Recensioni per
Tu mi amerai, come io ti ho amata
di ValorosaViperaGentile

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
15/09/16, ore 11:46

Premettendo (e spero di non venire linciata pubblicamente per questo) che dalla prima volta che ho visto 'Il Gladiatore' sono rimasta profondamente colpita da Commodo ed è diventato il mio personaggio preferito (e lo è tutt'ora) posso solo che dire che questa storia mi è piaciuta veramente tanto, mi ha lasciata senza parole e posso dire che è la più bella che io abbia letto in questa categoria. Non sembra nemmeno una storia scritta da due persone tanto è scorrevole! il linguaggio e le parole ricercate che avete usato sono meravigliose, mi hanno aiutata ad immedesimarmi ancora di più nella situazione. Piccoli dettagli come il confronto tra Lucilla e Lucrezia (la donna romana che ha preferito suicidarsi davanti al padre e al marito dopo essere stata violentata) gli ho apprezzati tantissimo.
Siete riuscite a mantenere intatti i caratteri di Commodo e Lucilla che vengono fuori guardando il film, senza stravolgerli completamente.
Mi è piaciuto vedere come i ruoli dei due fratelli si sono invertiti dalla storia precedente a questa: Commodo è così stanco da tutto quello che gli è accaduto che il tradimento di Lucilla è proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
lei, poi, mi fa quasi provare compassione (nonostante non abbia le mie simpatie) Bravissime davvero

Recensore Junior
04/01/16, ore 16:40

"Il Gladiatore", saranno sei anni che non lo vedo più... e voi siete riuscite a farmi venire voglia di rivedermelo.
Avete rispecchiato benissimo Commodo e Lucilla, in tutto.
Lunghetta, ci ho messo un po' a leggerla, ma sono giunta alla fine con la bocca sul tavolo e la voglia di cavarmi gli occhi dallo stupore. Siete state bravissime. Davvero.
Se ci fossero i voti, vi darei un bel 10/10, ma qui bastano le bandierine, perciò mi limiterò a sventolare una stupenda bandierina verde e farò leggere questo scritto a dei miei amici (tra cui uno scrittore), che apprezzeranno sicuramente.
Di nuovo BRAVE.

Recensore Master
27/12/15, ore 22:44

Ciao.
Non conosco il Gladiatore film ma mi sono appena fatta dire il riassunto da mia mamma e dice che è un ottimo film. Ha vinto anche gli Oscar, wow.
Comunque questa storia appartiene alla prima catena del gruppo scambio natalizio ed eccomi qua sul filo dell'ora che scade. XD
Appena finito di mangiare, sono corsa qui e intanto guardo Fringe. Ad ogni modo, nonostante non conosca il Fandom, non ho intravisto alcun errore grammaticale. Lo stile è liscio, trasparente e quindi davvero pulito. È veramente interessante leggere storie così, almeno non devo stare in apnea per poche virgole o capire cosa accade.
Sono contentissima di essere passata, davvero.
Purtroppo non avendo visto i personaggi e le loro parti nel film, non so come possano essere e quindi anche le loro emozioni ma ciò che hai descritto è stato talmente reale che... sembrava che fossi lì.
Partecipavo al disagio di Lucilla, pareva che indecisa. O almeno l'ho captato io, volere andare via o restare? Impossibile decidere in quel momento.
Tante situazioni incomprese, tanti problemi e tante indecisioni.
Io odio non sapere cosa fare ma qui... è ancora peggio.
Poi cosa altro dire? Hai uno stile davvero poetico, quasi come se tu ti trovassi su di un altare e inizi a parlare, leggere e recitare questa storia davanti a tutti...
Davvero una bella OS.

Al prossimo scambio.
Au revoir

Nuovo recensore
26/12/15, ore 11:58

Avevo giá letto la prima parte di questa raccolta nella prima catena di recensioni, e mi ha fatto un piacere immenso dover leggere anche questa seconda parte per la seconda catena. (Cosí avrei evitato di lasciarla in sospeso e leggerla chissá tra quanto tempo!)
Comunque, sono ufficialmente senza parole.
Il modo in cui é scritta, ogni descrizione, i vocaboli usati mi hanno fatto sentire parte integrante della storia -
proprio come nella
prima parte. Ma forse stavolta, un po' di piú, perché sono riuscita ad immedesimarmi in Lucilla - per quanto non abbia mai vissuto una situazione del genere. Sentivo il suo stesso disagio e mi dispiaceva da morire per lei.

Vi faccio i complimenti per enrambe le parti, questa storia é un vero gioiellino e praticamente é perfetta!

Vi auguro buone feste e ancora complimenti.

Alla prossima,
Ipswich ~

Recensore Master
20/12/15, ore 15:54

Ed eccomi qui! Finalmente Natale/vacanze/ecc., ho avuto il tempo di passare anche da questa storia.
Già il primo episodio mi era piaciuto, ma questo l'ho proprio amato. Ancora una volta si scava nel rapportro tra Lucilla e Commodo, quel rapporto dalle dinamiche così complesse, intrise di sentimenti di ogni genere, ma in questo caso l'intensità dell'episodio è maggiore. 
Il dissidio di Lucilla, il suo tormento, è reso benissimo. E' combattuta tra il desiderio di fuggire via dall'umiliazione che suo fratello vuole impartirle e il timore per le sorti del figlio, tra l'affetto per il ragazzo che era cresciuto con lei e la paura dell'Imperatore intransigente e lunatico.
Ma anche Commodo esprime un dualismo: da una parte il suo lato arrogante ed esigente, quello che è pronto a umiliare sua sorella abusando del proprio potere, dall'altro invece quello fragile, pietoso, quasi infantile - non a caso, tra tutto ciò che potrebbe farle, decide di baciarle un seno.
E' anche il loro rapporto, nel complesso, ad esprimere un dualismo: è un legame forte, ma che stringe così tanto da far male.
La fine poi è stata un pugno nei feels, con Commodo che quasi invoca il perdono di Lucilla e le chiede cosa odia in lui. Un tormento ricorrente in lui è stato proprio l'essere convinto di non essere amato abbastanza, prima da suo padre, poi da sua sorella.
Complimenti davvero a entrambe!

Recensore Junior
02/12/15, ore 20:15

Le si avvicina a passi lenti, il bagliore delle candele che gli scivola addosso e lo fa sembrare una creatura spettrale, di carne e ombra – Cerbero tricefalo, emerso dagli Inferi.
Ed eccomi arrivata anche alla seconda parte di questo dittico. Definirlo dittico è estremamente azzeccato, perché leggere questo pezzo è stato come veder esplodere la pentola a pressione del precedente.

Stilisticamente, non sto a ripetere quanto già detto, perché valido anche qui. ^^

A livello di caratterizzazione, Commodo e Lucilla sono ancora loro. Qui, il focus si sposta su Lucilla, sulla realtà che bruscamente le si è rivelata, strappando via ogni velo che si è calata sugli occhi nel corso degli anni. Ho trovato fisicamente doloroso, leggere questo pezzo. La violenza psicologica che Commodo infligge alla sorella è descritta in maniera perfetta - perfettamente straziante, perché davvero Lucilla pare cadere dalle nuvole, rendersi conto solo in questo momento di dove la pazzia e la disperazione abbiano condotto il suo amato fratello - che sembra sopraffatto dall'Imperatore con cui condivide il corpo, quasi ci fossero due Commodi.
Interessante che Lucilla li sdoppi, quasi ancorata all'idea che, in Commodo, ci sia ancora qualcosa da salvare. Si dice che avrebbe dovuto avvelenarlo, ma, di fatto, non c'è riuscita.
Fino all'ultimo cerca di raggiungerlo - e ci riesce, per quanto possibile, riuscendo a resuscitare quella parte che Commodo cerca di seppellire nel profondo di sé: per non essere debole, come pensa lui stesso nel pezzo precendente.

Anche qui, ho trovato un bellissimo dialogo, un gioco di sguardi, di gesti. Una lotta impari, perché Lucilla ha già vinto. Chi sia vittima e chi sia carnefice è difficile stabilirlo: Lucilla, carnefice col suo affetto ostinatamente platonico, vittima per voler essere una sorella devota, una madre, una donna che ama. Commodo, carnefice rifiutato, che cerca di imporre il proprio amore sbagliato ma non riesce neppure con la forza. Lungi da me giustificare le azioni di lui, ma la sua pazzia, il lento tormento che lo ha portato fino a quel punto, non riesce a farmelo odiare del tutto (probabilmente perché, alla fine, non compie l'atto). Allo stesso tempo, Lucilla è indiscutibilmente sottoposta a una tortura, in questo pezzo: torturata la donna, che viene minacciata di violenza, torturata la sorella per le sue mancanze, per quello che sarebbe potuto essere, per quello che non poteva essere, perché l'acqua e l'olio non possono mescolarsi.

Quanto dolore.

Menzione speciale per le bellissime immagini che ho rintracciato anche qui - quella finale del sacrificio, quella di Lucilla, sorella traditrice e carnefice di una vittima crudele, che è anche la somma di questo rapporto.

Interessantissima anche la ricerca dal punto di vista dell'abbigliamento femminile, e utili le note a piè di pagina.

Dolore.

Anche qui, qualche noticina grammaticale e stilistica:

"sei accorsa subito. Mi piace quando mi obbedisci." --> In questa frase passate dalle caporali alle virgolette alte - per dimenticanza, suppongo.
"non da quando l'Imperatore, suo padre, è stato assassinato dal figlio." --> Ho trovato questa frase un po' incompleta.
"guarda" / "sguardo" / "sguardo" --> Ripetizioni ravvicinate.
"recita quella tragedia" --> Più accurato sarebbe dire "recita in quella tragedia". Senza la preposizione, dà l'idea che Lucilla legga da un copione e reciti a quel modo.
"tono" / "tono" --> Ripetizione. Magari meglio usare "intonazione"?
"propone al suo meglio" --> Altra frase che si può migliorare, secondo me. Metterei: "propone al meglio che le riesce".
"si sente d'improvviso debole, tutt'altro che forte" --> Ridondante menzionare che si sente debole e poi reiterare dicendo che si sente "tutt'altro che forte". XD Terrei "tutt'altro che forte", eliminando il "debole".
"saggia" / "saggia"/ "saggia" --> Altra ripetizione. Magari sostituirne uno con "savia"?
"libro aperto" --> L'espressione si adatta poco al tempo, dato che il libro aveva una forma diversa da quella attuale. Sostituirei con "trasparente come uno specchio d'acqua", o qualcosa del genere.
"occhi" / "occhi" --> Ne cambierei uno con "iridi".
"anelli" / "anello" --> Cambierei il secondo anello con "sigillo" imperiale.
". Alza" --> Doppio spazio dopo il punto.
"coprono" / "scopre" / "coprendo" --> Cambierei il primo "coprono" con "celano", il secondo con "svela" e il terzo con "percorrendo".
"pietra fredda" / "fredda come pietra" --> Cambierei il secondo "pietra" con "ghiaccio".
"letto" / "letto" --> Cambiamo il secondo con "talamo"?
"così e lì" --> "A quel modo, e in quel punto".