatura –, e c’è anche ricchezza nelle discrezioni. Fai un ottimo uso degli aggettivi qualificativi, descrivi con attenzione ciò che gli occhi della protagonista vedono e quel che lei stessa sente. Anche l’uso di alcune ripetizioni – usate a mo’ di anafore in poesia – sono gradevoli e coinvolgono il lettore. C’è sicuramente spazio per migliorare – vietato credere di essere giunti alla propria perfezione formale: la scrittura cresce con noi –, ma possiedi uno stile già così piacevole e curato da essere senza dubbio promettente per il futuro.
 
 
Attinenza alla traccia: 15/15
 Sicuramente hai rispettato le “condizioni di partenza” che Angie e io avevamo stabilito: Rin si ritrova viva in un mondo senza Obito, assolutamente addolorata e spezzata. Ti sei strettamente attenuta alla traccia contenuta nel pacchetto e, allo stesso tempo, sei anche riuscita a sfruttare la citazione, perché trovo che “when there’s no daylight there’s no healing” si accosti alla perfezione all’atmosfera sofferente che caratterizza la fiction.
 
IC dei personaggi: 10/10
 La tua Rin è perfettamente in linea con quella che Kishimoto ci ha donato. Mentre ripensa al passato, alla squadra, al Villaggio e ai momenti in cui Obito era vivo, trapelano la sua dolcezza e il forte legame – quello con l’Uchiha è più profondo di quello che il mangaka ci aveva proposto attraverso gli occhi della Nohara, a mio parere, e questo mi è piaciuto molto – con le persone più significative della sua adolescenza. Oltre a questo, ovviamente, sul suo cuore grava il peso del dolore e del senso di colpa: aveva promesso di non perdere di vista nemmeno per un istante quel vivace ragazzino guidato da un’aspirazione notevole, eppure non ci è riuscita; è sicuramente la Rin distrutta che sopravvive a quanto successo al ponte Kannabi.
Riguardo alla sua caratterizzazione, poi, mi ha colpita questa tua descrizione del suo personaggio:
 
Non eri ancora riuscita ad accettare il fatto di non essere mai stata abbastanza. Mai stata all’altezza dei tuoi compagni di squadra che avevi giurato di proteggere, mai abbastanza forte per riuscire a salvarti da sola. Troppo timida per confessare i tuoi sentimenti, troppo buona ed ingenua per affrontare tutto il dolore e le violenze causate da una guerra assurda.
 
Credo che si sia davvero sentita così impotente, nonostante la grande forza che in realtà possedeva – la stessa che l’ha resa un’appetibile Jinchūriki.
 Per quanto riguarda Zetsu, anche qui nulla da obiettare: con le sue proposte, è subdolo come nell’opera originaria.
 
Eventuale uso dei prompt: 5/5
 “Luna” e “occhi”, i prompt facoltativi presenti nel pacchetto, ricorrono diverse volte nella OS.  Al di là della loro palese attestazione, comunque, sento che sarebbero balzati all’occhio del lettore grazie alla tua lodevole insistenza sulla descrizione dell’ambientazione notturna e del ricordo degli sguardi apprensivi e amorevoli che Rin ha sempre lanciato a Obito. Sei stata brava a comunicare tanto in una fiction relativamente breve!
 
Gradimento personale: 4.5/5
 La tua storia è originale, si attiene perfettamente alla traccia-prompt, è piacevole da leggere e regala un perfetto quadro psicologico della protagonista. Trovo anche una bella idea quella di far pronunciare a Rin le battute che nel manga erano state di Obito, rendendo tutto ancora più credibile e gradevolmente doloroso, con punte di Angst ben piazzate.
“Allora perché non ho totalizzato il punteggio pieno, qui?”, ti starai giustamente chiedendo.
Perché sento che manca qualcosa. Ad esempio, mi sarebbe piaciuto saperne di più su quei due anni che intercorrono tra la morte di Obito e l’ambientazione della fiction, magari con qualche flashback. Soprattutto, avrei volentieri letto di come la Nohara si sia resa conto che in realtà colui che amava era Obito, e non Kakashi; ecco, la presa di coscienza, il momento del più acuto rimorso della sua vita, forse: sarebbe stata una splendida stoccata al cuore.
Solo questo, perché per il resto hai scritto una fiction emozionante, breve ma sicuramente intensa.
 
 
Totale:
54.1/60
 
(Recensione modificata il 27/10/2015 - 12:56 am)

Recensore Veterano
26/10/15, ore 19:13

Terza classificata
E vincitrice del premio Miglior Rin
Allo You Stole My Heart - ObiRin Contest
(punteggio: 56.4/60 [ parziali: 58,7/60; 54.1/60])

Grammatica e stile:

Allora, questo è il primo contest che giudico e sono abbastanza sicura che qualcosa mi sfuggirà, spero almeno che Ophelia abbia più occhio di me.

Partendo dallo stile, non ho nulla da dire: hai un lessico molto buono e non ti spingi mai così oltre da sfociare nel ridicolo.

Quanto alla grammatica, siamo sul quasi perfetto: diciamo che alcune scelte nel mettere le virgole io le avrei fatte diverse, come in questi casi:

[...]Nonostante fosse rimasto completamente cieco, il giovane Uchiha era riuscito a percepire la tua paura e la tua frustrazione: per questo motivo, prima di lasciarti andare interrompendo il contatto tra le vostre mani impregnate di sangue, ti aveva sorriso un’ultima volta, sussurrandoti di non piangere perché, alla fine, tutto sarebbe andato bene. […] [-0,1]

[...]-Diventerai un Jinchuriki, acquisirai un immenso potere che impererai a gestire con il tempo e dal quale deriveranno grandi responsabilità. Fin dove sei disposta a spingerti, ragazzina? […] il “dunque” lo avrei tolto o messo prima del “fin”, se devo essere sincera. Ovviamente è un parere personale, ma messo lì così fa stonare un po' la frase [-0,2]

24,7/25


Attinenza alla traccia:

Qui non ho nulla da dire: sei stata semplicemente perfetta.

Hai seguito la traccia in maniera impeccabile, senza neanche andare fuori tema. Non ho nulla da dire, se non che ti meriti il punteggio pieno.

15/15


IC dei personaggi:

Ecco, questa era una sorta di nota dolente per questa traccia: era davvero difficile rendere Rin completamente IC, visto che siamo nella versione di lei che vuole attivare il Mugen Tsukuyomi. La sua versione innocente si annulla completamente, dando spazio a quella determinata a raggiungere il proprio obiettivo.

Era ovvio che lei non avrebbe avuto il cambiamento massiccio della personalità che è avvenuto ad Obito quando si è ritrovato nella stessa situazione, quindi posso dirti che sono contenta che lei abbia mantenuto la sua integrità, rimanendo IC. Nonostante questo, però, mi sono sentita di toglierti mezzo punticino, nonostante l'ottimo lavoro. [-0,5]

Per quanto riguarda Zetsu... avevo la sensazione che stesse parlando la parte nera: ovviamente non ne sono sicura al 100%, però credo che abbia fatto un ottimo lavoro anche con lui, anche se non ero proprio sicura se toglierti un punticino su questa cosa o meno (Alla fine l'ho fatto: non so perché, ma anche qui c'era qualcosa che non andava in lui, nonostante fosse abbastanza IC) [-0,5]

9/10


Eventuale uso dei prompt:

Anche qui sei stata bravissima: hai amalgamato bene i prompt con la storia, tanto che ero quasi convinta che tu avessi dimenticato di metterli (e, ti giuro, questa è un'ottima cosa).

Avevo quasi il terrore che, mettendo dei prompt non molto palesi nelle tracce, qualcuno avrebbe fatto un po' di casino, eppure con te non è successo.

5/5


Gradimento personale:

Sai, non so che cosa dire: la OS mi è piaciuta, e tanto anche.

Hai scritto qualcosa di veramente originale, contando che un altro autore aveva provato a scrivere qualcosa di simile: le emozioni di Rin si sentono, tanto da far male. Tutta quella sensazione di impotenza mi ha seriamente fatto venire i cosiddetti feels.

Non posso far altro che darti punteggio pieno!

5/5

Recensore Master
26/10/15, ore 15:19

Direi che il premio "Miglior Rin" è ampiamente meritato. Certo, non ho ancora letto le altre fics, ma dato il contesto in cui hai inserito il personaggio direi che te la sei cavata alla grande. Ce la vedo proprio a chiedere quali saranno le garanzie dello Tsukuyomi Infinito, con gli occhi determinati dalla disperazione di voler riavere indietro Obito. E' un'immagine molto bella, così come è perfetto il finale! Mi piace e mii pare rispetti perfettamente il prompt (stupendo) che hai scelto! :) Quindi non posso che farti i miei complimenti! Non sono un'amante della seconda persona, m sembra sempre che invece che coinvolgermi nella lettura mi metta a una certa distanza rispetto al/alla protagonista. Però, dopo un primo momento di poca convinzione, andando avanti con la lettura l'ho apprezzata e anche parecchio! Bravissima!!!