L'idea che Achille possa essere geloso di Patroclo è una cosa che adoro. L'ho amata quando è comparsa nel libro - collegata a Briseide - e la amo tutt'ora.
Mi piace il modo in cui hai accentuato la cosa, collocandola in un universo alternativo. Il modo in cui Achille osservi Patroclo e ne segua i movimenti e sia infastidito dall'eccessiva esuberanza della ragazza o dal modo in cui un altro ragazzo possa guardarli.
E' molto protettivo, in un modo che riconosco al vero Achille. Non interviene, non infastidisce Patroclo, lo lascia scegliere, anche se gli costa fastidio.
E, immancabilmente, Patroclo torna da lui, mai abbastanza presto.
Ho sempre pensato che Achille fosse il genere di persona ansiosa e insofferente nei confronti dell'attesa, anche la più lieve, e tu me lo hai confermato, sottolineando che ha contato i minuti in cui Patroclo gli è stato lontano.
La storia mi è piaciuta (anche se avrei preferito qualcosa di più corposo - Patrochille chiatte e lunghissime sono il BENEH!) e ho trovato la scena molto tenera. Sarebbe interessante avere anche il punto di vista di Patroclo: si è accorto che Achille lo sta guardando? Gli danno fastidio tutte quelle attenzioni? Sta contando i minuti anche lui?
Spero scriverai ancora su di loro :)
A presto, Gin |