Recensioni per
Ragazza Immagine
di floflo

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/07/16, ore 16:11

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Recensione premio per il secondo posto nel contest "Le storie vere sembra che parlino di noi"
 Adoro il genere Commedia e quando ho letto l'introduzione, ho saputo subito cosa recensire!
 Come anche nella raccolta che ti ha fatto guadagnare questa recensione premio, qui ti confermi un'ottima narratrice "dell'immediatezza": le storie in prima persona, sciolte ed incisive, ti riescono molo bene.
 Talmente bene che la prima lettura travolge e, senza fermarsi un attimo, arriva in un niente al termine della storia. Solo dopo, riprendendo fiato, si tirano le somme e si capisce che tutta questa semplicità è solo apparente: in realtà la costruzione della frase e dell'intera unità narrativa è ben pesata per dare al lettore un quadro completo senza mai far cadere il ritmo.
 In altri contesti mi sarei lamentata per la sovrabbondanza di puntini di sospensione, ma la scelta stilistica che c'è dietro è chiara: mi par di vedere un pezzettino di Vicky, in tutti quei 50enni che si sforzano disperatamente di fare i ragazzini e scimmiottano usi e costumi di decenni che non sono il loro. Avresti potuto scrivere l'intero testo con le K al posto del CH e sarebbe stato plausibile :)
 Dietro l'ottima facciata comica che hai costruito, rimane un'analisi non banale del concetto moderno di Vittoria; mentre nei tempi antichi, come la nostra Nike giustamente ricorda, la vittoria rendeva l'uomo più simile al divino, al giorno d'oggi la vittoria è una foto su Instagram con una bella ragazza e una bottiglia di champagne, dopodiché, avanti un altro. Ma se tutti vincono, nessuno vince... metafora del mondo in cui viviamo. Zeus, più simile a Lele Mora che al più forte degli dei, è la ciliegina sulla torta insieme a sua figlia: l'Olimpo è sempre stato un affare di famiglia.
 Mi stupisce solo (o non l'ho colta io) che Nike non si sia lamentata del fatto che un brand di scarpe faccia i soldi con il suo nome!
 Comunque sia, molto bene. Non ho riscontrato ripetizioni o errori che mi abbiano fatto interrompere la lettura per capire meglio, il tutto è assolutamente godibile e il contenuto è di facile fruizione, così come il genere richiede.
 

Recensore Junior
22/12/15, ore 00:30

Ero alla ricerca di qualcosa di interessante da leggere e recensire per lo scambio, ed eccomi qua.
Premetto che non bazzico mai in queste sessioni del sito, sono per ben altri generi (penso che dando un'occhiata veloce alle storie che scrivo si possa capire subito a cosa mi riferisco), ma quando ho letto l'introduzione di questa storia non ho potuto fare a meno di entrare per leggere.
L'idea di modernizzare le antiche divinità e dare loro una caratterizzazione così attuale mi è piaciuta davvero molto! Leggere di una Victoria così altezzosa, piena di sé, mi ha riportato alla mente molte ragazze che, al giorno d'oggi, sono esattamente come lei. Disposte a tutto pur di ottenere quella "spintarella" in più per avere un po' di fama e successo.
Devo ammettere che, nonostante il suo carattere non sia dei migliori, mi ha strappato parecchi sorrisi leggere i suoi pareri sulle altre divinità. Mi piace come hai personificato questa Dea.
Per il resto, ho trovato la lettura piacevole e pulita. Certo, di errori di distrazione ce ne sono un paio, ma non sto qui a farti la paternale. Capita a tutti di non accorgersi di ripetizioni o altri errori (ti confesso che sono la prima che, pur rileggendo dicimila volte, si lascia scappare qualche svista).
Detto ciò, ti faccio i miei complimenti per questa bella e simpatica storia!
Baci,
Fanny ♥

Recensore Master
19/12/15, ore 15:54

Una storia piuttosto divertente in cui si possono ammirare le capacità di adattamento delle divinità ai cambiamenti dell'era moderna. A questo proposito mi è piaciuto molto il confronto tra passato e presente: soprattutto quando Victoria spiega come sia più facile finire nella storia oggi, con una semplice fotografia, piuttosto che secoli addietro, quando ci volevano mesi o anni per una scultura rappresentativa.
Mi è piaciuto anche l'accostamento tra Atena e Victoria accompagnato dalla spiegazione di Zeus: "non esisterebbe Vittoria senza impegno, senza sacrificio."
Quell'atteggiamento da antipatica di Victoria, quando ripete di continuo che Atena è una racchia e che nessuno la considera, riconduce al modo di porsi di molte ragazze d'oggi. Ciò che conta di più per la nostra protagonista è l'immagine; grazie al suo aspetto può considerarsi vincitrice, ma non sembra rendersi conto che in realtà lei fa solo da contorno ai veri vincitori delle competizioni a cui presenzia. Mi sembra una divinità parecchio materialista e immatura: direi che si è adattata così bene ai tempi che corrono che i suoi due millenni non li dimostra proprio, nemmeno mentalmente. Da certe divinità ci si aspetta almeno un po' della classica saggezza con cui sono spesso dipinti, questa Victoria, invece, è un personaggio spiazzante; una creatura divina parecchio modernizzata e che per questo risulta anche originale.
Solo una nota a livello di punteggiatura:
Nella frase " del resto, voi umani lo sapete bene per ottenere qualcosa,[...]" Io inserirei i due punti tra "bene" e "per", per creare uno stacco in più e rendere la lettura più scorrevole. Per il resto posso dire che è stata una lettura piacevole e che alcune scene mi hanno fatta sorridere. Brava.
Alla prossima!

Recensore Junior
24/11/15, ore 00:05

Ragazza Immagine
- Gradimento Personale: 10/10   
- Originalità: 10/10  
- Stile e Lessico: 9/10  
- Aderenza alla traccia: 10/10 
Totale: 39/40 
Sai, dovrei cercare di far leggere la tua storia all'autore de "Le chiappe di Zeus": tutto, nella tua storia, mi ha fatto pensare alle sue vignette che mi fanno sbellicare dalle risate. E poi nel forum hai ammesso di esserti ispirata a Pollon: questo è un colpo basso, ragazza! La tua storia è leggera, frizzante e, al contempo, ben ancorata al giorno d'oggi con i vari inciuci, favori e raccomandazioni che, ahinoi, dominano quasi ogni faccettatura della società: Zeus non è diverso da molti piccoli uomini che si credono grandi, e Nike/Vicky non è molto diversa dalle varie stelline che vediamo nel mondo dello spettacolo - la differenza è che sia rimasta legata alle sue origini, sbaciucchiando e posando con sportivi d'ogni genere. Spero per lei di non sposare un calciatore, però, solo perché ci sono millanta sport con dei lustraocchi ben più interessanti. Ma sto divagando.
Ho trovato interessante come si sia riciclata e il tono ilare e un po' sarcastico che pervade il suo monologo - perchè, a conti fatti, si tratta di questo alla fin fine - e di certo alcune scelte stilistiche aiutano. C'è anche una vena di nostalgia e rimpianto in sottofondo, che aggiunge spessore a questa ragazza immagine dall'aspetto patinato. Interessante anche la sua relazione con Atena: eh sì, me le immagino girare insieme, la bella e la figlia di papà.


Nuovo recensore
12/10/15, ore 02:03

Molto carina l'idea, certo, c'è qualche errore di battitura/fretta, ma mi è piaciuto!
Non ho capito il riferimento alle vittorie di guerra. Sarà che con tutto questo parlare della gaffe di Miss Italia, mi è venuta in mente lei, però boh, l'ho trovato fuori contesto.

Voto sicuramente positivo, sebbene con qualche appunto^^

Mitrion