Buonasera a te!
Sono un sostenitore datato dei Linkin Park e appena ho letto il titolo non ho potuto non trattenermi nel venire qui a leggere, anche perché ero curioso di vedere come avresti fatto interagire questi personaggi (specie Vegeta) e il pairing stesso in una song-fic.
Devo dire che l'introspezione di quest’ultimo non è venuta affatto male, la reputo piuttosto valida nella sua scelta stilistica, considerando l'arco temporale così come la considerazione che ha della vita, dei suoi cambiamenti e il fattore famiglia che comunque è presente già in lui, sebbene non nel modo canonico come alla fine della saga di Majin Bu.
Certo, bisogna considerare che più si va a leggere può sembrare un filo melensa perché si tende a compattare strofe della canzone all'introspezione del principe dei Saiyan (l'avvertimento ci sta), ma in fondo non credo sia un qualcosa che storpia tantissimo, visto quanto lui sia diventato umano passo per passo, saga dopo saga.
Vegeta è uno di quegli uomini intrisi di testardaggine e temerarietà che difficilmente pensano alla morte; con un po’ di frequentazione terrestre è per me diventato un personaggio più tridimensionale e a tutto tondo, il momento più bello è quello quando si sacrifica con l’intenzione di uccidere Bu, pensando non solo a Goku ma soprattutto ai suoi grandi tesori, Bulma e Trunks.
L’ambientazione e la scelta dell’iniziale mutamento interiore penso siano gli elementi caratterizzanti che hanno dato alla song-fic quella sorta di verve in più, oltre al tocco di personalizzazione nella forma, accogliente e non troppo scomposta.
In più, il sottolineare la diffidenza che gli altri hanno verso di lui nell’incubo, la sua confusione, pensare a una condizione ipotetica dove potrebbe causare ulteriore dolore a Bulma, forse l’unico spiraglio nell'indifferenza altrui, sono tutti elementi complementari, capaci di unire fragilità alla determinazione finale legata al cambiamento in meglio, alla decisione di voler essere un uomo e un genitore migliore, in questi attimi di vita che gli sono davanti, mentre la notte è con lui a suggerirgli questo consiglio prezioso.
Lo stile è poi piuttosto genuino e di facile impatto, emotivamente calibrato nella sua narrazione ed evoluzione dal punto di vista delle sensazioni, mi ha abbastanza convinto e mi ha ricordato anche quello che provo io nell'ascoltare certe canzoni dei Linkin Park, come questa ballata per esempio.
In sostanza, ammetto che per me è venuta fuori una storia affascinante nel suo taglio d’immedesimazione, creando un’introspezione niente male e discretamente coinvolgente, in tutti gli aspetti possibili e immaginabili.
Hai fatto un buon lavoro!
Un abbraccio,
Watashiwa |