Recensioni per
Un ragazzo tranquillo
di solomonty

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/11/17, ore 09:56

Recensione premio per il concorso Xtreme
 
Ciao! Passo per lasciarti la recensione della storia che mi hai indicato. Ho letto che la storia è stata scritta per un contest, non ho colto se abbia vinto o comunque si sia posizionata bene, ma sicuramente se fossi stata io il giudice mi sarei divertita molto a stendere il giudizio :)
La figura che descrivi è certamente inaspettata e rompe gli schemi dei protagonisti classici, hai fatto una scelta coraggiosa ma che ha ripagato in termini di efficacia. Non hai problemi con l’italiano, ovviamente, e questo crea uno stacco ancora più netto con le parti “dialettali” volutamente più grezze che permette di apprezzarle entrambe proprio per le loro differenze. Ottimo lavoro!

Recensore Master
28/04/17, ore 18:49

Ok, non è il mio genere ma... wow, cavolo se il tuo ragazzo tranquillo sembra me quando mi fermo troppo tempo a pensareXD
Partiamo dai giochi stilistici che hai messo in atto: parti dalla fine, da quando lui è sotto casa del giudice presumo, con questo flashback di un evento passato che preannuncia in un certo senso l'evento imminente; con questo narratore in prima persona che non ha filtri e sbotta tutta la sua rabbia non solo nei commenti esterni e inseriti magistralmente ma anche lungo la narrazione, dando spessore al personaggio e quindi alla trama - che praticamente qui sono la stessa cosa. E nel mezzo c'è un ripercorrere ciò che lo ha portato sotto casa del giudice, con un coltello in mano: un contest - esattamente quello a cui prende parte questa storia, e qui sta la genialità - su cui aveva posto speranze e che lo ha deluso, con un giudice incompetente che emette sentenze come se non ci fossero conseguenze. Quindi il narratore, che è anche il protagonista, diventa anche lo scrittore e, di conseguenza, anche il lettore. Wow, spero di aver spiegato bene la sensazione che hai creato, non so se te ne sei resa conto. Hai utilizzato il modo più franco e il genere più primordiale per spiattellare al lettore il suo vero Io, quello che c'è al di sotto della maschera che sopprime ogni giorno le persone: l'uomo è un animale, preda dei peggiori istinti, che per vivere sociale e comune si è costretto a incatenarsi dentro vestiti eleganti, modi conformisti e sorrisi di circostanza. Quanto è facile dire a chiunque ti passi a tiro "Buona giornata", quando falso è quella speranza che in realtà è solo un rito convenzionale. Se potessimo davvero dire in faccia alla gente quello che pensiamo - anzi, no, quello che il nostro Io pensa - uscirebbe il fango dalle nostre bocche.
Bellissima la commistione tra l'italiano, il dialetto romano e, mi è sembrato anche di notare, un mix di queste due fasi in un italiano più colloquiale, che si mantiene su toni non propriamente "grammaticali" ma che è di uso comune a dispetto della regione di nascita.
E passiamo al personaggio: unico. L'idea che hai creato in me va oltre la trama in sé, quella palese. Hai mostrato un ragazzo tranquillo, che può anche essere invisibile agli occhi della gente, comune e privo di alcun interesse; e ne hai descritto - chiarito - la psicosi senza inibizioni, priva di morale o etica, quello che un uomo a volte penserebbe di fare e lui invece ha fatto. Il che porta la tua storia su un altro livello. Ti è mai capitato di dover mandare giù un boccone amaro e dissociarti da un evento e nella mente pensare a mille modi in cui fare fuori qualcuno? Bene, è questo l'effetto che hai creato: quello che hai descritto è quello che succede nella mente di tutti noi, le stesse parole, gli stessi impulsi. Hai dato libero sfogo alla natura umana, elevandola dalle leggi morali ed etiche.
Complimenti!
A presto!

Recensore Master
27/03/17, ore 15:18

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia si descrive da sola: cannibale.
Non si può restare indenni ad una lettura così.
E' cattiva, è spaventosa senza elementi particolamente "esotici" o cercare lontano, magari scrivendo il solito copione da film horror
Tanto coraggio, nessun errore, un finale incredibile e una parentesi di "verità" nel mezzo... che farebbe riflettere alcuni giudici!
Spero che possa ricevere l'attenzione che merita, non va spiegata per 1000 righe di segnalazione: va letta

Recensore Master
27/03/17, ore 15:15

Ho amato ogni parola, e per capirci bene è necessaria una premessa: detesto le storie in dialetto, tanto che un mio progetto comico su TVD l’ho archiviato. Però forse ora ci ripenserò, e te lo dedicherò, quantomeno!
Ho visto tutto quello che mi piace: inventiva, cattiveria, follia! Anche se sapere che questa è la vera te mi agghiaccia un po’… o mi fa credere che bluffi ^-^
Sai cosa ho “rivisto” subito?
L’unico film (totalmente) italiano degli ultimi 10 anni che per me ha avuto ragione di esistere, “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Per comprenderci.
Odio le vecchiette furbe in un modo che non so spiegare, mi hai strappato le parole di bocca. E chi prende a calci un cagnetto deve schiattare subito!
Dolce, dolce vendetta, giustizia! *^* L’idea di spaccare le teste degli esseri malefici cattura tanto anche me, quanto mi sono immedesimata… mi devo preoccupare? Devo prendere la pasticchina, vero?
Ma non è finita qui: il contest inserito nel contest. E non ho più parole. La giudicia usa le parolone? Eh, è destino…
Le foto da BIIIPPP da mettere su facebook? Posso fare l’aiutante del tuo cannibale? Ho tempo libero, ultimamente!
E siamo al meglio. La coda della lucertola, vittima designata di ogni dannato marmocchio miserabile di questa terra. Per ora! Non sai cosa hai combinato, Monty. Tu mi istighi, sappilo. Non scriverne più, mi faccio paura!
E già. Non lo sappiamo cosa succede dall’altro lato del PC. A me tante volte le 3 sole persone che sanno che scrivo qui hanno rivolto l’invito di pensare che, forse, dietro “FuffettinaDolce90” si nasconda un maniaco sessuale, o il vicino di casa. E io, che pur sono una gran malfidata: “No!!! Dai, ma a chi può interessare?” Ora…O___O
Forse è bene non avere l’adsl a casa, così cambio spesso indirizzo, ahaahahh!
Meraviglia! Ora la metto in “preferite” e basta, c’è poco da fare. Il mio cuore resta dov’è, sì?
Baci urban,
Setsy
p.s: eh, no, adesso la segnalo per le storie scelte!

Recensore Veterano
08/02/16, ore 13:12

Semplicemente fantastico!
Pazzesca l'originalità di questa storia, Monty: minacciare la giudicia del contest a cui stavi partecipando è stata una mossa perfetta, non so come ti sia venuta in mente, ma l'ho amata :D
Trovo il personaggio principale molto coerente: un vero e proprio "giustiziere" che agisce secondo una morale tutta sua, che però ai suoi occhi sembra perfettamente giusta. Mi è piaciuto molto anche l'uso del tuo dialetto (io sono milanese e aborro il mio, ma quelli di centro mi piacciono tanto tanto), ha reso la storia più "genuina" e ha caratterizzato perfettamente il tuo personaggio.
Complimenti!
Herm

Recensore Junior
18/11/15, ore 02:38

Originalità: Applausi ed inchini, è ovvio. Non mi è mai capitato né venuto in mente qualcosa di simile, quindi, tanto di cappello. Sul serio. 
Mi hai inquietata ed eccitata abbastanza da poterti dire di non essere un porco padre di famiglia, e nemmeno un quindicenne che non sa farsi le seghe (quelle di certo mi vengon bene, per lo meno). 
Tralasciando il tutto, la storia è un misto della giornata tipo del ragazzo tranquillo e un tentativo di aizzarmi. 
Un misto piacevole. Un qualcosa di terrificante che ti lascia il sorriso, decisamente. 
Come un bacio e un pugno nello stomaco dati contemporaneamente. Con la lingua il bacio, ovvio. 
Una storia pienamente idonea al mio contest, innovativa, cruda. 
Il dialetto rende il tutto reale, vivo. Rende la storia plausibile, vera. 
E mi fa pensare di averlo incontrato, il tuo personaggio, quando son venuta a Roma per guardare l’ipocrisia cattolica e farmi scippare la borsa. 

Cannibalismo: Beh… non credo di doverti dire nulla. Sembra che tu viva a pane e cannibali. 


Personaggi: Non è raffinato ed elegante, è grezzo e da scalfire. È il male primordiale. 
L’indifferenza incarnata in un eroe maligno. 
Perché lui combatte per qualcosa. 
Perché lui è un giustiziere. 
Perché non accetta comportamenti sbagliati. 
Non accetta tiri mancini. 
Non accetta nulla che sia sbagliato. Ingiustizie ordinarie che accendono in lui qualcosa. 
Che premono l’interruttore errato. 
Che lo aizzano contro il molestatore. 
Banalità che finiscono con ossa rotte e gole tagliate. 
Come quando uccidi i tuoi genitori perché usano uno shampoo troppo assurdo. 

Godimento personale: 5/5, perché lo saluto anche io e perché non ho nessun cuore da fargli strappare. 

Totale: 50/50 




Lasciando ora da parte il contest, leggerò altro su di te e non solo perchè mi hai minacciata.
Mi piace come scrivi e come ti rivolgi. L'uso del dialetto è stata un'idea davvero azzeccata. Sei riuscita a sfrutta tutto al meglio. 
Complimenti.

Nuovo recensore
16/10/15, ore 15:59

Ciao! Sono arrivata alla tua storia perché anche io ero attratta dal contest "I Cannibali", e mi è capitato qualcosa di simile a quello che è successo a te: ho letto una frase, sono rimasta folgorata e boom! Ho scritto la storia. Solo che, alla fine, ho deciso di non partecipare. Quindi ora sto monitorando le storie che si sono iscritte, perché sono curiosissima di vedere chi vincerà. :)
Ho deciso di recensire la tua storia perché mi ha colpito: mi è piaciuto tantissimo l'inserimento della meta-scrittura, se vogliamo chiamare così il tuo rivolgerti direttamente VodkaEiffel. Spesso anche io mi rivolgo direttamente la lettore, ma trovo che in uno stile "cannibale" questo risalti di più; inoltre, hai legato questa peculiarità alla trama stessa, arrivando al finale a sorpresa. Secondo me è stata un'ottima idea! :D
Altra cosa che mi ha colpito, nella tua storia, è l'utilizzo di stili diversi: il perfetto italiano, il dialetto e l'inserimento del giudizio che hai immaginato potesse arrivarti da parte di Vodka. Hai sperimentato moltissimo sulla struttura narrativa in un singolo testo e questo va a tuo favore.
E poi diciamocelo: sei romana de Roma, popo come me! E c'hai raggione: uno che nun è de Roma, nun lo saprà mai fino 'n fonno che vor di' "l'anima de li mejo mortacci tua!". ;)
Indipendentemente da come andrà il contest, ritieniti soddisfatta di questa storia! Hai svolto davvero un ottimo lavoro. :)
Alla prossima, un bacio.

Nuovo recensore
14/10/15, ore 19:18

ok, sono commossa ^_^
il colpo di scena finale è azzeccatissimo, è veramente inquietante.
a me sinceramente più che aldo nove ricorda il pazzo di american psyco, sbaglio?

Recensore Master
14/10/15, ore 18:39

La prima cosa che ho pensato è che la vecchiaccia tu l'avessi conosciuta sul serio, già me l'immagino la furbetta passare davanti a tutti!
Monty... sono allibita! Cavolo che brividi lungo la schiena, davvero terrificante nella sua malata, violentà semplicità.
Proprio un ragazzo tranquillo!
Wow, lo dicevo io che a scrivere solo di Marty eri sprecata!
Amò, tanti auguri! Te vojo bene! ... va bene così? Un abbraccione grande!