Recensioni per
Se(nse8)ason's Greetings
di Callie_Stephanides
Rivedere la Riley del primo episodio, conoscendo la sua storia passata, fa tutto un altro effetto. Ci sono sempre le luci della discoteca, la sua musica, Londra, ma il suo dolore ha un nome (anzi, due) e una forza maggiore. Le parole che hai usato, anche stavolta, le trovo perfette: come in una fiaba, la Riley bambina cerca le fate, l'aveva trovata nella sua bambina, ma non ha un lieto fine. Straziante e bellissima. |
Mi scuso per il tremendo ritardo con cui recensisco, ma ho avuto settimane tremende (come tutti, penso, in questo periodo) e ho trovato oggi la forza di aprire il sito e dare un'occhiata. |
Una scelta di parole meravigliosa. Al di là di quello che hai scritto, che è altrettanto bello, il modo in cui hai ricercato e incastrato ogni singolo termine è poesia pura. Continuo a rileggere questa drabble per il puro gusto di sentirmi scivolare addosso le parole come un languido e profumato olio per massaggi. Complimenti davvero, bellissima. |
Quando siamo piccoli crediamo negli unicorni, nelle fate, nei folletti, negli elfi e in Babbo Natale, già che siamo in tema. Poi cresciamo e tutte quelle creature spariscono una alla volta dalla nostra mente, perché siamo grandi e non abbiamo più la fantasia di credere a renne volanti o a piccoli esseri sfuggenti e burloni. Però ogni volta che vediamo un meraviglioso cavallo bianco ci viene da pensare che magari ha nascosto un corno da qualche parte; o ogni volta che incrociamo un signore in carne con una lunga barba bianca, pensiamo che forse ha una seconda casa al Polo Nord. Perché se ci crediamo anche solo un pochino, quelle creature esistono ancora. Se ci crediamo, troviamo anche il coraggio di essere noi stessi. |
Ed ecco Riley, con uno scenario mozzafiato solo a vederlo dipinto dalle tue meravigliose parole. Un ghiaccio che rispecchia quello che ha dentro, il dolore che vorrebbe anestetizzato, le domande senza risposta. Ancora una volta mi ritrovo senza parole di fronte a qualcosa di tuo, perché è così bello e completo che qualsiasi altra cosa sarebbe superflua. L'unica cosa che posso dire è: aspetto con ansia la prossima! |
Will, devo ammetterlo, non ha attratto da subito la mia simpatia: all'inizio mi sembrava uno sterotipo del poliziotto americano buono tra i corrotti. È quando hanno iniziato ad esplorare il rapporto con il padre che ho iniziato a capirlo meglio. |
Ed ecco un altro personaggio che ho amato profondamente, perché Sun è una bambina cresciuta troppo in fretta, che ha dato tutto ad una famiglia che si ricorda di lei solo nel momento del bisogno e che continua a non chiedere niente. È bellissimo come riesci a descriverla così, in cento parole che sembrano poesia, parangonandola al mare, anche se ha il nome di una stella. |
Eccomi anche qui! Lito è un personaggio che ha avuto un bel cambiamento, nel corso della storia. La sua realtà è abbastanza privilegiata, ma ferma ad un certo tipo di mentalità dove magari la sua omosessualità non è vista di buon occhio e lui deve nascondersi per mantenere quei privilegi. Trovo molto realistico che capisca questa sua "diversità" da piccolo e già sappia di sfidare l'ira della nonna, in qualche modo. |
Ammetto che non vedevo l'ora di leggere la drabble dedicata a Wolfgang. Quelli del cluster sono personaggi diversi gli uni dagli altri, ma lui credo sia quello che mi ha colpito di più, forse proprio per il bagaglio di esperienze che si porta dietro. |
Eccomi qui! Purtroppo sono una ritardataria cronica anche quando vorrei arrivare puntuale, perché arrivo stanca morta, ma spero non ti dia fastidio il mio commento del giorno dopo (XD). |
Di fronte alle tue storie rimango sempre senza parole, perché dopo averle lette mi ritrovo a pensare di non avere niente di mio da aggiugere, che è tutto condensato in quelle righe, che siano poche o tante. Però un commentino mi sento in dovere di lasciarlo, anche solo per dire quanto mi è piaciuta. |