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Recensione premio per il secondo posto nel contest "Le storie vere sembra che parlino di noi"
Adoro il genere Commedia e quando ho letto l'introduzione, ho saputo subito cosa recensire!
Come anche nella raccolta che ti ha fatto guadagnare questa recensione premio, qui ti confermi un'ottima narratrice "dell'immediatezza": le storie in prima persona, sciolte ed incisive, ti riescono molo bene.
Talmente bene che la prima lettura travolge e, senza fermarsi un attimo, arriva in un niente al termine della storia. Solo dopo, riprendendo fiato, si tirano le somme e si capisce che tutta questa semplicità è solo apparente: in realtà la costruzione della frase e dell'intera unità narrativa è ben pesata per dare al lettore un quadro completo senza mai far cadere il ritmo.
In altri contesti mi sarei lamentata per la sovrabbondanza di puntini di sospensione, ma la scelta stilistica che c'è dietro è chiara: mi par di vedere un pezzettino di Vicky, in tutti quei 50enni che si sforzano disperatamente di fare i ragazzini e scimmiottano usi e costumi di decenni che non sono il loro. Avresti potuto scrivere l'intero testo con le K al posto del CH e sarebbe stato plausibile :)
Dietro l'ottima facciata comica che hai costruito, rimane un'analisi non banale del concetto moderno di Vittoria; mentre nei tempi antichi, come la nostra Nike giustamente ricorda, la vittoria rendeva l'uomo più simile al divino, al giorno d'oggi la vittoria è una foto su Instagram con una bella ragazza e una bottiglia di champagne, dopodiché, avanti un altro. Ma se tutti vincono, nessuno vince... metafora del mondo in cui viviamo. Zeus, più simile a Lele Mora che al più forte degli dei, è la ciliegina sulla torta insieme a sua figlia: l'Olimpo è sempre stato un affare di famiglia.
Mi stupisce solo (o non l'ho colta io) che Nike non si sia lamentata del fatto che un brand di scarpe faccia i soldi con il suo nome!
Comunque sia, molto bene. Non ho riscontrato ripetizioni o errori che mi abbiano fatto interrompere la lettura per capire meglio, il tutto è assolutamente godibile e il contenuto è di facile fruizione, così come il genere richiede.
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