Recensioni per
I swear I lived
di ninety nine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/12/15, ore 00:34

Terza classificata al contest "Buon sangue non mente...?" - Valutazione di Chloe R Pendragon

Grammatica & Stile: 9,5/10
Hai dimostrato una padronanza della grammatica davvero invidiabile, come dimostra il punteggio stesso: il testo è praticamente perfetto, se non fosse per qualche svista che ho scovato a fatica. Mi riferisco a:

  • una altro” = trattandosi di un sostantivo maschile, avresti dovuto usare l’articolo “un”;
    quandogli” = errore di battitura, manca lo spazio (quando gli);
    un altra” = qui invece manca l’apostrofo (un’altra);
    la camere” = in questo caso il sostantivo andava messo al singolare, proprio come l’articolo (la camera);
    sembrava che il figlio si imprimesse nella memoria ogni singolo concetto.” = in questa particolare accezione, il verbo corretto è “imprimere”, non la sua forma riflessiva (che il figlio imprimesse nella memoria ogni singolo concetto);
    a se” = probabile errore di distrazione, manca l’accento sul pronome (a );
    gli attenagliò” = la forma corretta è “gli attanagliò”;
    senza rimorsi o senso di colpa” = avresti dovuto usare il plurale (rimorsi o sensi di colpa).
 
A parte queste sciocchezze, la storia presenta una correttezza formale invidiabile, perciò tanto di cappello.
Per quanto riguarda lo stile, non ho nulla, proprio nulla da obiettare, neanche una virgola fuori posto. Sei stata in grado di imprimere un ritmo di lettura assolutamente inattaccabile, ogni pausa sembrava studiata appositamente per suscitare un certo effetto sul lettore. I periodi sono perfettamente bilanciati tra loro, ognuno di essi presenta una giusta lunghezza, adatta al tipo di scena che essi racchiudevano e alle emozioni che essi veicolavano. Un discorso analogo vale per la punteggiatura, sempre appropriata in ogni frase; generalmente c’è sempre una virgola che aggiungerei o sposterei, ma in questa storia non ne ho trovata neanche una. Ciascuna pausa aveva una ragion d’essere, scelta per avere la durata necessaria a impartire il giusto effetto, così da veicolare le emozioni in modo diretto ed efficace.
Ultime considerazioni sul registro linguistico: sono rimasta davvero impressionata dalla tua capacità di adattare il linguaggio ai vari personaggi, alternando ricercatezza e semplicità in modo delizioso, senza mai scadere nella banalità o nella pomposità. Anche il lessico riflette questa tua abilità, denotando una cura nella scelta delle parole a dir poco sublime: non sono riuscita a scovare neanche l’ombra di una ripetizione, ogni termine era impiegato con una precisione invidiabile, perciò non mi resta che farti mille complimenti!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non ci sono dubbi, vero? Hai fatto centro! La caratterizzazione era assolutamente perfetta, non c’è una sola cosa che non mi abbia convinto, nemmeno una sfumatura. Partirei dal piccolo, grande protagonista: Gale. Devo fare una premessa: conosco unicamente i film di Hunger Games, li ho visti un po’ di tempo fa e, se devo essere sincera, mi sono piaciuti fino a un certo punto. Il fatto di averli visti “obbligatoriamente” mi ha impedito di apprezzarli davvero, perciò il mio giudizio avrebbe potuto essere offuscato da questo aspetto. Il condizionale però è d’obbligo, dal momento che sfido chiunque a trovare un solo difetto nella tua caratterizzazione. Inizialmente vediamo un Gale ancora bambino, per cui c’è un po’ di innocenza e di dolcezza in più – anche se a mio avviso è opinabile, visto che io lo trovo adorabile anche da ragazzo... – rispetto al giovane a cui siamo abituati: possiamo scorgere la maturità di un bimbo che è cresciuto troppo presto, accompagnata da un candore che solo a quell’età è evidente. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai mantenuto questo dualismo per tutta la prima parte del racconto, senza abbandonarlo del tutto neanche nella seconda parte, come dimostra il dialogo con Popy. Mi ha commosso l’amore fraterno che hai delineato in quello scambio di battute, hai accentuato la purezza del protagonista e, soprattutto, hai messo in risalto l’umanità in un contesto più “duro” come la lotta contro Snow.
Non contenta di aver reso così bene il protagonista, ti sei sbizzarrita anche con la sua famiglia: hai dato ampio spazio a Ian – nome azzeccatissimo – e ad Hazelle, mostrando tutta la dolcezza del rapporto genitori-figli e la bontà d’animo di un uomo tanto umile quanto straordinario. Ciliegina sulla torta: il congedo tra Gale e la sua famiglia. Non solo ci hai permesso di rivedere il ragazzo che conosciamo, ma hai addirittura messo in risalto l’innocenza di una bambina e la tenerezza di un momento struggente e intenso come questo, approfondendo la sofferenza della decisione di Gale mediante il dolore della sua famiglia nel vederlo partire, senza sapere se tornerà. Insomma, cos’altro posso aggiungere senza cadere nel banale? Nulla, se non chapeau!
 
Uso del contenuto dei pacchetti: 10/10
Credo che sia palese: hai fatto un figurone anche qui! Scegliere i pacchetti “fissi” e quello “bonus” non è stato semplice, ma poco male: ormai ho “scelto”! Ho considerato come “bonus” il prompt, dato che dovevo pronunciarmi, ma si tratta di una mera formalità, visto che hai dato lo stesso peso a ognuno di essi.
Prima di soffermarmi sui pacchetti, vorrei spendere due parole sull’attinenza al tema: sei stata fenomenale, dal momento che l’intera storia ruota esclusivamente sulla famiglia Hawthorne. Ho adorato questa tua scelta, dato che in tal modo hai potuto mettere in risalto ogni minima sfaccettatura delle personalità dei personaggi, così da enfatizzare la loro straordinaria unione.
Tornando ai pacchetti, partiamo dalla citazione: non avrei potuto ritenermi più soddisfatta, credimi. Non solo è presente all’interno del testo, ma è come se aleggiasse sulla trama per tutta la durata della storia: le “radici” degli Hawthorne sono in bella mostra dall’inizio alla fine, denotando una resistenza e una forza encomiabili. Hai messo in risalto la purezza, l’umiltà e la tenacia di ogni membro della famiglia, accentuandone l’importanza frase dopo frase; stesso discorso riguarda le “ali” degli Hawthorne, anch’esse dotate di grandissima forza, come dimostra la decisione di Gale di partire per lottare in nome della libertà. Mi ha letteralmente fatto impazzire il modo in cui la citazione è “passata” dal padre al figlio, è stato davvero toccante oltre che azzeccato.
Parlando della canzone, anche qui non posso fare altro se non una serie di elogi: hai inserito il testo all’interno della storia, le hai dato un ruolo fondamentale ai fini dello sviluppo della trama e attraverso essa possiamo entrare in contatto con le personalità dei personaggi. Mi ha colpito molto questo utilizzo, è stato inaspettato e stupefacente, come un arcobaleno durante un temporale: credimi, non avevo mai visto un uso tanto minuzioso di una canzone in un testo, nemmeno nelle song fic, perciò mi hai totalmente conquistato.
Chiudo con l’uso del prompt, anche perché pure in questo caso c’è poco da dire: i sensi di colpa sono palpabili in tutto il racconto, passando da Ian a Gale con una fluidità e una tenerezza inaudita. Inizialmente è il padre a sentirsi in colpa nei confronti dei figli, preoccupato per il loro futuro ma incapace di trattenersi di fronte ai soprusi ; successivamente toccherà al primogenito affrontare i medesimi conflitti interiori, tormentato dai dubbi per il suo viaggio. Pur seguendo il suo istinto e attenendosi agli insegnamenti del padre, teme di stare abbandonando la sua famiglia per una scelta possibilmente egoistica, nonostante egli voglia lottare principalmente per il futuro dei fratelli minori. Mi è piaciuto da morire il modo in cui hai messo in risalto questo parallelismo, è stata una trovata geniale per sfruttare un prompt più impegnativo di quanto possa sembrare. Ottimo lavoro!
 
Originalità: 9,5/10
Come sempre, questo parametro è il più complicato di tutti, dal momento che bisogna tener conto di diversi fattori. Partiamo dal problema di fondo: non frequento questo fandom, cosa che ha reso complicata l’attribuzione di un punteggio. Detto questo, ho fatto una rapida ricerca e non ho trovato grandi riscontri tra le storie presenti e la tua: si direbbe quindi che, all’interno del fandom, tu sia stata estremamente originale. Al tempo stesso, però, ho tenuto conto del fatto che alcune situazioni da te proposte – il figlio che segue il modello del padre, la partenza di un ragazzo per andare in guerra, il conflitto interiore tra ciò che è giusto e ciò che sembra giusto – sono piuttosto inflazionate: dunque? Il risultato è un punteggio altissimo, cosa che potrebbe sembrare un controsenso, ma in realtà c’è un motivo ben preciso: il tuo modo di elaborare queste situazioni è stato assolutamente inusuale, hai creato un parallelismo tra padre e figlio, mettendo maggiormente in risalto l’umanità dei personaggi e non l’utopica “freddezza” in nome di ciò che è giusto. Questo aspetto, unitamente all’originalità inerente al fandom, ha ribaltato la situazione, permettendoti ancora una volta di fare un figurone: complimenti!
 
Gradimento personale: 10/10
Dopo tutto quello che ho detto, credo sia evidente: ho amato questa storia! Mi ha colpito ogni singolo dettaglio, dalla delicatezza all’introspezione, dallo stile all’inserimento dei pacchetti: hai bilanciato ogni aspetto, creando un racconto struggente e dolcissimo, colmo di amore e di innocenza. La caratterizzazione è stata sublime, accurata in ogni dettaglio e straordinariamente fedele all’originale; i vari elementi sono stati impiegati con precisione, divenendo dei veri e propri pilastri per lo sviluppo della trama. I toni della vicenda sono stati così delicati da commuovermi, è stato un vero piacere poter leggere una storia così originale, oltre che straordinariamente struggente e intensa. Se a questo aggiungiamo anche lo stile incantevole, così appropriato ai personaggi e indiscutibilmente efficace, penso proprio che non servano altre parole: bravissima!
 
Totale: 49/50 + 1 punto bonus – per l’utilizzo del prompt = 50/50
 

Recensore Veterano
20/12/15, ore 19:10

Giudizio ricevuto per il contest "Buon sangue non mente...?"

Grammatica e stile: 9.5/10
In questo testo ho trovato alcuni errori, ma nessuno particolarmente grave, anzi, ti faccio i miei complimenti perché la storia è piuttosto lunga e gli errori pochi.
“E' successo anche [...]” → questo non è un vero e proprio errore, nel senso che non c'è nulla di sbagliato, però te lo segnalo perché hai scritto la “e” con l'apostrofo al posto dell'accento e, graficamente oltre che formalmente, non è “preciso”.
“[...] persona che di un'ideale [...]” → credo sia un errore di distrazione, ma hai messo l'apostrofo all'articolo anche se “ideale” è maschile.
“Quando regali il cuore in automatico regali anche la mente e il corpo.” → qui ti consiglierei di inserire una virgola dopo “cuore”, perché così separi subordinata da principale e il ritmo è decisamente migliore.
“[...] gli attenagliò le viscere [...]” → qui c'è un errore che credo sia di battitura, comunque si scrive “attanagliò”, non con la “e”.
Lo stile mi piace, non c'è che dire. Non è particolarmente complicato, il registro è medio-alto e il ritmo è buono, però utilizzi delle frasi che catturano subito l'attenzione, quindi è stata quasi una scelta obbligata per me leggere la tua storia senza mai interrompermi, senza poter staccare gli occhi dallo schermo, anche perché ho trovato il tuo modo di scrivere davvero scorrevole e... ricco. Non ti limiti a parlare di una sensazione, tu approfondisci, e questo ha permesso alla tua fic di risultare molto introspettiva nonostante ci siano delle ampie parti narrative, e questo mi è piaciuto parecchio, devo dire. Insomma, mi è piaciuto davvero molto il tuo stile, complimenti!

Caratterizzazione personaggi: 8.5/10
Mi è piaciuto davvero molto come sei riuscita a caratterizzare i personaggi – anche se, ovviamente, gran parte della loro caratterizzazione deriva da un IC da rispettare – perché mi sono parsi tutti davvero molto plausibili, reali e non “costruiti” appositamente. Premetto che io non conosco a menadito Hunger Games e che la mia lettura di quei libri risale a qualche tempo fa, e che quindi non mi ricordo esattamente il carattere di alcuni personaggi... ma Gale è un'eccezione poiché mi piaceva molto, quindi parto da lui. Mi è sembrato molto IC, con questa sua serietà da adulto che però non è mai eccessiva, con questi suoi interrogativi etici eppure con la sua irruenza nel prendere le decisioni senza pentirsene. Questo però non ha offuscato il suo senso di colpa, anzi, l'ha quasi accentuato visto che si è sentito come un traditore della sua famiglia proprio per non essersi pentito della decisione di partire, proprio per l'entusiasmo che prova nel combattere per la libertà. Anche da piccolo mi sembra un Gale plausibile, decisamente più casinista e allegro che da ragazzo, ma proprio per questo ancora più realistico, visto quello che dovrà passare in seguito. Inoltre trovo molto “da lui” anche la curiosità e l'intelligenza spiccata, caratteristiche che mantiene anche quando crescerà.
Passando invece al padre, sono rimasta piacevolmente colpita in alcuni aspetti, un po' meno in altri. Premetto che comunque sto tenendo conto che si tratta, in pratica, di un OC, visto che non compare mai nell'opera originale, e che quindi è come se io stessi valutando la costruzione di un personaggio originale, per questo motivo terrò in conto anche aspetti come gli stereotipi o la credibilità che questo personaggio ha nelle varie azioni che compirà. Dunque, partendo dalle cose che mi sono piaciute, il primo posto spetta sicuramente a questa sua sincerità, nel suo voler spiegare al figlio tutto ciò che l'altro gli chiede: non dice bugie, non rimanda le risposte e neppure gli dice che non è abbastanza grande per capire, anzi, si vede proprio che è fiero di questa curiosità che Gale dimostra più volte e che non la guarda come fosse solo un fastidio, e questa è una cosa molto bella, anche perché non si vede spesso in fanfiction (dove si tende, fra l'altro, a rendere drammatica ogni cosa... ma lasciamo perdere xD) un padre simile, e neppure in storie originali. Poi mi è piaciuto il modo in cui Ian ha educato il figlio, lasciandogli di tanto in tanto delle frasi che poi Gale si porterà fino all'età adulta e che renderanno il padre un esempio per lui. Il problema, invece, è che al contrario non mi hai mostrato neppure un lato negativo di questo padre: è esattamente il papà che chiunque vorrebbe – e va bene, per carità! –, ma questo lo rende meno credibile e meno realistico. Probabilmente la riterrai una motivazione debole, ma nei personaggi originali (non negli altri perché, per forza di cose, devi adeguarti a ciò che tal autore/autrice scrive e quindi, anche se è il personaggio più stereotipato del mondo non puoi farci molto se ci tieni al IC) cerco sempre di immaginarmi se questa persona potrebbe esistere nel mondo reale, caratterialmente parlando... e mi sono resa conto che sarebbe davvero difficile. Per il resto non ho nulla di negativo di appuntarti, quindi complimenti!

Uso dei pacchetti: 7.5/10
I pacchetti che hai scelto sono: Senso di colpa, “Ci sono due lasciti durevoli che possiamo dare ai figli. Uno sono le radici. L'altro sono le ali.” e la canzone I lived.
Il primo prompt non è presente in tutta la fic, ma solo nella seconda parte, quando Gale si appresta a lasciare la sua famiglia per seguire le parole di suo padre. Non è centrale, è vero, ma si sente molto nella narrazione e dà luogo a una bella riflessione nella testolina di Gale, e mi è molto piaciuto come sei riuscita a mostrare con questo espediente il suo carattere e il suo modo di pensare, anche se, forse, mi sarebbe piaciuto che l'avessi approfondito un po' di più, o che comunque si sentisse anche in altri punti della storia, ma anche così va bene!
Per quanto riguarda la citazione, invece, è semplicemente il nucleo di tutta la vicenda. Tutta la tua storia si basa sulla divisione fra “radici” e “ali” e, soprattutto, sul significato da attribuire alle seconde. Io personalmente, quando leggevo la citazione – e quindi quando l'ho scelta (perché è una delle mie! Io e Chloe ci eravamo divise i prompt e ne abbiamo scritti esattamente metà ciascuna per ogni categoria) – ho immaginato fossero le ali per la libertà, e ritrovare questo concetto anche nella tua fic è stato un vero piacere. Io tengo molto a questo tema, e Hunger Games mi è piaciuto soprattutto perché era presente (oltre che per la presenza di qualche personaggio carino, come Finnick o Cinna... che ovviamente mi hanno ucciso, perché i miei personaggi preferiti non sopravvivono mai), quindi puoi capire che sia rimasta soddisfatta. Inoltre trovo che tu l'abbia trattato molto bene, questo tema, visto prima con gli occhi di un bambino e poi con quelli di un adulto, di un giovane che si è trovato nella condizione di poter davvero fare qualcosa per dare la libertà non solo a se stesso, ma anche alle persone che ama.
Infine, la canzone: su questa sono stata un poco indecisa, perché il concetto principale che esprimeva era quello di provare il più gran numero di esperienze che il mondo offre per poi poter dire “ho vissuto”. Ecco, diciamo che questa cosa non l'ho molto sentita, invece, nella tua storia, se non in brevissimi passaggi, e mi è un po' dispiaciuto perché secondo me sarebbe stato bello poter approfondire. Poi, se posso fare un appunto che in realtà non ho neppure calcolato nell'assegnarti il punteggio, vorrei dirti che secondo me avresti potuto spezzettare la citazione iniziale in più parti, o anche solo tagliarne un pezzetto. Così è un po' troppo lunga, a mio parere, visto che riprendi un'intera strofa della canzone più il ritornello! Comunque è proprio solo un appunto che cade quasi nell'estetico, quindi puoi benissimo ignorarlo, eh.

Punti bonus: 1/3

Hai scelto un pacchetto bonus, oltre i due obbligatori, quindi hai un punto bonus.

Originalità: 9/10
La storia io l'ho trovata originale: in realtà già la tematica in sé lo è, e mi è piaciuto molto che tu non abbia, come dire, “sforato” introducendo magari la storia di Gale con Katniss, o cadendo in cliché sciocchi e scontati. Sei riuscita a trattare in modo bellissimo il rapporto fra il tuo protagonista e suo padre – ma anche con sua madre, in parte – senza essere melensa, ma semplicemente vera. Mi è piaciuto moltissimo che tu non abbia descritto il padre di Gale come qualcuno ho visto fare (ovvero un po' scorbutico e al limite dell'insensibile), ma piuttosto come una persona estremamente schietta, un po' bambina in alcuni atteggiamenti eppure molto matura nei pensieri. L'ho trovata una cosa originale, a suo modo, anche se forse rientrerebbe più che altro nella voce “Caratterizzazione personaggi”, ma credo di averne parlato a sufficienza anche lì, quindi spero non me ne vorrai per questo.
Ma la cosa che ho trovato più originale di tutte è il modo in cui fai riflettere Gale, o meglio, i pensieri e i concetti che metti in campo tramite lui. Non mi era mai capitato di leggere – anche se, lo ammetto, non passo mai “volontariamente” nel fandom di Hunger Games perché non è, diciamo, la mia saga preferita – riflessioni simili, e mi riferisco soprattutto a quella dove il tuo protagonista, prima di partire, si sente in colpa per la felicità che prova nell'andarsene, nella voglia di vivere in prima persona gli eventi che stanno sconvolgendo Panem e tutto il resto. Si sente in colpa perché non sa bene come interpretare ciò che gli aveva detto il padre, se le “ali” che gli ha donato superino in importanza il proteggere e star accanto alla propria famiglia. È un bell'interrogativo, che non ha risposta neppure alla fine del testo, e questo – oltre ad essermi piaciuto parecchio – l'ho trovato molto originale come concetto.
Un po' meno originale è la struttura in sé del racconto, che parte quindi da un protagonista piccolo e quindi le sue prime domande, la tenerezza che suscita per forza di cose, e quindi la crescita e l'evolversi delle sue domande e, anche, delle risposte del padre. Insomma, non è molto innovativo questo modo di procedere, ma d'altronde la storia non deve per forza essere originale al 100% per essere bella, quindi ti faccio i complimenti ugualmente!

Gradimento personale: 8.5/10

Il gradimento personale è alto sicuramente, ma credo che tu lo abbia intuito dopo tutto ciò che ti ho scritto nelle voci precedenti. Innanzi tutti mi è piaciuto molto il modo in cui hai scritto (e anche il fatto che tu abbia fatto pochi errori xD), e i motivi credo di averteli già esposti sopra, poi mi è piaciuta moltissimo la caratterizzazione di Ian – mi ci sono affezionata! – nonostante i punti deboli che ti ho già detto e l'IC era perfettamente rispettato, a mio parere, cosa che comunque mi ha fatto apprezzare molto la storia perché a me piace Gale e se me lo metti bene per iscritto arrivo ad adorarlo. Inoltre la trama, per quanto non originalissima, mi è piaciuta molto ed era ben bilanciata, nel senso che ho notato che nessuna delle due parti della storia – quella dell'infanzia e poi quello dell'età adulta di Gale – è lasciata davvero in secondo piano (anche se la seconda è un poco più breve) perché in entrambe metti in gioco numerosi concetti e pensieri che danno all'una e all'altra lo stesso peso. Inoltre mi hai fatto interrogare anche me sulla famosa questione delle “ali” e sulla libertà, contrapposta invece al proteggere la propria famiglia, perché anche io sono in quella fase, nel senso che anche io vorrei andare a vivere da sola per motivi scolastici e, se fino a prima di leggere questa fic non mi ponevo troppi problemi, adesso mi è sembrato anche a me una sorta di “tradimento” nei confronti dei miei... tutto questo per dire che comunque è una domanda che molte persone si pongono durante la propria vita, e quindi scommetto quello che vuoi che molti lettori si saranno identificati in Gale e nei suoi dubbi. La cosa che mi dispiace è che tu non abbia affrontato un po' meglio il tema della canzone, invece, perché secondo me sarebbe uscito qualcosa di davvero interessante, soprattutto nella seconda parte!
Per il resto non ho nulla da dirti: la tua storia mi è piaciuta, e ti faccio i complimenti, oltre che ringraziarti per aver partecipato al nostro contest!

TOT: 44/53

 

Nuovo recensore
29/11/15, ore 13:54

Ciao, complimenti per questa FF, è a dir poco stupenda! *^* 
Che dire, il mio personaggio preferito della saga è Gale e sono molto delusa dal fatto che la Collins non lo abbia minimamente approfondito, né lui, né la sua famiglia. Per questo cerco sempre fanfiction che parlino di lui, del suo rapporto con Katniss ma anche con la sua famiglia. E sono davvero contenta che esistano persone come te che sanno rendere così bene i suoi sentimenti! Questa fanfiction è stata un colpo al cuore, in senso positivo! Amo leggere del rapporto di Gale con i suoi fratellini e con i suoi genitori e secondo me lo hai espresso alla perfezione! Anche io ogni tanto provo a cimentarmi nello scrivere fanfiction su questo argomento ma non riesco mai a renderlo così bene, infatti non le pubblico ^^'' 
Davvero complimentissimi, è veramente fantastica! 
Un bacio :*
 

Recensore Veterano
31/10/15, ore 22:53

Eccomi, arrivo in ritardo anche io :) Sono qui per lo scambio di Halloween, mi presento :) Mi chiamo Veronica (Kikyo90 su Efp) :) Prima di tutto, scrivi molto bene :) Hai una scrittura molto fluida e scorrevole e grammaticalmente corretta :) Purtroppo non conosco bene Hunger Games ma mi ė piaciuta comunque molto la tua storia :) Specialmente il bimbo e il modo in cui, suo padre, gli spiega il concetto di amore... in linea su come mi sento io in questo momento... Purtroppo, non conoscendo bene Hunger Games non posso sapere quanto siano in linea con i personaggi reali.l... leggeró altre tue storie, mi piace molto come scrivi :) Un saluto :* Ancora complimenti :*

Recensore Veterano
24/10/15, ore 10:30

ciao, sono qui per lo scambio a coppie che coppie non sono, di facebook, per halloween :) dato che gli accoppiamenti sono segreti mi presento, mi chiamo rossana e su efp sono rosanera!

Adoro hunger games, e sono quindi contenta di essere stata assegnata a te e alla tua storia
è la prima storia che leggo riguardante la famiglia Hawthorne, perciò sono anche curiosa!

Ciò che mi ha colpita particolarmente fin dall'inizio sono le conversazioni tra padre e figlio nel corso della prima parte; nonostante Gale sia solo un bambino dimostra una profondità e un'intelligenza, non che uno spirito d'osservazione fuori dal comune, e mi è sembrato talmente realistico da vedermelo davanti agli occhi.
Bella anche la scelta di descrivere il padre di Gale come un uomo coraggioso e giusto ma soprattutto combattivo e che cerca di trasmettere tutto questo al figlio; visto come sarà Gale da adulto ha decisamente senso che suo padre sia stato così. E idem per quanto riguarda la madre, combattiva quanto il marito ma decisamente più moderata, e questo perchè è madre. Ha delle responsabilità che mette davanti a tutto il resto.
Anche la seconda parte del testo l'ho apprezzata molto, soprattutto nelle ultime righe, e nella frase "I bambini si arrabbiano con facilità, ma perdonano altrettanto rapidamente."
bellissima.
Mi piace molto il rapporto tra fratelli che ho visto, molto realistico e profondo.

Grammaticalmente la storia è perfetta, e stilisticamente lo stesso, utilizzi frasi ed espressioni davvero adatte al contesto che aiutano molto a trascinare il lettore proprio in mezzo a loro.
Ti faccio quindi i miei complimenti, nonostante la storia non sia breve non ho fatto fatica a leggerla, anzi, invoglia a proseguire e questo è davvero bello!
Spero ci rileggeremo,a presto!
rosanera

Recensore Junior
23/10/15, ore 17:43

Ciao, sono qui per lo scambio di recensioni! ^^
Prima di mettermi al lavoro, ci tengo a dire che non sono una fan della saga: non ho letto i libri, che per la verità mi attirano molto poco, però ho visto tutti i film che ho trovato piacevoli, per essere un prodotto per ragazzi molto giovani. Mi spiace, perciò, di non poter cogliere al massimo lo spirito della tua fic e, purtroppo, non posso nemmeno valutare quanto i personaggi siano aderenti all'opera originale – ma di gente a me nota vedo solo Gale e non so nemmeno se la sua famiglia appare, e quanto, nella saga.
Spero non la prenderai a male, ma del resto è stato il caso a farci qui incontrare! ;)
E dopo questa parentesi, si parte! ùù
Inizio subito con l'appunto che, benché di base l'uso della punteggiatura sia molto buono, qua e là avresti potuto mettere qualche virgola in più, giusto per render più cadenzata la lettura. Un consiglio, se permetti: leggi a voce alta – o anche a mente, basta che tu lo faccia con una certa attenzione – ciò che hai scritto, una volta finito; questo ti aiuterà a vedere dove le frasi devono essere "spezzate" o rallentate. Una frase lunghina, senza punteggiatura, suonerà infatti come una specie di treno in corsa e così capirai più facilmente dove piazzare quello che serve. Allo stesso tempo, usando bene virgole, i due punti e via dicendo, puoi costruire frasi anche molto lunghe o, se ti interessa, complesse!
Lasciati dire – sto scrivendo man mano che proseguo con le righe, lol – che ti adoro un poco perché, nonostante tu sia piccolina, sai che "po'" va con l'apostrofo e non con l'accento e dell'altro amore ti becchi per quel correttissimo "sì": sembra ridicolo, ma non sono cose saputa da tutti!!! Però ti bacchetto per le "E'", giusto per bilanciare... ùù
Come già anticipato, non so quanto o se la famiglia Hawthorne sia presente nei libri. Mi piacerebbe sapere quanto è frutto della tua fantasia, ecco! ^^
La caratterizzazione dei personaggi mi pare molto buona, pure se non saprei proprio confrontare questo piccolo Gale con quello ormai ragazzo, del futuro. In ogni caso, visto come a sé stante, è un protagonista che convince. Anche il padre è ben sceneggiato: i dialoghi sono semplici, ma curati e, soprattutto, abbastanza realistici da passare per vere frasi dette da qualcuno e poi qui riportate e non, come invece sono in realtà, puro insieme di finzione.
È un po' strano, però, che un padre, rivolgendosi al figlioletto, chiami la moglie, nonché madre dello stesso, col nome proprio. Però ci può stare, anche se è una cosa atipica: del resto non tutti parliamo alla stessa maniera! E certo che è proprio fatto a caso il discorso del signor Hawthorne, lol – povero Gale cresciuto. XD
Un altro commento da rompiscatole: invece di "Pà" forse sarebbe stato meglio metter "Pa'" – perché segue il principio di "po'", cioè una troncatura della parola più lunga.
E non mi piace tanto la frase "Il minatore gli poggiò una mano sul braccio" perché quel "minatore" fa sembrare il padre di Gale quasi un estraneo, mentre, anche se il narratore è esterno, seguiamo la vicenda da un punto di vista intimo, familiare ed è per questo che stona, a mio avviso. Correggerei pure "Le dita di Ian si strinsero al pantalone in un moto di tensione", perché così pare che con le dita abbia acchiappato l'intero capo e non parte della stoffa di cui è fatto.
Quanto alla frase sul carattere e le dita... È anche quello un modo di dire delle tue parti? Ho capito il senso, ma diciamo che non è molto chiaro: potresti semplicemente mettere che sa tener a bada la rabbia o cose del genere, anche perché nella riga successiva ripeti la parola "dita" ed è un pochino brutto, anche perché, poco dopo, continua a trovarsi, più volte. ;) Altra ripetizione è nella frase sulle ali, i genitori e le radici – metterei un sinonimo di lasciare, se possibile – e, appena più in là, per non scrivere troppe volte "vita'' potresti così modificare: "Si può. Ti assicuro che si può. Dipende da come si vuole vivere" o "Dal tipo di esistenza che si vuole condurre'', anche se l'ultima, forse, fa un po' troppo Piero Angela... ^^"
I vari momenti, comunque, sono ben scanditi – anche grazie all'inserimento dei versi – e non c'è confusione, anche se la fic analizza un tempo abbastanza lungo.
Leggo questa frase, penso quella che m'è piaciuta di più di tutto il pezzo: "Rimasero lì, madre e figlio, radice e ala, lasciando che il tempo si fermasse per qualche istante", molto bella!
E pure il Gale cresciuto mi convince: mi convincono i suoi pensieri, i dubbi e le frasi dette. Persino se non ho i mezzi per giudicare quanto sia IC, anche se mi pare che sia proprio generoso e coraggioso come quello originale.
Però ecco il bastone, di nuovo: "Erano parole di Ian, quelle." stona un poco. Perché siamo vicini col cuore e la mente a Gale e il narratore, anche se esterno, alcuni casi coincide con lui, nel senso che pensa ciò che Gale – almeno mi son fatta questa idea... – penserebbe; perciò mi chiedo se non sia un poco alienante, in quella frase, in quel preciso punto, non usare la parola "padre".
Poi è tutto un susseguirsi di momenti intensi, dolcissimi. Non ci sono grandi immagini in questo tuo lavoro, però c'è cuore... ed è una cosa che conta.
Perciò, dopo la lunga analisi, ti assegno con piacere una bandierina verde!
Infine, giusto per la cronaca, così se vuoi puoi modificare, nella frase "degli abitanti del cinque, da [...]" ti segnalo che hai dimenticato la maiuscola – anche io faccio sempre errorini del cavolo e sono contenta quando me li si fanno notare, così posso sistemare tutto! ùù
E dopo questo papiro, vado a far riposare le dita e gli occhi... XD
Ciao!!!

Recensore Master
14/10/15, ore 10:21

Ciao! Eccomi per lo scambio. È tanto che non leggevo qualcosa di tuo!
Mi è piaciuto, soprattutto, ritrovare il tuo amore per Gale. È stato un po' come tornare a casa!
È un personaggio complesso e pieno di sfaccettature che hai saputo ben cogliere, a mio parere.

Ho adorato Ian, i suoi discorsi da padre e da adulto, nonostante stesse parlando con il suo bambino.
Gale è cresciuto prima. Se no, senza quegli insegnamenti, non avrebbe potuto covare gli ideali che ha scelto.

Quando parte, avrei provato anche io rimorso e tristezza nei confronti della sua famiglia.
Ma, "a Gale sono spuntate le ali troppo presto".

A presto!
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Veterano
08/10/15, ore 23:12

Ciao, partecipo anche io al contest "Buon sangue non mente" e girovagando nella discussione del forum ho deciso, nonostante fosse orami tardino per i miei standard, di leggere la tua storia.
Premetto che non mi capita spesso di leggere della famiglia di Gale, forse perché come carattere e personalità lo sento talmente distante e diverso da me che non riesco proprio a stabilire quel certo feeling che ci vuole per poter apprezzare una storia.
Devo dire però che questa one shot (tranquilla, anche io mi sono ritrovata a scrivere un papiro!) mi ha fatto veramente apprezzare questo personaggio.
Adoro quando le citazioni sono inserite così bene in un testo che ne diventano parte integrante e imprescindibile, in un certo senso. Ce lo vedo proprio, Ian mentre dice e spiega in parole semplici la sua filosofia di vita al figlio maggiore.
Posy è fantastica, anche nei suoi cinque anni caratterizzata benissimo.
Non sono una fan dei testi al lato delle canzoni, perché quando non le conosco mi è difficile lasciarmi prendere dalle parole in relazione al testo, ma provvederò subito andando a cercare il brano!
"Giuro di aver vissuto" è qualcosa di fantastico, oggi non mi vengono altre parole per descrivere (e domani ho un compito di italiano, fai un po' te...) questa storia, mi ha letteralmente sconvolta, in senso buono.
Adesso ti lascio, complimenti davvero, sono sicura che anche i giudici apprezzeranno perché è un'alternarsi di scene dalla dolcezza infinita e di riflessioni di vita mai scontate e ben equilibrate.
A presto,
Mel