Recensioni per
L'Oscuro Signore si racconta
di Undead

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
29/01/18, ore 18:48
Cap. 1:

Ciao!
Sono qua per la tombola!
Ho scelto questa tra le altre, perché ha un titolo accattivante, e io, pur non essendo fan accanita di harry potter, pur conoscendolo, avevo voglia di leggere qualcosa di un po' diverso.
Qui abbiamo a che fare con un bambino, Tom, che vive in un orfanotrofio, che si sa non è il posto più sereno dove crescere. Tom è intelligente, acuto, è capace, sa il fatto suo, ma già da queste poche pagine si capisce come sarà il suo destino. È comunque un bambino problematico, incapace di relazionarsi, incapace di farsi amare, forse per paura di soffrire? Questo non è dato saperlo, quello che penso è che l'ostentata indipendenza e freddezza di Tom, forse nasconde più di una fragilità.
Comunque l'inizio mi è piaciuto, rende l'idea di un'infanzia travagliata e solitaria.
A presto
Ladyhawke83

"Questa recensione partecipa all'iniziativa del giardino di efp, 10000 recensioni in un anno"

Recensore Master
18/03/16, ore 20:15

...E? Cos'ha trovato? Non puoi lasciarmi così! Son curiosa! D:
Ok, mi ricompongo.

Ciao!
Come ti ho già detto, mi piace leggere tutto ciò che riguarda i "cattivi" e più il racconto è introspettivo e più mi piace, anche se magari sono "cattivi" che non conosco, come in questo caso.
Beh, direi che il nostro caro Voldemort era un sociopatico con la "s" maiuscola. A me piace molto l'aspetto psicologico dei personaggi e ogni tanto cerco di "analizzarli", per capire cosa davvero li spinga ad essere come sono (oltre a traumi, come il vivere rinchiuso in un orfanotrofio).
Sai cosa ho notato? La tua narrazione segue un climax ascendente: all'inizio, infatti, Tom ci dice solo che gli piace spaventare gli altri bambini e che nell'orfanotrofio in cui vive è considerato da tutti un malato, come lo era (anche se ci credo poco) sua madre; poi, però, ci dice che non solo gli piace ferire il prossimo e la vista del sangue, ma che addirittura si diverte a catturare e poi torturare animali indifesi (e qui, gli avrei dato tante randellate sulle gengive!). Mi piace questo climax, questa tua strategia narrativa. E sai perché? Perché da una parte ti consente di comprendere il personaggio e di provare anche pietà nei suoi confronti, ma dall'altra ti permette di capirne la malvagità e di odiarlo, o comunque disprezzarlo. Per quel che vale il mio parere, hai creato il mix giusto per una degna storia introspettiva, fatta di luci e ombre, dai capitoli brevi come brevi sono di solito gli scorci sul passato.
Non conoscendo la saga, non mi sbilancio nemmeno in questo caso, per cui mi limito a rinnovarti i miei complimenti per lo stile "bambinesco", che ben si adatta alla voce narrante (in fondo, qui abbiamo un baby Voldemort, no?).

a presto!
Elly

Recensore Master
17/03/16, ore 21:01
Cap. 1:

ciao, sono passata per il gioco del'oca.
non ho mai letto ff completamente focalizzate sul signore oscuro e forse ho sbagliato
 di solito si dice che i blli, quelli che si dimostrano più forti e maleducati agiscan così perché non riescono a controllare la relatà che li circonda ma non so se e quanto il bambino Tom rientri in questa categoria. Tom ama il buio e la solitudin, sa che sarà un emarginato eppure cova la segreta speranza che un giorno incontrerà qualcuno in grado di capirlo, qualcuno come lui. ma non so se lo ammetterebbe mai ad alta voce. bello bedere come a dieci anni riassuma nietzche e il concetto di uomo superire agli altri. insomma: un bambino che promette bene per il futuro.
a presto
Aris

Recensore Master
17/03/16, ore 21:01
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per il gioco dell'oca efpiana; dovevo scegliere una storia introspettiva e questa ha attirato la mia attenzione.
Ho letto Harry Potter molto tempo fa, quindi non ho un ricordo troppo nitido di Tom. Comunque sia mi pare che tu abbia descritto bene i suoi pensieri, il suo sentirsi superiore a tutti perché ha delle doti straordinarie; si capisce quanto la vita sia dura per lui, con tutti i pregiudizi che gli vengono rivolti dagli altri e la solitudine... Davvero un buon lavoro, ti sei immedesimato perfettamente in lui seppur usando la terza persona e poi soltanto alla fine la prima. Il tuo stile di scrittura mi piace, si sofferma molto sulle emozioni, anche se qualche virgola in più in qualche punto ci sarebbe stata solo che bene, ma penso possa andare anche così; a parte questo non ci sono errori né di grammatica né di battitura, è un testo molto semplice e curato. Un ottimo prologo, che ho letto con piacere, per via della lunghezza non troppo pesante e il linguaggio semplice ma molto efficace che hai utilizzato.
C'è da chiedersi cosa si racconterà nei capitoli successivi, se Tom riuscirà a uscire dall'orfanotrofio di cui ha tanto disgusto oppure se si passerà direttamente ad avvenimenti dove è più grande con un gran salto temporale.
Non ho nient'altro da dire, se non che mi è piaciuta molto e sei stato davvero bravo nell'immedesimarti in questo personaggio che nei libri e nei film non viene trattato poi così tanto a fondo. Complimenti!
Alla prossima
-H.H.- 
(Recensione modificata il 18/03/2016 - 01:00 am)

Recensore Veterano
17/03/16, ore 20:40
Cap. 1:

Ciao, sono qui per il gioco dell'oca!
Che dire? L'idea di raccontare del passato di Colui che non deve essere nominato è molto intrigante! Il mio cattivo preferito è l'Ade della Disney, ma se la gioca un sacco con Tom, che trovo essere un personaggio molto affascinante! La sua mente brillante e la sua ambizione saranno difficili da gestire, ma il modo in cui ha scritto questo capitolo mi ha dato una buona impressione sul resto della storia, in cui spero di continuare a vedere l'evoluzione del nostro Signore Oscuro :)
Il tuo stile mi piace molto, semplice e conciso! L'unico appunto che ti faccio è quello di provare a fare più descrizioni; per qunto il testo funzioni bene, avresti dovuto cercare di descrivere un po' l'orfanotrofio in modo da coinvolgere di più, spiegare il perché Tom lo odi tanto, giusto per intenderci! Per il resto non ho notato errori, dovresti solo trovare altri sinonimi alla parola "casino", non è il massimo da leggere in una storia!
Detto questo, seguirò con piacere questa storia e fino ad allora alla prossima ^^

Zenya

Recensore Master
17/03/16, ore 20:07
Cap. 1:

Ciao! ^^
Allora, so che probabilmente mi lancerai mille mila accidenti, ma... io non ho mai letto Harry Potter né ho mai visto i film. Alle elementari - quando tutti i miei amichetti avevano la loro copia di Harry sul banco - io ho preferito leggere Calvino.
Ma - c'è un "ma" grande come una casa - ho sempre provato una grande ammirazione per questa saga e per la donna che l'ha scritta, perché ha accompagnato nella crescita tante persone e ha regalato loro molte emozioni.
Fatto questo piccolo preambolo, adesso ti spiego perché ho scelto di leggere proprio la tua storia: perché hai dato voce al "cattivo" della situazione (anche se sono una capra ignorante, a grandi linee so chi è Voldemort). Ho sempre creduto - e le mie storie lo rispecchiano - che chi odia tutti, chi è "cattivo" non lo è per un "difetto di fabbrica", ma ha le sue buone ragioni per esserlo. E sentirsi diversi dagli altri, sapere di incutere timore, sentirsi in un qualche modo un reietto mi sembrano delle buone motivazioni. In fondo, quanto tutti ti odiano hai due scelte: o ti annichilisci o provi piacere e fai in modo che ti odino ancora di più. Tom ha scelto che incutere timore - almeno per lui - sia meglio che farsi amare, soprattutto se si possiedono poteri che gli altri (i così detti "babbani"? Ricordo che sono una capretta ignorante, abbi pietà!) non possono e non potranno mai capire.
Che dire? Ho apprezzato molto l'idea di dare voce ai pensieri di Tom, che sento davvero realistici. Vanno in crescendo, oserei dire, perché se all'inizio sembra quasi dispiaciuto per il suo isolamento, alla fine della narrazione si capisce perfettamente che ha completamente abbracciato la propria "diversità" e che ha capito che, se saprà come sfruttarla, lo porterà lontano.
Ti faccio i miei complimenti per lo stile pulito e fluido, ho apprezzato particolarmente le frasi brevi, che a mio avviso definiscono al meglio l'introspezione del personaggio.
Complimenti!

Elly

Recensore Veterano
15/03/16, ore 20:46

Ehilà! 
Sono qui per il gioco dell'Oca EFPiana. 

Come la scorsa volta, avrei alcune cose da dirti nella speranza di esserti utile:
- "Ormai non mi reggerebbe più io sono cresciuto e lui no" ti consiglio qualcosa tipo "Ormai non mi reggerebbe più: io sono cresciuto, lui no".
- "Sempre origliando le conversazioni dei grandi ho scoperto che mia madre è morta dandomi alla luce; proprio sotto questo tetto e sotto gli occhi allibiti di colei che oggi è la direttrice." al posto del punto e virgola starebbe meglio una semplice virgola. 
- "Ogni volta che arriva una nuova educatrice, mi chiedo perché sempre donne, le avvisa di stare attente quando si trovano me nei paraggi, dice che sono pericoloso, dice che devono tenermi sotto controllo perché più di una volta ho ferito qualche bambino ma non devono sgridarmi troppo perché in fondo non è tutta colpa mia, non ci arrivo, sono malato." qui stai parlando al plurale pur riferendoti a "una nuova educatrice", che è singolare. Quindi dovresti cambiare qualcosa, per esempio "Tutte le nuove educatrici, mi chiedo perché sempre donne, le avvisa di stare attente quando si trovano me nei paraggi, dice che sono pericoloso, dice che devono tenermi sotto controllo perché più di una volta ho ferito qualche bambino ma non devono sgridarmi troppo perché in fondo non è tutta colpa mia, non ci arrivo, sono malato."
- "fuoriesce una vampata di sangue, seguita da urla di dolore; è musica per le mie orecchie" al posto del punto e virgola ci vorrebbero due punti. 
- "per lo più lucertole o uccelli" questo non è un errore, "per lo più" è una forma corretta, ma secondo me nella lettura ci sta meglio "perlopiù". 
- "Nelle giornate in cui mi sentivo gentile, mettevo le lucertole in un vasetto e le portavo nella mia camera, le liberavo poi nel letto dei miei compagni; così quando si mettevano sotto le coperte sentivano qualcosa camminargli addosso e iniziavano ad urlare svegliando tutti quanti." anche qui al posto dei due punti è preferibile una virgola. 
- "Non uso più solo le lucertole per questo tipo di giochi, anche se, rimangono le mie preferite." la virgola fra "anche se" e "rimangono" non ci vuole.
- "non c’è nessuno a controllare la porta, forzare il lucchetto e un gioco da ragazzi." una svista, probabilmente: "e" al posto di "è". 

Comunque ripeto che la storia è particolare e verosimile per il Voldemort che conosciamo, io non vado particolarmente matta per le storie introspettive, ma ogni tanto è bene fare qualche eccezione! 

Alla prossima, 

Lawlietismine

Recensore Junior
14/03/16, ore 17:05
Cap. 1:

Ehy, sono qui per il gioco dell'oca!
Mi piace l'idea di un'autobiografia di Voldemort! Mi è quasi sembrato che fosse stata la rowling a scrivere, per quanta somiglianza c'è tra questo Tom e l'originale!
Lui è sempre stato parecchio superbo, fin da bambino, e in questa ff si vede perfettamente. Forse, sarebbe stato meno arrogante se non avesse avuto quei poteri.
In alcuni punti dovresti controllare la punteggitura, ma mi pare ti sia già stato segnalato
Bravo però! Hai dato un bell'effetto e un'ottima introspezione.

Recensore Veterano
11/03/16, ore 19:23
Cap. 1:

Ehilà! 
Sono qui per il gioco dell'Oca EFPiana. 


Avrei alcune cose da dirti, sperando di esserti utile:
- Il "Tom" all'inizio: secondo me nella prima parte lo usi troppo, dovresti riferirti a lui anche in altri modi perché diventa un po' ripetitivo.
- "Tom in queste notti si ritrova tutto solo ed è finalmente libero di esplorare senza l’intromissione di nessuno il luogo in cui è costretto a vivere, vuole scoprire tutti i segreti che, è certo, esso nasconde." dovresti mettere "senza l’intromissione di nessuno" fra le virgole, così suona meglio. 
- "Tom è in grado di fare cose che loro non riescono a spiegarsi e in realtà non riesce a farlo nemmeno lui, ma si sente forte e vuole far sapere al mondo che lui è capace di fare queste cose" visto che poi dici spesso "cose" (sia prima che dopo), in quel punto potresti sostituirlo e mettere semplicemente "farle". 
- "La cosa che sa per certa è che odia tutte le persone che ha conosciuto fin ora" si dice "finora" o "fin'ora". 
- "Su questo però potrebbe sbagliarsi in fondo conosce solo una piccolissima parte del mondo e nulla al di fuori di quelle quattro mura." ci vorrebbe una virgola dopo "sbagliarsi". 
- "Anche se così fosse Tom è sicuro che nessuno potrebbe mai essere più in gamba di lui." qui invece ci vorrebbe prima di "Tom". 
- "Io non voglio che nessuno mi adotti" lo so che noi in Italia usiamo il doppio negativo, ma secondo me qui ci sta male, magari potresti mettere "Io non voglio che qualcuno mi adotti". Sennò sembra voler dire il contrario di quello che intendi. 
- "dove non ho più i miei privilegi che ho conquistato" qui o metti solo "i miei privilegi" oppure "i privilegi che ho conquistato". 

A parte questa parentesi - ripeto, spero solo di esserti stata utile! - devo ammettere che non avevo mai letto prima una storia sul buon vecchio Tom, ma mi piace l'idea. 
Avevo pensato anche io parecchio tempo fa a questo periodo della storia di HP, a un piccolo Voldemort, e penso che sia molto credibile il modo in cui hai rappresentato lui e i suoi pensieri: se la Rowling l'avesse approfondito nei libri, probabilmente si sarebbe avvicinato molto a questo (sarebbe stato bello leggere di più sul suo passato!).

Alla prossima, 

Lawlietismine 
 

Recensore Veterano
10/03/16, ore 20:20

Ciao!
Sono qui per il gioco dell'oca EFPiana :)
Premetto che non sono una Potterhead, ho solo visto una volta la saga completa, ma nulla di più.
Che dire, sicuramente è interessante l'idea di attraversare i pensieri di Voldemort (ancora qui Tom) bambino, prima che scoprisse i suoi veri poteri. Si percepisce da subito il carattere del personaggio, ed è interessante leggere che la cattiveria, che poi si mostrerà meglio in futuro, sia ben radicata in Tom sin da bambino.
Mi piace come stai raccontando il tutto, per una volta non secondo il punto di vista dei buoni, ma proprio da parte del grande 'cattivo' in Harry Potter.
Lo stile è lineare e corretto, e ciò facilita sicuramente la scrittura.
Bravo/a! (Non ho ho capito se sei maschio o femmina, perdonami)
Gaia
(Recensione modificata il 10/03/2016 - 08:23 pm)

Nuovo recensore
18/01/16, ore 23:59

Hola! Premetto che per quanto la saga di HP mi abbia cresciuta e ne sia follemente innamorata, sono davvero poche le storie che mi piace leggere e che sono accattivanti. Quando ho visto la tua, dal titolo ho immaginato sarebbe stato qualcosa di inquietante e seducente visto che si trattava comunque di Lord Voldemort... e purtroppo devo dire che non mi ha lasciato molto entusiasta.
Il focus centrale c'è, si capisce che è tutto incentrato su Voldemort da bambino in orfanotrofio e su quanto si senta lontano da quel mondo e diverso da tutti gli altri bambini ma quello che manca è un accorgimento al modo in cui scrivi. Innanzitutto dovresti cercare di migliorare i capitoli, arricchendoli con molti più pensieri dettagliati, più descrizioni sia dell'ambiente che del personaggio stesso. E' un diario, e di solito nei diari la gente scrive tantissimo.
Posso capire che forse la cosa è voluta, almeno adesso, perché stiamo parlando comunque di un Tom Riddle piccolo, o almeno abbastanza piccolo, ma rivedi i capitoli e migliorali perché c'è del potenziale nell'idea che ti è venuta in mente.
Inoltre, se posso permettermi, non usare troppe frasi brevi perché fa sembrare il testo come un telegramma, non devi certo scrivere periodi lunghissimi ma prova a trovare una via di mezzo.

La tengo comunque segnata questa storia, voglio vedere come riuscirai a migliorarla.
A presto,
Ipswich ~

Recensore Master
14/01/16, ore 23:36
Cap. 1:

Ciao.
Sono qui per lo scambio del gruppo.
Ho trovato questo primo capitolo molto bello. I cattivi sono i miei personaggi preferito perché sono più profondi, non spinti dal solito ideale benevolo e filantropo, ma da se stessi, il che significa ragioni e pensieri unici.
In questo caso le motivazioni che spingono Tom a fare ciò che farà sono evidentemente alla nascita, e sembrano poggiare su basi tutt'altro che fragili: la solitudine è la prima. Poi viene la diversità, la consapevolezza di esserlo. E infine la derisione.
Leggendo questo piccolo capitolo penso che Tom abbia sviluppato una personalità maligna proprio a causa dell'isolamento, per vendetta.
Molto bello, metto la storia tra le seguite.
Ogni quanto aggiorni?
Poi vorrei porti una domanda.
Alla prossima!

- A.

Recensore Veterano
14/01/16, ore 18:27
Cap. 1:

Ciao!
Voldemort è uno dei miei personaggi preferiti (al contrario di Harry, che detesto) e mi sarebbe piaciuto leggere di più sul suo passato, quindi sono felice che tu abbia scelto di svelare ciò che non era stato narrato. Nei libri si vede quasi tutto attraverso gli occhi di Harry, ma il punto di vista di Tom Riddle è molto più interessante ed è bello entrare nella sua testa per scoprire come egli interpreti tutto ciò che accade in lui e attorno a lui, nell'orfanotrofio; ho sempre creduto che, crescendo in un ambinte più "umano", il mago avrebbe avuto un destino diverso. La tua interpretazione dei suoi sentimenti mi p sembrata molto verosimile e IC, quindi complimenti.

A presto!

Recensore Junior
20/11/15, ore 18:57
Cap. 1:

Secondo me la grossa difficoltà nel rendere questa storia valida sta nel rendere credibile il personaggio, e tu ci sei riuscito.
Sì, Voldemort è un personaggio già costruito ad arte. Voldemort adulto, però. Tom Riddle è un bambino di dieci anni, e per quanto precoce, intelligente e geniale nella sua malvagità, DEVE parlare ed esprimersi come un bambino di dieci anni.
Ho aspettato il discorso finale proprio per rendermi conto di questa cosa, volevo leggere le parole di Tom e capire se rispecchiassero quelle di un bambino.
Nel tuo caso, posso dire di essere più che convinta dell'ottimo risultato.

Sei stato in grado di dare voce ad un personaggio ancora immaturo nella sua malvagità e nella sua coscienza. Complimenti!

Alla prossima,

Ross.
 

Recensore Master
20/11/15, ore 18:10
Cap. 1:

ciao. Strano che Voldemort parli così perché lui di solito nasconde ciò che prova, non dice mai nulla a nessuno quindi credo che sia qualcosa che lui abbia voluto dimenticare. In quel posto si sentiva solo ed escluso, diverso perché nessuno gli aveva mai spiegato cosa era e che era normale essere così, nessuno gli aveva mai mostrato fiducia e amore, quindi lui vuole essere forte per far paura agli altri. Insomma, se qualcuno non lo accetta allora lo deve temere, pare che non si siano opzioni diverse, e in realtà anche chi lo accetta deve avere paura.
In fondo la paura è probabilmente l'unico sentimento che conosce, non per lui ovviamente, ma per gli altri. Lo fa sentire forte, diverso ma in senso positivo.
Penso che abbia azzeccato i possibili pensieri che avrebbe fatto lui.
COmplimenti.

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