Un frammento molto suggestivo, pieno di immagini potenti e ricche di poesia.
La visione del film mi aveva molto colpita, con la sua potenza immaginifica, e temevo che questa sua particolarità non si traslasse bene nella parola scritta - che il rischio forse di appiattirla e semplificarla.
Tu ci sei riuscita perfettamente, facendomi riprovare quelle sensazioni di bellezza e meraviglia, e lo fai usando uno stile arioso, liscio ed evocativo - che riecheggia la favola originaria - arricchedola di profondità e sensibilità.
Molto bella la simbologia dell'acqua, che pervade ogni fibra dei due bambini, rendendole creature mobili e fluide - come l'elemento che li ha generati. Azzeccata l'idea che vadano assieme alla ricerca del drago marino - loro padre, senza che ne siano consapevoli, così come non sono consapevoli che il viscerale legame che sentono è scritto nelle loro carni. Jonah ed Elia lo accettano come parte di loro, lo vivono con naturalezza nella quotidianità dei gesti, senza farsi domande. Questa loro quieta accettazione - che riempie le loro vite - mi ha lasciato addosso una sensazione di gioia e serenità.
Detto questo, trovo che il tuo stile sia ormai maturo per tentare qualcosa di più di brevi frammenti/fermo-immagine, per quanto ricchi di bellezza - qualcosa dove far muovere e agire i personaggi all'interno di una trama, di uno sviluppo, e dove farli interagire con altri personaggi, eventi, situazioni - che li mettano alla prova, che li facciamo cambiare, che diano loro un più ampio respiro.
Lo dico in generale, ma qui in particolare dato che leggo che vorresti ampliare questa storia, e forse questi personaggi - con cui sei in profonda sintonia - potrebbero prestarsi a farti fare questo ' salto'.
Io ti segurò molto volentieri. :) |