Recensioni per
La morte non è niente
di Sam27

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/16, ore 13:30

Mi è piaciuta, hai un bello stile pieno, scorrevole e coinvolgente, e mi fa piacere che hai scelto il mio identikit nel contest, però gradirei anche che tu lo specificassi nelle note. Allora, Apeiron mi sembra un nome azzeccato per il demone, così come l'incipit, in cui fai riferimento al suo tic delle mani e alla sua bevanda preferita. Peccato, però, che lui sia così buono: la cattiveria che volevo per lui non si è vista, sembra solo un ragazzo un po' stronzo che poi s'innamora subito e diventa un fidanzato che porta la sua ragazza al cinema; forse ti ha messo in difficoltàil lieto fine obbligato, in ogni caso era possibile crearlo senza rabbonire troppo Apeiron. Se fossi stata io stessa la giudiciA del contest, non sarei rimasta super soddisfatta, ma la tua storia ha comunque le sue note positive, in primis il colpo di scena finale, in cui si scopre che Aurora è un angelo (il cliché angelo demone ci sta perfettamente perché l'hai inserito in modo originale, scena orribilmente bella quella in cui Aperion uccide Aurora col pugnale, ha un che di shakespeariano, come fa notare Apeiron stesso). Il tuo stile, poi, è il punto forte senza ombra di dubbio. Continua a scrivere :)

Nuovo recensore
09/12/15, ore 17:30

Terza classificata:

“La morte non è niente” di Sam27



Grammatica e Lessico: 8.70/10

-… giocando a Pallacanestro nel suo stomaco. => Non è necessario inserire “pallacanestro” in maiuscolo fonte http://www.treccani.it/enciclopedia/pallacanestro/ -0.05

Ti segnalo un errore che ho notato in tutta la storia:

-Credo che abbia dimenticato un portachiavi- disse Sofia rigirandosi tra le mani uno strano peperoncino rosso fuoco.
-Puoi darlo a me- disse Aurora tenendo la mano verso l’amica.

Si lascia sempre uno spazio tra i trattini e il discorso diretto, inoltre il discorso va concluso con punto. Per questo errore ripetuto ti ho tolto -0.50 punti.



- Una volta in sala le luci si spensero ed il protagonista si buttò giù da un aereo, decollando su New York => “Decollato” da New York se il verbo è riferito all’aereo, “atterrando” se è riferito al protagonista. -0.25

-Il tuo sorriso è la mia pace- sussurrò nell’oscurità, consapevole del fatto che lei lo aveva sentito.=> Lo avesse sentito -0.50


Stile: 7/10

Il tuo stile è lineare e ben articolato: scorrevole nella parte iniziale e finale della storia, si perde un po’ nella parte centrale.

- Ha finito or ora di parlare con Hybris => la presenza di due avverbi “or” “ora” rende la lettura ridondante.

- scoppiando entrambi in un pianto dirotto. Si può dire “un pianto dirotto” tuttavia è più utilizzato “un pianto a dirotto”, quindi usare la locuzione “a dirotto” piuttosto che l’aggettivo “dirotto”

Vedi fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/dirotto/



- Aurora adocchiò la madre e le si tuffò tra le braccia, mischiando sentimenti, lacrime e braccia. => Ripetizione

- Aurora annuì in risposta all’occhiata di Stefano… = > Chi è Stefano? Non ne parli nelle frasi precedenti né in quelle successive. Quando inserisci il nome di un nuovo personaggio è bene esplicitare fin da subito il legame con Aurora, come fai ad esempio in questo periodo: Aurora aveva un’andatura lenta e camminava con un braccio intorno alle spalle di Blanca, sua sorella minore.

- Nessuno dovrebbe ridere del dolore altrui.=> Renderebbe più scorrevole la narrazione scrivere: “del dolore degli altri.”

- Apeiron parve sorpreso da quell’improvviso cambio di tattica e, insieme, ancor più divertito = > Sarebbe meglio scrivere: allo stesso tempo.

Non ho capito questa frase: d’altronde ti sei messa con me, la tua anima si sarebbe dovuta macchiare di hybris-


Presenza identikit: 10/10

- Apeiron, uomo.

- …scrocchia le dita una ad una e deglutisce.

- …l’ennesimo lungo sorso di assenzio.

- …nella sua vita da demone.

- sorpresa ed incrociò quelli di Apeiron: rilucevano al buio come quelli dei gatti ed erano rosso fuoco

… per un momento le è sembrato di non vederci più...

- …incrociò per un attimo quelli di un ragazzo vestito di nero.

- …stringendosi nella giacca di pelle…

- …in quel ragazzo troppo bello…


Uso identikit: 7/10

L’elemento più ricorrente è la bellezza disarmante del protagonista, gli altri elementi sono inseriti ma su di loro non è intagliata la trama.

Ha finalità per la storia gli occhi del protagonista che da nocciola si tramutano in rosso. Anche la sua natura di demone è sapientemente inserita.


Trama e originalità: 8/10

Apeiron è un demone che prova piacere nell’infliggere dolore agli altri. La sua consuetudine viene però interrotta dall’arrivo di Aurora, una ragazza conosciuta in un cimitero. Per quanto Apeiron sia tagliente e insopportabile la ragazza lo trova stranamente diverte, ciò incuriosisce il demone che di solito è annoiato dagli umani e dai loro comportamenti prevedibili. Guardando negli occhi la ragazza, mentre tenta di usare il suo potere, Apeiron vede qualcosa che lo turba. Aurora diventa un’ossessione tanto da portare il demone a non nutrirsi e dormire, alla fine Apeiron cede e va a trovare la ragazza. Inizia una frequentazione che si conclude con la scelta del demone di trascorrere con Aurora il resto della sua esistenza.

È originale il modo di sviluppare la storia: prima ci fai vedere Apeiron cattivo, si sviluppa quasi un odio nei suoi riguardi, poi capiamo che si è innamorato ma stentiamo a capire le sue azioni, infine il finale con lui che uccide l’amata lascia spiazzati. Ancora di più l’intenzione del suo gesto di trasformarla in demone per poter stare liberamente insieme, cosa che non si evince fino alla fine quando rivediamo Aurora diventa, però, un angelo.

Credo tuttavia che manchi qualcosa, un continuo alla storia: i cambi di umore sono troppo bruschi e Aurora è un personaggio all’inizio sorprendente che poi scema nella ragazzina estremamente innamorata. Forse era necessario seguire tutto l’evolversi del loro amore per poter concepire che lei lo ami al di là di ciò che gli ha fatto. È un ottimo spunto come trama ma andava arricchita e articolata, caratterizzando maggiormente i personaggi principali.


Gradimento personale: 7/10

L’introduzione alla storia è un po’ brusca, non so se ciò fosse voluto, tuttavia incuriosisce il lettore e attira l’attenzione sul protagonista. Subito dopo il funerale e l’incontro con Aurora la trama acquista una linearità ed è facile da seguire. Mi piace il rapporto tra i personaggi, il modo in cui Apeiron e Aurora riescono a interagire: lui è un personaggio accattivante e lei riesce nella sua totale innocenza ad essere disarmante.

Ho un’appunto da farti però, il cambiamento del demone è stato troppo improvviso. Passa dal guardare la ragazza negli occhi a fuggire. Poi si legge che non dorme e non si nutre e si è innamorato pazzo di lei. Credo che il cambiamento sia troppo repentino, magari andava descritto e concepito in modo più funzionale tanto da rendere il lettore partecipe di questo cambiamento.

Mi è piaciuto il tuo metodo di alternare nella narrazione passato remoto e presente in modo tale da riuscire a narrare presente e passato senza ricorrere ai flashback: il lettore è come se si trovasse nella mente del protagonista che ripensa ai primi incontri con Aurora.

Solo un dubbio mi rimane alla fine: Hybris? Accenni a lui e sembra avere molta importanza per Apeiron ma non si capisce, al di là della funzione di maestro, cosa sia e quale sia il suo ruolo.


Totale: 47.70/60