Non puoi immaginare quanto mi è mancato questa storia! E’ una sofferenza aspettare perché me ne sono così affezionata che se tu avessi già pubblicato tutto, mi metterei a leggerlo tutto ad un fiato in una notte.
Mi mancava Sophie e la sua caparbietà, mi mancava quel gruppo scalmanato di amici che si ritrovano, mi mancava Matthew e le sue incognite, e soprattutto, mi mancava Jayden. Leggerei di lei tutti i giorni, se potessi.
I tuoi capitoli sono sempre un crescendo. Più leggi e più hai voglia di leggere. Mi fai chiedere: come si fa a migliorare una cosa già perfetta? Già dalle prime righe se ne percepisce la qualità, eppure riesci a migliorarti di parola in parola. E la risposta a quella domanda ancora non l’ho trovata. Parti con la preparazione di qualcosa e questa in sé è già stupenda. Il resto? Il resto è da brividi. Non so come ci riesci, non so che superpotere tu abbia, ma grazie per tutto questo. Non mi legavo a una storia in questo modo da un’eternità e non posso che dirti grazie.
Che posso dirti? Per una volta voglio saltare subito alle conclusioni finali per poi fare dietrofront. Quel gioco, Track or Threat, è geniale. Perché non esiste davvero? E’ un’ingiustizia. Solo il nome basta ad incuriosire perché dai, Traccia e Minaccia? Hai giocato con i nomi Trick or Treat in maniera favolosa, come ti è venuto in mente? Le regole, la caccia al tesoro, i luoghi, i personaggi. Cazzo, se è stupendo. E il modo in cui hai organizzato ogni cosa, l’introduzione della festa, l’introduzione del gioco, il gioco, il finale. E’ il tuo capitolo meglio riuscito per ora. In più è geniale anche per il fatto che sei riuscita a mettere tutti i personaggi importanti nello stesso capitolo con un ruolo ben preciso. Nessun ammasso di gente scomposta, nessun particolare di troppo, nessun elenco pesante. E’ tutto così giusto e al suo posto e non so nemmeno che dire, mi sto ripetendo troppo, cioè, renditi conto dell’effetto che mi ha fatto.
E okay, ora parto con la mia ‘analisi’ passaggio per passaggio. Se ce la faccio. Perché non so descrivere questo capitolo con altre parole se non: perfezione.
Okay, respiro profondo.
Sinceramente non avevo idea di come potessero vestirsi le nostre due donzelle. Mi ci è caduto il pensiero di tanto in tanto e non sono mai giunta a una conclusione finchè non ho smesso di pensarci, convinta che mi avresti sorpreso in ogni caso. E così è stato. ‘Mary Poppins gotica’, così si definisce Jayden, e direi che, dalla descrizione e tutto, è pure azzeccato! Io non avrei mai reso una festa in maschera così dettagliata. Nel senso, mi sarei buttata su ‘mummia’, ‘strega’, le solite cavolate insomma, che mi avrebbe penalizzata, invece riesci a rendere una cosa lussuosa pure una festa in maschera.
Sophie invece si vestirà da sposa cadavere e beh, già le amo. Il commento su Damien e la piccola presa in giro è stupenda. Sai già che odio le feste, ma ad una festa così, con le ragazze tra gli invitati, mi sarebbe piaciuta probabilmente. Mi catapulti in questo mondo meraviglioso, please? Voglio farci amicizia!
Ma ehi, Sophie non può odiarmi il celeste. E’ un colore stupendo. Però, quando parla con Jayden, ha sempre quel tono affettuoso e dolce. Si fa amare.
“La sua amica e i suoi modi assurdi. Era tutto un gioco di complicità, un capirsi e riprendersi continuo.”
I saluti finali, poi, sono un’altra piccola meraviglia.
Passando oltre, c’è questo.
“Era semplicemente più forte di lei. Ritrovarsi a un fascio di nervi ogni volta che metteva piede fuori casa era frustrante – le logorava ogni forza. Non sapeva mai perché poi invece la forza riusciva a trovarla comunque, anche solo per mettere un piede davanti all’altro.”
Non penso abbia bisogno di essere commentata.
Quell’abitudine di Jayden di guardare fuori dal finestrino ce l’ho pure io e probabilmente l’ho già detto in passato. I pensieri che le corrono nella mente, sono pensieri molto profondi. E ancora non si capisce bene il perché. Perché si sente così? Perché vuole superare quella soglia? Io, personalmente, avrei i miei motivi da dare. Ma quelli di Jayden ancora non si conosco. A chi pensa? Chi vuole raggiungere? E’ una frase così toccante quella che hai descritto.
“Immaginò di alzarsi leggermente da terra e prendere il volo. La forza di gravità non avrebbe potuto niente contro quella corsa senza eguali, tanto era il desiderio di varcare una soglia invisibile a chi rimaneva con i piedi ben piantati a terra per tutta una misera vita. Invece lei sapeva che esisteva. Voleva raggiungerla, voleva oltrepassarla, eclissarsi, e non fare ritorno. Mai più. Eppure sapeva che era irraggiungibile. Era irraggiungibile, perché lei stessa lo era, e finché fosse rimasta tale, non avrebbe mai avuto accesso a quello che lei più desiderava al mondo.”
Mi fa domandare ancora di più cosa nascondi Jayden. Tutto il capitolo è così d’altronde, tutto il capitolo ha un velo di sofferenza intorno che rende tutto ancora più reale. Sento quasi di poterla toccare, questa sua malinconia.
Quando arrivano a destinazione e Jayden capisce che Sophie c’è già stata, credo si senta un po’ tradita da lei. Non ti saprei neanche spiegare il perché. Anzi, sì, forse lo saprei spiegare visto che è una sensazione che conosco.
Aprendo una piccola parentesi, la frasi dei sogni nel cassetto, quelli che si è rassegnati a veder sparire e tutto il resto, è una bellezza.
No cioè che poi, quella battuta di Jayden sul togliersi il vestito. Cioè. JAYDEN! Che ti passa per la testa! Quanto la amo, sono il genere di battute che farei io!
La dimora Redwing è una villa a dir poco stupenda!! Cioè, quanto ricchi sono?? Chi è che trova la voglia di pulirla? Ma tornando seri.
“[…] dandole l’illusione di trovarsi in tutt’altro mondo, con tutt’altre persone. E le sarebbe piaciuto da matti, superare quella soglia invisibile. Cambiare, senza rendersene conto. Ma invece no, doveva essere una scelta sua. E avrebbe dovuto lottare.”
E ad accogliere Jayden chi c’è? Quell’idiota di Jonathan – sono tutti idioti – che è calato così nella parte da fare sghignazzare persino me! Dai però, sa essere simpatico. Sai, inizio davvero a farmeli piacere. Cioè non tutti per ora. Ma non sono così male, nessuno di loro. Però da Matthew mi aspetto molto. SAPPILO. Dovrà sudarsi la mia approvazione.
Edward invece sembra non aver capito chi è Jayden. Quel suo commento, il non essere una vittima, viene distrutto da un solo sguardo di Eltwin. Lui sì, che sembra conoscerla.
“Le sarebbe piaciuto credere che fosse vero. Anche se molto spesso si era rifugiata nella sensazione di impotenza – derivante da una situazione in cui si ripeteva e autoconvinceva di non poter far nulla – non sopportava più il fatto di non fare tutto quello che le passava per la testa e le dava l’assaggio di una felicità irraggiungibile. Tutto quello che le avrebbe fatto trovare se stessa, finalmente.”
E Jack ha la ragazza!!!! E Jayden ci rimane male!!! E qui apro un’altra piccola parentesi. Anche la descrizione stessa del vestito mi ha colpito. Non è banale, scontata. Non è un “Il vestito era: blablabla”. Il tutto avviene tramite l’immagine riflessa della stessa Jayden descritta attraverso i suoi occhi. Mi ha piacevolmente colpito.
E poi beh, c’è la parte del gioco. Non so, da qui in poi sono stata letteralmente incollata allo schermo. Sia per il gioco in sé e come lo hai costruito, sia per come lo hai reso e plasmato.
Jayden mi ha fatto tanta tenerezza quando dice a Sophie “Che cosa? Mi lasci qui, di nuovo?” Quel ‘di nuovo’ soprattutto. Piccolina, la vorrei abbracciare. Ma la vorrei abbracciare sempre. E poi ancora di più quando la nominano ‘seeker’! Che colpo basso, dai. Però si è fatta valere.
Da qui in poi è tutto un indizio, e non solo per Jayden, anche per noi lettori.
“Tutto quello che le stava succedendo era crudele. Crudelmente bello, ma pur sempre crudele.”
Ho già esagerato con le frasi citate e veramente, da qui in poi sappi citerei tutto. Ogni cosa, davvero. Tutti gli indovinelli (che a proposito, li hai inventati tu? ), i luoghi in cui si è incontrata con ciascuno di loro, mi domando quanto faccia parte del passato di Jayden.
La grande quercia, la Stamberga – anche se solo accennata - , la Capanna, il masso, la postazione del fuoco, il recinto, il fiume, la grotta.
Tra tutti loro mi hanno colpito di più Eltwin, che non capisco perché si comporti così e sta sempre sulle sue, Mary che in qualche modo sembra nascondere un passato e dei segreti in comune con Jayden e beh, il pezzo finale con Matthew.
IL QUASI BACIO. LYS. IL QUASI BACIO. Non so nemmeno come reagire su questo perché non me l’aspettavo ma proprio zero, ma zero assoluto! E il paragone con Draco Malfoy azzeccatissimo. Ma comunque, IL QUASI BACIO.
“Jayden non si mosse, i piedi che prima faticavano a reggere il suo peso, ora perfettamente incollati al suolo, come in attesa di qualcosa che non sarebbe mai arrivato.
O forse, magari, sì.”
“Quando allungò le braccia per afferrarlo e avvicinarlo a sé, lui era già sparito. Probabilmente era già lontano.”
Quanto è bella questa scena. Troppo, te lo dico io. Mamma mia, davvero.
E poi una parte ancora più bella forse. Il suo ritorno in quella grotta. Il tesoro. Il pianto liberatorio. L’esultazione per la vittoria perché credo abbia cambiato idea, ora, riguardo a questo gioco. E’ stata una botta di emozioni assurda per lei. Però comunque alla fine ci ha solo guadagnato, dai. E’ così felice di aver vinto! E quel biglietto aereo?! Quindi il prossimo capitolo è ambientato a Ransom? Oddio finalmente sapremo qualcosa in più! Non ho una frase preferita questa volta. Ho proprio tutto un pezzo! Tutta questa ultima parte! Che posso dirti se non che mi è piaciuto tantissimo?? Se hai altri capitoli così come assi nella manica, decreterai la mia morte. Morte da esultazione. Non so nemmeno se esista. Fantastico è dire poco.
Lys, che dire. Quelle coperte ti conviene spedirmele presto. Ho i brividi, di nuovo, a causa tua. ♥
Complimenti vivissimi per questa tua meraviglia.
Non vedo l’ora di conoscere tutti i dettagli e di leggere i prossimi capitoli. Davvero.
Nel frattempo, ti aspetterò con ansia.
Un abbraccio forte.
Tua,
Olly |