Recensioni per
Preludio alla fenice
di aniasolary

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/12/15, ore 10:12

Ciao Ania ^^ eccomi qui, rimettendomi in pari in questa storia :D ebbene, Eirene torna in Grecia, no? Per quanto mi riguarda, la reazione di Arth e di suo padre lascia intendere molto più di quello che viene raccontato: va bene, hanno detto quello che hanno detto ma la verità è come l'ha detta la donna greca: in realtà si "nascondono" nella loro strafottenza, almeno secondo me. E poi Jade, Jade che ha scelto un altro ragazzo piuttosto che Arthur ed lui si dichiara troppo tardi XD un po' sfortunato, forse, ma di sicuro è stata una scena di grande impatto! E ho apprezzato anche la piccola Natie che vuole la birra LOL molto dolce ^^

Nel frattempo complimenti, davvero ^^ scrivi benissimo e anche questo capitolo è molto bello ^^ alla prossima!

Recensore Junior
15/12/15, ore 11:35

Sciao, Ania! <3
Questo capitolo è stato una continua sofferenza, perché sì, mi fa soffrire il fatto che il mio carciofino stia male come un cane e che Eirene debba nascondere segreti così terribili.
Sono stata così male che adesso, recensirla è piuttosto complicato. Per cui non prendertela se scriverò cose piuttosto sconclusionate e senza senso. Partiamo dal fatto che debba dirti un grazie enorme come una casa perché ho provato a leggere il capitolo con l'"Atto III" della "Tosca" in sottofondo e ti confesso che la cosa mi ha eccitato da morire perché storia e intreccio musicale hanno funzionato perfettamente insieme! E poi non conoscevo il pezzo, ahimè, quindi "thank you so much, dahhling!" <3
Ma torniamo ad Arth. La mia opinione su di lui sta cambiando piuttosto alla velocità della luce, perché non mi sembra più il ragazzo un po' superficiale de "La volpe di Liverpool". Tutt'altro, quella era solo una corazza in ferro battuto, lavorata finemente finché tutto era caldo. Fa una tenerezza immane vederlo così perso per Jade, seriamente... Lei, invece, scusa la parole, è una grandissima stronzetta. Ma più che stronzetta, è una persona rigida con le ali tarpate e non riesce a volare. Sappiamo già come va a finire, sappiamo che non riuscirà mai a spiccare veramente il volo, ma qui sembra proprio "bloccata" tra tante ombre, non so se mi spiego! Un "muoio disperato" reciproco e due bozzoli di farfalla che si aprono a stento e poi si rinchiudono!
Okay, oggi parlo solo per metafore, ma diversamente non riesco ad esprimermi xD
Aspetto il momento in cui questi due bozzoli tenteranno di aprirsi completamente. <3
A presto, chica!
Sofja
(Recensione modificata il 16/12/2015 - 08:45 pm)
(Recensione modificata il 08/03/2016 - 06:27 pm)

Recensore Master
11/12/15, ore 10:53

Una vita intensa lo è sicuramente, quella di Arthur ^^

Ciao Ania! Anche io come te sono contento di avere sotto gli occhi questa storia, che parla della cresciuta di un ragazzo "umano" con le sue passioni, gelosie, paure e incidenti! Certo, Jade la sta facendo un po' troppo "tragica" (in fondo è solo un vestito) e Arthur ha fatto molto bene a chiederle scusa, e lei gli parla dei suoi avi XD ok XD a suo modo, è stato un capitolo divertente, pieno del terzo atto della "Tosca" e i tuoi due protagonisti che si dibattono cantando e che non si può fare a meno di shippare XD
Per quanto riguarda il rapporto fra Arthur ed Eirene, è molto tenero... anche se ho paura che il dettaglio delle pillole del "mal di testa" non sia solo un dettaglio :( spero che non sia così T_T

Complimenti davvero Ania, è sempre un piacere leggerti! Alla prossima!

Recensore Master
03/12/15, ore 15:17

Finalmente sono riuscita a recuperare i capitoli e... Mi si stringe il cuore, davvero. Mi vien da piangere perché questa delicata poesia con cui hai infarcio il testo è il filo che lega questa storia al suo destino infelice. Almeno, per quello che sappiamo essere successo nella Volpe.
E questa donna misteriosa a cui Arthur racconta la sua storia, immobile nel tempo, è la goccia che fa traboccare il vaso di lacrime.
Brava, brava davvero, riesci sempre ad incantarmi e non vedo l'ora di scoprire come si evolverà il tutto, sia in questo preludio che nella Fenice vera e propria.

Recensore Master
01/12/15, ore 10:22

Ciao Ania ^^ che bella è stata l'infanzia di Arthur! La Sonata al Chiaro di Luna la conoscevo già ed è stato il momento del tuo capitolo che ho preferito: hai raccontato il tutto in maniera così delicata, così appassionata che non ho potuto non apprezzare: se stata bravissima, ma questo lo sapevo già ^^ e poi tutte le storie dei personaggi che gli stanno attorno, che hanno le loro vite e ogni tanto si vede anche Nat *_* che tenera ^^

Bene, complimenti dunque, spero che tu possa pubblicare presto :3 alla prossima!

Recensore Junior
30/11/15, ore 22:02



"Dove sei mai andata,
nei giorni intensi di pioggia?
Forse giù, alla valle del tramonto
Dove la speranza sfuma in rimpianto"

I ricordi d'infanzia sono tra i difficili da custodire; sembrano non pesare sul sorriso malinconico di chi li esercita, eppure lasciano una scia indelebine nell'animo, di quelle che non vanno via neanche con la più serrata negazione. Non rimane che sfogliarli, scorrere le istantanee di un roseo amore, i tabù d'una dura lezione. Le persone, i ritardi, le mani conosciute di volti che non appartengono. I gran conflitti, le marce per la propria futura indipendenza e l'oscurità delle prime delusioni. Poi il ritorno in un animo diviso, più nero nel viso, in immagini di forte malinconia. Le battaglie, i compromessi, i giochi puerili e gli eroi da fumetto. Decenni di safari nella propria emotività e la rassegnazione di fronte ad un "cosa sarebbe stato". Arthur non aveva che un fiore d'amore da offrire, un fiore non appariscente, oscurato dalle soffocanti radice di un padre severo, dalla solitudine più nera. A curare tale fiore, a non renderlo un niente, la bontà, l'affetto di una terra lontana, magica per i suoi occhi immacolati. E poco importa l'esito dinanzi all'uomo che stava spuntando dalle macerie e conquiste, dalle corse affannate e dalle varie bravate; Arthur apprendeva la sua personale lezione, quella intravista nello sguardo di chi vede oltre, ma non raggiungibile se non con la propria esperienza. Apprendeva che l'amore è bello, ma può far male se non alimentato. Apprendeva che la riconoscenza era la luce del coraggio più sincero, apprendeva il valore del remare in senso contrario. Un grande esercizio in negazione, neanche troppa, nel perdersi in una figura che non gli apparteneva, Jade, il primo rintocco. Fondamentale la maieutica della cara Eirene nel tirare fuori le contraddizioni di un giovane animo alle prime armi col mondo, mondo che non è solo l'innocenza d'un cerchio di bambini. 

Grazie Ania, grazie di aver cesellato il prosaico con la cura di chi non intralcia le cose, che le presenta nella loro sfera più veritiera. Ho vissuto il primo, bianco amore, una seconda volta; la frustrazione di sentirsi poco o troppo diversi; la voglia di spaccar lo status quo, un po' con il broncio, un po' con randellate di imberbi moti rivoluzionari. "Vita in opera" potrei dire.

-Stormwind

Recensore Veterano
22/11/15, ore 12:03

Olè :) sono secoli che non recensisco qualcosa o.o ma leggendo ora QUESTO non potevo non farlo. Pare che l'attesa sia finalmente terminata e Arthur :3 finalmente ha ripreso vita. Tu come sempre sei straordinaria, te lo dirò sempre, e leggere il preludio alla fenice senz'altro è stato davvero bello. Passando alla trama che già s'evince già nascono le prime domande...Tipo che è successo ad Eirene? Leggerò e scoprirò u.u

Sono contenta, tanto contenta che la recensione fa pure schifo ma ci tenevo a "palesarmi" :*



Raya_Cap_Fer

Recensore Veterano
21/11/15, ore 15:15

Devo ancora scrivere la famosa segnalazione per le scelte per "La Volpe di Liverpool", ma ho pensato di dedicare il tempo che ho adesso per commentare "Il Preludio alla Fenice", e dirti così che cosa ne penso. Sarebbe stato brutto dirtelo per messaggio, anche perché ci hai messo impegno ed è giusto che io ricambi una lettura "gratis" con tutte le osservazioni che, altrimenti, su FB non sarei riuscita a tirare fuori. Innanzitutto, volevo dirti che lo aspettavo da tanto. Al momento sono più in ansia per la OS slash ambientata in Russia, però tu sai quale considerazione ho di Arthur, e potevo mai non passare a leggere? Proprio lui, che ha superato perfino Ewan? Oh dio, Ewan (e ho riletto di nuovo tutta la storia ieri) è fantastico, é tutto ciò che ho sempre desiderato in un ragazzo... Arth, invece, ce l'hai da subito presentato come il ragazzo perfetto che non sbaglia mai un colpo, il ragazzo-uomo di successo destinato a grandi cose. E questo preludio mi ha fatto ricordare che non è sempre stato così, che è stato bambino, che non è sempre stato così maturo, così responsabile... Ebbene, tu ci hai dato questa impressione, che tanto me lo faceva odiare, e alla fine l'hai capovolta. Ci hai mostrato Arth nelle sue debolezze, nelle sue insicurezze, nel suo non voler ammettere che Jade non c'è più. Poi ieri ho pensato un'altra cosa rileggendo il capitolo in cui lei non è morta: li avresti fatti lasciare. Quindi hai sempre creduto che non fossero... adatti l'uno per l'altra? Sto divagando. Questa recensione fa talmente schifo, ma sto cercando solo di spiegarti per l'ennesima volta quanto io ami Arthur. C'è questa moda di sottovalutare i personaggi "buoni", i protagonisti maschili che non si atteggiano a fighetti (non che Ewan sia uno che se la tira, ANZI), e invece ho trovato ben più attraente un Arthur disarmato, un Arthur così poco perfetto eppure sempre così nobile, così giusto, così gentile. Lo amo. Punto. E sono talmente tanto contenta che tu non l'abbia fatto finire con Nat che ti abbraccerei! Nat è una forza della natura che non può essere domata, è una forza della natura che trova la sua controparte in Ewan, e così è, così sarà sempre. Se avesse scelto Arthur, sarebbe stato come se fosse rimasta per sempre ancorata al passato, alla sé bambina, e in fondo Nat inizia la sua storia perché è stanca di vivere nell'infanzia. Vuole crescere. Ora mi chiedo solo perché Arthur è così, se non sia stata Eirene a trasformarlo nell'uomo che è oggi. Ma l'ospedale? Cosa significa? E sua figlia? E se sia figlia in Grecia incontrasse Arthur? Devo leggere! Ti chiedo ancora una volta scusa per il commento bruttissimo. Pare che abbia proprio disimparato a scrivere. Il tuo stile continua ad essere poetico e irresistibile come sempre, dolce, malinconico, amaro. E tu resti sempre una delle mie autrici preferite. Non vedo l'ora di leggere il secondo.
A presto,
Hanna

Recensore Master
19/11/15, ore 10:10

Allora, Ania! Ho molto gradito questo prologo e spero di seguirti con costanza *_* purtroppo, sia per il fatto che non seguo più EFP e sia anche per il fatto che ho tante cose da fare fra lavoro e scrittura (diciamo scrittura), cercherò di ritagliarmi un po' di spazio per leggere le mie storie preferite.
E qui troviamo Arthur bambino, la piccola Nat e la Grecia XD davvero fantastico, scritto molto bene e mi fa piacere vedere come Arthur si approcci alla vita: è ancora piccolino, però sa già tante cose. Ho solo un dubbio:

hai scelto di scrivere questa storia come se fosse Arthur adulto a raccontarla, ma ... ricorda così tante cose del suo passato? Io sì, ricordo, ma non tutti questi particolari :/ diciamo che la mia memoria va ad episodi; quindi ammiro molto la memoria di Arthur ^^

E niente, apprezzo molto e sei sempre bravissima :D alla prossima!

Nuovo recensore
18/11/15, ore 19:09

Il mio affetto sfrenato per i piccoli sfigatelli come Arthur mi porta ad amarlo incondizionatamente. Dunque mi trovo qui a scrivere la prima recensione della mia vita senza sapere esattamente cosa dire xD ho aspettato tantissimo per poter leggere questa storia e davvero non vedevo l'ora, quindi ora sono una cacchetta giapponese felice <3 
Come al solito sei stata fantastica e ogni parola trasuda la malinconia che ci si aspetterebbe da mr Arthur Benkinson, tutto è come dovrebbe essere e non c'è assolutamente NIENTE da cambiare. Sei fantastica, non dubitare mai delle tue capacità <3