Torno a commentare, anche qua. Che bella poesia, che hai scritto! Ma sarebbe stato meglio se tu non l'avessi scritta, non ci vedo tanta felicità, e mi dispiace. Se qualche volta ti capita di sentirti così, non dare ascolto ai pregiudizi. Loro non sanno nulla, e quindi non vale la pena ascoltarli. Se devi piangere, fallo per te stessa, non per loro. Scusa se non c'entra tanto con la poesia, ma a volte è capitato anche a me di sentirmi così e questo era quello che mi ripetevo! Baci.

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Ciao. Succinta, ma riassuntiva. Emozioni come frustazione e amarezza ma anche desiderio di non prestare attenzione a chi ti circonda, mi hai trasmesso. No so se è auto-biografico o altro, questo scritto ma ha centrato il segno. Falsi, perbenisti che giudicano senza comprendere e riescono a mimare anche il più forte degli animi. Comunque, a parte le mie riflessioni molto brava. Ciao!!!

Ti capisco bene..anche io a volte mi sono sentita così e sicuramente è una sensazione bruttissima.sentirsi come un animale in gabbia..mentre "loro" intorno ti deridono e tu non puoi fare niente..devi essere forte e aspettare il buio per piangere!Complimenti,alla prossima.

già, sentirsi isolate e diverse è orrendo, certe volte hai la sensazione di essere un corvo circondato da pavoni (spesso pavoni dalla bellezza MOLTO relativa e con cervelli delle dimensioni di una briciola di cupcake). Ma non ci si deve abbattere per la propria diversità, anzi, la diversità ti fa uscire dall'ordinario, ti rende speciale :)