Ciao Maddalena_Me,
in questa one-shot completa, hai davvero ricreato, in modo alterno ma omogeneo, tutte le riflessioni del più grande persoanggio della saga! Severus Piton! Tutte le riflessioni, tutti i pensieri, tutto il sarcasmo nel non poter dire la verità al Prescelto... Le emozioni, le sensazioni sono ricreate in maniera impetuosa, con riferimenti alla notte che si contraddistingue, invece, dalla luce che emana Piton. Davvero resa bene l'idea di Severus afflitto e tormentato, da intimi segreti che Harry saprà solo alla fine.
Un consiglio, puoi anche sviluppare un probabile eventuale passato per il personaggio, magari tra lui e Lily Potter.. vedi di poterci pensare se ti va e hai tempo, e poi puoi farmi sapere. puoi rispondere nella mia pagina al form "Contatta" perché non è possible vedere la risposta degli autori da parte di chi recensisce. A presto!

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Ciao Maddy!!
Ed eccomi... bellissimo questo pezzo, non ho parole per dirti quanto mi piace.

Quel codardo bruciava come una ferita, quell’impulsività, troppo a lungo repressa, che riemergeva, prepotente, in un impeto di rabbia incontrollabile. La necessità, irrefrenabile, di difendersi, in qualche modo, che non sono le parole, perché non ne può utilizzare di adatte a scagionarsi: non può perché metterebbe a repentaglio il piano di Silente, la vita di Harry, la vita stessa dell’intero mondo magico, affidato completamente ed irrazionalmente alle gesta di quel ragazzino irresponsabile. Non gli era consentito scagionarsi: il suo onore, evidentemente, non era abbastanza importante da permettergli di essere difeso.

Oh mi sono commossa leggendo queste frasi iniziali... se avesi avuto Sev accanto lo avrei abbracciato... rischiando la morte ovviamente.

Era invidia? Gelosia? No! Il suo era solo un tentativo di ottenere giustizia. Certamente, nel suo passato c’erano state ombre: ma in fondo, chi può ritenersi davvero immacolato? Ma, da quando aveva deciso di accettare la proposta del preside, si era completamente consacrato alla Causa, senza risparmiarsi minimamente, mettendosi in gioco senza risparmiarsi nulla, affrontando ogni sorta di pericolo ed esponendo ogni volta tutto quello che gli era rimasto ancora: la sua stessa vita. L’unica cosa che davvero possedesse, dopo aver perso orgoglio, dignità, superbia, arroganza, ambizione, tentativo di potere assoluto. A tutto aveva rinunciato, in nome di quel giglio che aveva saputo far rifiorire quel suo cuore troppo a lungo arido ed incapace di ricevere affetto e confidenza.

Oh quante cose ha fatto in nome di quel giglio... che non ha meritato un briciolo dell'amore di un uomo come lui... Hai ragione Sev ha dato tutto, qualsiasi cosa, la sua vita intera e tutto se stesso.

Pezzo davvero stupendo il mio preferito. Non vedo l'ora che pubblichi la tua storia...
a presto la tua fan
Lady V

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Ciao :) non sono mai stata la prima a recensire... quindi mi sento un po' un peso sulle spalle :) la tua fanfiction è molto carina e avendola letta in un momento "no" mi ha fatto anche bene psicologicamente (della serie c'è qualcuno che sta peggio di te, "la vita non è giusta") ;P mi piace il modo in cui hai espresso i pensieri di Severus e la sua frustrazione per non avere mai ottenuto giustizia e vera fiducia da parte degli altri, con l'eccezione di Silente, che, fra l'altro, anche secondo me si è un po' approfittato della lealtà di Severus e della famosa promessa fattagli. Anche il tuo modo di scrivere è gradevole e ho notato solo un paio di sviste (la ripetizione "spia affidabile...collega affidabile", a meno che non volessi enfatizzare il termine collega accanto agli altri termini più inerenti al suo ruolo di spia, e l'omissione di una parola (discorsi?) nella frase riferita a Silente "aveva ceduto ai suoi melliflui") e il passaggio dalla terza alla prima persona nel finale secondo me non era necessario, perché anche in terza persona il discorso riesce a essere introspettivo, per cui sarebbe meglio mantenersi in una delle due. :)

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