Recensioni per
La vita è il vento, (la vita non è il mare), la vita è il fuoco; non la terra che si incrosta e assume forma
di ValorosaViperaGentile

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Eccomi!
Parto sempre dalle cose meno piacevoli, scusami.

L'impaginazione.
L'impaginazione c'è, usi il giustificato e il rientro per ogni paragrafo. Però manca qualcosa. Subito dopo la premessa, avrei sostituito tutti quei trattini con un semplice, ma obbligatorio, titolo. Avrebbe dato inizio alla storia e avrebbe reso in modo più elegante il testo.

Ti segnalo una svista: "governato dall’Invisibile, fratello di Zues Keraunios." (Zeus)

Ecco la cosa a cui tengo.
Il ritmo.
Il ritmo è quella cosa che ti emoziona, che trasforma un testo insignificante in qualcosa di straordinario. Non conta cosa scrivi, ma "come" lo scrivi. Provi qualcosa mentre scrivi? Senti qualcosa? È a questo che devi puntare. E sapevo già che sai farlo perché ho spulciato nel tuo profilo e ho letto una ff sul trono di spade (era scritta benissimo).
Oltretutto hai cercato di imitare il modo di scrivere degli antichi e direi che ti è riuscito bene. Cinquanta subordinate prima della principale, lo stile è quello.

Il titolo: potrei concludere con "ogni forma è la morte"?
Brava per aver citato Pirandello.

Ah, l'ambrosia...
Non so perché, il primo ricordo che mi viene in mente è I Sepolcri. Giove che fa piovere l'ambrosia dai capelli...

Per quanto riguarda la storia, invece, sembri molto preparata.
Certo, io a quattro anni mi avvicinavo alla mitologia greca solo con Pollon, quindi brava per la preparazione!

I complimenti li faccio anche per le ricerche che hai svolto: inserire le note alla fine, a dimostrazione di essersi documentata, non è solo un modo per "coprirsi" da possibile critiche.
A presto, spero!

Ciao!
Dunque, con la mitologia ho uno strano rapporto: ci sono miti che adoro e altri che ignoro del tutto. Tifone non lo conoscevo; Ade e Persefone mi fanno impazzire *-*
Sulla prima parte posso dire che ovviamente le descrizioni, e lo stile, e insomma tutto, sono perfette; il linguaggio è forse più aulico di quello solitamente usato per i miti ma non è certo una cosa che disturba.
Quando si giunge a parlare di Ade e Persefone ( <3 ) ho amato il fatto che il "tuo" dio si preoccupi di controllare che la luce non penetri nel suo regno, che si impegni nel tener separati buio e luce... azioni così in contrasto con ciò che accadrà dopo, attraverso il rapimento di Persefone!
La reazione che hai dato a Zeus mi sembra molto plausibile e non credo possa in alcun modo deteriorare il senso del mito!

L'unica cosa che mi hanno un po' disturbato sono state le note, un po' perché graficamente grandi quanto il resto del testo, un po' perché erano molte e quindi mi sono spesso interrotta. Questo però è solo un gusto personale!

A presto e complimenti!

Ciao.
Devo dire che da subito il tuo racconto mi ha incuriosito, la mitologia non la conosco molto bene, è un argomento che in realtà mi interessa ma non ho avuto modo di approfondire le poche conoscenze che ho. Anche perché probabilmente preferisco leggere di mitologia ma in modo fluido dove non è l'unico argomento o quando è utilizzato per insegnamento. Non so se mi sono spiegato bene, ma non è importante.

Per quanto riguarda il tuo scritto mi è piaciuto molto, il modo di trattarlo (anche se in alcuni momenti ho trovato piccole difficoltà a seguire il tutto) mi sembra ottimo. Ho scoperto varie cose delle quali non era a conoscenza e questo mi fa sempre piacere.
L'unico appunto che posso fare, per mio gusto personale, in alcuni punti avrei usato una diversa punteggiatura. Questo non toglie il fatto che tu abbia scritto un bellissimo racconto.
Complimenti.

Alla prossima.
Alex

Ehilà, sono qui per lo scambio recensioni c:
Sono davvero senza parole, sarà perché mi sono appena presa una pausa dallo studio e sto letteralmente impazzendo o perché sono stanca morta, ma per una chiacchierona come me essere senza parole è una rarità assoluta.
Ma chi voglio prendere in giro? Son senza parole per la tua indiscutibile bravura, nonostante sappia solo le cose base (?) sul ratto di Persefone, che tra l'altro al momento non ricordo nemmeno (sì, lo studio ha lo straordinario potere di farmi dimenticare pure come mi chiamo, lo so sono strana...me lo dicono in molti, ma sto divagando vero?) si capisce che hai molte conoscenze, soprattutto di tipo classico (al contrario mio) e in una sezione come questa credo che siano come minimo richieste. Anche le fonti (???) a cui ti riferisci sono inconsuete, o forse lo sono solo per me che faccio lo scientifico, ho riconosciuto solo Eschilo, Esiodo e Saffo. Che poi, quando hai descritto il vulcano mi hai ricordato che mercoledì ho verifica ancge su quello. Well. Sto divagando ancora, che brutto vizio che ho...
Anche la grammatica è perfetta, ti faccio i miei complimenti anche per questo, e...boh, questa recensione non credo abbia un senso compiuto ma spero che si sia capito che è un mega complimento, ora la metto pure tra le preferite e aspetto altre storie di questo genere mentre studio, magari su Seneca che dava del frocione a Mecenate...AHAHAHAH
Okay, passo e chiudo, au revoir e qualsiasi altro saluto (?)~
Bacini,
Putrefied.

Ciao, che sorpresa vedermi qui, eh?  ù.ù Alla fine eccomi a commentare questa tua fatica mitologica.
 
Per prima cosa, da brava bestia pignola, sai quanto mi piace vedere un bella lista di note a fine lavoro: per quanto mi riguarda, è sempre un passo nella giusta direzione, e dando un'occhiata alle fonti, ne hai scelte di valide e anche di non così scontante. Quindi, prima nota di merito.
 
Passando al testo in sé, l'impianto è quello favolistico, con gli snodi della vicenda passati in rassegna senza troppo soffermarsi e guardando all'interiorità dei personaggi dal filtro dello sguardo di Tifeo - senza però dimenticare di inserire un certo numero di descrizioni che ho trovato molto evocative, soprattutto quelle sul vulcano stesso. Hai scelto termini tanto adatti che persino nel suono aiutano a rendere l'idea dello sbuffare del vulcano e del corpo orrendo da mostro che si cela sotto l'isola.
 
Lo stesso fatto di averlo scelto come punto di vista, ipotizzando un segreto coinvolgimento, non solo è sensanto ma innovativo: non credo di averlo mai incontrato in storie riguardo al ratto di Persefone, o di aver mai incontrato Tifeo in generale, che sei riuscita a caratterizzare in modo per nulla banale e a dare persino un accenno di crescita psicologica nonostante l'impitanto favolistico molto sullo stile mitologico più puro, per l'appunto, e la brevità del testo stesso. Immergersi nella mente di questo personaggio non è stata una nuotata piacevole in un laghetto d'acqua fresca, ma nonostante tutto l'ho sentito comprensibile, reso umano. Altro punto di merito, riuscire in questa impresa nonostante si tratti di un personaggio totalmente negativo (sai che preferisco i grigi).
 
Dal punto di vista di grammatica e stile, che ti devo dire, se non che la prima è perfetta e il secondo di adatta bene alla materia trattata?
Alcune frasi mi sono piaciute particolarmente (per dirne una, la descrizione di Vento, o le "gocce di ruggiada" sulle sue labbra assetate di vendetta che sono le grida dei mortali). Insomma, figliola, se questo è il primo tentativo, immagina i prossimi. XD
 
:*
 

Hey, buonasera!
Beh, cosa dire, se non complimenti e ancora complimenti per questo scritto?
Ho apprezzato un sacco la figura di Tifone, il mostruoso essere che perfino gli Dei si sono ritrovati a temere, perché lo hai descritto con la giusta dose di crudeltà e spietatezza; inoltre, mi è piaciuta molto questa versione del ratto di Persefone, e della partecipazione del sovracitato mostro a questo evento.
Inoltre, una nota di merito per tutti i riferimenti che hai fatto e, da studentessa di lettere classiche, ottime le fonti citate, che non sono i soliti Apollodoro, Apollonio...
Non aggiungo altro, se non un bravissima.

A presto,
Iris