Recensioni per
Knowing love, long time ago...
di Raven Callen

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/16, ore 16:52

Buongiorno,
Sì, sono di nuovo qui. Ovviamente. Come potevo non esserci? * w*
Questa meraviglia ha aspettato anche troppo, è giunto il momento che anche io “ci metta le mani”, me la lavori un po’. Perché è proprio questo che succede quando ti trovi davanti delle fanfiction così, con questo impatto psicologico… Anche il lettore le fa diventare un po’ sue, provando a commentarle, a spiegare che cosa gli è successo dentro, che cosa ha “sentito”… E’ uno dei motivi per cui apprezzo tanto il tuo stile, per cui l’ho sempre apprezzato: le tue fanfiction non si leggono e basta, si “sentono”. Questa è proprio una bella cosa, incantevole direi. Perciò, proverò a fare mio il nuovo prodotto: non sempre ci si riesce… Ma lavorando insieme, chissà, può uscirne qualcosa di sorprendente.
Urge fare subito una sintetica ma esplicativa analisi della struttura della shot, dopodiché parlerò dei personaggi e delle loro relazioni.
Dunque, diciamo subito che la tua maestria avanza di pari passo con la musica che scegli –mi accorgo infatti che i tuoi testi più significativi, quelli che mi colpiscono maggiormente, sono interpretazioni o semplicemente accompagnati da testi di canzoni. Non tutte le volte, chiaramente - Questo ti caratterizza e ti esalta nella tua personalità come autrice: le canzoni possono essere grandi ispiratrici, tanto più che già di per sé sono poesie.
In questo caso non conoscevo la canzone utilizzata e scontrandomi solo con il testo, immaginavo un ritmo molto più lento e melodioso di quello che ho effettivamente riscontrato… Ciò non toglie che i pezzi che hai riportato sottolineano in modo efficace le varie situazioni.
Man mano che ti recensisco mi sembra di ripetermi, è una cosa ai margini dell’imbarazzo da dire… - per me, intendo, pare che non so dire altro—Ma immagino che a te faccia piacere sentirti adulare, quindi continuerò. Ti convincerai prima o poi di esser brava, mh? :P
Volevo a monte di tutto questo discorso dire… cosa? Argh, mi sono persa. Ah sì, dunque, qualcosa riguardo all’organizzazione delle singole parti del testo: sei una vera maestra, quando mi scontro con i tuoi testi ho sempre da imparare circa la disposizione delle parole. Corsivo, grassetto, colori, cancellature… Tutto è messo in modo da far cadere gli occhi su una situazione e sull’altra, non farlo cadere in determinate trappole e spingerlo invece in altre. In un certo senso rendi più “facile” la lettura, più entusiasmante pure. Almeno, per quello che riguarda me, mi ritrovo sempre molto coinvolta dal tuo stile. Lessico appropriato, semplice, preciso… Un fiore~

Tadadadan, ora che è andata la parte più pedante ma obbligatoria, passiamo alla parte divertente, quella che aspettano tutti – io per prima sono sempre molto curiosa di vedere come verrà~
Ho ben… Tre personaggi, un record! In soli tre personaggi tu hai condensato una quantità tale di dolcezza, malinconia, tristezza, dolore, angst – aw, che bel crescendo – da far impressione. Incredibile, al pensiero mi si accappona la pelle!
Dunque, partiamo da Kaze-chan, da lui mi collegherò agli altri con qualche piroetta e capovolta stilistica, vedrai – o almeno, mi auguro di riuscirci.
In questo periodo ho ri-scoperto anch’io una canzone che tratta dello stesso argomento all’incirca, mi sono ritrovata perciò a ragionarci già di mio quando mi sono ritrovata la tua shot e… aah, che meraviglia. Tutto sommato sono realtà non trascurabili e noi, che ormai ci siamo fatti conoscere per la nostra curiosità variegata – e non sapere, per carità - , ce ne occupiamo nei modi e nei tempi più appropriati: una fanfiction simile, non molto approfondita effettivamente, ma nemmeno con il lieto fine, cliché ricercatissimo per queste situazioni proprio per il suo stampo irrealizzabile, a me è piaciuta assai. Con il suo stile morbido, sembra essere stata dipinta con i pastelli: colori soffusi, per nulla intensi, che lasciano tutto alla penombra serale, alla nebbiolina grigiastra del mattino, permettono a qualcosa di emergere, ma celano tanto altro. Ci vuole tatto, a volte. Ci vuole una sensibilità particolare per manifestare certe situazioni alla luce del giorno, davanti agli occhi di tutto. A mio parere hai fatto un bel lavoro, di cui ti devi compiacere.
Kazemaru è dunque uno di questi uomini tristi, reduci da una tristezza primordiale, da qualcosa di profondo e inconoscibile. La tristezza è un’emozione sottovalutata, nel senso che le è stata data una definizione e più in là di quella la gente non si spinge. Forse è anche giusto così però io sono certa che Kazemaru è triste in modo particolare, non è tipicamente triste. La fanfic è condita della malinconia che ne deriva, ne è satura, trabocca da tutte le parti e cade sui lettori, impregna l’animo di inquietudine anche di chi scrive, probabilmente.
Il fatto che Kazemaru prima conoscesse la felicità non cambia nulla: forse intristisce ancora di più… Ritengo che alla fine dei conti siamo noi a farci condizionare. L’animo umano è fragilissimo, si spezza con niente e ripararlo è utopia. Eppure ci piace illuderci che esista un collante, un rimedio per “sanare le ferite”. Sciocchezze. Si fanno solo scelte, scelte diverse, scelte continuamente diverse.
Così Ichirouta sceglie di andare avanti anche così, non poteva esserci finale diverso per lui. Lo sapeva fin dall’inizio… Agli uomini piace raccontarsi bugie. Potrebbe essere la morale di tutto questo: infondo è questo che si racconta. Ci si imbroglia dall’inizio alla fine solo perché si pensa che sia più facile sopravvivere così: o forse ci si accorge che è più difficile ma si seguita nelle proprie decisioni. Kazemaru dopo aver assaporato un bell’incanto si risveglia in lacrime, fra le braccia di un uomo che tutto sa fare tranne che amarlo. Mi sento di acclamare la figura di Gouenji: svolge un ruolo, all’interno di questa fanfic, tutt’altro che liquidabile in breve. E’ quell’uomo che dà senza promettere, perché lui di promesse non se ne intende. Non è vincolato da nulla così facendo, quando smetterà di cercare Kazemaru nessuno potrà criticarlo, tantomeno sé stesso.
Anche lui s’illude, anche a lui piace illudersi. Lo dicevo prima, è tipicamente umano questo slancio. Però, nel suo atteggiarsi all’illusione, è molto sereno, molto più degli altri personaggi. Sembra aver trovato il giusto equilibrio per vivere serenamente, concedendosi i piaceri che ritiene di meritare e lavorando per quelle che ritiene siano le sue attitudini. Io non mi sento di giudicarlo male… Biasimo molto di più Endou, ha osato sognare di più di quello che la vita gli permetteva: così facendo non ha fatto soffrire solo se stesso, ma anche Kazemaru. In fondo è un poveretto, mi si potrebbe rispondere, in fondo non poteva sapere che le cose sarebbero andate così. Di fatto, tuttavia, Gouenji approfitterà pure delle attenzioni e dei versi affettuosi del turchese, ma lo fa senza fargli del male. Non lo ama e non gli è nocivo. Endou l’ha amato tanto, ha dato uno scossone alla sua vita, gli ha dato una speranza per poi annientarla.
Cosa è meglio, alla fine? Vivere intensamente i propri sentimenti, come sfide, e rischiare di uscirne sconfitti oppure abbandonarsi fra le braccia di chi si sa prendere cura di noi senza provare mai veramente qualcosa di forte, che arde il petto?
Non me ne voglio andare con una critica a Mamoru, perché non se la merita. E’ tanto tenero, angosciosamente tenero, quando cerca di richiamare a sé il turchese e non ci riesce. Ormai non ha neanche senso provarci: dirsi reciprocamente che si amano è straziante e improduttivo.
Però lo fanno. Perché è proprio dell’amore far fare cose assurde e sostanzialmente inutili.

Complimenti, questa shot mi rimarrà nel cuore, spero di essere riuscita con le mie parole a fartelo capire. Un forte abbraccio, ci sentiamo presto!

Sissy <3

Recensore Master
27/11/15, ore 21:48

Mia dolce Rae !! Ma quale uccidere e uccidere, vieni qua *abbraccia forte*
Mi piace un sacco! Mi piace Gouenji che non ama ma pensa di amare, mi piace Nana puccia lei che fa da segretaria, mi piace Endou che è un ricordo doloroso e mi piace Kazemaru che soffre e che ha bisogno di un sacco di coccole. 
Mi piace l'idea e mi piace come l'hai descritta. 
Insomma, mi piace tutto. E' un bellissimo regalo, quindi non essere dura con te stessa!
Forse c'è un po' di OOC, ma non rovina affatto il tutto. n.n
Ti ringrazio moltissimo di questo regalo, Rev-chan! E scusami se non ho recensito subito! (sono crollata addormentata come una bambina ieri) 
Un bacione e un abbraccio per Ichirouta
Ann

Recensore Veterano
27/11/15, ore 14:54

Le lacrime ç_ç
aspettavo una fict angst da non so quanto...ed è arrivata questa meraviglia! Bravissima, è davvero ben scritta! Poi Moulin Rouge è il mio film preferito in assoluto, quindi l'ho amata ancora di più!
Davvero complimenti! Finisce dritta dritta nelle preferite <3
un bacio <3

Recensore Master
27/11/15, ore 09:12

Hola Rae!
I miei omaggi, mia potente regina dell'angst, da una sua fedele paladina a letto malata.
Povero Kaze-chan... ç___ç
Vabbeh, che io per il compleanno di Omega chan ho preso la sua OTP ed ho ucciso uno dei due, quindi scialla che non sei l'unica a scrivere cose strambe per i compleanni della gente. Al mio ragazzo gli ho scritto una cosa demenzialissima, quindi tra angst e demenziale siamo messi bene.
Ma vabbeh, torniamo alla fic che è meglio, scritta al solito divinamente, con uno stile impeccabile. Mi sono piaciuti tutti questi scambi quasi confusi tra realtà, flashback, canzone e dialoghi, che rappresentano un po' quasi il fatto che Kazemaru stesso sia confuso ed a pezzi. Poi magari non era questa la tua intenzione ma fottesega, a me ha dato un po' questa sensazione. Come se Ichirouta nell'uscire dalla casa di Goenji ricordi di Endou, e nel ricordare ricordi a balzi, diciamo.
Dai non essere così negativa, a me la fic è piaciuta. u.u
Beh, non sapendo cos'altro dire... Direi che ci si sente! :3
Sempre a lei devota,

~Seth