C'era una volta una ragazza che, un pomeriggio, terribilmente annoiata, decise di farsi un giretto su Efp. Pregando di riuscire a trovare una fanfiction decente, digitò (rigorosamente) nelle barre di ricerca: Harry Styles, Louis Tomlinson, Slash, rating rosso, one shot, AU, completa. Dopodiché, inizio a scrollare la pagina e -gaudio del Cielo!- vide di sfuggita un Mermaid!Louis. "Mermaid!Louis?!" urlò la ragazza, a metà tra l'esaltato e la paura di rimanere terribilmente delusa dalla lettura. Deglutendo, si fece coraggio e cliccò sul titolo. La ragazza ci impiegò ore e ore per completare la lettura, a causa di infinite peripezie ma, alla fine, verso le tre e mezza del mattino, con la voglia di chiudere gli occhi e la voglia enormemente più grande di sapere "e adesso cosa succede, cosa cazzo accadrà?!", ce la fece. Finì di leggere. E subito dopo morì, perché quella fanfiction era stata una delle cose più belle che avesse mai letto in tutta la sua esistenza. I suoi cari la attorniarono, e lei resuscitò per un breve attimo, sufficiente per strepitare un "Fotocopiate questa fanfiction e rivestite la mia bara con suddette pagine!". Dopodiché morì una seconda volta.
E adesso è qui, (in paradiso? all'inferno? al purgatorio? nella casa di marzapane della strega di Hansel e Gretel?) a scrivere una recensione sclerata.
Cough cough.
Tu. Non. Hai. Idea. Di. Quanto. Questa. Fanfiction (credimi definirla "Fanfiction" è quasi un peccato mortale. Questa storia merita di essere pubblicata come libro e venduta). Sia. Fottutamente. Meravigliosa.
Ho tante tante tantissime cose da dirti. Innanzitutto sappi che questa è solo la mia seconda volta nel tuo profilo (e la domanda è: perché non ti ho scoperta prima?). Infatti di tuo ho letto solo questa perla luminosa ed un'altra gemma preziosa, e cioè "Far Nearer". Visto che il tuo Louis incinto mi scombussola ancora e mi fa venire voglia di piangere anche solo a pensarci da tanto era meraviglioso, direi di parlare subito di questa tua nuova fic.
Allora. Innanzitutto, il titolo. Il fottutissimo titolo. "And Here comes the part where I drown" non ho idea del perché, ma mi ha fatto subito venire i brividi. Appena ho letto queste parole mi sono subito fermata (la prima di migliaia di volte durante la lettura) per premermi una mano sul cuore. Sono così melodrammatica, ne sono consapevole, ma è una frase così meravigliosa che sono subito corsa a segnarmela da qualche parte.
E poi, il banner. Quanto è bello? Dico sul serio, ho trovato stupendo pure quello, soprattutto l'immagine degli occhi blu e quella delle nocche rovinate.
Ma, arrivando alla lettura (preparati psicologicamente perché questa recensione sarà più lunga del vangelo), parto subito con il dirti che ho paura di te. Nel senso. Dimmi che ti rendi conto di quanto tu sia incredibilmente fantasiosa, intelligente, e originale? Perché se non ne sei consapevole giuro che ti troverò e ti farò del male. (Harry mi ha contagiato con i suoi problemi a gestire la rabbia, si nota?). Seriamente. Tu hai un dono. Un dono enorme ed è essenziale che tu lo sappia. Dire che scrivi da Dio sarebbe un eufemismo. La tua mente è un qualcosa di straordinario, e giuro che ti invidio un po' per la tua capacità di creare frasi così belle, parole che ti lasciano il segno e che ti fanno pensare e riflettere. Come ti ho già detto, spesso e volentieri, mentre leggevo, mi sono dovuta fermare. Forse ci ho impiegato così tanto a finire la tua storia anche perché quasi ogni frase me la sono voluta leggere e gustare almeno tre volte.
Ma adesso parliamo di Zayn e Harry, okay? Penso che sia stato uno dei rapporti che più ho preferito nella tua storia. Voglio dire, sono come due stupidi cuccioli che fingono di azzuffarsi (okay, spesso si mordono e si graffiano sul serio) ma che alla fine si vogliono un bene dell'anima. Entrambi così orgogliosi, cristo santo, (soprattutto un certo ricciolino cough cough), e si taglierebbero un braccio (forse harry anche tutte e due le gambe) piuttosto che ammettere che tengono all'altro in un modo incredibile. Secondo me questo loro continuo battibeccare ha contribuito a creare un'atmosfera più leggera in tutta la storia, ha aiutato a smorzare un po' le varie difficoltà ed il clima un po' drammatico andatosi a creare per ovvi motivi. Ridevo come una scema ogni volta che leggevo di Harry che prende per il culo il povero Zayn chiamandolo "vecchio" e, sostanzialmente, "zitello sfigato". Sono scoppiata in una risata imbarazzante quando sono arrivata al punto: "Quella cattura gli brucia ancora i neuroni, la pelle, le viscere, ma crede sia normale visto che ha rischiato di morire per colpa del Tritone che diciannove anni prima gli ha salvato la vita.
Sgrana gli occhi battendosi entrambe le mani sulle guance.
Dio, com'è vecchio anche lui!". AHAHAH, sto male anche solo a rileggerlo. (Tra parentesi, ho sghignazzato anche quando ho letto "Gli fa male la schiena e i capelli gli sono diventati stopposi appiccicandosi al suo collo.
Fanculo anche al doppio compenso.
I suoi capelli non si toccano!" Sto malissimo ahahah).
Comunque, per quanto goliardico e frizzante, il rapporto tra Zayn e Harry ha contribuito ha spezzettarmi il cuore in tanti frammenti quando sono arrivata a leggere del loro abbraccio. Dio santo. Madonna santa. Tutti i santi santi. Ma dico, sei pazza? Mi hai fatta stare male, sigh. Quanto è stato meraviglioso quel momento?! Dico seriamente, leggere di come Zayn cerca di aiutare Harry in tutti i modi pur di farlo stare bene, arrivando persino a superare quella stupida barriera che si sono creati loro due, per stringerselo tra le braccia e strizzarselo forte forte al petto, cullandolo e in un certo senso coccolandolo, rassicurandolo, come un padre fa con il proprio bambino. Mh, sì, in un certo senso ho associato molto al personaggio di Zayn quello del fratello maggiore o del padre (che, da quello che ho capito, non c'è mai stato nella vita di Haz) di Harry. Zayn lo sgrida, litiga con lui, lo rimprovera, gli fa sapere senza mezzi termini quando sta sbagliando, cerca sempre di riportarlo sulla retta via, ma allo stesso tempo si preoccupa terribilmente per lui e lo rassicura quando le cose sembrano andare di merda. Harry, d'altro canto, è il tipico figlio/fratello che si atteggia sempre da grande, orgoglioso e cocciuto, che non ammetterebbe (quasi) mai uno sbaglio, che, in un certo senso, si crede superiore a tutto e a tutti. Però, alla fine, anche a lui serve amore, anche a lui serve un qualcuno su cui contare, anche a lui serve sentirsi protetto, ed ecco che finalmente lascia cadere tutte le sue barriere e permette a Zayn di abbracciarlo. E, quando Z sta per mollare la presa, lui lo stringe ancora più forte, cede all'orgoglio e gli fa capire che ha ancora bisogno di lui, che quell'abbraccio forse è proprio quella cosa che ha sempre inconsciamente bramato nonostante l'apparente atteggiamento da cattivo ragazzo che non ha assolutamente bisogno di coccole e comprensione per andare avanti. Insomma, avrai capito che quel bellissimo momento Zarry mi ha sfracellato il cuore. Così come quando Zayn salva all'inizio Harry da un certo tritone (mamma mia quaaanteeeee cose che ho da dirti su Louis) o come Harry, vicino alla piscina di casa sua, salva a sua volta Zayn dalle grinfie del medesimo certo tritone. Okay, concludo la parentesi Zarry perché se no giuro che ti rifilo altre migliaia di parole solo su di loro.
Adesso voglio parlarti di un'altra cosa che ho notato del tuo modo di scrivere (come ti ho già detto di tuo ho letto solo questa ff e la mpreg!louis quindi non ho idea se questa cosa che sto per dirti sia una constante nelle tue storie oppure no, meh). Praticamente, sono rimasta piacevolmente (anzi, stupendamente, meravigliosamente, wowamente) sorpresa dalla tua capacità di riuscire a parlare di cose che, aimhé, non esistono (o meglio, che si dice non esistano. Che ne sappiamo noi delle creature che abitano i più profondi abissi, e che ne sappiamo noi che alcuni pazzi non stanno progettando di catturare suddette creative per scopi economici, eccetera. E --mi riallaccio a "Fear Nearer", è più forte di me mannaggia a me mannaggia-- che ne sappianmo noi che, da qualche parte nel mondo, qualcuno non stia studiando delle pillole per permettere agli uomini in futuro di rimanere incinti?!) come se invece esistessero. Uhm, provo a spiegarmi meglio. Praticamente, nel leggere, sono rimasta talmente tanto assorbita dalla lettura e ammaliata in un certo senso dalle parole che hai creato, che non mi sono mai detta qualcosa come "Ahahah che figata, e questa da dove l'ha tirata fuori?!". Solo con il senno di poi, l'ho pensato, e, come ti ho già detto, sono rimasta sbalordita ed esterrefatta dalla tua capacità di creare simili mondi paralleli. Ma mentre leggevo ero come convinta che esistessero davvero le cose che hai scritto, era come se fossi catapultata direttamente nella storia ed era come se fossi accanto ai personaggi. Era come se avessi davanti agli occhi ciò che leggevo. Insomma, era reale per me. Boh, non so se sono riuscita a spiegarmi ahah. In ogni caso, ancora tantissimi complimentoni.
E adesso, ta ta ta tannn, parliamo di Louis. Sto sospirando, in questo momento, e sto pensando alle parole migliori da usare per descriverlo. Premetto che, nel parlare di lui, sarò dieci volte più sclerata del solito. Innanzitutto, è un tritone. "Wow, ma davvero, da cosa lo hai dedotto?" dirai tu, sarcastica. Ma. Cazzo. E' un tritone. Un fottutissimo tritone. Tu non hai idea di quanto fhsdiohvuisdofhipfgo mi faccia stare il pensiero di un Louis con una coda elegante e scintillante al posto delle gambe. Non so nemmeno io il perché. E' una cosa stupenda, e non riuscirò mai a smettere di ringraziarti per aver scritto di Louis in versione sirena. Sigh. E poi il fatto che, nello studiarlo, Harry, Zayn, Niall e compagnia bella abbiano decretato che è un Tritone di piccola taglia. E' un fottutissimo pesciolino (ogni volta che leggevo di Harry che chiamava Louis "pesciolino" un pugnale invisibile mi infilzava il cuore. E' così tremendamente dolce? E poi il fatto che Louis non gli abbia mai detto di smettere di chiamarlo così, nemmeno all'inizio-inizio, non so perché ma questa cosa mi dà tanti feels. E dire che a me fanno schifo i pesci. Non puoi immaginare quanto sia enorme il mio odio e il mio disgusto per loro. Non tollero neanche i pesciolini rossi. Ogni volta che ne vedo uno arriccio involontariamente la bocca e il naso in un'espressione schifata e chiudo gli occhi. Però però però. Grazie a te sto iniziando ad amare il nomignolo "Pesciolino". Aw.) ma è allo stesso tempo forte (sia mentalmente che fisicamente parlando). I mean, lasciamo un attimo da parte la sua enorme forza psicologica, ma vogliamo parlare del fatto che stava uccidendo Harry con la sola forza delle dita e che gli stava facendo praticamente andare in cancrena la gamba con la sola forza della coda?! Secondo me è un po' come nella realtà. Louis è "piccolino", okay, è basso e magro, uno scricciolino --apparentemente-- tutto da proteggere, ma. Nonostante la costituzione, penso che sia un ragazzo comunque forte, determinato, pronto ad aiutare gli altri e a difenderli da chiunque. E secondo me anche il tuo Louis ha queste caratteristiche. Non bisogna farsi ingannare dalla sua esile figura, perché sarebbe disposto ad uccidere pur di difendere le persone che ama. Non si arrende facilmente, è perennemente pronto a lottare con le unghie e con i denti pur di proteggere e proteggersi. Mentre scrivevo, mi è venuta in mente una domanda da farti lol. Ma (all'inizio) chi è la sirena insieme a Louis, quella che riesce a scappare dalla trappola di Zayn e Harry? (Io me la immagino come Lottie non so perchè ahah). E quella sirena è la stessa sirena che gli Zarry riescono a catturare verso la fine?
Comunque, voglio aprire un'ulteriore piccola ("Piccola"? ahahha ridi con me) sull'aspetto fisico di Louis. Innanzitutto, ho adorato il fatto che hai voluto specificare che sirene e tritoni non siano assolutamente tutti uguali. Ci sono varie razze, tante specie, e si distinguono tra loro da determinate caratteristiche. Louis è un celtico, e ha il viso truccato come se avesse indosso una sorta di maschera nera. (Non ho idea del perché stia ancora constatando l'ovvio con te. Voglio dire, hai scritto e creato tu questa meraviglia, quindi perché sto riassumendo concetti che tu conosci allo stremo? Ho paura che sia più forte di me ahaha. Ogni piccolo dettaglio di questa ff mi si è impresso sotto la pelle e ho bisogno di fartelo sapere). Se devo essere onesta sono felice del fatto che gli abbiano tagliato i capelli. Cioè, non mi piace immaginarmi di un Louis con i capelli lunghi lunghi lunghi. Però è stato allo stesso tempo terribilmente straziante leggere del momento in cui gli tagliano con malagrazia le ciocche. Sono combattuta, meh. Perché mi sto immaginando di Louis che si accarezza con sguardo triste e un po' perso nel vuoto il fantasma dei suoi capelli. Adesso sono triste, uffa.
Comunque devi sapere (o forse te l'ho già detto? Sono smemorata scusami) che sono stati tanti i momenti che mi hanno brutalmente uccisa e torturata (okay, ora mi ricordo, te l'avevo già scritto lol). E adesso ti farò una lista nuda e cruda di suddetti momenti:
- quando Louis stava per uccidere Harry (stritolandolo con le dita e con la coda). Perché, nonostante mancassero ancora tipo 90mila parole e che quindi era assolutamente impossibile che riuscisse già ad ammazzarlo, una piccola parte di me era stra convinta che il momento di Harry di lasciare questa Terra fosse già arrivato.
- quando Harry e Zayn cercano disperatamente di liberare Louis dalla rete per salvargli la vita. Idem come sopra, una parte di me era sicurissima che Louis stava per morire. Dio. Santo.
- questa cazzo di parte: "quando il Tritone fa una smorfia sofferente e sbatte entrambi i pugni sui vetri allacciandosi le mani attorno alla testa e tentando di coprirsi con la coda adesso immobile, una barriera che riesce a nascondere ben poco, a dir la verità. Quella reazione gli spezza il cuore." Vaffanculo, ha spezzato anche il mio di cuore. Insomma, l'angst di attendere la decisione di Louis (si lascerà morire o no??) mi ha davvero catturata.
- sono morta un po' ogni volta che leggevo di un attacco di panico di Harry. Hai descritto il tutto in un modo così delicato ma allo stesso tempo così crudo, e penso che questo sia il perfetto binomio per parlare di un attacco di panico. Dio, quanto sei brava.
- quando Louis chiede ad Harry di sua madre. "Tua madre è cattiva?". Non so, queste quattro parole mi hanno scombussolato dentro. Forse perché Louis, a volte, dimostra senza paura la sua innocenza e la sua ingenuità da bambino, o forse perché Harry non sbotta con lui questa volta. Gli parla gentilmente, con pazienza, gli racconta e gli rivela una parte di sé. E boh, è riduttivo dire (anche se so che non gli farebbe affatto piacere sentire quello che sto per dire) che provo tanta tenerezza per Harry. E mi dispiace tanto che nessuno sia mai riuscito a capirlo e a farlo sentire apprezzato e protetto. Dio santo, nemmeno sua madre e non hai idea di quanto mi faccia arrabbiare questa cosa.
- la scena dopo il famoso chocking. Louis tutto accoccolato nelle coperte, nudo e fragile, che è terribilmente dispiaciuto perché convinto di avere fatto male ad Harry. Mamma mia, avrei voluto solo catapultarmi dentro il mio cellulare per atterrare sul letto e stringere in un abbraccio quell'amore di pesciolino ahaha.
- This: Harry non crede di essere pronto a ricevere la freccia.
Louis però la scocca comunque.
«Io non avrei dovuto salvarti, Harry. Sarebbe stato meglio per tutti se quel giorno tu fossi morto». Non commento. Non. Commento.
- quando Harry torna a casa dopo la, ehm, battuta di pesca, e scopre che qualcuno è riuscito ad entrare. La sua preoccupazione nei confronti di Louis mi ha catturata, e durante tutta la lettura ero in ansia tanto quanto lui. Quando poi prende a pugni il vetro insanguinato... dio santo, i brividi.
- come ti ho già detto, mi hai distrutta con l'abbraccio Zarry. Diocristo, mi sento male solo a pensarci.
- quando, ancora una volta, Louis sembra volersi lasciare morire dentro una stupida vasca. Ti giuro, stavolta ero più che convinta che sarebbe stata la fine di Louis. E di Harry. Non hai idea di quanto io abbia apprezzato la decisione di Haz di lasciare a Louis per questa volta le redini della situazione. Questa volta non lo ha, diciamo, obbligato a salvarsi la pelle (e la coda e le squame. mamma mia quanto sono simpatica. ah. ah. ah. okay, basta) ma ha capito che era arrivato il momento di accettare la volontà del pesciolino. E, per quanto straziante sia stata la scena, avrei voluto ancora una volta entrare dentro la fanfiction per stampare un bacio sulla fronte di Harry. Ebbravo, ricciolino. Finalmente ci sei arrivato. Finalmente hai capito che, in un rapporto, il fare o il non fare qualcosa non dipende esclusivamente dalle scelte della solita persona. Finalmente hai realizzato che, se vuoi anche solo riottenere la stima e la fiducia del tritone, devi lasciarlo decidere autonomamente. E' la sua vita, d'altronde. E, per quanto possa essere difficile vedere morire qualcuno di amato di fronte agli occhi sapendo che potresti fare qualcosa (qualcosa che non piacerebbe all'altro ma che è necessario per lui --per Harry-- per non soffrire ancora) devi lasciare che accada ciò che accadrà. In un certo senso, Harry, in questa scena, abbandona l'egoismo. E la dipendenza cattiva, e la voglia di dominare e di avere il controllo su tutto e su tutti. E poi vabbeh, il pesciolino prende la decisione (per me, lo ammetto, inaspettata) di salvarsi. Ha fatto ciò a cui aspirava Harry, sì, ma ha scelto lui di farlo e non è stato obbligato dal ricciolino stesso. Cristo, spero di star riuscendo a farmi comprendere.
- tutto il discorso della terra e della luna, e la similitudine al rapporto tra i larry. Ancora una volta, signori e signore, voilà la prova dell'infinita intelligenza e originalità di NowPlaying.
- la "trappola degli occhi blu". Così l'ho rinominata. Ma di questo te ne parlerò dopo.
Insomma, l'angst di questa storia è qualcosa di paradossalmente stupendo. Sarò io masochista o che ne so, ma quando leggo una storia su ao3 o efp dove le sole parole sono in grado di stritolarmi la bocca dello stomaco, farmi venire un nodo alla gola e le lacrime agli occhi, allora capisco che quella sotto il mio naso è una Fanfiction con la Effe magnificamente maiuscola. Perché è facile scrivere di cose tristi e strappalacrime, di argomenti che automaticamente dovrebbero far commuovere una persona. Ma spesso questi temi vengono trattati con superficialità o con insufficiente pathos ed empatia. Tu, invece, le cose le senti, è come se le vivessi concretamente e, di conseguenza, riesci a trasmettere qualcosa. Procuri emozioni nel lettore, gli fai vivere le cose che crei e che scrivi. Ed è così bello e raro, credimi. Quindi (ancora una volta) ti faccio i miei più enormi complimenti.
Adesso, ti parlerò di una cosa che mi ha fatto allo stesso tempo divertire come non mai e tubare manco mi avessi piazzato un carico di cuccioli teneri tra le braccia. Louis e il cibo. Aw. Vedi? E' più forte di me. Devo necessariamente tubare. Quanto cavolo è carino Louis che schifa quasi tutti i cibi con fare altezzoso ed il nasino perennemente arricciato? E quanto è tenero (e disgustoso, ammettiamolo) quando si mangia quelle paciugate che gli crea Harry andando a mischiare tutti quei cibi completamente non abbinabili tra loro? Non commento la scena dove Louis si strafoga di sushi perché awawawawwww me lo sono troppo immaginato, guarda. Me lo vedevo davanti agli occhi, con le guance piene, le briciole di fritto intorno alle labbra e le dita unte come quelle di un bambino. Ecco, è troppo un bimbo. Punto. A propositi di atteggiamenti da infante, ehehehe. Giuro che anche qui mi sono scompisciata, perché ANDIAMO è troppo Louis quello che hai descritto qui: "Harry ride non sapendo che altro fare, totalmente scosso e allucinato nel vedere Louis zampettare il più lontano possibile da lui, un tragitto relativamente breve in cui il castano crea scompiglio spostando sedie e buttando all'aria cuscini come avrebbe fatto qualsiasi bambino, appunto". Ancora una volta, è come se ce lo avessi davanti a me, è come se lo vedessi fare i capricci e comportarsi in modo fastidioso per dispetto. Aw.
Concludo (risate dal pubblico) il papiro su Louis sottolineando quanto mi siano piaciute in particolare due scene: l'incontro con il gatto Sven (Dio Santo, quanto. Bella. E' Quella. Scena. Sarà che sono una gattara pazza, ma ogni volta che leggo di un felino nelle fanfiction larry mi sciolgo. Insomma, i mici e i larry sono una delle cose che più amo al mondo. Ho tutto il diritto di sentirmi sopraffatta) e quando Harry gli mostra il pollice per fargli capire che va tutto bene e Louis non conosce quel gesto e allora guarda il soffitto. Doppio triplo quadruplo quintuplo AWWW. Sia io che Harry siamo un po' caduti dalle nuvole, diciamo, perché, per un secondo ci eravamo totalmente scordati che Louis non è propriamente umano, che non appartiene alla Terra.
Passando rapidamente in rassegna gli altri due personaggi importanti (Niall e Liam)...
Allora, Liam l'ho un po' odiato ed un po' amato. Amato perché andiamo! Alla fine è sempre soprattutto merito suo se Louis riesce a sopravvivere (più di una volta). E poi boh, mi è piaciuta questa tua decisione di farlo essere più piccolo rispetto agli altri. Non so, non mi era mai capitato di leggere una fanfiction dove i ragazzi hanno un grande gap anagrafico l'uno con l'altro e, quindi, altri dieci punti per te e la tua originalità. Mi è piaciuto il fatto che Liam nella tua storia sia sì un ragazzino, ma un ragazzino sveglio, intelligente, un fottuto genio ecco. E poi, ricco da far schifo. Mi allaccio a quest'ultima frase per dirti che mi è piaciuto particolarmente il fatto che quando volevi parlare di qualche vestito/accessorio di marca scrivevi semplicemente la firma (tipo, al posto di dire "orologio di marca blablabla" hai scritto direttamente "aveva al polso un maurice lacroix"). E boh, ho trovato molto fighe queste tue metonimie.
Liam l'ho detestato un pochettino a causa di questa sua fissa con Louis. Voglio dire, il pesciolino è una creatura stupenda e incantevole, ma non è un animaletto rinchiuso in uno zoo. Smettila di studiarlo e sbavarci sopra come se fosse un giocattolino, grrr.
Per quanto riguarda Niall, mi limito ad evidenziare quanto cazzo mi abbia fatta sbellicare dalle risate (quando ho letto quell' "YAHOO! VOGLIO SENTIRVI! FORZA, SPALANCATE QUELLE BOCCHE DA TROIE!" sono morta ahaha) ed anche il suo lato protettivo nei confronti di Harry. Decisamente meno marcato rispetto a quello di Zayn, ma pur sempre esistente. Penso e spero che Harry sia consapevole di non essere poi così solo al mondo, dopotutto. Qualcuno che gli vuole bene e che tiene a lui c'è, eccome se c'è.
Non ho nessuna idea del perché io abbia lasciato Harry per ultimo. E' un personaggio estremamente complicato, ma allo stesso tempo così semplice da leggere. Innanzitutto, ci tengo a dirti che sono molto felice tu sia riuscita a creargli una personalità così piena di sfaccettature ed un passato (e un presente) così complesso. Diciamo che, ovviamente, il suo passato ed il suo presente sono costantemente correlati, e quello che è diventato è frutto delle cose a lui successe da piccolo. A proposito, ho amato i flashback che hai inserito, i pensieri di Harry che hai reso accessibili a tutti i lettori. Sono stati difficili da leggere, nel senso che ogni parola era pregna di dolore, rabbia, frustrazione, impotenza. La sua vita è stata, in poche parole, una catena continue di sventure, sbagli, e salti nel vuoto. E' come se fosse stato continuamente in bilico tra la vita e la morte per questi famosi diciannove anni; anche quando non si poneva volontariamente in condizioni di pericolo (con droga, alcol e situazioni estreme), Harry si è sempre sentito morto dentro. Un po' un cadavere ambulante, un corpo che cammina, delle gambe che si muovono da sole e degli occhi che guardano ma senza vedere davvero, perché la sua anima è sempre stata oscurata e pungolata fastidiosamente da qualcosa che non lo faceva vivere davvero. Mi sono sentita di associare al suo personaggio questa meravigliosa citazione di Oscar Wilde: “To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is all.”
E, secondo me, senza l'aiuto che gli darà poi Louis (e zayn), Harry sarà sempre una di quelle persone che non riescono a vivere per davvero. Si limita ad esistere, a far vedere agli altri che ancora c'è, quando invece dentro di lui è rimasto poco o niente. Fin quando, appunto, grazie (paradosalmente) al pesciolino, riuscirà a dare una sterzata alla sua vita, riuscirà a vivere per davvero. Penso che sia stato estremamente necessario il ritorno di Louis nell'oceano. Senza la sua partenza, Harry non sarebbe mai riuscito a riprendere in mano la propria vita, a riorganizzarla, a combattere contro i suoi demoni e, finalmente, a farcela (non ancora del tutto, ma ce la farà prima o poi, questo lo sento e lo so). Insomma, un po' come quella di tutti, la sua vita è una sorta di percorso travagliato, ricco di fregature, sbagli, dolore e tristezza. Ma non è un obbligo che rimanga per sempre così. Secondo me, Harry è sempre un po' stato convinto di meritarsela un'esistenza simile, e quindi non ha mai provato seriamente a cambiare la sua vita. Ma grazie a Louis, al suo incoraggiamento, le sue parole, il suo amore è riuscito a realizzare di star sbagliando. E allora rinasce, un po' come una fenice dalle sue stesse ceneri. Nonostante Louis se ne vada fisicamente via da lui, Harry lo sa che gli starà sempre vicino. Proprio come con la bellissima analogia che hai fatto con il sole e la luna, Harry e Louis saranno sempre, diciamo, dipendenti l'uno dall'altra, ma non sarà una dipendenza malata, fisica, ma una mentale e, per così dire, spirituale. L'addio (anzi, l'arrivederci) di Louis era necessario affinché Harry tornasse a prendere in mano le redini della propria vita. E, infatti, "Era da diciannove anni che non scorgeva una Sirena libera muoversi nel mare senza la paura di mostrare alla luna la grazia delle sue forme. Era da diciannove anni che Harry non si sentiva così vivo, così vivo da riuscire a piangere."
Inoltre, ho apprezzato tantissimo la grande impronta di realismo che hai lasciato nella storia. Harry ce la fa, alla fine, a rinascere, ma lasci intendere che comunque il suo non è stato affatto un percorso facile. Non c'è stata nessuna magia, nessuna bacchetta magica è stata sventolata, nessuna fatina incantata proveniente dal mondo dei boschi ha regalato ad Harry tre bacche magiche da ingoiare per ritornare di punto in bianco ad essere felice. Harry ce l'ha fatta, sì, ma il suo percorso "di riabilitazione" non è ancora finito, i suoi demoni non sono stati ancora combattuti al cento per cento. Torna a parlare con la madre, okay, ma non dimentica improvvisamente quei diciannove anni orrendi. E'un percorso veritiero, fatto di alti e bassi, nuove conquiste e gli stessi errori. Ma io leggo tutto questo in una chiave ottimistica e fiduciosa e sono certa del fatto che Harry riuscirà a trovare la serenità vera :)
A proposito di serenità. Mi duole ammetterlo, ma quando ho letto di quanto felice Harry era con Xander (stavo per scrivere Xanax ahaha) mi sono concessa un sorriso sincero. Solitamente arriccio il naso nel leggere di Harry (o Louis) con qualcuno che non sia Louis (o Harry). Però... complimenti. Sei riuscita a farmeli apprezzare. Siamo sinceri, li hai descritti in un modo troppo dolce e carino. Harry sembrava proprio una persona completamente diversa rispetto a quella che avevi descritto nelle prime righe.
Diversa in meglio, ovviamente. Alla fine era come se irradiasse luce e gioia, ed un Harry felice rappresenta una me felice lol. Il tuffo al cuore di cui ti avevo parlato righe e righe fa deriva dal fatto che tu hai buttato inaspettatamente una bomba blu. Cioè. Non puoi dirmi che Louis non si ritrasformerà mai più in un bipede e subito dopo descrivermi la scena di un Harry che lavora in una bakery (Non hai idea di quanto io sia felice per lui) e che, tutto d'un tratto, scorge degli occhi azzurri tra la folla. Mi hai illusa, gne. Però ti perdono perché, ancora una volta, sei riuscita a scrivere qualcosa di nuovo senza scadere nel banale ed io amo l'originalità. A dire il vero, quando hai scritto di questi famigerati "occhi azzurri" io ho fiutato subito l'odore fastidioso di trappola. Ma poi mi sono protetta nell'idea che nessun altro personaggio del fandom ha gli occhi azzurri se non Louis (o almeno, questo è quello di cui ero convinta ahaha) e che, quindi, eheheh, quello doveva essere Louis. Ovviamente, poi, boom. Nomini Xander. Uffa. Te l'ho detto, però, nonostante questo sei riuscita a farmi apprezzare il finale. Gli Xarry (attenzione! I tuoi Xarry) sono davvero teneri e patatosi, insieme.
Arrivata al finale, non ho pianto, per niente. Anzi, ero stranamente felice. Non so nemmeno io il perché. Ti giuro che tutto ciò che riuscivo a pensare era "Vi prego, vi scongiuro, vi imploro, che qualcuno ci faccia un film!"
Davvero, è stata una delle letture che più mi hanno incuriosita, affascinata ed appassionata ultimamente. Dire che sei stata bravissima sarebbe riduttivo. Adesso, visto che mi sta cadendo una mano, ti saluto, tesoro. Sei stata davvero formidabile. Inoltre non sono riuscita a scovare neanche un errore ortografico, grammaticale o di battitura. Quindi, o sei attorniata da una mandria di beta stra competenti, o sei davvero una Dea scesa in terra. Propendo più per l'ultima opzione.
Ti mando un bel bacino. Scusami per tutti gli errori che quasi sicuramente avrò fatto nello scriverti questa recensione e salutami quel pesciolino di Louis, mi raccomando!
:) (Recensione modificata il 23/11/2015 - 05:37 pm) |