Recensioni per
Solo Un Uomo
di Amantea

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/06/18, ore 13:42
Cap. 1:

André e Hans, molto più simili di quanto ci possiamo aspettare, André sarebbe perfino felice di vederla tra le sue braccia, se la rendesse felice, ma il cuore di Hans è della Regina, il cuore di Oscar è di Fersen, e il cuore di André è di Oscar. Le similitudini finiscono qui, poiché Fersen è ricambiato, mentre André non ancora, eppure nonostante la differenza di rango, l'algida indifferenza di Oscar lui ci crede che riuscirà a farsi riamare, è solo un uomo, ma un uomo che ama di un amore incommensurabile e quindi invincibile. Brava.

Nuovo recensore
16/10/17, ore 13:15
Cap. 1:

Bellissimo frammento di storia, profondo e riflessivo. Adoro il tuo stile scorrevole, ma al tempo stesso ricercato. Vorrei poter leggere altri capitoli di questo racconto!

Recensore Master
03/05/16, ore 19:04
Cap. 1:

Ciao cara Amantea, ti cercavo , La voce del vento non so se avrà seguito,spero di si' perche' prometteva molto bene..come pure questa "Solo un uomo"a mio avviso andrebbe continuata.
Sei un'autrice non solo sensibile e oltremodo versatile, di eccellente genio creativo, sei pure molto intelligente poiché hai rivisto e ci hai fatto rivivere l'episodio 28 senza infliggere ad Oscar quella profonda ferita al suo orgoglio e alla sua femminilità che non è data tanto dalla delusione di non essere riamata da Fersen (scena della fontana capitolo 25) quello era solo un sogno impossibile che lei per prima sapeva non si sarebbe mai realizzato. ...no, il colpo mortale è dato soprattutto dall'atteggiamento ingrato ed egoista o forse solamente superficiale di Fersen che la va a trovare e le fa pesare il fatto di aver capito tutto e rimarcare ancora una volta che ce l'ha messo tutta per diventare il suo migliore amico!
Io so molto bene che quando si è infatuati di una persona non si riesce nemmeno a cogliere l'imbecillita' e la limitatezza di certe affermazioni, si tende di vedere il"male " in noi stessi e in quel qualcosa dentro di noi che è sbagliato.
Nella versione originale purtroppo Oscar reagisce arrabbiandosi con André che è sempre il suo parafulmini ma stavolta anche le botte e gli schiaffi di una lotta senza esclusione di colpi non riuscirebbero a farla smettere di sanguinare dentro. ....lei percio'deve e vuole proprio essere cattiva, allontanarlo come è stata allontanata dal conte, rompere con tutto ciò che le ricorda il passato, le speranze, i ricordi.
Il tuo What if ci apre nuove possibilità per i nostri, soprattutto perché lei ancora non ha la tisi, lui ha perso un occhio ma non è detto diventi cieco....in poche parole vorrei dirti che mi piacerebbe tantissimo almeno qui una continuazione. ... .Io comunque ti aspetto.Grazie infinite
(Recensione modificata il 03/05/2016 - 07:16 pm)

Recensore Junior
30/11/15, ore 21:47
Cap. 1:

La mia vita è legata a doppio filo alla tua.
Io non esisto, senza te.

Poche, vibranti parole. Sintesi semplice ma perfetta. Non è un desiderio, non è una frase galante. E' Andrè. In tutta la sua massima espressione. 
E tu l'hai fatta diventare, forse inconsapevolmente, il perno intorno al quale ruota la descrizione del sentimento, della passione, dell'amore che riempie l'esistenza di quest'uomo.
Il dolore. Quella sofferenza intensa che lo attanaglia a causa della cecità, non la paura di non vedere più il mondo, ma di non vedere più lei, di diventarne un peso.
La tenerezza. Nell'osservarne la bellezza, nel volerle cancellare le ombre della malinconia.
La gelosia. Il cuore che deflagra, quasi a farcelo sentire, e poi si riempie di ghiaccio. Si eclissa piano sul fondo del crepaccio. Una caduta lenta, quasi ad indicarne la sofferenza più dura, più lunga, più intensa, quella disperata.
La passione. La vicinanza, i sorrisi, mani e corpi che si sfiorano nel duello, gli sguardi che si incrociano e che si riconoscono. E' vero che facevano già l'amore quando si allenavano?
L'amore. Le anime che si parlano mentre le bocche tacciono. I gesti lenti, vicini, i dubbi e le conferme, qualche parola dolce a confermare ciò che ormai è maturo, intenso, profondo. Come tocca un uomo che ama?
La speranza. L'ultima candela, la più delicata ma anche la più longeva. Prima o poi lo dirà che la ama, ma lei lo ha capito già....
E' solo un uomo, umanissimo, forte e tenero, immenso.
E bravissima tu, che gli doni gesti e parole a renderlo tale.
Colpita dritta al cuore, una volta di più.
Ti abbraccio sister....
 

Recensore Master
27/11/15, ore 17:28
Cap. 1:

Onorata che una OS tanto bella mi sia stata dedicata e ricambio, come sai, stima e affetto.

Sono davvero tante la cose da dire a riguardo e quindi mettiti comoda.
Hai sviscerato il nostro caro André profondamente e ne ho sentito in modo chiaro la rabbia, il dolore e tutta la disperazione che viveva in quel periodo della loro vita. Non la odiava e non avrebbe mai potuto farlo, nel significato più vero del termine, ma l'angoscia e lo sconforto erano ormai suoi compagni di vita, il tutto aggravato dalla perdita della vista. E tu, tutto questo, lo hai descritto divinamente.
Nella prima parte ce lo racconti aggrappato a quella sensazione che lei avesse ancora bisogno di lui e al suo innato senso di protezione nei suoi confronti. Perché non ho dubbi che pur di vederla felice, avrebbe accettato anche di vederla con colui che occupava i suoi pensieri ma con il quale non aveva alcuna speranza. E questo dolore ha un nome: il conte di Fersen.
Ho una mia idea sul questo personaggio e tu hai avuto modo di conoscerla ;-).
Per me è sicuramente il solo ed l'unico antagonista di André. Non ci sono Giro, Alain o personaggi inventati che tengano. Oscar non ha mai amato i due sopra citati 😝. Fersen si, o almeno lo credeva. E André ne era consapevole e soffriva per il suo amore impossibile e allo stesso Tempo per Oscar. Perché Fersen non l'amava e non l'avrebbe mai fatto.Accomunato ad André da un amore esclusivo per una donna sola (naturalmente il mio giudizio su Fersen è tratto solo da come ci viene presentato nell'anime). 
Ed ecco,  descritto come un ricordo,  il momento che tanto ci ha fatto ridere (ma in realtà c'era davvero da piangere😭😭😭😭) nei nostri momenti di follia pomeridiana, riassunto in quattro immagini. Lui, Lei, L'altro.... Anche se bisognerebbe capire chi è l'altro (L'intruso ?    Oddio.....quello vero!!!!!!). Raccontato in modo splendido, mia cara.
La sensazione che in quel momento fosse solo sua.
Il cuore che deflagra .
Il peggior incubo che si materializza.
Lo spavaldo redivivo, l'inciampona, l'incredulo.
(Oscar si sarebbe meritata di cadere e di fare una figura misera...perché con quella espressione di felicità dipinta sul volto proprio non si poteva guardare) 
E poi il bivio. Il conte che riappare nuovamente in cerca di non so cosa. Una confessione? In realtà la trovò ma a cosa servì?
. Il tuo Fersen  ( un po' anche mio)  invece fa un passo indietro. Non la mette alle strette. Chiede scusa. ...e legge sul viso di André la verità. E se ne va e con André hanno davvero ben poco da dirsi. Basta uno sguardo.Sono uguali. Lo sanno.
Ma André ha fretta, deve andare a prendersi cura di Lei, come sempre.

Ti incontro...dove l'anima diventa sguardo.
(Aggiungo pure questa alla lista? 😁😘)

La paura di essere giudicata e l'imbarazzo per quAnto accaduto si schiantano in un pensiero, che diviene desiderio, volontà, proposta. 
Si parte per la Normandia....che facciamo, li seguiamo? (Daidaidaidai)
E a chiudere questo bellissimo racconto è lo stesso Andrè di prima, disperato e affranto, che adesso gioisce speranzoso.......forse anche troppo.....
"Te lo dirò  e mi amerai anche tu" ...fosse così facile.....
Ma un minimo di ottimismo ci vuole, giusto?

Come già detto in altra sede, ho trovato in te e in questa storia un'affinità di pensiero su Fersen che mi ha conquistata. E sentirlo raccontare da chi mette passione e bravura  nei proprio racconti è stato magico e poetico.
Grazie per tutto. Più che bravissima.

Recensore Master
27/11/15, ore 00:08
Cap. 1:

Mai la parola "bivio" è più azzeccata per tratteggiare questo momento particolare della loro storia. Perché questi attimi già nell'opera originale segnano uno "spartiacque" fondamentale nel loro rapporto. Che ha perso la connotazione di "amicizia fraterna" già da un po', specialmente per lui. Che teme di non riuscire ad "accontentarsi" più, che teme la cecità più che come menomazione del corpo, come "mutilazione" dell'anima. Perché sente allontanarsi sempre di più lei, soggiogata da un sogno, "umiliata" dalla stesso quindi incapace di dar sfogo a questi pensieri con lui, da sempre attento scrutatore del suo cuore. Perché lui "è solo un uomo", ma soprattutto loro non sono più bambini e quel recinto di confidenze e speranze che delimitava il confine del loro universo è stato "violato", oltrepassato dal mondo, da altri. Oltrepassato da Fersen.
Da qui in poi, per me Andrè attraversa un abisso di incomprensione e sofferenza assurdo. Erigono un muro fra loro, lei troppo orgogliosa ed imbarazzata per affrontarlo e lui troppo spaventato dalle conseguenze che comporterebbe palesare il suo problema fisico ( l'allontanamento da lei, quindi la sua unica possibilità di "nutrirsi" di un amore ancora non compreso..). Questa tua decisione, la decisione di Oscar, mi spiazza..in positivo. Anziché perseverare nella sua decisione di "vivere a tutti i costi come un uomo" allontanando l'unico suo "sostegno" nell'illusione di sentirsi più forte, meno vulnerabile, la tua Oscar si allontana solo dalla fonte del suo disagio, quindi da Fersen ( e dalla Regina..). Fai rinascere un alito di speranza nel cuore di Andrè, la possibiltà di "farla ancora sua" come ricorda di quella giornata, quando all'approssimarsi del tramonto rincontrano il Conte sulla loro via.
Sono combattuta , ora, perché indecisa se ripetere per l'infinitesima volta quanto tu sia perfetta nel calibrare tempi, momenti, parole e cucirgliele loro addosso come una seconda pelle, come se riuscissimo davvero a "vederli"...o far finta di nulla e tacertelo, per non cadere a noia. Ma non sarebbe affatto giusto.
Mi porto, quindi, dentro il calore delle braci di quel caminetto acceso. Dove, anziché rifiutarne l'aiuto, Oscar "accoglie" Andrè, il suo muto, ma indispensabile sostegno, la sua vicinanza discreta, ma sincera. Dove , assieme a lui, raccoglie " i cocci di un cuore infranto" .. senza bisogno di parole, dialogando solo con gli sguardi e la condivisione dello spazio.
Sei uno spettacolo, Amantea, sempre...penso che non mi stancherò mai di dirtelo...
Un grande bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
26/11/15, ore 20:05
Cap. 1:

Meravigliosa versione di questo momento, che ho trattato anch'io in modo diverso! È sempre bello il tuo stile e le emozioni, anzi la modulazione delle emozioni, che sai mostrarci quasi quasi aprendo un varco nelle loro anime e farceli toccare con mano. ..direi vivere allo stesso modo! E questa è una tua specifica caratteristica che io adoro! Bravissima come sempre! Un bacio. . Sandra

Recensore Master
26/11/15, ore 18:51
Cap. 1:

Questa è una delle scene più tristi dell’anime.
Soffre Oscar, soffre André e soffre anche Fersen...
Si conclude male. Con André che non ci vede e si dispera.
Invece tu ci fai sognare una storia diversa!
Oscar soffre ma sa che non può stare con Lui... e questa è la sua solidità e la sua certezza!!
Se lo porta in Normandia!! Un sogno davvero quello che ci fai fare. Adesso vorrei vedere cosa succede laggiù....

Recensore Junior
26/11/15, ore 17:46
Cap. 1:

Cara, Amantea, non me ne volere, ma sto per dire qualcosa che non devi fraintendere. Nulla togliere alla tua storia originale, che ho avuto già modo di apprezzare e commentare, ma in queste parole si scorgono una passione e una minuziosa attenzione per le parole e l'introspezione dei personaggi inaudite, che derivano senz'altro dall'animo che impieghi in questo fandom e che hanno dell'incredibile! 
Quanta accuratezza e che stile! Per non parlare di questo registro tanto raffinato, ricercato. Perfettamente in linea col contesto in cui versano i personaggi. 
Ma ciò che attribuisce a questo scritto una miriade di punti è il modo in cui hai trattato i sentimenti di André, il suo cuore palpitante, la sua dolce bramosia di avere Oscar, la sua gelosia. 
Tutto immerso in un'armonia di immagini, suoni ed emozioni che tocca la perfezione. 
I miei più vivi complimenti, cara Amantea. In qualche modo, mi sono commossa.
Semplicemente grazie.
Gams
 

Recensore Veterano
26/11/15, ore 17:31
Cap. 1:

Il modo in cui descrivi i pensieri di André è intensissimo e davvero emozionante, e leggendolo ho avuto l'impressione di rivedere alcuni fotogrammi alcune splendide inquadrature attraverso gli occhi persi di André. Mi ha fatto sorridere quando hai narrato del ritorno di Fersen, perchè ho riconosciuto nelle sue parole, ciò che è ai suoi occhi: un intruso ( il vero ed unico dell'originale direi...) che entra nel suo legame con Oscar in quei momenti che da sempre sono solo i loro e glieli sottrae con il sorriso di Oscar.
e qui il tuo bivio che mi è piaciuto davvero moltissimo, perché hai cambiato così poco eppure cosi tanto! Un attimo prima André entra in stanza, assiste alla scena che tutti conosciamo, e tanto basta per cambiarla, uno sguardo tra due uomini che in fondo hanno molto in comune.
Stupenda la scena che descrivi innanzi al camino mentre raccolgono i cocci, l'accostamento di André con il fuoco che arde, mi ha messo i brividi!!
Stupenda anche la conclusione che ci apre uno scenario che conosciamo, ma ammantato dalla speranza che qualcosa è cambiato .
Bravissima Amantea, ogni scritto un po' di più!

Recensore Veterano
26/11/15, ore 15:43
Cap. 1:

Spettacolo, pupidda, di parole, suoni e immagini :* Come sempre. Ma anche la grazia della scelta della "presa", una licenza alle mani concesse al contest ma oh, quanto efficace. E quella Normandia sospirata, chissà cosa potrebbe portare. E' un suggerimento per proseguire, tengo a precisare! :P
Un abbraccio fortissimo, poetessa!

Recensore Master
26/11/15, ore 15:38
Cap. 1:

Che bella rilettura la tua... Mi è piaciuto, che tutto sia stato visto con il punto di vista di André, mi è piaciuto il ruolo più profondo che hai dato al Conte, il suo tacito sguardo con André a comunicargli che ha compreso ogni cosa, anche i suoi sentimenti... E mi piace molto l'idea che possa esserci l'evoluzione nella vita di entrambi, insieme in Normandia, senza passare necessariamente dalla sofferenza dello strappo. Ti confermi maestra di parole e narratrice raffinatissima. Un inchino alla tua bravura, sorella.

Recensore Veterano
26/11/15, ore 15:18
Cap. 1:

Modifichi la storia originale in più punti senza tuttavia snaturarla. Concedi qualcosa a tutti, in particolare a Fersen, che si ravvede dell'errore che stava per commettere.
Mi piacciono sempre molto le tue descrizioni, accurate ed emozionanti. Così come le parti introspettive. Bravissima!!
Un abbraccio
Rose

Recensore Master
26/11/15, ore 13:39
Cap. 1:

Il titolo mi piace moltissimo! ;-)))
molto diversa e meno dolorosa la piega che prende una situazione tra quelle più imbarazzanti dell'anime. André e Oscar più sicuri, meno tormentati e diretti in Normandia...
Tutto lascia prevedere un lieto fine.
Brava come sempre!
Un bacio
Cecile  
 

Recensore Veterano
26/11/15, ore 13:00
Cap. 1:

Così mi piace di più che nell'originale, in cui invece Oscar non degna Andrè neanche di una parola.
Che altro posso dire? come sempre rispetti il carattere dei personaggi e ti mantieni fedele alla trama con qualche opportuna variazione e con quel tuo stile ormai inconfondibile per me.

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