Recensioni per
I can't kill you because I love you
di Jade Tisdale

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/03/16, ore 15:52

Questa storia è molto, molto toccante.
Fa vedere le cose, per una volta, dal punto di vista di Nyssa, che a mio dire viene molto sottovalutata e non abbastanza amata — sia nel telefilm, sia dai fan.
Parto con la grammatica e gli errorini questa volta, così poi posso parlare senza il tarlo delle segnalazioni che mi rode il cervello: ci sono i soliti dei "--" e delle virgole prima delle "e", in più qui: "[...] la tua posizione,  persino la stima di tuo padre." in cui sono stati lasciati due spazi anziché uno. End.
Trovo che il modo in cui hai affrontato il discorso sia sublime: la maggior parte dei drammi esistenziali di Nyssa sorge dal fatto che Sara ha tradito la Lega e, come tale, ha tradito lei. Ma in fondo lei non riesce a fargliela pagare, perché il suo unico desiderio è che sia felice. Ho praticamente amato questo pezzo: "Credi di essere debole, ma non lo sei. Al contrario, hai la forza di lasciare Sara in vita nonostante sai che non la riavrai mai più indietro.è vero, cazzo. Nyssa si è arresa all'evidenza più di una volta, con Oliver e, in generale, con i continui rifiuti da parte dell'assassina. Eppure il suo amore non accenna a placarsi.
Sicuramente un altro dei conflitti interiori è quello con Ra's, figura che io non ho apprezzato neanche un po' — né come padre, né come cattivo, per niente insomma. Poor Nyssa, costretta a scegliere tra l'amore della sua vita e il posto che gli spetta come erede del Demone (perché del Demonio? No, sul serio, non è la prima fan fiction in cui lo leggo; è Demone). Ma entrambe sappiamo, ovviamente, quale dei due sacrificherà♥♥♥-
Prima che la shipper che è in me e che stai facendo emergere sempre di più esca fuori, rinnovo i complimenti per aver inteso molto molto bene il carattere di questo personaggio che io a dir poco adoro, quindi grazie; riempi il Fandom con gioiellini come questi — in realtà l'hai già fatto, cosa che andrò ad appurare con calma~
Bye, sweetheart.

Recensore Veterano
13/10/15, ore 20:55

Settima classificata al contest "Who am I?"
Grammatica e sintassi: 14/15 
Stile e lessico: 13,5/15 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9/10 
Rispetto del tema: 9,5/10 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 9/10 
Eventuale bonus: +1 
Totale: 56/60 
Grammatica e sintassi: 
Grammatica e sintassi sono davvero, davvero eccellenti. Hai fatto un ottimo lavoro di revisione, davvero ottimo, perché non c’è un singolo errore di battitura. C’ è solo un errore nella coniugazione di un verbo nella frase “hai la forza di lasciare Sara in vita nonostante sai che non la riavrai mai più indietro”: dovrebbe essere “nonostante tu sappia che non la riavrai mai più indietro”. 
La punteggiatura è assolutamente corretta e abbastanza efficace dal punto di vista della costruzione di un ritmo adatto alla storia. Personalmente, preferisco le scelte che hai compiuto nella prima parte, dove sono presenti numerose frasi brevi che rendono più drammatico e incisivo il tono della storia. Nella seconda parte le frasi non hanno un carattere totalmente definito, sono abbastanza “nella norma” dal punto di vista della lunghezza e della punteggiatura, e questo le rende un pochino meno di impatto. Sicuramente, sono i passaggi in cui compi scelte più audaci ad avere la maggiore carica emotiva e a rimanere impressi, mentre nella seconda parte il tono “scende” un pochino, diventa leggermente più ordinario già a partire dalla costruzione dei periodi. 
Stile e lessico: 
Lo stile è indubbiamente scorrevole e chiarissimo. È perfettamente comprensibile e mai troppo elaborato, mai pesante o noioso. 
Come la punteggiatura, tuttavia, risulta più efficace nella prima metà della storia, dove le frasi sono più “d’effetto”. Nella seconda metà utilizzi termini piuttosto semplici, piuttosto “normali”, e le scelte stilistiche e lessicali non hanno lo stesso impatto della prima parte. La storia diventa un pochino “a elenco”, sia nel descrivere le azioni sia nel descrivere le emozioni e i pensieri di Nyssa. Inoltre, lo stile è leggermente troppo distaccato, secondo me, per una seconda persona singolare. Per un punto di vista del genere (che personalmente adoro), forse sarebbe stato più efficace uno stile più “forte”, più personale. Solitamente, con la seconda persona funzionano benissimo le ripetizioni volute, “controllate”, le domande (che tu usi molto bene), le riflessioni soggettive. Qui dai tanto spazio a una sorta di “resoconto” del passato, che in sé è un’idea eccellente ma è sviluppato in modo un po’ troppo distaccato, un po’ troppo oggettivo. Il narratore si limita quasi ad “elencare” alcuni punti della storia personale di Nyssa, senza far sentire fino in fondo il peso emotivo che questi episodi e avvenimenti e in generale l’ambiente in cui è cresciuta hanno avuto su di lei. Questo peso è “raccontato”, ma non viene fatto percepire fino in fondo. La voce narrante è piuttosto “tranquilla”, in questi passaggi, piuttosto oggettiva e distaccata, e questo toglie parte della drammaticità e dell’importanza del passato di Nyssa. Allo stesso modo, anche le azioni di Nyssa sono descritte in modo molto oggettivo e con frasi piuttosto lunghe, che non danno benissimo l’idea di azioni “combattute” e piuttosto improvvise. Non esprimono fino in fondo le riflessioni che stanno dietro a ogni singolo gesto, perché talvolta il legame fra pensiero e azione non è del tutto immediato da cogliere e i gesti sembrano così un po’ troppo meccanici, un po’ troppo “normali”, quando in realtà hanno un peso e un’importanza enormi. 
Dal punto di vista lessicale, dimostri di avere un vocabolario ampio e ricco e saperlo usare con consapevolezza e abilità. Le espressioni non sono mai troppo pesanti né troppo colloquiali. Forse sono in generale un po’ troppo “controllate”, un po’ troppo “calme”, per un personaggio come Nyssa che ha un’enorme forza interiore, ma sono comunque sempre chiare e adatte all’atmosfera generale della storia. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 
Hai scelto un momento di altissima tensione, e sei riuscita a ricostruirlo piuttosto bene. Approvo totalmente l’idea di base: associare un “vacillamento” di Nyssa, un mettere in discussione ciò che ha sempre creduto, al momento in cui non riesce a portare a termine la sua missione e uccidere la donna che ama è assolutamente brillante. È un’idea totalmente valida, che mi piace moltissimo: fai poggiare la “crisi” su ottime basi, assolutamente salde e plausibili, e la sviluppi in modo coerente e indubbiamente logico e realistico. 
Mi piace moltissimo che quell’istante, il momento in cui Nyssa si comporta per la prima volta in modo apertamente diverso da ciò che ci si aspetta da lei, sia una sorta di “convergenza” di tutti i dubbi che segretamente si sono annidati nella sua mente da quando ha conosciuto Sara. Il fatto di riprendere i punti fondamentali della sua vita fin dalla nascita, con tutte le incertezze e le contraddizioni e le forzature e i contrasti, rende la storia molto, molto intrigante e completa. Mi piace l’abbinamento dei due “lati” di Nyssa, la Nyssa “di suo padre e della Lega” e la Nyssa “di Sara”. Le caratteristiche dei due lati si susseguono nella narrazione, si alternano, si sovrappongono, si contraddicono. Come se in un certo senso ci fossero due Nyssa in lotta, fuse in una sola persona. 
L’idea di base, insomma, è ottima e sviluppata benissimo. Avresti potuto prendere un’infinità di stade diverse partendo da questo momento, e hai scelto quella che forse è la più valida in assoluto. 
La storia, tuttavia, risulta un pochino compatta per essere un’introspezione di impatto. Personalmente, staccherei più frequentemente le frasi, isolando anche dei passaggi completamente, per dare più forza alla storia. 
Ad esempio, nel passaggio: 
Stai esitando. Non dovresti farlo. 
Lo sai chi sei, Nyssa? 
Sì. O forse credi di saperlo.
, personalmente andrei a capo più spesso, per rendere più drammatico il ritmo della storia. Io farei qualcosa come: 
Stai esitando. 
Non dovresti farlo. 
Lo sai chi sei, Nyssa? 
Sì. 
O forse credi di saperlo.
, in modo da creare una dinamica “riflessione - a capo - confutazione” che rende più di impatto le contraddizioni. 
Rispetto del tema: 
Come accennavo sopra, trovo che tu abbia scelto il momento perfetto per sviluppare le riflessioni. Hai gettato delle fondamenta solide e assolutamente valide, creando una struttura molto “resistente” su cui costruire la storia. È davvero il momento perfetto per la “crisi”, e questo si sente perfettamente dal contrasto fra incipit e conclusione: si percepisce proprio che c’è stata una crisi, perché la decisione finale di Nyssa è totalmente diversa da ciò che sarebbe stata se fosse stata presa all’inizio. La Nyssa “delle prime righe” è pronta a uccidere Sara, ma la Nyssa “della fine” non è in grado di farlo. 
L’idea di rendere esplicita la domanda che è alla base di tutto, alla base del tema e alla base della storia, rende il legame con il tema ancora più saldo, impossibile da ignorare. Salta immediatamente all’occhio che la riflessione sulla propria identità sia il fulcro della riflessione e l’elemento che cambia ogni cosa, permettendo a Nyssa di cominciare in un modo, con una certezza, e arrivare al termine della narrazione in modo completamente diverso. 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 
Nyssa è senza ombra di dubbio totalmente IC: sintetizzi perfettamente tutto di lei, toccando tutti gli elementi fondamentali della sua storia e del suo carattere. Ti soffermi con grande precisione anche sui pilastri del suo rapporto con Sara e sul proprio conflitto interiore, mettendo in luce con delicatezza le contraddizioni e i ripensamenti sottili che la rendono molto più umana di quanto appaia. Fai un resoconto molto lucido della sua storia, evidenziato perfettamente quali episodi e quali circostanze l’abbiano influenzata e in quale direzione. Riesci a riassumere benissimo le “spinte” che la sua personalità ha subito, nelle varie direzioni”, e il risultato finale, cioè la Nyssa che noi vediamo, è la sintesi perfetta da ciascuna di queste “spinte”. Le riflessioni sono coerenti, lineari, assolutamente comprensibili. 
Quello che non mi convince del tutto è il punto di vista da cui sviluppi le riflessioni, inteso non come la scelta della seconda persona singolare ma di oggettività vs. Soggettività. Mi spiego meglio: a tratti, le riflessioni sono molto, molto personali. È come se Nyssa stesse parlando con se stessa, cercando di mettere in fila i pensieri. È come se, in un certo senso, la voce narrante fosse dentro la mente di Nyssa. In alcuni passaggi, invece, la voce narrante sembra completamente esterna a Nyssa, molto più oggettiva. Ad esempio, la riflessione sul fatto che Nyssa sia ragionevole e possieda quelle buone qualità che la distinguono dagli altri, secondo me, è un po’ prematura a questo punto della serie per essere una riflessione personale di Nyssa. In questo momento, durante questo primo incontro con Sara dopo la sua fuga, Nyssa è ancora più immersa nell’oscurità della Lega (oscurità da cui non si libererà mai, come vediamo dopo la morte di Sara). Questa riflessione, per essere un pensiero personale di Nyssa, è un po’ troppo ottimista e lucido, e dà così l’impressione che il punto di vista si sia spostato da Nyssa a un narratore esterno più razionale. 

Recensore Junior
10/10/15, ore 15:51

Ok. Ho appena rivisto questo episodio e ora arrivo qua e leggo la tua storia (coincidenze? Ahahah). Mi è piaciuta, molto semplice ma intensa. Brava,brava
Alla prossima

Recensore Master
29/09/15, ore 15:29

Eccomi qui :-) Allora io amo il tuo modo di rappresentare Nyssa e i suoi sentimenti, di questa donna che è stata cresciuta all'Inferno e che sta pian piano salendo verso la luce, quella luce che Sara ha portato nella sua tormentata vita,...mi è piaciuto molto questo racconto in quanto è Sara che parla per Nyssa e mi ha colpito molto quando si fa riferimento alla sua infanzia difficile e solitaria e al fatto che, nonostante questo, Nyssa è più forte dei suoi demoni...Adoro e adorerò sempre il legame d'amore che lega Nyssa e Sara, in quanto Nyssa ha insegnato a Sara ad essere più forte e Sara ha insegnato che c'è la luce oltre il buio..davvero molto brava, i miei complimenti :-))
(Recensione modificata il 29/09/2015 - 03:50 pm)