Recensioni per
Il suo dolore, la mia impotenza
di Laly of the Moonlight

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/16, ore 22:16

{Uno sguardo vale più di mille parole}
Sesta classificata (a pari merito)
Il suo dolore, la mia impotenza di Laly of the Moonlight.
 
Grammatica: 9.55/10
Dunque, per quanto riguarda questo primo parametro, non ho nulla da dirti; indubbiamente possiedi delle ottime basi grammaticali, la sintassi è pressoché perfetta, hai fatto un buon uso della punteggiatura, riuscendo a catturare al meglio le pause all’interno dei periodi. Di seguito ti segnalo le piccole imprecisioni che ho riscontrato.
• - E' sicuro di stare bene? - → È. (– 0.25)
• In quel momento mi voltai verso di lui e osservando attentamente la sua guancia, capii le sue parole. → In questo caso, personalmente, aggiungerei una virgola dopo la congiunzione e: […] e, osservando attentamente la sua guancia, […]. (– 0.05)
• Roy Mustang, l'Alchimista di Fuoco, un cane dell'esercito che aveva partecipato alla guerra di Ishval seminando morte e distruzione...stava piangendo sotto i miei occhi. → Hai dimenticato lo spazio dopo i tre puntini di sospensione. (– 0.05)
• Vederlo così indifeso, così fragile, così umano mi diede la dimensione del dolore immenso che stava provando. → Personalmente aggiungerei una virgola dopo così umano. (– 0.05)
• Avrei voluto abbracciarlo, asciugare le sue lacrime dolcemente, sussurrargli parole di conforto...ma non potevo. → Hai dimenticato di lasciare lo spazio dopo i tre puntini di sospensione. (– 0.05)
 
Lessico e Stile: 4.98/5
Mi piace il tuo stile: in poche frasi sei riuscita a racchiudere l’essenziale del momento, approfondendo i sentimenti di entrambi i personaggi, ma di questo ne parlerò in altri criteri di valutazione.
Ho adorato il ritmo della flashfic; mi sembrava di sentire le gocce di pioggia cadere, scandendo il ritmo della mia lettura. So che non ha piovuto, però era quasi come se di sottofondo vi fosse una sorta di pioggia invisibile, capace di amalgamarsi alle sensazioni che provava Riza; sei stata veramente brava!
Un piccolo appunto, non che sia sbagliato, altrimenti avrei corretto la frase nel parametro precedente, però nella frase: “Piangeva come solo gli adulti sanno fare, in silenzio, senza singhiozzare.” il secondo verbo può essere scritto anche all’imperfetto (sapevano), tuttavia nel contesto in cui hai adoperato l’espressione, vanno bene ambedue le forme.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Potevo non darti il punteggio pieno? Giammai!
Dunque, il personaggio di maggior rilievo, all’interno di questa flashfic, è senza alcun dubbio Riza, la quale percependo il dolore del Colonnello, si immedesima, analizzando il rapporto che legava i due amici, compatendosi – quasi – di non riuscire a trovare alcuna maniera per tirare su di morale, o meglio, confortare l’uomo.
Ecco, ho chiaramente visto un’evoluzione nella sua caratterizzazione: inizialmente la vediamo avvicinarsi a Roy, tuttavia pare non comprendere appieno il dolore che quest’ultimo prova per la scomparsa di Maes Hughes, tuttavia, approfondendo un poco, conversando, comincia a capire che il legame che univa i due uomini era più profondo di quanto dessero a vedere.
Dall’altro lato abbiamo Roy, un uomo segnato dal dolore che incolpa la pioggia, che non c’è, per le stille d’acqua che cominciano a rigargli le gote, e proprio qui si ha il massimo del suo dolore e la comprensione della donna che gli sta accanto.
In sostanza: hai delineato perfettamente i due personaggi, soffermandoti sulle varie sfaccettature che li caratterizzano, in particolar maniera con Riza – con la quale mi sono immedesimata.
Ottimo lavoro!
 
Titolo: 5/5
Il suo dolore, la mia impotenza.
Focalizziamoci un attimo sul titolo, senza prendere in considerazione il brano appena letto. All’interno della testata è insito un concetto che tutti noi abbiamo chiaro nella nostra mente: quando si tratta del dolore altrui non sappiamo mai come comportarci. È un dato di fatto, universalmente riconosciuto.
Ecco, questo è ciò che mi ha colpita del titolo e l’elemento che gli ha permesso di imprimersi nella mia mente. Ognuno di noi reagisce al dolore in maniera differente: c’è chi piange, singhiozza, urla, mostrando la sensazione che prova, c’è chi si tiene tutto dentro e c’è chi è una via di mezzo tra le precedenti “classificazioni”. Ovviamente quella che sto facendo io è solo una generalizzazione perché sono presenti tantissime sfaccettature che io non ho preso in considerazione, però mi serve per dire che poi ci siamo noi; coloro che si sentono quasi in dovere di consolare tale persona. E se questa persona ci è incredibilmente cara, allora ci troviamo ancora più in difficoltà. Ecco, sei riuscita a delineare perfettamente questo concetto con questi due aggettivi possessivi: suo e mia. Il suo dolore, palpabile e percepibile attraverso le sue parole ed espressioni facciali; e la mia impotenza, ovvero la mia incapacità di compiere qualsiasi azione che possa confortarlo almeno un po’, fargli capire che sono al suo fianco, pronta a sostenerlo quando ne avrà bisogno, pronta ad accompagnarlo silenziosamente nel suo percorso.
Tutto ciò mi ha permesso di apprezzare al meglio il titolo che hai scelto, il quale mi ha condotta all’interno della vicenda che hai narrato.
 
Introspezione: 4.98/5
Dunque, hai centrato senza alcun dubbio il tema del Contest; infatti il dolore che prova il Colonello è visto, e ci è trasmesso, dagli occhi di Riza, la quale grazie a ciò che percepisce, riflette sulla sua condizione di amica più che di braccio destro. Queste considerazioni ci permettono di entrare in simbiosi con la donna, capendone al meglio i sentimenti contrastanti, ma che conducono ad un unico grande punto interrogativo, che la stanno animando, quasi con violenza.
Già, in questo momento, dopo avere riletto un’altra volta la tua flashfic, mi viene naturale paragonare la donna ad una palma, le cui foglie vengono scosse dal vento di una tempesta. No, non sono impazzita, era solo un esempio per farti comprendere quanto io sia entrata in sintonia con lei. Sei riuscita anche a farmi commuovere, perché il dolore che prova Roy, e che di conseguenza prova anche Riza, come ti ho già detto, viene percepito chiaramente e, personalmente, mi sembra quasi di essere entrata all’interno del testo, come se – perdona il mio chiaro riferimento a Harry Potter – io, adesso, mi trovassi all’interno di un Pensatoio. Insomma, hai fatto veramente un ottimo lavoro!
 
Originalità: 9.98/10
Dunque, confesso, come già fatto in un’altra valutazione, che la mia conoscenza del Fandom mediante le fanfiction è abbastanza limitata: sono parecchio selettiva, quindi ho letto veramente poco, tuttavia questo evento ci è stato mostrato sotto vari punti di vista: quello di Roy, quello della moglie di Maes, quello della figlia di Maes, quello di Edward e quello di Winry. Eppure, tu sei stata originale perché sino ad adesso non avevo trovato alcuna storia che trattasse di questa morte attraverso gli occhi di Riza, la quale si rifà al dolore di Roy. Ecco, l’originalità risiede proprio nel permetterci di percepire, perdona l’orribile sintassi, tale sofferenza mediante le riflessioni di Riza, senza che sia effettivamente il Colonnello a porci direttamente dinanzi a questo sentimento. È come se tu avessi creato una catena d’osservazione: Riza osserva Roy, e noi, lettori, osserviamo Riza. Ottimo lavoro!
 
Gradimento personale: 10/10
Ultimamente, in barba al mio lato romantico, sto prediligendo le storie malinconiche, quelle che ti fanno soffrire e perché no?, anche piangere, risollevando un po’ il morale.
Se la storia mi è piaciuta? Ovviamente! L’ho adorata, anche perché sei riuscita a trasmettermi tutta la sofferenza di Roy ed il mio pensiero è volato alla RoyAi – che non fa mai male, detto tra di noi.
Ho adorato come hai analizzato tutti i pensieri che sono passati per la mente alla donna, mettendoli su carta elettronica, permettendoci di perderci all’interno. Sono riflessioni veramente profonde ed anche nella loro semplicità hanno il potere di farci rimuginare ed immergere nella vicenda che ha colpito non solo i protagonisti di questa flashfic, ma in generale tutti coloro che hanno instaurato un legame più o meno profondo con il defunto – chiedo venia! –, e tutti noi lettori del Manga o visionari dell’Anime.
Ho adorato come sei riuscita a farmi immedesimare in Riza, come tu sia riuscita a far sì che quelle considerazioni venissero quasi da me: per un momento mi è sembrato che fossi stata io a parlare, nella mia mente, e che Riza fosse lì solo per fare da tramite; un collegamento tra me e la pioggia-non-pioggia di Roy.
Sei stata veramente brava, sicuramente consiglierò questa storia ed aspettati, quando avrò un po’ di tempo libero, una mia incursione all’interno della tua pagina d’autrice!
 
Totale: 54.49/55