Ciao!
Causa ennesimo contrattempo, riesco a postare la recensione solamente ora, dunque perdona ancora il ritardo.
Dunque, iniziamo con quello che, leggendo, mi ha convinta: l'idea mi è piaciuta davvero moltissimo!
Un mondo in cui la guerra, che non a caso è di religione, ha lasciato perdere il mero terreno (per esempio, la classica bomba atomica) e si è spostata sul piano divino, andando a scomodare le creature celesti come arma finale per risolvere il conflitto. Del resto, teoricamente l'idea non fa una piega: sono coloro in nome dei quali il conflitto è stato scatenato, sulla carta (anche se non posso fare a meno di sospettare che ci siano altri interessi in ballo). Altro punto a favore, l'ambientazione: ho apprezzato l'idea di una Roma regredita al passato, in cui candelabri a elettricità si intrecciano con un Papa che tiene le redini della baracca; un'era in cui il suo esercito di Guardie Svizzere abbia smesso le vesti puramente decorative per diventare un reale corpo di protezione e cui una prostituta poteva essere più ricca dei suoi clienti. Insomma, essendo una patita dell'epoca, sono andata in brodo di giuggiole.
Per quanto riguarda la scelta del personaggio principale, ho colto il richiamo tra Magdalene e Maria Maddalena - suppongo che ci sia una connessione che vada oltre la semplice coincidenza - e ho trovato buona l'idea che l'evocazione debba avvenire attraverso un tramite legato alla divinità (nel caso di Magdalene, l'ironia è che il Calice le sia pervenuto attraverso quello stesso denaro guadagnato nell'esercizio del suo mestiere) e il richiamo all'esoterico - libri come il Necronomicon non erano per nulla rari, ai tempi, e venivano persino raccolti come oggetti di culto da collezionisti particolarmente avventurosi.
Il dialogo col Papa mi ha fatta sorridere, e così la dicotomia di Magdalene, devota e pia ma pronta a mettersi al servizio di Sua Santità in maniera ben poco spirituale.
L'apparizione di Gesù è stata forse la parte più vivida, quella le cui descrizioni hanno meglio reso registicamente la scena: pur non entrando nei dettagli, hai creato chiara l'immagine nella mia testa, forse perché si è trattata di una descrizione "in corsa" piuttosto che, per farti un esempio, un breve excursus come è stata quella dell'aspetto fisico di Magdalene.
Insomma, le idee ci sono tutte per una lettura molto godibile. ^^
Adesso passiamo invece a quanto mi ha convinto di meno - per chiarezza e comodità mia e tua, ho deciso di dividere in sezioni i miei appunti, per dare un senso alla cosa:
NARRAZIONE e STILE:
Nonostante le descrizioni non manchino, così come i dialoghi, ho riscontrato una carenza di show. Forse perché, nonostante esse siano presenti, tendi a soffermarti poco, usando termini vaghi che il lettore fatica a rimettere insieme in un'immagine precisa. Ti faccio l'esempio pratico della descrizione di Magdalene per darti un'idea di cosa intendo: di lei dici che ha capelli biondi, occhi azzurri e che è fondamentalmente acerba (a differenza di sua madre, che invece godeva di un fisico mozzafiato, beata lei). Ora, questo mi lascia immaginare una ragazza bionda con gli occhi chiari, ma non mi aiuta a figuramene il viso nel dettaglio: il colore della pelle, la sfumatura del biondo in questione, la forma del naso, degli zigomi; se ha un volto ovale o a mela, se ha le guance incavate o paffute. Tu potrai muovermi l'obbiezione che sono tutti elementi che, ai fini della trama, contano ben poco, e lungi da me consigliarti di dare uno stop alla trama per dilungarti in qualcosa di secondario; tuttavia, fai un po' troppo affidamento sulla fantasia del lettore, che a questa ragazza dà l'aspetto che vuole, a parte capelli, occhi e petto piatto.
Questa stessa fiducia eccessiva nel lettore risulta anche nelle ambientazioni: prendendo la chiesa, parli di archi, navate e marmo bianco. Potrebbe trattarsi di una qualunque chiesa rinascimentale-barocca: non dai peculiarità all'ambiente, e questo non rende vivida la scena (cosa che invece ti riesce perfettamente al momento di descrivere Jesus che stacca le mani dalla Croce, una scena quasi da film horror).
Insomma, tendi a sfociare nella vaghezza. Altro esempio:
" Varcò l’uscio, rivelando ai suoi occhi una stanza che non avrebbe potuto definire che meravigliosa. [...] pareti rosso porpora bordate d’oro ai quali erano appesi decine di quadri d'autore [...]" --> Aldilà della concordanza errata (pareti è femminile), di base non hai detto quasi nulla: per quanto ne so, la stanza potrebbe essere vuota, mentre potresti far cogliere a Magdalene molti più dettagli con un solo colpo d'occhio.
Ancora: " una penna antica e pregiata." ---> Trovandomi in un'epoca futura, da lettrice non ho idea di cosa tu intenda per una penna antica e pregiata: potrebbe essere una stilografica come una biro, perché ancora mi mancano i riferimenti per poterlo immaginare da me.
Per quanto riguarda l'introspezione, anche qui tendi a dare un abbozzo dell'interiorità del personaggio utilizzando del il tell, senza che ci sia quella "terza dimensione" che dia realismo: ti porto di nuovo a esempio Magdalene, che diventa una prostituta per la sua passione per la "Bellezza". In questo modo, hai spazzato via tutte le possibili implicazioni e meccanismi mentali che potrebbero renderla simpatetica. Insomma, potresti renderla un personaggio più complesso senza per forza perdere lo spirito "carnevalesco" della situazione, non appesantendo troppo la storia con pastoni psicologici. E' anche vero che la sottigliezza non è assenza, se è chiaro cosa intendo dire.
A livello stilistico, scrivi in maniera grammaticalmente corretta e la storia scorre via con leggerezza. Ci sono però intoppi a livello di formazione della frase, per esempio:
"la quale era da sempre stata appassionata a quel non-nulla di bello che il mondo sapeva ancora donare" ---> Più scorrevolmente riformulerei con "La quale era da sempre stata appassionata a quel poco di bello che il mondo sapeva ancora donare";
"ingiurie e spergiuri" --> Qui non ho ben compreso cosa tu intenda con "spergiuri" nel caso specifico. Le false promesse di cosa? Dovresti chiarire un po' meglio, perché non è immediatamente evidente (o forse sono torda io XD).
"Il solo pensare a quanta bellezza avrebbe ricevuto in cambio la fece fremere d’eccitazione." --> Questa frase ti è già stata segnalata, ma la riporto anche qui: si capisce cosa vuoi dire, ma sostituirei con "ricchezza" oppure "quante belle cose avrebbe potuto comprare". Risulterebbe più immediato.
A livello di TRAMA, ho da segnalarti tre cose che non mi hanno totalmente convinta: la rapidità del dialogo\evocazione, che avresti potuto descrivere maggiormente in modo da creare un'atmosfera megliodefinita e un Jesus che rischia di sfociare nell'OOC, somigliando un po' troppo al Dio del Vecchio Testamento. Inoltre, la frase finale "Anche tu sei qui, oh mia amata Magdalene!” così come viene pronunciata sembra far pensare che Jesus non sia consapevole della sua presenza fino a che non si volti a guardarla; tuttavia, Jesus è anche onnisciente, nella sua natura divina (che è quella chiamata in causa nel racconto). Ovviamente, la scelta di svelare la falsità di certe immagini dogmatiche (ho sbirciato avanti e la Morte ha un aspetto decisamente poco tradizionale) è assolutamente libera, ma lo segnalo comunque per correttezza.
ERRORI:
Ho visto che hai chiesto una lista più completa dei refusi e dunque ho cercato di stillartene una più approfondita possibile. Ti lascio qui queste note nella speranza che ti siano utili:
Punteggiatura:
Ho notato che, dopo le virgolette alte, tendi a non usare la punteggiatura. In alcune frasi manca il punto finale (che, come l'esclamativo e l'interrogativo, va posizionato entro le virgolette alte); in altre, manca la virgola quando il dialogo è seguito da verbi quali "disse", "rispose", "esclamò", senza che la frase sia terminata. Rivedi questo aspetto per tutto il testo, magari appoggiandoti a una guida per una scuola di pensiero univoca (ce ne sono parecchie XD).
Maiuscole:
Le maiuscole sono abbastanza ballerine, in questo testo. Ti faccio un piccolo elenco di cosa ci sia da rivedere (e ti consiglio di appoggiarti all'articolo della Crusca in merito, nel caso ti vengano dubbi: la maiuscole sono la croce di chi scrive, per restare in tema):
“In nomine patris et filii et spiritus sancti!” --> "Patris", "Filii" e "Spiritus Sancti" vanno tutti in maiuscolo, in quanto figure sacre.
Bosco bianco --> Attendo al doppio spazio; inoltre, manca la maiuscola in "Bianco", che è parte del nome proprio.
sua santità? Si chiedeva in continuazione. --> "Sua Santità" va sempre in maiuscolo, in quanto si riferiscono sempre a una persona specifica (è come se sostituissero il nome proprio).
"Elite dell’esercito bianco." --> "élite dell'Esercito Bianco" (in quanto lo tiri in causa come istituzione).
"Il santo padre" --> Stesso discorso di "Santità".
“e sappiamo" --> Manca la maiuscola su "e".
"guardie svizzere." --> Come per "Esercito", le prendi in causa come istituzione e dunque vanno in maiuscolo.
"messia"; "apocalisse"; "nostro signore"; " croce"; "figlio di Dio"--> Maiuscole.
"Colle delle rovine" / "vetta delle rovine" --> Sceglierei un nome univoco, e anche qui va tutto in maiuscolo, dato che è nome proprio del luogo.
“bevve durante l’ultima cena, esatto”. --> Anche qui manca la maiuscola.
Consecutio temporum:
Quando descrivi i flashback, dato che hai scelto per il racconto il tempo passato, secondo la consecutio temporum dovresti usare il trapassato: per questo motivo, questa serie di verbi: "Fu proprio...decise...necessitò... poté..." andrebbe tutta modificata al tempo corretto,
Concordanze:
che rappresentava. --> "rappresentavano";
"due guardie... di seguirli" --> "due guardie... di seguirle";
"pareti... ai quali" --> "pareti... alle quali".
Ripetizioni\ refusi\ortografia
"parola" - "parole" --> Ripetizione.
"si e no" --> Manca l'accento sul "sì".
"esterno, rendendola" --> Doppio spazio.
"un verde macchia" --> Piccolo refuso.
"Tuttavia questo non ne limitò minimamente il suo successo ." --> Attenzione agli spazi e al "ne" ridondante.
"26" --> Sarebbe meglio usare "ventisei", è più corretto in un testo di narrativa.
"giuste. Era" --> Attento allo spazio.
"pietra nera , nella quale" --> Anche qui.
"non poterono placare l’ aria spettrale
"Indossavano - Indossavano"
"appenderseli nel salotto"
"facilità, e"
"I suoi lunghi-.. gli"
"illuminò - luminosa"
"cicatrici, in alcuni punti nemmeno del tutto chiuse"
"la guardò con uno sguardo tanto profondo da farle perdere il senno."
Ecco qua, credo di aver terminato. Spero che queste mie noticine ti saranno utili per sistemare (ho del maniacale, lo so, ma penso che un lavoro vada fatto al meglio delle possibilità e con tutta l'accuratezza possibile. Ho sentito chiamare questo tipo di recensioni "da maestra con la penna blu", ma, e lo dico per esperienza personale, sono quelle più efficaci), e ti lascio una bandierina verde: nel complesso, la storia è promettente e potrebbe evolversi in modi molto positivi! :D (Recensione modificata il 10/02/2016 - 10:21 am) |