Quarta classificata al contest:
"Multifandom contest: quando il Missing moment diventa importante"
Originalità: 8/10
Tu hai scelto un evento preciso, la morte dei coniugi Longbottom: triste e toccante. Devo ammettere che ho sempre trovato più commuovente la loro morte rispetto a quella dei Potter, forse proprio per il fatto che non se ne parli più di tanto nei libri. E Neville… adoro il suo personaggio, così coraggioso, così impacciato così… Neville. Perciò, non posso che ammirare il tuo lavoro. Ovviamente, hai trattato bene l’argomento, donando al lettore un’immagine chiara della sofferenza provata da Alice, mentre subiva il diabolico anatema da parte di Bellatrix. C’è, tuttavia, qualcosina che mi ha lasciata leggermente a bocca asciutta: l’amore. Mi spiego meglio: hai tratteggiato benissimo la sofferenza di Alice, hai reso l’idea di ciò che stava provando, ma è come se mi fosse mancata la nota d’amore nei confronti del marito. Non so se mi sono spiegata, ma nel momento del dolore è come se tu non avessi dato ad Alice qualcosa a cui aggrapparsi. È sicuramente vero che il dolore offusca i pensieri, ma avrei preferito una sorta di “luce in fondo al tunnel”. Chiaramente, ti sto parlando da moglie: credo che se vedessi mio marito soffrire in quel modo, avrei un dolore lacerante dentro perché la sofferenza fisica potrei sopportarla, mentre vedere mio marito in quelle condizioni no. Quindi, avrei preferito più pathos amoroso, più dolore dell’anima ma è una mia preferenza, questa, che non vuole nel modo più assoluto sminuire o criticare il tuo lavoro, che è stato davvero eccellente.
Stile 10/10
Che dire? Sai scrivere, hai una sensibilità di forma davvero notevole. Nella tua semplicità (cosa che apprezzo sempre tantissimo nella scrittura) riesci a creare delle immagini nitide nella mente del lettore. Apprezzo sempre tanto quando con parole semplici si riesce a “toccare” il lettore e tu, questo, riesci a farlo senza problemi. Usi frasi articolate nel modo giusto, ovvero né troppo lunghe né troppo corte, e gli aggettivi sono immediati.
“Alice si portò le ginocchia al petto e in posizione fetale pregò che la fine arrivasse presto” questo è, fra tutti, un esempio di ciò che ho apprezzato del tuo stile: riesci a trasmettere il dolore e la paura di Alice, attraverso un’immagine chiara, quella della posizione fetale. Una posizione così infantile, così colma di richiesta di aiuto alla quale non si può rimanere indifferenti (a meno che non sia Bellatrix il boia).
Ho trovato solo una cosa che non ho apprezzato quanto il resto, una ridondanza che, secondo me ha leggermente appesantito la frase. Tu scrivi:
“…divenne un’immagine soffusa avvolta dall’offuscamento dei suoi pensieri” secondo me l’uso di “soffusa” e “offuscamento” danno pesantezza al ritmo. Sembrano quasi onomatopeici eppure non mi hanno richiamato un’immagine precisa. Ma, anche in questo caso, è solo una mia impressione e, anzi, mi piacerebbe sapere quale fosse il tuo scopo.
Gradimento personale 8/10
Direi che è chiaro che mi sia piaciuta! Ogni momento mancato nella storia ha un valore aggiunto per noi lettori e tu ne hai scelto uno davvero bello. Quindi, non mi resta che farti i miei più sentiti complimenti, davvero. |