Recensioni per
Grazie, fratellino.
di Annabeth_Granger1

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/12/15, ore 00:31

Quinta classificata al contest "Buon sangue non mente...?" - Valutazione di Chloe R Pendragon

Grammatica & Stile: 7/10
Mi rendo conto che un punteggio simile può apparire davvero pesante, ma purtroppo non ho potuto fare altrimenti: per quanto la grammatica sia di per sé ottima, ci sono molti refusi e piccole sviste che hanno avuto un certo peso, il che mi è dispiaciuto enormemente. Non tutte le cose che sto per elencarti hanno la stessa “importanza”, difatti alcune sono semplici sfumature, mentre altre sono annoverabili tra i veri e propri errori. Per essere più precisi:

  • di urla stridule da parte delle ragazze e sguardi seducenti dai ragazzi” = le due espressioni non mi convincono molto, sarebbe stato meglio - a mio avviso - omettere il “da parte” e sostituire la preposizione “dai” con “dei” (urla stridule delle ragazze e sguardi seducenti dei ragazzi);
    bisogna prepararsi per il ballo!” = manca la maiuscola (Bisogna prepararsi);
    Il Ballo si sarebbe svolta” = probabile errore di distrazione, l’aggettivo avrebbe dovuto essere al maschile (svolto);
    Ella mi a fatto” = manca la “h” (mi ha fatto);
    Percy quando hanno avvisato che si sarebbe svolto il ballo, aveva detto a Tyson di non assillarlo con quella domanda. Ma a quanto pare il ragazzo non vedeva l’ora” = essendo la narrazione al passato, i due verbi avrebbero dovuto essere rispettivamente al trapassato prossimo e all’imperfetto (aveva avvistato...pareva);
    Preferiva risolvere duemila problemi di matematica piuttosto che a quella domanda.” = in questo caso o manca il verbo “rispondere” oppure la preposizione è di troppo, dato che il verbo sottointeso sarebbe “risolvere”, cioè un verbo transitivo (piuttosto che quella domanda/piuttosto che rispondere a quella domanda);
    sono solo un po’ stanco.” = manca la maiuscola (Sono solo);
    Lo so … ma io” = anche qui manca la maiuscola (Ma io);
    Infondo” = probabile errore di battitura, manca lo spazio (In fondo);
    ecco … ho preso una cotta per lei. Non te l’ho mai detto … non volevo accettarlo.” = anche qui mancano le maiuscole (Ho preso... Non volevo);
    ti volevo chiedere … vorresti venire” = stesso discorso di sopra (Vorresti);
    sostieneva” = c’è una “i” di troppo, probabilmente per un errore nella battitura (sosteneva);
    per quanto tu sia addolorato e rimpiangi” = avresti dovuto usare il congiuntivo, visto il costrutto con “per quanto” (rimpianga);
    con qualche dettaglio Grigio” = errore di battitura, hai messo la maiuscola (grigio);
    Tyson e Ella” = avresti dovuto mettere la “d” eufonica (ed Ella);
    vari dettaglio” = errore di distrazione, hai messo il singolare al posto del plurale (vari dettagli);
    sia sulla cravatta azzurra del fratello sia alla sua ragazza” = la preposizione corretta era “sulla”;
    a quanto pare era tra” = il tempo verbale corretto era l’imperfetto (a quanto pareva).
 
Tralasciando queste segnalazioni, dovute per lo più all’errata battitura e facilmente “rimovibili” con un’accurata rilettura, la correttezza formale è comunque evidente, perciò non dare troppo peso a questo elenco.
Per quanto riguarda lo stile, anche in questo caso sono stata piuttosto combattuta; in linea di massima, posso dirmi molto soddisfatta dalla tua efficacia espressiva, grazie a una semplicità che non cade mai nel banale, bensì coinvolge il lettore e lo conquista. I periodi presentano una struttura peculiare, passando da costruzioni più corpose a frasi brevi ed essenziali: ti sei destreggiata abbastanza bene da questo punto di vista, mantenendo un adeguato bilanciamento nella costruzione complessiva del testo. C’è stato solo un pezzo che non mi ha pienamente convinto, in tal senso, precisamente “Era stato più forte di lui. Era geloso di Luke. Aveva di fianco una ragazza bellissima. La più bella. E invece lui aveva perso la sua occasione.”: qui avrei evitato qualche punto fermo, mettendo i due punti al posto del primo, racchiudendo “la più bella” tra due virgole.
Passando alla punteggiatura vera e propria, ci sono state diverse scelte che non ho condiviso, in quanto mi è parso che alterassero il ritmo di lettura; evito di elencarle in questa sede per non tediarti con quelle che sono per lo più considerazioni dovute alla mia percezione del ritmo, ma se vorrai sarò più che felice di parlartene in seguito. Un discorso a parte va fatto sui puntini di sospensione: a parte un punto in cui ne hai riportati due invece di tre, ho notato che spesso hai messo lo spazio i puntini e la parola che li precede. Immagino che tu l’abbia fatto per colpa del correttore automatico di Word, però sappi che è un errore: per evitare quel fastidioso segno rosso, ti consiglio di premere il tasto “cancella” non appena hai digitato il terzo punto, così non ti verrà segnato come errore. Altra annotazione che mi sento in dovere di fare: ci sono alcune frasi in cui manca il punto finale, probabilmente a causa della distrazione o di un’errata battitura. A parte queste facezie, sono complessivamente soddisfatta dal modo in cui hai gestito la punteggiatura, perciò non preoccuparti: anche in questo caso si tratta per lo più di piccole cose da sistemare con una rilettura.
Chiudo parlando del lessico: mi è piaciuto molto l’impiego di un registro linguistico semplice, caratterizzato da espressioni comuni che conferiscono alla storia una peculiare freschezza. Ci sono parecchie ripetizioni che avresti potuto evitare (ragazzo...ragazzi...ragazze – scuola...scuola – aula...aula – vari dettagli...vari dettagli – grigio...grigio), ma nell’insieme hai comunque dato prova di una discreta ricchezza, perciò non preoccuparti. Per concludere: il problema principale è dovuto all’assenza di un’accurata rilettura, ma questo non offusca il tuo stile fresco e accattivante, né può inficiare la tua padronanza della grammatica, perciò brava!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Su questo parametro ho avuto parecchi dubbi, dettati per lo più dal discorso OOC. Trattandosi di un contesto estraneo alla trama della saga, è più che naturale che Percy  e gli altri non siano propriamente IC, però ci sono alcuni aspetti che mi sono sembrati un po’ eccessivi. Partiamo da Percy: hai scelto di puntare sull’introspezione, cosa che ti è riuscita davvero bene. Hai accentuato le sue sofferenze, dando ampio spazio al dolore che ha provato quando credeva che Annabeth sarebbe andata al ballo con Luke, il che mi ha davvero emozionato. Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai mostrato il rapporto tra Percy e Tyson; mi ha intenerito questa versione “dolce” del loro legame, messo in risalto tanto dai dialoghi quanto dai pensieri di entrambi. Ammetto però che ci sono stati due punti nella gestione dell’OOC che hanno però compromesso il punteggio, seppur in misura abbastanza lieve: in primo luogo, avrei preferito che calcassi un po’ la mano sulle differenze tra Percy e Annabeth, per non uscire troppo fuori dai personaggi. Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, se Annabeth all’inizio si fosse mostrata indifferente nei confronti di Percy e del suo mancato invito, invece di scoppiare a piangere dopo una semplice domanda; la reazione in sé mi è sembrata eccessiva per una come lei, ma quello che non mi ha proprio convinto è stata la tempistica. Per quanto potesse essere ferita, un pianto di quel tipo mi è parso sproporzionato per la discussione che avevano avuto fino a quel momento lei e Percy, specialmente in un contesto come il Ballo d’Inverno: secondo me sarebbe stato più efficace se inizialmente Annabeth avesse cercato di fingere indifferenza, fino a quando, esasperata dalla situazione, non gli avesse fatto tutto quel discorso con le lacrime agli occhi. Oltre a questo aspetto, la cosa che ho trovato totalmente fuori dalle caratterizzazioni che avevi improntato è stato il finale: tralasciando le mie considerazioni meramente personali, la scena mi è sembrata troppo “plateale”, come se fosse più che altro un sogno, piuttosto che una dinamica “reale”. Il bacio in sé non è stato un problema – anzi –, la mia perplessità è nata di fronte a tutte queste comparse che improvvisamente iniziano a fare il tifo per loro.
Escludendo questi ultimi discorsi, hai fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione, gestendo l’OOC in modo eccellente, perciò bravissima!
 
Uso del contenuto dei pacchetti: 8/10
Anche in questo campo sei andata molto bene, anche se ci sono state un paio di scelte che non mi hanno convinta al cento per cento. I due pacchetti che ho considerato come “fissi” sono stati la situazione e l’obbligo, mentre la canzone ho deciso di contarla come pacchetto bonus, dato che a mio avviso è stato l’elemento che hai usato in misura minore e che, pertanto, avrebbe potuto abbassare il punteggio di questo parametro. Procediamo per gradi: prima di parlare dell’elemento che a mio avviso hai sfruttato meglio, cioè la situazione, vorrei spendere due paroline sull’attinenza al tema. Sei stata molto brava nel riuscire a mantenere al centro dell’attenzione il rapporto fraterno, nonostante ci fosse di mezzo una storia d’amore: non hai perso di vista i due nemmeno per un momento, approfondendo in tal modo un legame tanto bello quanto trascurato nel fandom, perciò tanto di cappello! Ora passiamo hai pacchetti veri e propri, incominciando dalla situazione.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui l’hai inserita nella storia, dandole un ruolo fondamentale all’interno della vicenda: pur di non dire a Tyson cosa lo turba, Percy ha cercato di fare l’impossibile, arrivando persino al punto di dire che doveva studiare. Mi ha fatto sorridere e, nel contempo, mi ha intenerito molto questo escamotage, perché così hai potuto focalizzare l’attenzione del lettore sul rapporto tra i due fratelli e sulla grande complicità che c’è tra di loro: per quanto Percy possa provare a nascondere il suo turbamento, a Tyson non può sfuggire la sofferenza del fratello, così come non può restare con le mani in mano nel vederlo abbattuto.
Se questo aspetto mi ha letteralmente conquistata, l’impiego dell’obbligo non mi ha convinto: più che in un college, la storia sembra ambientata in una scuola, come dimostra il fatto stesso che tu abbia usato questo termine invece di “college”, per l’appunto. Al di là del Ballo d’Inverno, il comportamento dei personaggi secondari riflette questa visione, proprio come le descrizioni delle varie scene: questo è il motivo per cui non ho potuto darti il massimo, perché si sentiva maggiormente l’atmosfera scolastica rispetto a quella del college.
Per quanto riguarda il pacchetto bonus, purtroppo non sono rimasta pienamente convinta: hai citato la canzone all’interno del testo, però mi sarebbe piaciuto “sentirla” di più, magari accostando alcune strofe ai sentimenti di Percy o inserendola alla fine del racconto. Mi è sembrato come se avessi iniziato a sfruttarlo, ma poi lo avessi “mollato” sul più bello: credo che la tua storia avesse un grandissimo potenziale per l’inserimento di ulteriori spunti, per questo sono rimasta parzialmente insoddisfatta.
Resta il fatto che il lavoro che hai svolto è stato comunque notevole, perciò ignora le mie considerazioni personali e goditi i meritatissimi complimenti!
 
Originalità: 9,5/10
Direi che il punteggio parla chiaro: questa storia trasuda originalità, pur nella sua semplicità. Mi rendo conto che suona un po’ come un controsenso, ma in realtà la forza della tua storia sta proprio in questo. Hai usato molti espedienti comuni, ad esempio il ballo o il malinteso tra i due innamorati, oppure ancora l’intervento pacificatore del fratello, tuttavia hai interpretato questi cliché in modo particolare. Hai puntato sulla semplicità, senza impiegare chissà quale metafora o senza utilizzare costrutti intrecciati e metaforici, cosa che paradossalmente è rara: per una trama leggera e frizzante come quella che hai scelto, la semplicità è un elemento fondamentale, capace di dare il giusto peso all’introspezione senza fare un trattato di psicologia, evitando nello stesso tempo di cadere nel banale. Insomma, puntando sul classico hai fatto centro, perciò ottimo lavoro!
 
Gradimento personale: 9/10
Pur essendoci alcuni aspetti che non mi hanno convinto, la tua storia mi è piaciuta molto: ho apprezzato tantissimo la semplicità con cui hai affrontato l’argomento, muovendo i personaggi con coerenza con l’OOC che hai dovuto attribuire loro. La tematica del contest ha avuto un peso rilevante all’interno del racconto, nonostante rischiassi di offuscarla con la trama principale; sei riuscita a mantenere al centro dell’attenzione il rapporto tra Percy e Tyson, affiancandolo con l’evoluzione Percabethiana della vicenda, cosa che non era per nulla facile. Purtroppo le numerose sviste all’interno del testo hanno in parte inficiato il mio gradimento, il che mi dispiace tantissimo perché il potenziale di questa storia è davvero notevole e sono certa che con un’accurata rilettura tu possa renderla semplicemente irresistibile. Come ho già detto, la conclusione mi è sembrata un po’ strana, quasi fuori contesto, però questa è una mera considerazione personale, per cui prendila come tale. Insomma, la storia mi è indubbiamente piaciuta, perciò non ho altro da dire se non bravissima!
 
Totale: 42,5/50 + 0,5 punti bonus – per l’utilizzo parziale della canzone = 43/50
 

Recensore Veterano
20/12/15, ore 19:14

Grammatica & Stile: 3/10
Dal punto di vista grammaticale, e in parte anche stilistico, ho trovato, purtroppo, davvero molti errori, e alcuni anche abbastanza gravi. A costo di sembrare pedante ho riportato tutti quelli che ho trovato (tranne quelli che si ripetevano e che li ho raccolti in un unico commento), perché la mia filosofia da giudiciA è che sia meglio sembrare antipatica e pignola nei giudizi piuttosto che scrivere cose che non penso e che, obbiettivamente, non aiutano il partecipante che mi ha dato una storia da leggere e commentare, e quindi pretende da me una certa serietà. Inoltre, a differenza di quello che faccio di solito, nel tuo caso ho un po' “fuso” il commento dello stile a quello della grammatica perché, durante tutta la lettura, non facevo che appuntare idee/consigli per rendere meglio questa o quella frase e quindi ho pensato che in questo caso sarebbe stato meglio così.
“La fine delle lezioni giornaliere specialmente prima del weekend e del Ballo d’Inverno rendeva la scuola piena di urla stridule da parte delle ragazze e sguardi seducenti dai ragazzi per cercare di non rimanere da soli al sopracitato Ballo e per “prendersi” le ultime ragazze non ancora invitate.” → questa frase ha qualche problema di punteggiatura e di stile in generale: innanzi tutto sarebbe meglio creare una parentetica, inserendo due virgole: una prima di “specialmente” e l'altra prima di “rendeva” poiché altrimenti appiccichi insieme troppi verbi e il risultato e che il lettore si trova senza fiato al punto. Per lo stesso motivo, inoltre, trovo che avresti potuto scrivere in modo diverso la seconda parte dove, invece che scrivere “per cercare di” e “per prendersi”, avresti potuto o mettere direttamente un punto fermo e quindi spezzare la frase in due (→ “[...] sguardi seducenti dai ragazzi. Questi ultimi, infatti, cercavano di non rimanere soli...”), oppure inserire una relativa al posto dell'infinitiva (→ […] dai ragazzi che, invece, cercavano di non... e di “prendersi”...). Questi sono ovviamente solo consigli, ma a mio parere la frase sarebbe molto meno pesante.
“Tyson cercò di spiare il compito del fratello, curioso, mentre Percy tentò di non fare vedere il compito al ragazzo.” → in questa frase non solo c'è un errore di concordanza temporale, ma c'è anche qualcosa che non quadra, a livello di stile/suono. L'errore vero e proprio è quello di accompagnare il “mentre” con il passato remoto. Infatti ci va per forza l'imperfetto perché indica che l'azione di Percy avviene in contemporanea con quella di Tyson, e per far ciò non basta solo la congiunzione; con il “mentre”, infatti, è obbligatorio l'uso dell'imperfetto! A livello stilistico, invece, secondo me sarebbe molto meglio sostituire il finale “al ragazzo” con una semplice particella “gli” (→ “[...] non fargli vedere il compito.”) perché si alleggerisce notevolmente la frase, proprio a livello di suono.
“Hai preso oggi un’insufficienza in matematica dalla prof Dodds, ieri un’altra in disegno tecnico da Atena, l’altro ieri un’altra ancora in inglese da Ermes ... insomma, non sei mai stato molto bravo, ma stai peggiorando fratello!” → in questa frase ci sono una serie di errori: il primo è che, poiché abbrevi il titolo di “professoressa”, devi scrivere “prof.” (anche se, a mio parere, sarebbe stato meglio direttamente scrivere “dalla Dodds” per rendere ancora più informale il dialogo), il secondo è che hai inserito un doppio spazio dopo la prima virgola, il terzo è che hai inserito lo spazio prima dei tre puntini sospensivi. In particolare quest'ultimo errore è SEMPRE ripetuto nella tua storia, quindi fai attenzione, che è proprio sbagliato a livello formale.
“Tu non studi sabato e domenica -o fai finta di farlo- e mi dici [...]” → due cose da tener presente per i trattini parentetici: la prima è che è necessario lo spazio sia prima sia dopo i trattini (quindi anche prima di “o” e dopo “farlo”), la seconda è che i trattini devono essere questi “ – “, non questi “-”.
“«Come?» disse il ragazzo dagli occhi verdi, incredulo del fatto che il tempo sia passato così velocemente..” → ci sono due errori in questa frase: il primo è quello più grave, in quanto hai sbagliato la concordanza verbale del congiuntivo; poiché, infatti, il tempo della principale è passato, anche il congiuntivo deve essere passato (→ “[...] il tempo fosse passato [...]”). L'altro errore è invece che vanno sempre inseriti tre puntini sospensivi, non due. In realtà però non so se i punti siano due perché, appunto, ne hai dimenticato uno o semplicemente perché te n'è scappato uno di troppo. In entrambi i casi, comunque, è errato.
“[...] e altra roba di cui era meglio non saperne la provenienza.” → qui è presente un anacoluto, nel senso che hai ripetuto la stessa cosa due volte (un po' come “a te ti”, per capirci): infatti la particella “ne” è di troppo, visto che “l'altra roba” è già contenuta nel relativo.
“Siamo stati lì a parlare un po’dato che non avevo niente da fare e tu volevi rimanere da solo a studiare.” → manca uno spazio fra “po'” e “dato”; il problema è che non sono sicura sia di distrazione, visto che lo ripeti molto spesso all'interno della fic. In ogni caso, a scanso di equivoci, dico che l'apostrofo del “po'” non si comporta come gli altri apostrofi (come “quell'altro”, eccetera, che non devono essere separati dalla parola seguente perché semplicemente è caduta una vocale), ma deve essere separato da uno spazio, visto che a cadere non è solo una vocale, ma un'intera sillaba! È come lo “'sta” al posto di “questa” o il “so'” al posto di “sono” del linguaggio parlato, insomma.
“«Come hai fatto con Calypso?» disse il ragazzo ricordandosi che la sorella di Ella non era una ragazza che accettava molto i ragazzi in camera sua” → due cose: la prima è che hai scritto in una stessa frase la parola “ragazzo” tre volte e questo suona malissimo. Ti consiglio di sostituire il primo “ragazzo” con il nome di chi parla, il secondo di toglierlo completamente visto che è superfluo (→ “ […] che la sorella di Ella non accettava...”) e di mantenere, invece, il terzo. Infine devi sempre inserire il punto a fine frase.
“«Calypso quando Ella mi a fatto entrare era lì con una pentola in mano dicendo di voler prendere a “pentolate” un omuncolo carbonizzato. Penso sia Leo. Mi dispiace per lui, la pentola non era molto leggera.»” → questa frase ha qualcosa che non va. Per quanto la leggessi, non riuscivo proprio a capire cosa volessi dire nella prima parte! Innanzi tutto devi separare la subordinata dalla principale e quindi creare una parentetica che contenga “quando Ella mi a fatto entrare”, poi è meglio sostituire il gerundio con una semplice relativa (→ “che diceva”), e terzo renderebbe molto di più togliere il primo punto fermo e collegare la seconda frase alla prima, scrivendo per esempio “[...] carbonizzato che penso sia Leo/si tratti di Leo [...]”. Poi, volendo, puoi anche collegare la terza frase con dei due punti, ma non è necessario.
“Percy quando hanno avvisato che si sarebbe svolto il ballo, aveva detto a Tyson di non assillarlo con quella domanda.” → in questa frase manca una virgola prima di “quando”, per lo stesso motivo di prima, ovvero per separare subordinata da principale.
“Quella promessa gli era rimasta impressa a fuoco nella mente fin da piccolo …” + “«Tyson …»” + “Per esempio quando la mamma aveva pianto di nascosto …»” + “«Lo so … ma io penso di sapere quale sia il problema,»” → ecco alcuni esempi di ciò che ti dicevo prima: i puntini di sospensione vanno per forza scritti attaccati alla parola che li precede e con uno spazio dopo. Ti consiglio di rileggerti tutta la fic, perché questo errore lo fai di continuo!
“«Mi dispiace Ty! Ma l’altalena è mia!»” → poiché “Ty” è una sorta di vocativo, va preceduto da una virgola.
“Nessuno capiva il perché eppure in quei momenti Percy sembrava pure meno ottuso di quello che era.” → dopo “perché” ci va una virgola sempre per lo stesso motivo della separazione fra subordinata e principale e, inoltre, ti consiglio di togliere quel “pure” che non è bello da leggere in questo punto visto che è parecchio colloquiale e non aggiunge nulla alla frase.
“[...] disse lui attirando di più la curiosità del fratello.” → ci va una virgola prima di “attirando” sempre per lo stesso motivo (che ora segnerò come * per non ripetermi in continuazione).
“[...] Cioè devono dire i loro problemi senza troppa difficoltà»” → qui la virgola va dopo “cioè”.
“Non ho mantenuto la promessa,e ora devo rimediare” → manca uno spazio dopo la virgola.
“Sai che ne abbiamo passate tante. Te, io e Annabeth, certe volte insieme a Grover, eravamo un po’ l’Harry, Ron e Hermione della situazione. Ne abbiamo passate tante. Piano, piano ecco … ho preso una cotta per lei. Non te l’ho mai detto … non volevo accettarlo. Pensavo che ciò fosse una cosa passeggera. Ma ho capito dopo un bel po’di essermi davvero innamorato di lei. Ed ecco che arriviamo a quest’anno. L’ultimo anno di college, con questo Ballo scolastico con il tema dell’inverno. Volevo, infatti, cogliere l’occasione per invitarla ma come puoi aver capito non ce l’ho fatta …” → ho inserito la frase tutta insieme perché ci sono tanti errori da correggere e tanto ne avrei dovuto riportare un pezzetto per volta. Allora, innanzi tutto il primo punto fermo va sostituito da una virgola – o, almeno, io trovo che sarebbe preferibile – , in secondo luogo hai ripetuto due volte la frase “ne abbiamo passate tante”, cosa che stona parecchio, poi le virgole parentetiche sarebbe meglio sostituirle con i trattini parentetici, poi ci sono i soliti due errori di spazio prima dei puntini di sospensione, e inoltre i secondi andrebbero, almeno per come la penso io, sostituiti con un “dal momento che” o un più semplice “perché”, se non da una virgola. Il punto fermo che segue “accettarlo” sarebbe meglio toglierlo e inserirci una virgola per non rendere così spezzata la frase, altrimenti lasci così il primo punto fermo e invece sostituisci il secondo (cosa forse preferibile) e fai attenzione allo spazio mancato dopo “po'”. La terza parte della frase è un insieme di punti fermi inutili da sostituire con altri segni di punteggiatura e con qualcosa che stilisticamente fa suonare male la frase: io ti consiglio così: “Ed ecco che arriviamo a quest’anno – l’ultimo anno di college – e il Ballo scolastico con il tema dell'inverno. Avrei voluto, infatti, cogliere l'occasione e invitarla, ma, come avrai capito, non ce l'ho fatta.” Questo è ovviamente un suggerimento, ma io, leggendo questa parte, ho pensato che così sarebbe andata molto meglio.
“Ella si girò sentendosi chiamata in causa. Ma non era da sola. Era in compagnia di Luke Castellean. Percy si fermò un attimo.” → anche questa la riscrivo, altrimenti mi perdo in commenti inutili e già ripetuti xD “Ella si girò, sentendosi chiamata in causa, ma non era da sola: con lei c'era Luke Castellean. Percy si fermò un attimo.”; fra l'altro non sono una grandissima sostenitrice dell' “ella” come soggetto, soprattutto quando stona in modo così evidente con il resto dello stile usato, molto semplice. Magari sarebbe meglio mettere un “lei” o un “quella”, ma ovviamente non è un errore, solo un parere personale.

“[...] l’altro ricambiò anche se con difficoltà, il saluto.” → manca una virgola prima di “anche” per creare la parentetica.
“Per una attimo rimasero un po’così. Due fratelli abbracciati, uno che sostieneva l’altro.” → solito spazio mancato dopo “po'”, e un errore di battitura in “sosteneva”. Inoltre la frase non mi piace molto con il punto fermo in mezzo, forse sarebbe stato meglio inserire una semplice virgola.
“Era gigantesca e ciò era dir poco.” → meglio “Era gigantesca a dir poco”.
“Percy e Tyson avevano un semplice smoking, il primo con vari dettaglio di un colore azzurro cielo, mentre il secondo aveva vari dettagli di color grigio freddo.” → hai ripetuto due volte “con vari dettagli di un colore” e sta davvero male (senza contare che nel primo hai commesso un errore di battitura e hai scritto “dettaglio” invece che “dettagli”). Sostituisci il primo o il secondo – come preferisci – con sinonimi, come “ricami” o “decori” o, semplicemente, potresti scrivere: “il primo con vari dettagli azzurro cielo, mentre il secondo di color grigio freddo.” e risolvi il problema xD.
per poi riconcentrarsi sia sulla cravatta azzurra del fratello sia alla sua ragazza.
“A quel punto arrivarono i professori e si poté a quel punto entrare nell’Aula Magna, da quel momento chiamata “Stanza da Ballo”.” → hai scritto due volte “a quel punto”, quindi uno va sostituito, inoltre la seconda parte della frase è assolutamente inutile (oltre al fatto che stona tantissimo col contesto in cui l'hai inserita, nel senso che sembra che tu ti stia rivolgendo direttamente al lettore e dicendo “ehi, guarda che da questo momento chiamerò l'Aula Magna Stanza da Ballo!”).
“Appena partì la vera musica Ella trascinò Tyson a ballare mentre Percy rimase da solo seduto su un tavolo.” errore * ripetuto due volte, prima di “Ella” e prima di “mentre”.
“A quel punto una ragazza si sedette nella sedia accanto a lui, anche se pure lei a quanto pare era tra le nuvole infatti non degnò di uno sguardo neanche Percy, cosa che anche a lui non dispiacque fare.” → frase lunghissima e costruita un po' male; provo a riscrivertela: “A quel punto una ragazza si sedette nella sedia accanto a lui, anche se pure lei a quanto pare era tra le nuvole. Infatti non degnò Percy neanche di uno sguardo, cosa che neppure lui fece.”
“Per un po’rimasero lì così.” → solito errore dello spazio mancato.
“La ragazza aveva un bellissimo vestito sempre bianco ma che le arrivava fino alle ginocchia. Aveva uno scollo a cuore, sostenuto da delle fini spalline. Aveva dei brillantini sul corpetto e una fascia grigia le contornava la vita. Era molto semplice ma Percy dovette trattenersi dall’aprire la bocca. Lei era sempre stata bellissima ma in quel momento lo era ancora di più. I capelli erano raccolti in un elegante chignon e gli occhi grigi della ragazza erano contornati da un velo di trucco.” → riscrivo anche questa frase: “La ragazza aveva un bellissimo vestito fino alle ginocchia (sempre → è necessario?) bianco con uno scollo a cuore, sostenuto da delle fini spalline. Aveva dei brillantini sul corpetto e una fascia grigia le contornava la vita. Era molto semplice, ma Percy dovette trattenersi dall’aprire la bocca: era sempre stata bellissima, ma in quel momento lo era ancora di più. I capelli erano raccolti in un elegante chignon e gli occhi grigi della ragazza erano contornati da un velo di trucco.”
“ […] ciò che aveva appena detto era un po’da tonti.” + “La ragazza lo guardò un po’stupito per poi mettersi a piangere.”→ idem come sopra.
“Percy la guardò tra il dispiaciuto e il preoccupato. Era stato più forte di lui. Era geloso di Luke. Aveva di fianco una ragazza bellissima. La più bella. E invece lui aveva perso la sua occasione.”
Era tutto così confuso nella sua mente che non capiva nulla.” → riscrivo anche questa frase, per darti un'idea di come, a mio parere, sarebbe stato meglio renderla: “Percy la guardò tra il dispiaciuto e il preoccupato: era stato più forte di lui. (Era geloso di Luke → non capisco cosa c'entri in questa frase, sinceramente, la sua gelosia LOL). Aveva di fianco una ragazza bellissima, la più bella, e invece lui aveva perso la sua occasione → anche in questo ultimo pezzo non capisco cosa c'entri, ma ok xD.”
“Era tutto così confuso nella sua mente che non capiva nulla.” → meglio aggiungere un “più” prima di “nulla”.
“Percy infatti l’aveva presa e l’aveva baciata mettendoci in quel bacio tutto ciò che aveva tenuto dentro di sé mentre a quel punto degli applausi partivano dagl’altri ragazzi presenti nella sala che avevano spostato l’attenzione dal ballo ai due ragazzi.” → indovina? Riscrivo anche questa, perché sono svogliata lol: “Percy infatti l’aveva presa e l’aveva baciata, mettendoci in quel bacio tutto quello che aveva tenuto dentro di sé; a quel punto degli applausi erano partiti dagli altri ragazzi presenti nella sala che avevano spostato l’attenzione al loro ballo.”
“Intanto la canzone “Boulevard of broken dreams” dei “Green Day” era appena partita dallo stereo gigante posto sopra il palco e Percy pensò che, anche se non era una canzone molto romantica e allegra (virgola) era una canzone adattissima per quel momento così magico. Infatti, oltre ad essere una canzone molto amata dagli studenti (virgola) Percy fino a quel momento aveva camminato da solo ma da allora avrebbe avuto accanto a sé una della migliori compagnie.” → attenta a queste parentetiche: ti mangi sempre una o l'altra virgola!
“«Mi dispiace Annabeth. Io sono innamorato di te da tre anni ma non te l’ho mai detto per paura di perderti. Facendomi coraggio, quel giorno, avevo pensato di invitarti a questo ballo … ma mi aveva preceduto Luke e io mi sono intristito ed ingelosito e da quel punto i miei voti sono peggiorati per quanto tutti pensassero che ciò non fosse possibile …» quest’ultima affermazione venne accompagnata dai cenni d’assenso degli insegnanti e dei ragazzi nella sala. «ma io ti amo, Annabeth. Sai che non sono molto bravo con i discorsi ma vorrei chiederti una cosa che anche se non accetterai lo capirò… vorresti ballare con me?»” → frase enorme, troppo lunga davvero. Inoltre hai inserito dei concetti un po' di troppo... ma te la riscrivo – tanto per cambiare xD – con tanto di commenti: “«Mi dispiace, Annabeth. Io sono innamorato di te da tre anni ma non te l’ho mai detto per paura di perderti. Facendomi coraggio, quel giorno, avevo pensato di invitarti a questo ballo, ma Luke mi ha preceduto e io mi sono intristito e(d → visto che usi uno stile molto semplice, forse è meglio evitare di mettere “d” eufoniche prima di una parola che non inizia per la stessa vocale della preposizione/congiunzione) ingelosito, e da quel momento i miei voti sono peggiorati, per quanto tutti pensassero che ciò non fosse possibile… (→ ora, parlandoci chiaro: sul serio durante una confessione d'amore di questo tipo vai a parlare dei voti, soprattutto di fronte a i professori? Secondo me stona davvero moltissimo, anche a livello di significato)» quest’ultima affermazione venne accompagnata da cenni d’assenso di insegnanti e ragazzi nella sala. «ma io ti amo, Annabeth. Sai che non sono molto bravo con i discorsi, ma vorrei chiederti una cosa che potrai anche non accettare, lo capirò… vorresti ballare con me?»”.
“Percy mentre stava ballando fece un occhiolino a Tyson mimandogli con la bocca un “Grazie” che venne accolto da un cenno d’assenso e un grande sorriso dal fratello.” → virgola prima di “mentre” per *.
Ed eccomi alla fine di questo papiro, alleluja xD. Come dicevo all'inizio, spero di non esserti sembrata scortese o altro, anzi, sappi che l'ho fatto solo perché, primo, sono pignola di mio, e due perché credo fermamente che i contest servano per migliorarsi – soprattutto dal punto di vista grammaticale/stilistico, visto che il resto è molto soggettivo.

Dal punto di vista dello stile, oltre ai vari errori che ti ho segnalato qua e là, vorrei solo dirti che l'ho trovato davvero un po' troppo semplice per i miei gusti, con frasi non troppo strutturate – o se, lo sono, in modo errato ed eccessivo – e con accostamenti di termini un po' “statici”, nel senso che tendi ad utilizzare sempre le stesse parole vicino ad altre, e questo porta – per forza di cose – a diminuire drasticamente la tua varietà lessicale. Inoltre la fic, a causa di tutti gli errori ma anche per le frasi lunghissime che quasi mi facevano mancare il respiro, non è molto scorrevole e l'ho trovata difficile da finire, e questo è certamente un punto debole per chi usa uno stile semplice. Insomma, io ti direi di concentrarti molto di più sulla grammatica e quindi sulla revisione, e, perché no, di trovare una Beta! Sono convinta che ti potrebbe aiutare davvero molto, perché vedo numerosi tentativi di scrivere delle frasi complesse e interessanti dal punto di vista del significato, ma che non risultano belle alla lettura proprio per tutti i problemi che ti dicevo, e l'aiuto di una Beta è ottimo per risolvere questo genere di cose.

Caratterizzazione personaggi: 5/10
I personaggi sono un altro dei problemi più grandi di questa fic, a mio parere. Partiamo da Tyson: è sicuramente quello “trattato meglio”, nel senso che comunque non è completamente e palesemente OOC. Certo, non spicca molto nel gruppo, nel senso che non posso dire di aver trovato il tuo Tyson simile a quello di Riordan e quindi non ha tutti quei tratti distintivi che nell'opera originale lo rendevano riconoscibile. Infatti tu lo lasci un po' in secondo piano, mi è sembrato, e quello che hai descritto di lui è molto stereotipato, ha caratteristiche e qualità che chiunque altro potrebbe avere. Non è certo una cosa positiva, ma allo stesso tempo ti ha permesso di non stravolgerlo del tutto come invece hai – purtroppo, aggiungerei – fatto con gli altri personaggi, quelli principali. Annabeth è diventata, da ragazza forte e determinata, famosa per la sua intelligenza più che per la sua bellezza che era, la classica ragazzetta né carne né pesce in collera con l'intero genere maschile senza apparente motivo che si piange addosso e non reagisce minimamente a ciò che le accade intorno. Io mi sarei come minimo aspettata da lei uno schiaffo, un insulto o anche solo un'uscita geniale, o che si inventasse uno stratagemma per farsi invitare da Percy, e invece è stata una semplice vittima degli eventi e fanciulla dalla lacrima facile. Ma la cosa che più mi ha fatta rimanere un attimo con la mascella spalancata è stata la trattazione di Percy. Ok, dunque, lui è certamente idiota da certi punti di vista, va bene, ma non è un codardo – primo – e non è tipo da dichiarazioni plateali di amore – secondo. Percy, almeno per come lo vedo io, non sarebbe mai scappato da di fronte a Luke: si sarebbe ingelosito, sì, ma avrebbe pure accampato una scusa per rimanere ad ascoltare la risposta di Annabeth, prima cosa, e se avesse risposto in modo affermativo non sarebbe ugualmente scappato via come una femminuccia in lacrime. Ecco cosa mi è sembrato Percy: una femminuccia in lacrime, sul serio. Perché il Percy che mi immagino io è stupido, certo, ma sa cosa vuole e prova ad ottenerlo, almeno fin quando vede che ci sono le possibilità di riuscire. E, allo stesso tempo, non è un principe azzurro: non farebbe mai – secondo me sempre, eh – dichiarazioni alla Romeo e Giulietta davanti a mezza scuola, primo perché si vergognerebbe da morire, e secondo perché Annabeth lo avrebbe ucciso (e la capisco anche xD).
Insomma, ci sono molti problemi dal punto di vista della caratterizzazione di un po' tutti i personaggi: mi è sembrato quasi che tu abbia stereotipato e reso tutti e tre dei ragazzi da perfetta commedia americana, dove ognuno ha un ruolo fisso e delle azioni già stabilite da compiere, e questo ovviamente non mi è piaciuto molto. D'altronde sei stata “sfortunata” perché hai scelto uno dei fandom su cui sono più ferrata e su cui leggo – e scrivo – di più, e quindi sono molto esigente e pignola. Probabilmente un'altra persona non si sarebbe dilungata tanto e non avrebbe nemmeno trovato tutti i difetti che ci ho visto io.

Uso dei pacchetti: 6/10

Dunque, qui ci sono delle cose positive e delle cose negative. Hai scelto tre pacchetti: una situazione, una AU! e una canzone. Partendo dalla AU: dunque, ormai avrai capito che sono una persona davvero molto pignola e che quindi tendo a dire tutto ciò che mi passa per la testa, soprattutto nei giudizi, e per questo dico che non mi ha convinta molto l'uso di questo obbligo. Il semplice motivo è che la tua doveva essere una College!AU, ma io l'ho sentita molto più una High School!AU, e sono due cose molto diverse; sarà forse per il ballo scolastico che, nella mia testa, è strettamente legato alle superiori americane più che al college, sarà forse perché parli di “ultimo anno di college” che mi sa, di nuovo, molto di scuola superiore, come se il mio cervello cancellasse la parola “college” e la sostituisse automaticamente con “high school”, ma credo che soprattutto il problema sia dei personaggi – e la cosa mi dispiace, perché in teoria non si dovrebbe ripercuotere in altre parti del giudizio un certo parametro, ma tant'è: devi tenere conto che i tuoi personaggi, essendo all'ultimo anno di college, dovrebbero avere intorno ai 23 anni (o almeno così ho letto su internet), non 17/18. Quindi è molto difficile che dei ragazzi ventitreenni vadano a “caccia” di una ragazza per il ballo, si prendano la “cotta”, abbiano paura di fare il primo passo, prendano voti più bassi del normale perché con la testa puntata su una bella chioma bionda e riccioluta: queste cose le fanno i diciassettenni, i ragazzini, non chi sta per entrare nel mondo del lavoro, chi si sta per laureare, chi ha ormai alle spalle l'adolescenza fatta di crisi ormonali eccetera. Proprio per questo motivo trovo completamente surreali in pratica tre quarti dei comportamenti che hanno i tuoi personaggi se me li immagino in un college, eppure li trovo davvero molto azzeccati, invece, se si fosse trattato di una High School!AU. Peccato che, appunto, il tuo prompt sia un altro.
Per quanto riguarda la canzone, sinceramente credo che tu l'abbia messa lì tanto per. Non è che voglio fare l'antipatica, ma obbiettivamente in quel punto non ha molto senso, primo perché non mi vedo per nulla mettere durante un ballo scolastico una canzone punk – dei Green Day, poi! – dal testo così forte, secondo perché una canzone ben inserita non avrebbe nemmeno bisogno di spiegarsi, il lettore dovrebbe sentirla davvero ben integrata con il testo, e invece tu hai sentito la necessità di spiegare perché l'hai inserita (e, detto proprio fuori dai denti, in modo non molto credibile e sensato, visto che la canzone aveva un testo molto, MOLTO, più profondo e complesso di un semplice “I walk alone”), e questo la dice tutto sulla sua pertinenza in quel momento. Che poi, anche qui, sei stata un po' sfigata xD nel senso che è una delle canzoni che avevo scelto io come prompt (io e Chloe ci eravamo divise perfettamente a metà tutti i prompt) ed è una delle mie preferite, e LA mia preferita dei Green Day, quindi diciamo che anche in questo caso sono molto più pignola di quanto lo sarei normalmente.
Infine l'ultimo pacchetto è stato invece inserito bene: il rimpianto c'è, e c'è questa riluttanza di Percy di confessarlo al fratello. Anche se, se proprio devo essere pignola al 100%, nemmeno in questo caso sono rimasta molto soddisfatta, per il semplice fatto che hai fatto – secondo me – un po' di confusione fra i termini “rimpianto” e “rimorso”... ma lascio stare questa questione, che è forse una differenza che sento solo io (un po' come il sentimento della gelosia, che per alcuni è sinonimo di invidia ma non per me xD). Insomma, diciamo che avresti potuto fare un po' meglio, ma comunque apprezzo molto lo sforzo, questo sempre!

Punti bonus: 1/3

Hai scelto tre elementi, quindi uno in più del necessario per partecipare. Hai quindi un punto bonus!

Originalità: 6/10
Dunque, secondo me ci son degli elementi originali e alcuni che invece non lo sono. Una cosa positiva è sicuramente l'inserimento di Tyson: ho letto davvero pochissime fic nel mondo di Percy Jackson in cui venisse preso in esame questo personaggio, un po' “sfigato” perché un ciclope e non un semidio, perché non esattamente di una bellezza convenzionale – ammettiamolo: quando noi fangirl scriviamo, molto spesso ci divertiamo a descrivere questi eroi semidivini come dei modelli degni di Dolce&Gabbana xD – e perché viene in realtà anche nell'opera originale un po' lasciato da parte, quindi posso dire tranquillamente che è un elemento originale nella tua storia. Lo stesso si può dire per i rapporti di parentela che hai creato (o quelli di amicizia), come far entrare in scena Calipso ed Ella come sorelle e quindi dare un minuscolo spazio a Leo (cosa di cui io sono sempre felice xD).
Allo stesso tempo, però, la trama ha moltissimi elementi classici, di quelli che si trovano in qualsiasi commedia americana ambientata nell'High School (sì, High School, non College... ma ne abbiamo già parlato, quindi ti lascio in pace, almeno qui xD): il Tizio che è innamorato di Tizia da anni, che prende tutto il suo coraggio per confessarsi – ovviamente alla vigilia del ballo scolastico perché altrimenti non ci sarebbe abbastanza patos – ma poi Tizia gli viene soffiata apparentemente da Caio e lui si dispera. Ed ecco quindi che, al massimo della depressione di Tizio, si scopre che Tizia era innamorata di lui e quindi vissero tutti felici e contenti e vengono nominati reginetta e re del ballo. Insomma, direi che la vicenda è già vista, anche se tu inserisci qualche elemento in più come il fratello, ma in generale non c'è qualcosa di nuovo in tutto ciò.
Forse c'è da dire che i ruoli solitamente sono invertiti – è la ragazza che cerca di confessarsi e il ragazzo che solo all'ultimo rivela il suo enorme amore nei suoi confronti e quindi diventano re e reginetta del ballo (sì, sono una persona noiosa e ripetitiva LOL) –, e per questo il punteggio non è troppo basso, ma in generale diciamo che si sarebbe potuto fare di più in questo parametro.

Gradimento personale: 7/10

Credo che si sia capito già il mio parere su questa storia, in realtà, ma evito di infierire anche in quest'ultima parte perché lo trovo davvero poco “professionale” e forse anche perché ho paura di trovarti sotto casa mia domani xD Ma a parte gli scherzi, credo di aver motivato ogni cosa che ho detto più che a sufficienza, quindi ho deciso che qui dirò solamente i pregi della tua fic – anche se il punteggio non sarà alto perché, l'avrai capito, non mi ha molto entusiasmata – perché, anche se non sembrerebbe da tutto quello che ho scritto, ce ne sono, e parecchi, solo che non saltano subito in superficie. Innanzi tutto il primo pregio è il rispetto del tema del contest: non c'è un parametro a parte per questa cosa, ma trovo che nel tuo caso ci sarebbe dovuto essere. Hai trattato molto e molto bene il rapporto fra Tyson e Percy, soffermandoti sul loro passato e su altri avvenimenti della loro giovinezza e poi trasportandoli nel loro presente, evolvendo vistosamente il loro modo di pensare e comportarsi, eppure mantenendo intatte alcune cose della loro infanzia (come la promessa). Un altro punto a favore è che hai inserito molte descrizioni qua e là, rendendo il racconto “in 3D”, e quindi non limitandoti a descrivere fatti e azioni, ma facendo dell'introspezione e dando al lettore la possibilità di vedere in modo più dettagliato i luoghi, per esempio, dell'Aula Magna o dei vestiti di tutti i vari personaggi. Inoltre devo dire che alcune scenette mi hanno ricordato molto i primi volumi dell'opera di Riordan, con questa ironia che si ha soprattutto dalle situazioni o dalle battute ad effetto, e questo mi è piaciuto davvero moltissimo!
Insomma, nonostante i punti deboli, questa fin non manca anche di elementi positivi.

TOT: 28/53
 

Nuovo recensore
04/10/15, ore 19:02

Questa storia è bellissima!!! L'ho amata dalla prima all'ultima frase!