Ciao Valentina,
ero combattuta se recensire o meno questa storia, sai perché?
Perché quando leggo cose come quelle che hai scritto tu non so proprio da dove cominciare per farti capire quanto sia meraviglioso quello che hai creato.
Mettiamola così: se ci fosse una bandierina d'oro disponibile, oltre a quella verde, rossa e bianca, ti meriteresti quella d'oro.
Intanto, vai dritta tra i miei preferiti.
Poi, svelami l'arcano di come fai a mettere nero su bianco una tale sinfonia di parole.
Quello che scrivi sembra musica... così soave, dai termini così ricercati e strettamente allacciati che a volte ho perso qualche "nota", ma è solo perché non sono abituata a leggere poesie.
Poesia, ecco. Questa storia, seppur ancora giovane, mi sembra una poesia.
Sono un'affezionata frequentatrice di questo fandom, ho letto storie Lemon e yaoi di tutte le salse. Ma questa nobiltà mi mancava.
La tua nobiltà nella scelta delle parole, la bellezza pura della tua sintassi, alcune volte risulta un po' "sovrabbondante" ma, ti ripeto, semplicemente ero abituata a leggere storie scritte in modo più elementare.
La trama non mi è risultata troppo chiara, ero troppo occupata ad abbeverarmi del tuo poema.
Seriamente, sembri un'allieva di Omero, ed è un grosso complimento, questo.
Mi auguro seriamente che tu possa continuare con questa tua storia, perché sinceramente ho proprio voglia di "deprimermi" (in senso positivo =') leggendo una ff scritta da un'autrice molto più dotata di me.
Mi piace anche pensare che esistano ragazze come te che sappiano far muovere la penna in quel modo, mi rende fiera della sensibilità femminile di scrittrice :)
Che devo dirti, Valentina, avrei voluto prendere ogni frase che ho amato di questo capitolo, ma avrei dovuto fare un copia-incolla di tutto il testo!
Ti metto solo quelle per me più "Intense":
>>> In quegli ultimi raggi malati, due diverse volontà levigano, toccano, ghermiscono, prendono, si immergono nella sabbia gelida afferrandola spasmodicamente, respiro trattenuto così a lungo da dolere, palpebre serrate, denti immersi nella carne.<<<
Ecco, qui sembra proprio che tu abbia usato un climax misto, ascendente e discendente, e l'effetto da i brividi, è sensazionale.
>>> Le mani di Rivaille sono un cosmo relegato a se stesso.<<<
Qui mi sono persa, non ho capito molto di questa espressione, ma mi ha letteralmente estasiata.
>>> Il dolore si inarca nella schiena tesa come chi deve scoccare un dardo, le dita scavano solchi nella pelle nivea imbrattata di rosso<<<
Le tue similitudini hanno davvero scoccato un freccia, nel cuore delle lettrici :) Ma come fai?
>>> Si percepisce distrutto in mille pezzi, eppure la sola presenza dell’altro sembra essere capace di tenerli tutti insieme, impedendogli di disperdersi.<<<
Questa è una (e forse proprio LA SOLA) delle più belle frasi che io abbia mai letto in tutto la mia vita. Che cos'è di Levi che "tiene insieme" i pezzi di Eren? L'amore? La passione del momento? Il calore? Speranze sperate oppure semplicemente Rivaille, solo Rivaille?
Mi si è sciolto il cuore..
>>> scosso come un uccellino dalle ali rotte precipitato dal nido nella consapevolezza che domani il sole sorgerà di nuovo (...)<<<
La similitudine ancora una volta mi lascia senza fiato, "nido della consapevolezza" non ricordo bene il nome esatto di questa figura semantica, dovrebbe essere una metonimia, ma non ne sono certa.
è più facile analizzare una poesia di Montale che questo capitolo! D: Ed è proprio per questo che sto tentando di farlo, mi piace snocciolare testi impenetrabili come questo! =)
>>> ripassando sul gentile avvallamento delle labbra una linea immaginaria con la sola punta delle dita al pensiero assopito di quanto consumato.<<<
Sei anche un'allieva di Baudelaire, ammettilo.
Non perché tu scriva le stesse cose, ci mancherebbe, ma cavolo, hai le mani d'oro, la penna d'oro, il foglio d'oro e una mente meravigliosa.
>>> Solo le parole dell’oceano, ora, rompono il silenzio con i loro racconti di terre lontane, di amori selvaggi e sabbie bianche.
E forse, dopotutto, per questa notte va bene così.<<<
L'oceano che racconta, ah se potesse, quante ne avrebbe da raccontare!
Come avrai notato dal mio nickname, ho un certo amore per questo elemento, e tu l'hai saputo trattare in un modo da far commuovere i cuori più scialbi e superficiale.
In definitiva, Valentina, non è raro che quando qualche autore recensisce qualcosa nello stesso fandom in cui scrive inviti l'autrice della storia recensita a fare un salto a guardare anche le sue storie, ma io non me la sento di dirtelo, perché mi sto vergognando troppo.
Eeee quindi, mi hai fatto abbassare a livelli minimi la mia misantropia, cara Valentina!
Perché nel momento in cui incontro scritti come questo, sono costretta ad ammettere di essere fiera dell'essere umano.
Dopo tutti gli orrori che stanno accadendo con guerre, terrorismo e altre sofferenze, sembra proprio che gli abitanti di questa Terra stiano perdendo la loro umanità... Però, esistono ancora spiragli di luce.
Nel tuo piccolo, hai contribuito a migliorare la mia visione generale.
Che altro dirti, Valentina, scusa se ti ho tediato con le mie analisi testuali e le mie morali, ma a sostenere il mio discorso c'è anche questo splendido aforisma:
>>> Questo è un mondo estremamente crudele..ma anche..di straordinaria bellezza.<<<
O c e a n |