Recensioni per
And here comes the part where I drown
di NowPlaying

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/07/16, ore 23:03

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Okay sarò breve.
Chiedo che questa storia venga inserita tra le Scelte perché dopo averla letta il mio stomaco era sottosopra e la mia mente ingarbugliata e in quel marasma di pensieri sconnessi ed emozioni un pensiero in particolare è venuto in rilievo: perché, perché Santo Dio, non si trova tra le scelte? Mh? Qual è il problema di questo fandom, di questo sito, di questo universo anormale, perché deve esserci un problema, se tra le Scelte sono inseriti aborti mancati e non roba come questa.
Deve esserci e pure bello grosso, cari miei. Un problema bello grosso.
Quindi eccomi qui, pronta a indire una petizione, a organizzare una rivolta, a pretendere una rivoluzione del sistema, pretendendo, sì, pretendendo, che questa storia venga inserita tra le Scelte.
Lo pretendo da lettrice, da critica, da fangirl delle fanwiters e delle fanfictions.
Questa storia è potente, è reale, è dannosa per l'equilibrio perché parla chiaro, non fa giri di parole inutili, non si adorna di artifici e virtuosismi fetenti, è semplice e colpisce con la precisione di una laser e la potenza di una cannonata.
I protagonisti, il protagonista, Harry, è un disadattato e un disagiato, un sofferente e un sopravvissuto e uno incazzato perché lui il sopravvissuto non lo voleva fare, perché nessuno vuole esserlo eppure tutti lo siamo, ed è per questo che Harry incarna quello che tutti siamo,è la parte che ognuno di noi deve imbrigliare, amare, accudire con calma e pazienza perché è una parte che soffre, e le cose che soffrono si trattano con cura, si accarezzano, come Louis l'ha accarezzato, come Louis l'ha preso tra le mani e ha provato a trattarlo come se tra le mani avesse cristallo.
Dopo settimane di odio e rabbia e minchiate varie, okay, ma.
Dettagli.
Il punto è che è una storia nuda e cruda e senza veli, è violenta e il connubio violenza/amore è qualcosa che uccide solo per far rinascere, solo per seminare ceneri che saranno il nutrimento della nuova vita.
Io non sono molto brava in queste cose, d'accordo, per questo deve bastare come "segnalazione" questo: è una storia che incanta e commuove, schiaccia e accarezza, una storia incredibile che ha tutte le sfumature della bellezza più profonda.
Quindi va tra le Scelte.
O fanculizzatevi <3

Ps. Per te, autrice: grazie. Con tutto il cuore, io ti ringrazio

Recensore Veterano
04/02/16, ore 16:01

Okay, ehm. Ciao Emma.
Si, dopo un po’ di tempo mi sono decisa a lasciarti questa recensione, che sinceramente non so come ancora cavolo articolare ma va bene.
Ti dico che ho deciso di scriverla cinque minuti fa perché, primo: rileggevo Striker Eureka e secondo: mi sono ritrovata a stalkerare il tuo twitter ieri pomeriggio (Push ommioddio) quindi ok ahaha.
Bene, inizio. Cercherò di essere veloce ed indolore (ho dei dubbi sul veloce).
Harry mi ha letteralmente distrutta. Maciullata, calpestata, fatto piangere e soffrire perché, davvero, è stato troppo. Non sto scherzando, quel senso di oppressione al petto lo sentivo anch’io ormai.
Tutto il suo dolore è stato difficile da mandare giù, l’ho detestato ed amato contemporaneamente per i suoi comportamenti con Louis e si, è stato un personaggio complesso da capire. Cioè in alcuni punti lo avrei preso a pizze in faccia, ma okaay, tralasciamo.
Il fatto che si volesse fare del male ma proteggere Lou allo stesso tempo mi ha mandato in pappa il cervello.
Louis è…beh…sempre lui. Ovviamente è perfetto, ho sviluppato una specie di adorazione per il suo personaggio e vederlo così ‘indifeso’ ma anche ‘combattente’, beh…non so descriverti come mi abbia fatta sentire.
E loro. Loro due. Avevo la pelle d’oca quando ho capito che, comunque, avrebbero instaurato una relazione prettamente fisica. Quando Louis chiede ad Harry che cosa diamine abbia, perché, beh, va fuori di testa ogni volta che gli viene dentro… sapendo che alla fine qualcosa fra di loro ci fosse lo stesso. Forse anche troppo.
Come dici nell’introduzione, Harry non ama Louis ma ne è dipendente, ed a parer mio, essere dipendenti da qualcuno vuol dire anche esserne un po’ innamorati. Non è una cosa diciamo, sana, il più delle volte però succede spesso.
Diciamo che forse, in questa OS, non sono arrivata a capirli fino in fondo.
L’ho vissuta in maniera strana, non so perché, ma mi sono ritrovata a dover riflettere in alcuni momenti. Su ciò che stessero combinando, soprattutto Harry. Su tutto il dolore ed il caos totale che gli ricopriva.
Ho letteralmente adorato la scena del choking. Cazzo, letteralmente, si.
Dio mio, riuscivo a sentire il respiro mozzato di Haz e immaginavo la completa assuefazione ed eccitazione di Louis.
(Bottom Louis as fuck always e basta non si discute.)

Styles, l’abbiamo capito, è fuori come un balcone ed è completamente matto ma vabbé, succede.
Ad un certo punto l’ho paragonato a Matty Healy e la cosa mi è parsa preoccupante ahaha, anche se sì, qui mi sembrava troppo lui aiuto.
E mi ha colpito questo passaggio: “Ma d'altronde la sua intera esistenza è un totale sfascio di errori, uno peggiore dell'altro, causati sempre da cazzate, piccolezze in confronto all'enormità di ogni situazione che Harry al posto che affrontare con la mente lucida e libera da qualsiasi coinvolgimento emotivo, ha combattuto con parolacce, pugni e menefreghismo.”
Insomma, ecco, un complesso vivente fottutamente incasinato.
Louis l’ho visto come un bimbo da proteggere e coccolare, ho amato come l’hai descritto in forma da Sirena e cavolo, i capelli luuunghii, adoro.
Il suo vero nome, poi. Fantastico.
Okay, non so se si nota ahaha ma per me Louis è stato tutto pesciolino (ti odio, cioè, un Tritone di piccola taglia, ma scherzi? La salute mentale che si fotte) picci picci e bastardo che mangia cose schifose e salva un piccolo Haz e va beneee. La smetto.

Come ti dicevo prima, non riuscirò mai ad esprimere tutto quello che ho provato leggendo.
Il fatto è che, quando ci sono così tante parole, così tanti momenti, mi ci vuole un sacco di tempo per elaborare. Soprattutto con le tue storie, perché chiamarle fanfictions mi sembra un insulto bello e buono.
Questi Larry sono stati la coppia più incasinata di cui io abbia mai letto.


Ti sono sincera e, non lo dico assolutamente con cattiveria perché i personaggi sono i tuoi, il modo fantastico di scrivere è il tuo maaaaaaa (arriva la solita)… mi dispiace tanto tanto, il finale non l’ho mandato proprio giù.
E sono mortificata, davvero, perché avrei dovuto accettare il fatto che non finissero insieme ma, sono passati mesi da quando l’ho letta ed ancora non me ne capacito.
Cioè, il fatto è che, è giusto che sia così. E’ giusto che Louis sia tornato nel proprio mondo perché ne aveva bisogno proprio fisico, ma mi assale sempre questa tristezza assurda sapendo che non stiano l’uno con l’altro. Anche se non so poi come il loro rapporto i sarebbe evoluto sapendo i caratteri.
Ma vedere Harry felice con qualcun altro mi ha fatto stringere il cuore. Scusami, mi sento in colpa, ma non ci posso fare nulla :’( :’(
La storia è perfetta, ma come sempre (mannaggia a me ed ai miei sentimentalismi da happy ending del cazzo) li avrei adorati felici ed insieme. Soprattutto dopo i casini successi, Harry che ha lottato per salvarlo e non solo e Lou che alla fine si era lasciato sopraffare anche in maniera positiva dai sentimenti.
Avevano trovato un equilibrio, un punto d’incontro alla fine. Ma riflettendoci, sono arrivata alla conclusione che doveva andare nel modo in cui doveva andare. Ci ho messo tanto, forse troppo, ma ce l’ho fatta.
Perché alla fine Harry aveva un conto da chiudere con Louis.
Diciamo che ho pianto come una pazza quando Harry non lo trova in casa alla fine, perché vedevo la realtà.
Ti spiego.
Harry che magari (con tutta la situazione di sti mesi) torna a casa e semplicemente Lou non c’è.
Gli Zarry mi hanno fatto venire il magone ma anche loro, stupendi. Zayn sembrava tanto il grillo parlante/padre/fratello/ di Haz e Liam cioè, assurdo. Un genio supericco e spocchioso lol.
Emma non so più cosa dire. Cioè, in realtà avrei tantissimo altro di cui parlare ma come al solito non mi so esprimere e non voglio sembrare ripetitiva o non so cosa.
Bravissima, davvero. Non vedo l’ora di leggere dei tuoi nuovi personaggi e delle nuove situazioni.
Grazie per i mondi che crei, mi sento più arricchita.
Per i miei standard credo di essere stata breve. Credo.
(Spero che le mie parole abbiano un minimo di senso sennò mi ritiro.)
Basta okay sparisco, alla prossima. Un bacio.
Sara.

Recensore Junior
09/01/16, ore 15:57

Meravigliosa!!!

Bellissima la storia e fantastico il modo in cui è scritta!!!

per fortuna ci ho messo un po' a leggerla...(iniziarla poco prima di Natale non è stato saggio xD)
e questo fa sì che mi sia davvero affezionata ai personaggi(non che leggendola tutta in una volta non accada, ma è normale che dilatandola nel tempo sono di più le occasioni in cui ci pensi...in cui quei personaggi sono "presenti" nella tua vita ecc ecc) e quindi mi è dispiaciuto un sacco finirla...

e quella fine...

un finale agrodolce...ma perfetto per la storia secondo me...

Stupenda tutta.

Felice di averti "scoperta"!!leggerò(tempo permettendo) anche le altre tue storie!!!^^

Recensore Junior
06/12/15, ore 20:16

Ciao Emma. :)
Allora, premetto che mi dispiace di averci messo anni per leggere la tua storia, e stavolta non è davvero causato dalla sua meravigliosa lunghezza, quanto dal fatto che in questo periodo non ho davvero tempo per fare niente. Però in questi giorni sono a casa e tra un libro e un altro, ho deciso di finirla una volta per tutte. Come sempre, sono rimasta senza parole per qualche ora. Una volta finita ho dovuto prendermi del tempo per assimilarla, per assimilare dalla prima all'ultima parola, interiorizzarla e cercare, come provo a fare sempre, di capirla fino in fondo. Impresa incredibilmente ardua, fattelo dire. 
Innanzitutto, quando inizio a leggere le tue storie, qualunque essa sia, ormai so a che cosa vado incontro. Vado incontro ad un'ascia che rompe il ghiaccio con una grande forza, vado incontro alle parole che feriscono peggio dei coltelli e vado incontro a nient'altro se non ad Emma, con una forza ed un'intensità che non mi lascia respirare. Le tue storie, tutto quello che scrivi, sei tu, e trovo incredibile come tu riesca a dare forma al casino che hai evidentemente in testa usando uno strumento che risulta quasi insulto quanto difficile da usare, che sono le parole. Leggerti è come incontrarti ed abbracciarti ed è una cosa che ti rende veramente più unica che rara. Le tue storie mi spingono a cercare di capire che cavolo hai in quella testolina, mi spingono sempre a scervellarmi per cercare di arrivare a capo della tua storia, a capire che cavolo passa nella testa di Harry, in questo caso, di Louis nella maggior parte degli altri casi. Sono come i tuoi burattini, che muovi a seconda dei tuoi pensieri, delle tue azioni e a seconda della tua immensa immaginazione - che ti invidio come una ladra, anche se so che non è proprio una cosa onorevole. Sappi solo che come sempre ho dovuto interrompermi qualche volta, nella lettura, perchè le tue parole mi stavano schiacciando e avevo bisogno di respirare. E' questo l'effetto che fai, nel caso tu te lo stessi chiedendo, nè più nè meno. I pensieri e i personaggi ti schiacciano, ti entrano sottopelle e non riesci a toglierti quel prurito di dosso neanche quando arrivi all'ultima parola e dici "è finita". No, ogni volta sbaglio i calcoli. Non è mai finita. 
Okay, ora sono cavoli tuoi perchè devi sorbirti questa cosa indefinita di pensieri che neanche voglio provare ad ordinare. Quello lo fai tu perchè ti sta bene, sciagurata maledetta. Allora. 
Innanzitutto, la mia relazione con Harry è stata molto particolare e ti spiego perchè. Mi sembrava quasi come se stessi assistendo ad una specie di colloquio privato ed intimo, tra te e lui. E' come se Harry fossi tu, ma in realtà non lo fossi fino in fondo. E questo è difficile da capire, probabilmente lo capisci solo tu o forse neanche tu, non lo so, so solo che ho fatto fatica ad approcciarmi con lui. Prima di tutto, qualche volta avrei voluto picchiarlo con violenza, perchè talvolta non capivo che cosa cazzo stesse facendo. Mi sembrava un piccolo eroe faustiano, una specie di viandante, che si muove nella sua vita senza possederla davvero, ma che cerca in tutti i modi di cercare di comandarla, superando tutti i suoi limiti, perfino quello della vita. All'inizio non lo capivo davvero. Non ne venivo a capo, te lo giuro. Non capivo da cosa era causato questo suo odio all'apparenza irrazionale per Louis, ma che poi ho capito (ed in parte, ti dirò la verità, interpretato) fosse una dipendenza malata, non voluta ma necessaria. E qui subentra l'altro lato del mio rapporto con Harry. Quel lato che avrebbe voluto tenerlo al sicuro da tutti i mali del mondo. O meglio, avrebbe voluto che Louis riuscisse a tenerlo al sicuro e a farlo guarire. E' davvero frustrante il fatto che non riesca ad esprimere i suoi pensieri, che non riesca a parlare per dare un ordine al casino che ha in testa. Davvero, alcune volte avrei voluto scuoterlo per le spalle e dirgli "Svegliati, Cristo!". Anche se poi forse sarebbe stato l'ennesimo tentativo inutile. E' un personaggio dai mille volti, che cerca in tutti i modi di liberarsi da un peso di cui in realtà non vuole liberarsi davvero. Un dolore immane che vuole tenersi stretto perchè è l'unica cosa che riesce a comandare, l'unica cosa che lo faccia sentire veramente vivo. Forse è stato questo il reale motivo per cui avrei voluto prendermela con lui. Perchè volevo che lui si lasciasse tutto alle spalle, che ci provasse almeno, invece che continuare a tornare su quel punto. Alla fine ci è riuscito, fortunatamente, perchè ha capito. E, di conseguenza, è riuscito a lasciare andare Louis.
Ricordami di riprendere Harry quando ti parlerò del finale (spero di non dimenticare di dirti una cosa). Quindi Harry lo metto in pausa, per dedicarmi a Louis. 
Premessa che non c'entra un cazzo ma te la voglio dire lo stesso. L'anno scorso ho dato la maturità e avevo fatto la mia tesina su Peter Pan. Tu devi sapere che l'autore del romanzo e dell'opera teatrale si era ispirato a cinque bambini maschi che aveva conosciuto e successivamente adottato, alla morte dei loro genitori. Beh, ecco, questi bambini di cognome facevano Llewelyn. E l'ultimo di questi bambini, il ventunenne Michael, si era suicidato buttandosi in un fiume ghiacciato, perchè aveva scoperto di essere gay. E io, non lo so perchè, ci ho pensato e non sono riuscita a non collegare le due cose. 
Okay, la vera conclusione conclusione di questa cosa è che il vero nome di Louis è una figata e ti contatterò quando e se dovrò dare un nome ai miei figli. Chiusa la parentesi totalmente inutile. Ahaha dovevo dirlo a qualcuno, scusami. 
Comunque, detto ciò, Louis lo adoro sempre nelle tue storie. E fragile, debole, sottomesso alla volontà di Harry, quasi tutte le volte, ma si mostra agli altri con la forza di un leone, a muso duro, senza lasciarsi sopraffarre, lottando per determinare se stesso, anche lui. Non si sa quasi nulla di Louis, ho notato questa cosa. Harry non lo conosce, noi lettori non lo conosciamo. E' il figlio del re dei mari? Un semplice tritone che aiuta la sua semplice famiglia? Ha come amico un piccolo granchio di nome Sebastian? Si innamora anche lui di qualcun altro, dopo quei tre anni? Oppure pensa ancora ad Harry nelle notti di luna piena, cercandolo nei suoi ricordi come una moneta in un prato? Ha un che di poetico, il fatto che Harry non sappia nulla di lui, eppure che ne senta così tanto la necessità. 
Tu hai una strana passione per le relazioni di dipendenza reciproca, lo sai? Si nota tantissimo. E' come se Harry fosse una persona e Louis la sua più grande paura. Sono indissolubilmente legati, Harry deve imparare a conviverci prima di impazzire davvero del tutto, attento però a non farsi trascinare sul fondo con lei. Ecco, questi sono Harry e Louis, in tutte le tue storie (o almeno come li leggo io, magari è una boiata assurda). Comunque sia, hanno questa strana relazione malata, che li porta a tentare di distruggersi a vicenda. Ma che poi, in realtà, si risolve quando Harry si rende conto di aver sbagliato fin dall'inizio, quando capisce che il dolore che aveva sempre provato era stato solo per causa sua, e quando si intuisce che lo ama davvero? Però in un modo particolare. Perchè se prima voleva distruggerlo, alla fine non vuole altro che il suo bene, anche se lo vorrebbe tenere per sè. E' quasi doloroso, il modo in cui costringa se stesso a lasciarlo andare, anche se "la cosa giusta da fare potrebbe non essere la più giusta per me". Tanto di cappello, Styles. Quando hai trovato la ragione del tuo equilibrio, la perdi. Eppure quell'equilibrio rimane sempre. Ed è questa la cosa che ha lasciato Louis, prevalentemente. 
In tutta sincerità, non avrebbe mai potuto finire in un altro modo. Louis che torna nel mare da dove è venuto perchè cazzo, è giusto così. Harry che ha messo in ordine la sua vita e può finalmente essere felice. Questa è la cosa che ti dovevo dire su di lui (mi sono ricordata vedi?). Tu vedi all'inizio un Harry assolutamente triste. Ma di una tristezza assoluta, senza possibilità di risoluzione. Una tristezza tormentata, viscerale, radicata, che nasconde dietro una buona dose di sarcasmo. Poi arriva Louis, che tra alti e bassi sistema la sua vita e la sua testa. E poi lo vedi alla fine della storia, finalmente felice e in pace con se stesso. Che torna nel mare come se fosse il suo altarino, il posto in cui tutto è iniziato e in cui tutto finisce. Io non apprezzo quando uno dei due sta con qualcun altro (soprattutto alla fineeeemh...), però secondo me Xander rappresenta un po' la rinascita di Harry. E Louis? Potrebbe dire qualcuno. Penso che Louis sia al di là di Xander e di chiunque altro, perchè se tutti sono fuori, Louis rimane e rimarrà sempre qualcosa che fa parte di Harry, che è sempre dentro di lui. Nessuno potrà mai cambiarlo come ha fatto lui. Ha ripristinato la sua pace, senza poterlsela godere se non per sette ore di macchina fino al mare, ma è già qualcosa, no? Sono certa che Louis sappia che Harry sta bene. Secondo me fa davvero un po' come Ariel, esce sopra il pelo dell'acqua (insieme a Sebastian, magari?) per riuscire ad osservare il bel riccio, ad ogni luna piena. Sempre da lontano, però. Solo per assicurarsi che stia bene, che non debba salvarlo di nuovo. E Harry è consapevole che Louis è lì. Perchè lo sente e ancora ha bisogno di quella sensazione, dei suoi occhi blu che lo scrutano. La terra e la luna. 
Oh, manca un dettaglio non molto trascurabile. Tre piccoli dettagli, in realtà. Liam adorabile piccolo nerd, Niall il solito coglione e Zayn, emotivamente costipato come Harry da un lato, ma comunque rappresenta un po' quella razionalità che talvolta ad Harry manca - è per questo che lo odia forse? 
Comunque sia, per concludere, secondo me possono criticarti qualsiasi cosa, piccola Emma. Ma tu li zittisci veramente tutti perchè sei incredibile e non smetterò ma di dirtelo. Le tue storie sono indescrivibili, io non sono brava quanto te ad usare le parole, quindi immaginati quello che ti ho detto, ma amplificato per trecento volte e anche di più. Ti ringrazio solo che tutti questi immensi flussi di coscienza tu li condivida con noi. Ti criticheranno sempre per i tuoi finali, penso? Ma sfido chiunque a scriverne uno tanto potente e poetico e perfetto per questa storia. Sfido chiunque a mettere nero su bianco il proprio essere come sei capace di fare tu. Quindi, detta terra terra, che si fottano. Vogliono le storie semplici e i lieto fine? Il mondo ne è pieno. Io voglio le tue storie, voglio leggere e leggerti, voglio sofferenza e la cruda realtà da scrittore romantico, solo come fai tu. 
Ora, mi ammazzerai per questa cosa immensa, ma come ti ho già detto te la sei meritata. Perchè sei un'infame maledetta e mi fai sempre piangere. 
Detto questo, spero di leggerti ancora presto, tra qualche mese. In realtà sto già aspettando la prossima storia, per capire un altro tassello di te. 
Grazie, grazie. Un bacio enorme. Martina :) 

Nuovo recensore
05/12/15, ore 11:51

Premettendo che sto piangendo per la fine di questa storia, ti volevo fare dei sinceri complimenti perché WOW questa è una delle migliori storie larry che io abbia mai letto. Mi hai fatto emozionare dalla prima frase ed emozionare è un eufemismo. Mi hai fatto immedesimare a tal punto nei personaggi che mi pareva di esserci nella storia e questa secondo me è una delle migliori e più importanti conquiste che uno scrittore possa raggiungere e guadagnarsi. Le descrizioni sono minuziose e perfette e la mia immaginazione è volata mentre le stavo leggendo. Ho divorato questa storia e non me ne sono riuscita a staccare; infatti sono stata tre giorni attaccata al telefono pur di finirla. Un altro punto di forza di questa storia è la descrizione perfetta della psicologia dei personaggi che veramente è scritta meravigliosamente. Mentre leggevo provavo ogni sensazione che ogni personaggio provava e non c'è sensazione migliore di essere coinvolti in una storia. Louis è meraviglioso, è il personaggio in cui mi sono immedesimata di più. Le sue caratteristiche sono davvero formidabili e l'essere un tritone ha aumentato queste caratteristiche. Ti giuro che quando ho letto mermaid!louis ho detto "finalmente una storia originale è diversa da tutte quelle migliaia di insulse fanfiction tutte uguali. Anche il personaggio di Harry è reso molto interessante dalle descrizione, cosa che ho apprezzato veramente tanto. La fine mi ha spezzato il cuore, è una delle conclusioni più profonde che abbia mai letto in una storia e sono impazzita per questo. L'ho letta con le lacrime agli occhi, che ancora ho. Questa storia è in assoluto una delle mie preferite e questo te lo dico con il cuore in mano. Spero che molte altre persone possano leggere questo capolavoro. Detto questo ti auguro di continuare così perché scrivi veramente benissimo.
Complimenti, Camilla.

Nuovo recensore
30/11/15, ore 16:45

È meravigliosa, davvero
Ho impiegato più giorni a leggerla ma è davvero stupenda
Ho pianto come mai
Complimenti🌻

Recensore Junior
23/11/15, ore 23:14

Ammesso e non concesso che è più di una settimana che mi riprometto di recensire questo capolavoro e che puntualmente non trovo le parole adatte, eccomi qui. C'è così TANTO da dire, ma alla fine non c'è da dire niente. Mi sono arrovellata il cervello in ogni riga, sentendomi trascinare dentro questo turbinio di emozioni contrastanti che è Harry e da questo rapporto malato che ha creato con Louis (che, tanto per sdrammatizzare un po', è affetto da sindrome di Stoccolma). Mi sono sentita in apnea per tutto il tempo, soffocando sempre più in certi punti e in altri quasi riuscendo a respirare correttamente. Sono così piena di sale, acqua e mare, che non so se ho capito appieno le sfaccettature di questi sentimenti intricati, ma posso assicurarti che ho aperto il mio cuore a questo turbinio di emozioni. Ora c'è un piccolo peso che porto all'altezza del cuore, tuttavia sopportabile, che è il bagaglio emotivo che mi trascino dietro ogni volta che leggo uno dei tuoi capolavori. E no, non sono esagerata Emma. Sono solamente bisognosa di comprendere come Terra e luna possano incontrarsi senza necessariamente far esplodere la galassia con la devastante energia del loro primo incontro.
Grazie infinite.

Recensore Junior
23/11/15, ore 17:04

C'era una volta una ragazza che, un pomeriggio, terribilmente annoiata, decise di farsi un giretto su Efp. Pregando di riuscire a trovare una fanfiction decente, digitò (rigorosamente) nelle barre di ricerca: Harry Styles, Louis Tomlinson, Slash, rating rosso, one shot, AU, completa. Dopodiché, inizio a scrollare la pagina e -gaudio del Cielo!- vide di sfuggita un Mermaid!Louis. "Mermaid!Louis?!" urlò la ragazza, a metà tra l'esaltato e la paura di rimanere terribilmente delusa dalla lettura. Deglutendo, si fece coraggio e cliccò sul titolo. La ragazza ci impiegò ore e ore per completare la lettura, a causa di infinite peripezie ma, alla fine, verso le tre e mezza del mattino, con la voglia di chiudere gli occhi e la voglia enormemente più grande di sapere "e adesso cosa succede, cosa cazzo accadrà?!", ce la fece. Finì di leggere. E subito dopo morì, perché quella fanfiction era stata una delle cose più belle che avesse mai letto in tutta la sua esistenza. I suoi cari la attorniarono, e lei resuscitò per un breve attimo, sufficiente per strepitare un "Fotocopiate questa fanfiction e rivestite la mia bara con suddette pagine!". Dopodiché morì una seconda volta.
E adesso è qui, (in paradiso? all'inferno? al purgatorio? nella casa di marzapane della strega di Hansel e Gretel?) a scrivere una recensione sclerata.
Cough cough.
Tu. Non. Hai. Idea. Di. Quanto. Questa. Fanfiction (credimi definirla "Fanfiction" è quasi un peccato mortale. Questa storia merita di essere pubblicata come libro e venduta). Sia. Fottutamente. Meravigliosa.
Ho tante tante tantissime cose da dirti. Innanzitutto sappi che questa è solo la mia seconda volta nel tuo profilo (e la domanda è: perché non ti ho scoperta prima?). Infatti di tuo ho letto solo questa perla luminosa ed un'altra gemma preziosa, e cioè "Far Nearer". Visto che il tuo Louis incinto mi scombussola ancora e mi fa venire voglia di piangere anche solo a pensarci da tanto era meraviglioso, direi di parlare subito di questa tua nuova fic.
Allora. Innanzitutto, il titolo. Il fottutissimo titolo. "And Here comes the part where I drown" non ho idea del perché, ma mi ha fatto subito venire i brividi. Appena ho letto queste parole mi sono subito fermata (la prima di migliaia di volte durante la lettura) per premermi una mano sul cuore. Sono così melodrammatica, ne sono consapevole, ma è una frase così meravigliosa che sono subito corsa a segnarmela da qualche parte.
E poi, il banner. Quanto è bello? Dico sul serio, ho trovato stupendo pure quello, soprattutto l'immagine degli occhi blu e quella delle nocche rovinate.
Ma, arrivando alla lettura (preparati psicologicamente perché questa recensione sarà più lunga del vangelo), parto subito con il dirti che ho paura di te. Nel senso. Dimmi che ti rendi conto di quanto tu sia incredibilmente fantasiosa, intelligente, e originale? Perché se non ne sei consapevole giuro che ti troverò e ti farò del male. (Harry mi ha contagiato con i suoi problemi a gestire la rabbia, si nota?). Seriamente. Tu hai un dono. Un dono enorme ed è essenziale che tu lo sappia. Dire che scrivi da Dio sarebbe un eufemismo. La tua mente è un qualcosa di straordinario, e giuro che ti invidio un po' per la tua capacità di creare frasi così belle, parole che ti lasciano il segno e che ti fanno pensare e riflettere. Come ti ho già detto, spesso e volentieri, mentre leggevo, mi sono dovuta fermare. Forse ci ho impiegato così tanto a finire la tua storia anche perché quasi ogni frase me la sono voluta leggere e gustare almeno tre volte.
Ma adesso parliamo di Zayn e Harry, okay? Penso che sia stato uno dei rapporti che più ho preferito nella tua storia. Voglio dire, sono come due stupidi cuccioli che fingono di azzuffarsi (okay, spesso si mordono e si graffiano sul serio) ma che alla fine si vogliono un bene dell'anima. Entrambi così orgogliosi, cristo santo, (soprattutto un certo ricciolino cough cough), e si taglierebbero un braccio (forse harry anche tutte e due le gambe) piuttosto che ammettere che tengono all'altro in un modo incredibile. Secondo me questo loro continuo battibeccare ha contribuito a creare un'atmosfera più leggera in tutta la storia, ha aiutato a smorzare un po' le varie difficoltà ed il clima un po' drammatico andatosi a creare per ovvi motivi. Ridevo come una scema ogni volta che leggevo di Harry che prende per il culo il povero Zayn chiamandolo "vecchio" e, sostanzialmente, "zitello sfigato". Sono scoppiata in una risata imbarazzante quando sono arrivata al punto: "Quella cattura gli brucia ancora i neuroni, la pelle, le viscere, ma crede sia normale visto che ha rischiato di morire per colpa del Tritone che diciannove anni prima gli ha salvato la vita.
Sgrana gli occhi battendosi entrambe le mani sulle guance.
Dio, com'è vecchio anche lui!". AHAHAH, sto male anche solo a rileggerlo. (Tra parentesi, ho sghignazzato anche quando ho letto "Gli fa male la schiena e i capelli gli sono diventati stopposi appiccicandosi al suo collo.
Fanculo anche al doppio compenso.
I suoi capelli non si toccano!" Sto malissimo ahahah).
Comunque, per quanto goliardico e frizzante, il rapporto tra Zayn e Harry ha contribuito ha spezzettarmi il cuore in tanti frammenti quando sono arrivata a leggere del loro abbraccio. Dio santo. Madonna santa. Tutti i santi santi. Ma dico, sei pazza? Mi hai fatta stare male, sigh. Quanto è stato meraviglioso quel momento?! Dico seriamente, leggere di come Zayn cerca di aiutare Harry in tutti i modi pur di farlo stare bene, arrivando persino a superare quella stupida barriera che si sono creati loro due, per stringerselo tra le braccia e strizzarselo forte forte al petto, cullandolo e in un certo senso coccolandolo, rassicurandolo, come un padre fa con il proprio bambino. Mh, sì, in un certo senso ho associato molto al personaggio di Zayn quello del fratello maggiore o del padre (che, da quello che ho capito, non c'è mai stato nella vita di Haz) di Harry. Zayn lo sgrida, litiga con lui, lo rimprovera, gli fa sapere senza mezzi termini quando sta sbagliando, cerca sempre di riportarlo sulla retta via, ma allo stesso tempo si preoccupa terribilmente per lui e lo rassicura quando le cose sembrano andare di merda. Harry, d'altro canto, è il tipico figlio/fratello che si atteggia sempre da grande, orgoglioso e cocciuto, che non ammetterebbe (quasi) mai uno sbaglio, che, in un certo senso, si crede superiore a tutto e a tutti. Però, alla fine, anche a lui serve amore, anche a lui serve un qualcuno su cui contare, anche a lui serve sentirsi protetto, ed ecco che finalmente lascia cadere tutte le sue barriere e permette a Zayn di abbracciarlo. E, quando Z sta per mollare la presa, lui lo stringe ancora più forte, cede all'orgoglio e gli fa capire che ha ancora bisogno di lui, che quell'abbraccio forse è proprio quella cosa che ha sempre inconsciamente bramato nonostante l'apparente atteggiamento da cattivo ragazzo che non ha assolutamente bisogno di coccole e comprensione per andare avanti. Insomma, avrai capito che quel bellissimo momento Zarry mi ha sfracellato il cuore. Così come quando Zayn salva all'inizio Harry da un certo tritone (mamma mia quaaanteeeee cose che ho da dirti su Louis) o come Harry, vicino alla piscina di casa sua, salva a sua volta Zayn dalle grinfie del medesimo certo tritone. Okay, concludo la parentesi Zarry perché se no giuro che ti rifilo altre migliaia di parole solo su di loro.
Adesso voglio parlarti di un'altra cosa che ho notato del tuo modo di scrivere (come ti ho già detto di tuo ho letto solo questa ff e la mpreg!louis quindi non ho idea se questa cosa che sto per dirti sia una constante nelle tue storie oppure no, meh). Praticamente, sono rimasta piacevolmente (anzi, stupendamente, meravigliosamente, wowamente) sorpresa dalla tua capacità di riuscire a parlare di cose che, aimhé, non esistono (o meglio, che si dice non esistano. Che ne sappiamo noi delle creature che abitano i più profondi abissi, e che ne sappiamo noi che alcuni pazzi non stanno progettando di catturare suddette creative per scopi economici, eccetera. E --mi riallaccio a "Fear Nearer", è più forte di me mannaggia a me mannaggia-- che ne sappianmo noi che, da qualche parte nel mondo, qualcuno non stia studiando delle pillole per permettere agli uomini in futuro di rimanere incinti?!) come se invece esistessero. Uhm, provo a spiegarmi meglio. Praticamente, nel leggere, sono rimasta talmente tanto assorbita dalla lettura e ammaliata in un certo senso dalle parole che hai creato, che non mi sono mai detta qualcosa come "Ahahah che figata, e questa da dove l'ha tirata fuori?!". Solo con il senno di poi, l'ho pensato, e, come ti ho già detto, sono rimasta sbalordita ed esterrefatta dalla tua capacità di creare simili mondi paralleli. Ma mentre leggevo ero come convinta che esistessero davvero le cose che hai scritto, era come se fossi catapultata direttamente nella storia ed era come se fossi accanto ai personaggi. Era come se avessi davanti agli occhi ciò che leggevo. Insomma, era reale per me. Boh, non so se sono riuscita a spiegarmi ahah. In ogni caso, ancora tantissimi complimentoni.
E adesso, ta ta ta tannn, parliamo di Louis. Sto sospirando, in questo momento, e sto pensando alle parole migliori da usare per descriverlo. Premetto che, nel parlare di lui, sarò dieci volte più sclerata del solito. Innanzitutto, è un tritone. "Wow, ma davvero, da cosa lo hai dedotto?" dirai tu, sarcastica. Ma. Cazzo. E' un tritone. Un fottutissimo tritone. Tu non hai idea di quanto fhsdiohvuisdofhipfgo mi faccia stare il pensiero di un Louis con una coda elegante e scintillante al posto delle gambe. Non so nemmeno io il perché. E' una cosa stupenda, e non riuscirò mai a smettere di ringraziarti per aver scritto di Louis in versione sirena. Sigh. E poi il fatto che, nello studiarlo, Harry, Zayn, Niall e compagnia bella abbiano decretato che è un Tritone di piccola taglia. E' un fottutissimo pesciolino (ogni volta che leggevo di Harry che chiamava Louis "pesciolino" un pugnale invisibile mi infilzava il cuore. E' così tremendamente dolce? E poi il fatto che Louis non gli abbia mai detto di smettere di chiamarlo così, nemmeno all'inizio-inizio, non so perché ma questa cosa mi dà tanti feels. E dire che a me fanno schifo i pesci. Non puoi immaginare quanto sia enorme il mio odio e il mio disgusto per loro. Non tollero neanche i pesciolini rossi. Ogni volta che ne vedo uno arriccio involontariamente la bocca e il naso in un'espressione schifata e chiudo gli occhi. Però però però. Grazie a te sto iniziando ad amare il nomignolo "Pesciolino". Aw.) ma è allo stesso tempo forte (sia mentalmente che fisicamente parlando). I mean, lasciamo un attimo da parte la sua enorme forza psicologica, ma vogliamo parlare del fatto che stava uccidendo Harry con la sola forza delle dita e che gli stava facendo praticamente andare in cancrena la gamba con la sola forza della coda?! Secondo me è un po' come nella realtà. Louis è "piccolino", okay, è basso e magro, uno scricciolino --apparentemente-- tutto da proteggere, ma. Nonostante la costituzione, penso che sia un ragazzo comunque forte, determinato, pronto ad aiutare gli altri e a difenderli da chiunque. E secondo me anche il tuo Louis ha queste caratteristiche. Non bisogna farsi ingannare dalla sua esile figura, perché sarebbe disposto ad uccidere pur di difendere le persone che ama. Non si arrende facilmente, è perennemente pronto a lottare con le unghie e con i denti pur di proteggere e proteggersi. Mentre scrivevo, mi è venuta in mente una domanda da farti lol. Ma (all'inizio) chi è la sirena insieme a Louis, quella che riesce a scappare dalla trappola di Zayn e Harry? (Io me la immagino come Lottie non so perchè ahah). E quella sirena è la stessa sirena che gli Zarry riescono a catturare verso la fine?
Comunque, voglio aprire un'ulteriore piccola ("Piccola"? ahahha ridi con me) sull'aspetto fisico di Louis. Innanzitutto, ho adorato il fatto che hai voluto specificare che sirene e tritoni non siano assolutamente tutti uguali. Ci sono varie razze, tante specie, e si distinguono tra loro da determinate caratteristiche. Louis è un celtico, e ha il viso truccato come se avesse indosso una sorta di maschera nera. (Non ho idea del perché stia ancora constatando l'ovvio con te. Voglio dire, hai scritto e creato tu questa meraviglia, quindi perché sto riassumendo concetti che tu conosci allo stremo? Ho paura che sia più forte di me ahaha. Ogni piccolo dettaglio di questa ff mi si è impresso sotto la pelle e ho bisogno di fartelo sapere). Se devo essere onesta sono felice del fatto che gli abbiano tagliato i capelli. Cioè, non mi piace immaginarmi di un Louis con i capelli lunghi lunghi lunghi. Però è stato allo stesso tempo terribilmente straziante leggere del momento in cui gli tagliano con malagrazia le ciocche. Sono combattuta, meh. Perché mi sto immaginando di Louis che si accarezza con sguardo triste e un po' perso nel vuoto il fantasma dei suoi capelli. Adesso sono triste, uffa.
Comunque devi sapere (o forse te l'ho già detto? Sono smemorata scusami) che sono stati tanti i momenti che mi hanno brutalmente uccisa e torturata (okay, ora mi ricordo, te l'avevo già scritto lol). E adesso ti farò una lista nuda e cruda di suddetti momenti:
- quando Louis stava per uccidere Harry (stritolandolo con le dita e con la coda). Perché, nonostante mancassero ancora tipo 90mila parole e che quindi era assolutamente impossibile che riuscisse già ad ammazzarlo, una piccola parte di me era stra convinta che il momento di Harry di lasciare questa Terra fosse già arrivato.
- quando Harry e Zayn cercano disperatamente di liberare Louis dalla rete per salvargli la vita. Idem come sopra, una parte di me era sicurissima che Louis stava per morire. Dio. Santo.
- questa cazzo di parte: "quando il Tritone fa una smorfia sofferente e sbatte entrambi i pugni sui vetri allacciandosi le mani attorno alla testa e tentando di coprirsi con la coda adesso immobile, una barriera che riesce a nascondere ben poco, a dir la verità. Quella reazione gli spezza il cuore." Vaffanculo, ha spezzato anche il mio di cuore. Insomma, l'angst di attendere la decisione di Louis (si lascerà morire o no??) mi ha davvero catturata.
- sono morta un po' ogni volta che leggevo di un attacco di panico di Harry. Hai descritto il tutto in un modo così delicato ma allo stesso tempo così crudo, e penso che questo sia il perfetto binomio per parlare di un attacco di panico. Dio, quanto sei brava.
- quando Louis chiede ad Harry di sua madre. "Tua madre è cattiva?". Non so, queste quattro parole mi hanno scombussolato dentro. Forse perché Louis, a volte, dimostra senza paura la sua innocenza e la sua ingenuità da bambino, o forse perché Harry non sbotta con lui questa volta. Gli parla gentilmente, con pazienza, gli racconta e gli rivela una parte di sé. E boh, è riduttivo dire (anche se so che non gli farebbe affatto piacere sentire quello che sto per dire) che provo tanta tenerezza per Harry. E mi dispiace tanto che nessuno sia mai riuscito a capirlo e a farlo sentire apprezzato e protetto. Dio santo, nemmeno sua madre e non hai idea di quanto mi faccia arrabbiare questa cosa.
- la scena dopo il famoso chocking. Louis tutto accoccolato nelle coperte, nudo e fragile, che è terribilmente dispiaciuto perché convinto di avere fatto male ad Harry. Mamma mia, avrei voluto solo catapultarmi dentro il mio cellulare per atterrare sul letto e stringere in un abbraccio quell'amore di pesciolino ahaha.
- This: Harry non crede di essere pronto a ricevere la freccia.
Louis però la scocca comunque.
«Io non avrei dovuto salvarti, Harry. Sarebbe stato meglio per tutti se quel giorno tu fossi morto»
.   Non commento. Non. Commento.
- quando Harry torna a casa dopo la, ehm, battuta di pesca, e scopre che qualcuno è riuscito ad entrare. La sua preoccupazione nei confronti di Louis mi ha catturata, e durante tutta la lettura ero in ansia tanto quanto lui. Quando poi prende a pugni il vetro insanguinato... dio santo, i brividi.
- come ti ho già detto, mi hai distrutta con l'abbraccio Zarry. Diocristo, mi sento male solo a pensarci.
- quando, ancora una volta, Louis sembra volersi lasciare morire dentro una stupida vasca. Ti giuro, stavolta ero più che convinta che sarebbe stata la fine di Louis. E di Harry. Non hai idea di quanto io abbia apprezzato la decisione di Haz di lasciare a Louis per questa volta le redini della situazione. Questa volta non lo ha, diciamo, obbligato a salvarsi la pelle (e la coda e le squame. mamma mia quanto sono simpatica. ah. ah. ah. okay, basta) ma ha capito che era arrivato il momento di accettare la volontà del pesciolino. E, per quanto straziante sia stata la scena, avrei voluto ancora una volta entrare dentro la fanfiction per stampare un bacio sulla fronte di Harry. Ebbravo, ricciolino. Finalmente ci sei arrivato. Finalmente hai capito che, in un rapporto, il fare o il non fare qualcosa non dipende esclusivamente dalle scelte della solita persona. Finalmente hai realizzato che, se vuoi anche solo riottenere la stima e la fiducia del tritone, devi lasciarlo decidere autonomamente. E' la sua vita, d'altronde. E, per quanto possa essere difficile vedere morire qualcuno di amato di fronte agli occhi sapendo che potresti fare qualcosa (qualcosa che non piacerebbe all'altro ma che è necessario per lui --per Harry-- per non soffrire ancora) devi lasciare che accada ciò che accadrà. In un certo senso, Harry, in questa scena, abbandona l'egoismo. E la dipendenza cattiva, e la voglia di dominare e di avere il controllo su tutto e su tutti. E poi vabbeh, il pesciolino prende la decisione (per me, lo ammetto, inaspettata) di salvarsi. Ha fatto ciò a cui aspirava Harry, sì, ma ha scelto lui di farlo e non è stato obbligato dal ricciolino stesso. Cristo, spero di star riuscendo a farmi comprendere.
- tutto il discorso della terra e della luna, e la similitudine al rapporto tra i larry. Ancora una volta, signori e signore, voilà la prova dell'infinita intelligenza e originalità di NowPlaying.
- la "trappola degli occhi blu". Così l'ho rinominata. Ma di questo te ne parlerò dopo.

Insomma, l'angst di questa storia è qualcosa di paradossalmente stupendo. Sarò io masochista o che ne so, ma quando leggo una storia su ao3 o efp dove le sole parole sono in grado di stritolarmi la bocca dello stomaco, farmi venire un nodo alla gola e le lacrime agli occhi, allora capisco che quella sotto il mio naso è una Fanfiction con la Effe magnificamente maiuscola. Perché è facile scrivere di cose tristi e strappalacrime, di argomenti che automaticamente dovrebbero far commuovere una persona. Ma spesso questi temi vengono trattati con superficialità o con insufficiente pathos ed empatia. Tu, invece, le cose le senti, è come se le vivessi concretamente e, di conseguenza, riesci a trasmettere qualcosa. Procuri emozioni nel lettore, gli fai vivere le cose che crei e che scrivi. Ed è così bello e raro, credimi. Quindi (ancora una volta) ti faccio i miei più enormi complimenti.
Adesso, ti parlerò di una cosa che mi ha fatto allo stesso tempo divertire come non mai e tubare manco mi avessi piazzato un carico di cuccioli teneri tra le braccia. Louis e il cibo. Aw. Vedi? E' più forte di me. Devo necessariamente tubare. Quanto cavolo è carino Louis che schifa quasi tutti i cibi con fare altezzoso ed il nasino perennemente arricciato? E quanto è tenero (e disgustoso, ammettiamolo) quando si mangia quelle paciugate che gli crea Harry andando a mischiare tutti quei cibi completamente non abbinabili tra loro? Non commento la scena dove Louis si strafoga di sushi perché awawawawwww me lo sono troppo immaginato, guarda. Me lo vedevo davanti agli occhi, con le guance piene, le briciole di fritto intorno alle labbra e le dita unte come quelle di un bambino. Ecco, è troppo un bimbo. Punto. A propositi di atteggiamenti da infante, ehehehe. Giuro che anche qui mi sono scompisciata, perché ANDIAMO è troppo Louis quello che hai descritto qui: "Harry ride non sapendo che altro fare, totalmente scosso e allucinato nel vedere Louis zampettare il più lontano possibile da lui, un tragitto relativamente breve in cui il castano crea scompiglio spostando sedie e buttando all'aria cuscini come avrebbe fatto qualsiasi bambino, appunto". Ancora una volta, è come se ce lo avessi davanti a me, è come se lo vedessi fare i capricci e comportarsi in modo fastidioso per dispetto. Aw.
Concludo (risate dal pubblico) il papiro su Louis sottolineando quanto mi siano piaciute in particolare due scene: l'incontro con il gatto Sven (Dio Santo, quanto. Bella. E' Quella. Scena. Sarà che sono una gattara pazza, ma ogni volta che leggo di un felino nelle fanfiction larry mi sciolgo. Insomma, i mici e i larry sono una delle cose che più amo al mondo. Ho tutto il diritto di sentirmi sopraffatta) e quando Harry gli mostra il pollice per fargli capire che va tutto bene e Louis non conosce quel gesto e allora guarda il soffitto. Doppio triplo quadruplo quintuplo AWWW. Sia io che Harry siamo un po' caduti dalle nuvole, diciamo, perché, per un secondo ci eravamo totalmente scordati che Louis non è propriamente umano, che non appartiene alla Terra.
Passando rapidamente in rassegna gli altri due personaggi importanti (Niall e Liam)...
Allora, Liam l'ho un po' odiato ed un po' amato. Amato perché andiamo! Alla fine è sempre soprattutto merito suo se Louis riesce a sopravvivere (più di una volta). E poi boh, mi è piaciuta questa tua decisione di farlo essere più piccolo rispetto agli altri. Non so, non mi era mai capitato di leggere una fanfiction dove i ragazzi hanno un grande gap anagrafico l'uno con l'altro e, quindi, altri dieci punti per te e la tua originalità. Mi è piaciuto il fatto che Liam nella tua storia sia sì un ragazzino, ma un ragazzino sveglio, intelligente, un fottuto genio ecco. E poi, ricco da far schifo. Mi allaccio a quest'ultima frase per dirti che mi è piaciuto particolarmente il fatto che quando volevi parlare di qualche vestito/accessorio di marca scrivevi semplicemente la firma (tipo, al posto di dire "orologio di marca blablabla" hai scritto direttamente "aveva al polso un maurice lacroix"). E boh, ho trovato molto fighe queste tue metonimie.
Liam l'ho detestato un pochettino a causa di questa sua fissa con Louis. Voglio dire, il pesciolino è una creatura stupenda e incantevole, ma non è un animaletto rinchiuso in uno zoo. Smettila di studiarlo e sbavarci sopra come se fosse un giocattolino, grrr.

Per quanto riguarda Niall, mi limito ad evidenziare quanto cazzo mi abbia fatta sbellicare dalle risate (quando ho letto quell' "YAHOO! VOGLIO SENTIRVI! FORZA, SPALANCATE QUELLE BOCCHE DA TROIE!" sono morta ahaha) ed anche il suo lato protettivo nei confronti di Harry. Decisamente meno marcato rispetto a quello di Zayn, ma pur sempre esistente. Penso e spero che Harry sia consapevole di non essere poi così solo al mondo, dopotutto. Qualcuno che gli vuole bene e che tiene a lui c'è, eccome se c'è.
Non ho nessuna idea del perché io abbia lasciato Harry per ultimo. E' un personaggio estremamente complicato, ma allo stesso tempo così semplice da leggere. Innanzitutto, ci tengo a dirti che sono molto felice tu sia riuscita a creargli una personalità così piena di sfaccettature ed un passato (e un presente) così complesso. Diciamo che, ovviamente, il suo passato ed il suo presente sono costantemente correlati, e quello che è diventato è frutto delle cose a lui successe da piccolo. A proposito, ho amato i flashback che hai inserito, i pensieri di Harry che hai reso accessibili a tutti i lettori. Sono stati difficili da leggere, nel senso che ogni parola era pregna di dolore, rabbia, frustrazione, impotenza. La sua vita è stata, in poche parole, una catena continue di sventure, sbagli, e salti nel vuoto. E' come se fosse stato continuamente in bilico tra la vita e la morte per questi famosi diciannove anni; anche quando non si poneva volontariamente in condizioni di pericolo (con droga, alcol e situazioni estreme), Harry si è sempre sentito morto dentro. Un po' un cadavere ambulante, un corpo che cammina, delle gambe che si muovono da sole e degli occhi che guardano ma senza vedere davvero, perché la sua anima è sempre stata oscurata e pungolata fastidiosamente da qualcosa che non lo faceva vivere davvero. Mi sono sentita di associare al suo personaggio questa meravigliosa citazione di Oscar Wilde: “To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is all.”
E, secondo me, senza l'aiuto che gli darà poi Louis (e zayn), Harry sarà sempre una di quelle persone che non riescono a vivere per davvero. Si limita ad esistere, a far vedere agli altri che ancora c'è, quando invece dentro di lui è rimasto poco o niente. Fin quando, appunto, grazie (paradosalmente) al pesciolino, riuscirà a dare una sterzata alla sua vita, riuscirà a vivere per davvero. Penso che sia stato estremamente necessario il ritorno di Louis nell'oceano. Senza la sua partenza, Harry non sarebbe mai riuscito a riprendere in mano la propria vita, a riorganizzarla, a combattere contro i suoi demoni e, finalmente, a farcela (non ancora del tutto, ma ce la farà prima o poi, questo lo sento e lo so).  Insomma, un po' come quella di tutti, la sua vita è una sorta di percorso travagliato, ricco di fregature, sbagli, dolore e tristezza. Ma non è un obbligo che rimanga per sempre così. Secondo me, Harry è sempre un po' stato convinto di meritarsela un'esistenza simile, e quindi non ha mai provato seriamente a cambiare la sua vita. Ma grazie a Louis, al suo incoraggiamento, le sue parole, il suo amore è riuscito a realizzare di star sbagliando. E allora rinasce, un po' come una fenice dalle sue stesse ceneri. Nonostante Louis se ne vada fisicamente via da lui, Harry lo sa che gli starà sempre vicino. Proprio come con la bellissima analogia che hai fatto con il sole e la luna, Harry e Louis saranno sempre, diciamo, dipendenti l'uno dall'altra, ma non sarà una dipendenza malata, fisica, ma una mentale e, per così dire, spirituale. L'addio (anzi, l'arrivederci) di Louis era necessario affinché Harry tornasse a prendere in mano le redini della propria vita. E, infatti, "Era da diciannove anni che non scorgeva una Sirena libera muoversi nel mare senza la paura di mostrare alla luna la grazia delle sue forme. Era da diciannove anni che Harry non si sentiva così vivo, così vivo da riuscire a piangere."
Inoltre, ho apprezzato tantissimo la grande impronta di realismo che hai lasciato nella storia. Harry ce la fa, alla fine, a rinascere, ma lasci intendere che comunque il suo non è stato affatto un percorso facile. Non c'è stata nessuna magia, nessuna bacchetta magica è stata sventolata, nessuna fatina incantata proveniente dal mondo dei boschi ha regalato ad Harry tre bacche magiche da ingoiare per ritornare di punto in bianco ad essere felice. Harry ce l'ha fatta, sì, ma il suo percorso "di riabilitazione" non è ancora finito, i suoi demoni non sono stati ancora combattuti al cento per cento. Torna a parlare con la madre, okay, ma non dimentica improvvisamente quei diciannove anni orrendi. E'un percorso veritiero, fatto di alti e bassi, nuove conquiste e gli stessi errori. Ma io leggo tutto questo in una chiave ottimistica e fiduciosa e sono certa del fatto che Harry riuscirà a trovare la serenità vera :)
A proposito di serenità. Mi duole ammetterlo, ma quando ho letto di quanto felice Harry era con Xander (stavo per scrivere Xanax ahaha) mi sono concessa un sorriso sincero. Solitamente arriccio il naso nel leggere di Harry (o Louis) con qualcuno che non sia Louis (o Harry). Però... complimenti. Sei riuscita a farmeli apprezzare. Siamo sinceri, li hai descritti in un modo troppo dolce e carino. Harry sembrava proprio una persona completamente diversa rispetto a quella che avevi descritto nelle prime righe.
Diversa in meglio, ovviamente. Alla fine era come se irradiasse luce e gioia, ed un Harry felice rappresenta una me felice lol. Il tuffo al cuore di cui ti avevo parlato righe e righe fa deriva dal fatto che tu hai buttato inaspettatamente una bomba blu. Cioè. Non puoi dirmi che Louis non si ritrasformerà mai più in un bipede e subito dopo descrivermi la scena di un Harry che lavora in una bakery (Non hai idea di quanto io sia felice per lui) e che, tutto d'un tratto, scorge degli occhi azzurri tra la folla. Mi hai illusa, gne. Però ti perdono perché, ancora una volta, sei riuscita a scrivere qualcosa di nuovo senza scadere nel banale ed io amo l'originalità. A dire il vero, quando hai scritto di questi famigerati "occhi azzurri" io ho fiutato subito l'odore fastidioso di trappola. Ma poi mi sono protetta nell'idea che nessun altro personaggio del fandom ha gli occhi azzurri se non Louis (o almeno, questo è quello di cui ero convinta ahaha) e che, quindi, eheheh, quello doveva essere Louis. Ovviamente, poi, boom. Nomini Xander. Uffa. Te l'ho detto, però, nonostante questo sei riuscita a farmi apprezzare il finale. Gli Xarry (attenzione! I tuoi Xarry) sono davvero teneri e patatosi, insieme.
Arrivata al finale, non ho pianto, per niente. Anzi, ero stranamente felice. Non so nemmeno io il perché. Ti giuro che tutto ciò che riuscivo a pensare era "Vi prego, vi scongiuro, vi imploro, che qualcuno ci faccia un film!"
Davvero, è stata una delle letture che più mi hanno incuriosita, affascinata ed appassionata ultimamente. Dire che sei stata bravissima sarebbe riduttivo. Adesso, visto che mi sta cadendo una mano, ti saluto, tesoro. Sei stata davvero formidabile. Inoltre non sono riuscita a scovare neanche un errore ortografico, grammaticale o di battitura. Quindi, o sei attorniata da una mandria di beta stra competenti, o sei davvero una Dea scesa in terra. Propendo più per l'ultima opzione.
Ti mando un bel bacino. Scusami per tutti gli errori che quasi sicuramente avrò fatto nello scriverti questa recensione e salutami quel pesciolino di Louis, mi raccomando!
:)
(Recensione modificata il 23/11/2015 - 05:37 pm)

Nuovo recensore
17/11/15, ore 20:17

Dio mio, ok.
Non ho la minima idea di come io sia finita a scrivere la mia prima recensione in assoluto, sappilo. Per quanto sia una cosa poco carina da dire, sono pigra, un po' indolente, con un'odiosa tendenza a procrastinare fino a perdere poi totalmente voglia ed interesse e la verità è che non ho nemmeno mai sentito davvero il bisogno di far sapere ad un autore che, ehi, le tue parole sono una fottuta meraviglia. Se poi vogliamo dirla tutta, sono una di quelle persone che sì, resta tanto intaccata dalle sensazioni che prova leggendo, ma fa anche presto a scollarsele di dosso, ecco. Per non parlare del fatto che sono terribilmente prolissa, in un modo così fastidioso che solo a guardare in quante righe ti ho semplicemente scritto l'introduzione a questa cosa sconclusionata che dovrebbe risultare una recensione, mi viene l'urticaria.
Perciò, uhm, buona lettura? Mi dispiace? Solo che, vedi, per la prima volta, giuro, ho sentito il bisogno di non stare zitta.

Te l'ho già accennato, Cristo, hai un modo di farmi rimanere le emozioni sullo stomaco e sulla pelle anche giorni dopo che ti leggo, e non mi succede mai. E, credimi, dire che leggo tanto è un eufemismo. È frustrante e fastidioso e grazie, davvero, perché è bellissimo.
Hai questo dono di saper creare sempre trame che pur avendo per ovvie ragioni un debole eco di 'già sentito, già visto, già letto', sono incredibilmente originali e di renderle credibili. Non so se hai la minima idea di quanto sia raro? Tu ora mi scrivi di Sirene sfruttate per creare cosmetici, di sopravvissuti fra zombie rivoltanti o di Mezzi Demoni complessati, mi crei universi come quello della tua Striker Eureka che, diamine, dovrebbero essere quanto di più fantascientifico possibile, eppure io da un giorno all'altro mi aspetto l'arrivo del Germe o il KO. (Se non l'avessi già intuito sì, ti seguo fondamentalmente dagli inizi, da quando sono inciampata per puro caso su 'Per i gatti la porta è sempre aperta' per inciso, e non riesco neppure a sentirmene imbarazzata).
Riesci a inserire senza forzarli tutti questi dettagli legati al Mondo reale - (?) al nostro Mondo, insomma - che rendono tutto così palpabile e vero. Intrecci l'azione e aneddoti passati dei personaggi con una delicatezza incredibile, lasciando al lettore la possibilità di scoprire piccole sfaccettature della loro personalità piano piano, attraverso crepe infinitesimali, quasi senza accorgersene, delineandone la psicologia in un modo così leggero e piacevole da non risultare mai pesante.
E sai cosa? Riesci a farmi apprezzare perfino le imprecazioni. Don't get me wrong, sono quanto di più lontano da una puritana ed apprezzo un buon personaggio dai discorsi sboccati, ma. Santo Cielo, sono generalmente una cosa che mi fa storcere non poco il naso, soprattutto perché di norma le ritrovo usate un po' a caso in maniera decisamente ridondante per enfatizzare concetti per cui ci sarebbero stati altri dieci, cento modi più efficaci e meno 'facili' per ottenere lo stesso risultato. Invece no, pure in questo caso devo concederti il fatto che ci stanno. E mi danno perfino l'impressione di rendere il dialogo, il flusso di pensieri, il discorso in sé più verosimile. Sì, tutte queste cose mi stanno portando a detestarti in maniera adorante sempre di più, sappilo.

Partendo proprio da questo, dai discorsi e dalla potenza delle tue parole, direi che il caso che io inizi a parlare un tantino più specificatamente di questa storia in particolare, vero? (Cristo, cosa ti avevo detto sul mio essere prolissa? Scusami, davvero, mea culpa. Puoi smettere di leggere se ti è già venuto un gran mal di testa, suppongo? In realtà 'sta recensione è piuttosto self indulgent, tbh. Sì, sono pure egoista, perdonami, ma ora è colpa tua e della tua storia, ti ricordo). Dicevamo.
Le parole. Mi soffermo poco - per tua gioia - sulle continue immagini che crei nel descrivere qualcosa di fondamentalmente semplice e banale, il modo che hai nel raccontare lo svolgersi di certe azioni ed il districarsi di determinate emozioni rendendo di nuovo tutto così vivo, quasi mi ci trovassi scomodamente in mezzo, quasi provassi tutto addosso anche io. Voglio dire, "raggiungere il cuore dell'altro svicolando tra le costole", BOOM; "così bello, così velenoso, il desiderio scarno della sua fame malata", BOOM; "bisognoso di comprendere come Terra e luna possano incontrarsi senza necessariamente far esplodere la galassia con la devastante energia del loro primo incontro", BOOM; ogni singola, maledetta descrizione degli occhi di Louis, BOOM, BOOM, BOOM!
Però, ecco, il mio vero problema sono quelle risposte secche e prepotenti, non del tutto inaspettate magari, ma che riescono sempre e comunque a prendermi in contro piede e che snoccioli con una noncuranza così calcolata da mandarmi in crisi. Mi si stringe la gola a leggerle a volte, giuro. Capisci che problemi mi dai? Nel senso, "Da quando hai cominciato ad andare in crisi ogni volta che mi vieni dentro", sul serio?! Oppure, "Perché l'unica volta in cui mi sia mai sentito davvero vivo è stata ad un passo dalla morte.", Cristo. Ma anche, "Io al contrario tuo morirei per chiunque altro tranne che per me stesso" e poi "Tu sei l'unico per cui valga la pena rischiare la vita", che presa così mi fa quasi venire il diabete ma considerato tutto ciò che Harry e Louis si sono detti in precedenza a riguardo è semplicemente una stilettata al cuore. E poi quei momenti in cui, per esempio, "Resta, ti prego. Io... Odio quando mi lasci da solo.", e diventa tutto così fragile che al solo pensiero di leggere queste parole a voce alta ho la sensazione di cadere a pezzi.
Tutto questo per dire che, insomma, ogni volta sono pugni nello stomaco che continuerei ad incassare più che volentieri e, di nuovo, ti ringrazio.

Ora, Harry e Louis.
Dio, con te ogni volta è una meraviglia leggerli.
Parto dal presupposto che qui in realtà mi rendi tutto più semplice, perché li racconti sempre inseriti in una relazione amore/odio, a tratti malata, quasi una sorta di dipendenza quasi mai veramente desiderata dai due, che poi finisce per essere proprio ciò di cui non possono fare a meno; anche questo, di nuovo, non in modo del tutto sano. Ed io, beh, ho un debole per questo genere di rapporti, so.
È riduttivo dire che a tal proposito ho adorato Harry. Cosa rara se non unica nei tuoi scritti, perché generalmente hai una capacità di descrivere Louis che ogni volta mi atterrisce. Gli conferisci sempre questa personalità tagliente e sfacciata e imprevedibile, un muro a circondarlo che è in realtà un foglio di cartapesta sopra alla sua fragilità e a tutta quella bellezza che si tiene ben stretta con maniacale attenzione. E quando arriva quel momento in cui abbassa le difese è uno spettacolo meraviglioso, davvero. Il tuo Louis in 'Operation KO - 303' penso resterà sempre uno dei migliori che io abbia mai letto.
Questo non per dire che non mi sia piaciuto questo Louis, anzi, ma, dicevo. Harry. Dannazione, che razza di evoluzione psicologica gli hai affibbiato addosso? Come?! Sai, leggendo avevo paura tu avessi inizialmente buttato un po' troppa carne al fuoco. Nel senso, cavoli, ne ha di problemi sto povero cristiano, eh? Eppure hai saputo farlo crescere e cambiare in maniera così naturale, mai forzata, da risultare, un'altra volta ancora, credibile.
Una piccola parentesi la spendo per l'adorabile consuetudine che ho trovato nelle tue storie di lasciare Che Harry affibbi a Louis dei nomignoli che sono delle piccole perle. Sghignazzavo ogni volta che leggevo quel "piccolo sacco di merda" in 'Striker Eureka' e qui sorridevo come un'ebete per ogni singolo "pesciolino".
Ho amato la scena di sesso/amore, così intima e delicata nella sua brutalità. Il momento in cui Harry ha capito di aver bisogno di affogare ancora, di doversi ritrovare letteralmente ad un respiro dalla morte per poter vivere, per liberarsi dal sale. È stato così doloroso e piacevole al tempo stesso vederlo concedere questo potere a Louis, un Louis che non lo comprende, ma che non può far altro che assecondarlo, ormai così dipendente dai desideri di quell'Umano che non si è ancora reso conto del potere che il Tritone ha su di lui. Che ha sempre avuto. Perché Louis ha già capito che sono l'uno la rovina dell'altro, ma possono anche esserne la salvezza.
Se prima Harry vedeva Louis come l'inizio della fine, la causa di una vita che non aveva chiesto, non aveva meritato e che gli si era rivolta a contro, perché "senza il sale, senza il panico, senza Louis, Harry non sarebbe nulla, una gocciolina di pioggia che si infrange nell'oceano, forse persino più insignificante di quello.", ora lentamente inizia a vivere la presenza di Louis in modo nuovo. Non è più il colpevole che si era creato da solo, è l'unico essere che sia sia preso il tempo di capirlo, anche calpestandosi, durante quel primissimo bacio.
Se Harry nel suo inconscio aveva già intuito di aver bisogno di vivere al limite per sopravvivere, per riuscire almeno a respirare, è così doloroso ed appagante vederlo finalmente arrivare a comprendere come, per superarlo, abbia in realtà solo bisogno di Louis, prima dei suoi "occhi di ghiaccio che producono l'unico odio in grado di farlo sopravvivere" ed ora come non sia più odio quello che ci legge.
Ed è stato bello e liberatorio e così soddisfacente vedere Harry realizzare che il Mondo grigio, quel limbo instabile in cui viveva da 19 anni, se l'era costruito da solo, che "non serve sfiorare la morte per sentirsi parte integrante di questo mondo". Se inizialmente aveva interpretato queste parole di Louis come un accusa, lo schifoso ringraziamento per essersi messo a nudo completamente per vedersi solo risputato in pieno viso quanto sia malato, alla fine Harry capisce. Harry cresce. Harry, da sempre irrimediabilmente egoista, lascia la sua vita nel palmo delle mani di Louis.
E Dio, non c'è resa più potente, più bella.
Mh, ok, ho scritto cose che probabilmente non hanno ordine, logica e neppure senso e che somigliano più che altro ad un delirio personale ma, tant'è.

Infine, ultimo grosso punto, credo.
Il finale.
Ho sempre un rapporto estremamente delicato con i tuoi finali.
Sono una personcina decisamente cinica, piuttosto disincantata è perfino un tantino sadica, quindi non ho alcun problema con storie che non hanno un lieto fine. Le trovo spesso più interessanti, persino. Questo sempre, sempre, escluso quando si parla di Harry e Louis.
Non so, suppongo sia perché 'seguendoli' da anni ormai, ho finito per idealizzare parecchio la loro relazione, una relazione della quale in fin dei conti non so praticamente niente. Però ecco, sono l'unico prototipo di coppia che non riesco a leggere senza che abbiano una conclusione serena, continuando a vederli come quelle due persone che, diamine, si sono trovate. Non poteva essere diversamente; si appartengono. E quindi ok, affogateli del peggio schifo per tutto il svolgimento, ma fateli avere una vita mediamente tranquilla alla fine!
Solo che, di nuovo, tu hai trovato sempre un compromesso che adoro. Questi tuoi finali sempre piuttosto aperti sono geniali. E non per l'idea del finale aperto in sé, perché, voglio dire, niente di così shoccante. Ma le possibilità che lasci aperte sono così brillanti che boh, ogni volta avrei voglia di trovarti, afferrarti per le spalle e dirti: 'È perfetto.'
Mi permetto di dire che conoscendo un minimo il tuo stile e il tuo pensiero, so che tu propendi sempre per lasciare inteso il peggio, diciamocelo. Eppure permetti ogni volta che la mia mente ormai sfinita a suon di emozioni, si risvegli all'improvviso creando continui nuovi scenari, nuove idee, nuovi Mondi, in un finale che in realtà non hai mai fine. E, oh, che splendida possibilità è questa!
In questo caso, dopo il ritorno di Louis nel mare, mi sembrava fin troppo strano che tu parlassi di un certo fidanzato di Harry e che suddetto fidanzato fosse proprio il piccolo Tritone. E, come volevasi dimostrare, ecco che entra in scena Xander. Qui te lo devo dire, è stata una doccia fredda. Non pretendevo certo che Harry - un Harry finalmente ormai guarito, anni dopo, con una vita del tutto nuova - restasse solo, fedele ad un Ricordo, per quanto sostanziale. Nella mia testa mi ero già immaginata questa figura indistinta che gli sarebbe stato accanto, una sagoma senza nome e personalità, una macchietta di rassegnazione, niente più. E tu gli hai dato un nome e con questo un'identità - per quanto possibile in poche righe -, l'hai reso fastidiosamente reale, insomma. Ho inghiottito un grumo di fastidio. A secco. Più volte.
E poi l'incanto. Quel "lo farà quando non avrà più bisogno di tornarci" e tutto l'ultimo paragrafo sono bellezza pura, giuro. Non credo siano nemmeno necessarie ulteriori spiegazioni - per fortuna eh?, come se non avessi già scritto un'infinità. È solo che, mio Dio, è un rincorrersi di tante piccole delizie, una manciata di miracoli di parole che mi hanno lasciata con il respiro stretto in gola e le pulsazioni a sfrigolare nelle tempie. Il modo in cui hai lasciato Harry con gli occhi fissi sulla luna, così da permettere a Louis di restare a guardare ancora un po', un istante ancora la sua luna, è così straziante eppure labile, così impetuoso eppure squisitamente delicato.
È quella certezza che Harry e Louis si appartengano, in ogni Mondo, perfino provenendone da due completamente differenti. In qualche modo inevitabile, in qualche tempo inesorabile, per qualche ragione imprescindibile, Harry e Louis sono l'uno la ragione dell'altro. È bellissimo e necessario e giusto.
È semplicemente perfetto.

Se sei arrivata fin qui senza aver lasciato qualche neurone per la strada, complimenti; anche se ora che ci penso io mi sono sorbita 91K parole - volontariamente, certo, ma pur sempre 91K parole, diamine - perciò forse è quasi da ritenere moralmente corretto che tu sopporti un papiro in cui non faccio alto che delirare e venerare il tuo modo di scrivere; ci sono letture peggiori al mondo, suppongo, giusto?
No, scherzo, decisamente, anzi; in realtà a tal proposito ci tengo anche a dirti grazie, grazie, grazie, per non aver mai avuto la malsana idea di dividere in capitoli le tue storie. È una cosa puramente partorita dalla mia mente deviata, ma è così aesthetically pleasing scorrere indisturbata dall'inizio alla fine di uno scritto, ingoiare ogni cosa tutto d'un fiato! Quindi niente, un altro punticino a tuo favore, I guess.
Dato che ormai avrai capito che questa recensione incoerente è anche una sottospecie di mal celata, inadeguata ode ad ogni tuo lavoro, volevo anche sprecare altre due paroline per i banner, perché lasciatelo dire, sono splendidi. Può sembrare una cosa banale, ma i tuoi sono sempre così ben fatti e on point che m'invogliano ancora di più ad iniziare la lettura, quasi fossi già immersa nell'atmosfera della storia. Perciò, chapeu.
Tutto questo anche per dirti che sono scrittrici come te che mi ricordano quanto le fanfiction - una parola che evito come la peste perché è sempre a braccetto con quella sfumatura di immancabile sdegno che mi dà a dir poco sui nervi - meritino attenzione quanto se non più dei cosiddetti 'autori pubblicati'. Inoltre, gli scrittori che ormai leggo in italiano si contano sulle dita di una mano, perciò a maggior ragione, complimenti - non che la mia opinione sia la Parola Assoluta, figuriamoci, è solo per sottlineare di nuovo quanto mi piaccia ciò che scrivi.
Quindi, e questa è davvero la conclusione - alleluia -, ho amato ogni cosa. Dai personaggi - menzione speciale per Liam piccolo nerd, adorabile e geniale; per Niall nella sua incontrollata ed entusiasta smania di scoprire; e per Zayn ed il suo rapporto con Harry che meriterebbe un altra recensione a sé ma no, no, direi proprio no -, ai luoghi, ai dialoghi, alle atmosfere, alle più piccole descrizioni.
Ogni volta mi regali un Mondo che ne può aprire infiniti, sensazioni così forti che restano addosso per giorni e quella voglia di tornare a rileggerti per provare tutto ancora una volta.

Perciò niente, sei splendida e, di nuovo, grazie.

Em.

Recensore Junior
17/11/15, ore 15:15

Penso sia una delle OS più affascinanti che abbia mai letto, capace di rapirti e catapultarti nella storia senza che tu possa rendertene conto! Non so che dire se non congratularmi con te! è ben strutturata, organica, armoniosa e la fine è coerente col tutto, in una parola perfetta secondo il mio modesto parere. Sei stata capace di farmi entrare in empatia con i persongaggi, di sentire quello che loro sentivano, dalla rabbia alla solitudine, dalla serenità al senso di appagamento finale: mi sono innamorata di loro. Spero di poter leggere presto una tua nuova creazione.
A presto 
Monni60