Recensioni per
Se(nse8)ason's Greetings
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/15, ore 22:38
Cap. 9:

Rivedere la Riley del primo episodio, conoscendo la sua storia passata, fa tutto un altro effetto. Ci sono sempre le luci della discoteca, la sua musica, Londra, ma il suo dolore ha un nome (anzi, due) e una forza maggiore. Le parole che hai usato, anche stavolta, le trovo perfette: come in una fiaba, la Riley bambina cerca le fate, l'aveva trovata nella sua bambina, ma non ha un lieto fine. Straziante e bellissima.

Recensore Master
15/12/15, ore 22:35
Cap. 8:

Mi scuso per il tremendo ritardo con cui recensisco, ma ho avuto settimane tremende (come tutti, penso, in questo periodo) e ho trovato oggi la forza di aprire il sito e dare un'occhiata.
Le tue descrizioni mi lasciano sempre senza fiato: in poche parole riesci a dipingere la scena alla perfezione. Sembra quasi di averlo davanti, il Natale di Mumbai, e una piccola Kala che ha una preghiera e una buona parola per tutti. E a farci caso, la differenza tra Nord è Sud è riassumibile proprio con le tue righe, e non ci sarebbero parole più azzeccate.
Complimenti! :)

Nuovo recensore
11/12/15, ore 12:18

Una scelta di parole meravigliosa. Al di là di quello che hai scritto, che è altrettanto bello, il modo in cui hai ricercato e incastrato ogni singolo termine è poesia pura. Continuo a rileggere questa drabble per il puro gusto di sentirmi scivolare addosso le parole come un languido e profumato olio per massaggi. Complimenti davvero, bellissima.

Nuovo recensore
11/12/15, ore 12:08
Cap. 2:

Quando siamo piccoli crediamo negli unicorni, nelle fate, nei folletti, negli elfi e in Babbo Natale, già che siamo in tema. Poi cresciamo e tutte quelle creature spariscono una alla volta dalla nostra mente, perché siamo grandi e non abbiamo più la fantasia di credere a renne volanti o a piccoli esseri sfuggenti e burloni. Però ogni volta che vediamo un meraviglioso cavallo bianco ci viene da pensare che magari ha nascosto un corno da qualche parte; o ogni volta che incrociamo un signore in carne con una lunga barba bianca, pensiamo che forse ha una seconda casa al Polo Nord. Perché se ci crediamo anche solo un pochino, quelle creature esistono ancora. Se ci crediamo, troviamo anche il coraggio di essere noi stessi.
Mi è piaciuta molto l'analogia, complimenti. :)

Recensore Master
08/12/15, ore 12:26
Cap. 7:

Ed ecco Riley, con uno scenario mozzafiato solo a vederlo dipinto dalle tue meravigliose parole. Un ghiaccio che rispecchia quello che ha dentro, il dolore che vorrebbe anestetizzato, le domande senza risposta. Ancora una volta mi ritrovo senza parole di fronte a qualcosa di tuo, perché è così bello e completo che qualsiasi altra cosa sarebbe superflua. L'unica cosa che posso dire è: aspetto con ansia la prossima!

Recensore Master
08/12/15, ore 12:21

Will, devo ammetterlo, non ha attratto da subito la mia simpatia: all'inizio mi sembrava uno sterotipo del poliziotto americano buono tra i corrotti. È quando hanno iniziato ad esplorare il rapporto con il padre che ho iniziato a capirlo meglio.
Tu, secondo me, hai scelto la tematica giusta: un Will bambino che passa il Natale senza il padre, perché il lavoro viene prima di tutto (anche di suo figlio). Un Will che aspetta di vedere il padre, e non il poliziotto, in casa con lui.
Sono parecchio ripetitiva, ma l'unico commento che mi viene è: bellissima.

Recensore Master
08/12/15, ore 12:16
Cap. 5:

Ed ecco un altro personaggio che ho amato profondamente, perché Sun è una bambina cresciuta troppo in fretta, che ha dato tutto ad una famiglia che si ricorda di lei solo nel momento del bisogno e che continua a non chiedere niente. È bellissimo come riesci a descriverla così, in cento parole che sembrano poesia, parangonandola al mare, anche se ha il nome di una stella.
(Anche questo commento arriva in arciritardo, ma fra imprevisiti e impegni, ho l'acqua alla gola e a malapena due minuti per leggere in santa pace T.T)

Recensore Master
05/12/15, ore 16:26

Eccomi anche qui! Lito è un personaggio che ha avuto un bel cambiamento, nel corso della storia. La sua realtà è abbastanza privilegiata, ma ferma ad un certo tipo di mentalità dove magari la sua omosessualità non è vista di buon occhio e lui deve nascondersi per mantenere quei privilegi. Trovo molto realistico che capisca questa sua "diversità" da piccolo e già sappia di sfidare l'ira della nonna, in qualche modo.
Alla prossima drabble! :)

Recensore Master
05/12/15, ore 16:18

Ammetto che non vedevo l'ora di leggere la drabble dedicata a Wolfgang. Quelli del cluster sono personaggi diversi gli uni dagli altri, ma lui credo sia quello che mi ha colpito di più, forse proprio per il bagaglio di esperienze che si porta dietro.
Nella tua "Stadt der Engel" (spero di averlo scritto correttamente XD) mi era piaciuto moltissimo il paragone con Berlino, e di questa mi ha colpito di nuovo il suo identificarsi con una città (al momento, ma non solo) spezzata, dove non ci sono feste e dove il peso delle azioni degli altri gli ricade addosso, perché è nato dalla parte "sbagliata" del muro.
E siccome sono una lumaca e non riesco a stare al passo con niente, corro alla prossima. :)

P.s: ogni tanto sbircio anche la raccolta su Captain America, ma purtroppo la mia conoscenza è circoscritta a "The Avengers" e quindi sono troppi i riferimenti che non colgo :'(

Recensore Master
03/12/15, ore 14:59
Cap. 2:

Eccomi qui! Purtroppo sono una ritardataria cronica anche quando vorrei arrivare puntuale, perché arrivo stanca morta, ma spero non ti dia fastidio il mio commento del giorno dopo (XD).
Di Nomi hai espresso benissimo l'essere prigioniera in un corpo e un'identità che non le appartiene, il desiderio di essere qualcun altro e sentirsi finalmente a proprio agio (come Teagan). Tra l'altro a me sembrano assurde queste distinzioni "le bambine con le bambole, i maschietti con le pistole", ma questa è un'altra storia.
Sono di nuovo a corto di parole, perché la Nomi bambina (non mi riesce di chiamarla Michael) è praticamente nella tua drabble, descritta così come ce l'hanno mostrata nella serie e come lei stessa si racconta. Alla prossima! (Spero di arrivare in tempo, stavolta!) :)

Recensore Master
02/12/15, ore 18:59

Di fronte alle tue storie rimango sempre senza parole, perché dopo averle lette mi ritrovo a pensare di non avere niente di mio da aggiugere, che è tutto condensato in quelle righe, che siano poche o tante. Però un commentino mi sento in dovere di lasciarlo, anche solo per dire quanto mi è piaciuta.
È stata una bella sorpresa ritrovarti con addirittura due raccolte di drabble a tema natalizio, quest'anno. Dopo aver visto la tua "Stadt der Engel" mi era venuto un pensierino per la testa, anche se ammetto che una parte di me sperava in un bis nel fandom di Supernatural (c'ho il chiodo fisso, sì, anche se ho smesso di guardare le ultime stagioni per la troppa delusione).
Capheus è stato uno dei personaggi che di più mi hanno fatta riflettere. Non ha niente, se non una mamma malata, un amico e il suo Van, eppure ha un ottimismo che non può non spiazzare. Sembrerà banale, ma ha avuto la capacità di farmi capire quanto poco io abbia in realtà da lamentarmi.
In poche parole sei riuscita a condensare questa parte di lui e il suo volere un modo per distrarsi da quella realtà fatta di terra arida e bambini pelle e ossa (le tue parole mi hanno colpita tantissimo, una descrizione vividissima) e non vedo l'ora di leggere le altre. Alla prossima drabble! :)

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