Ciao, leggo la tua storia da quando l'hai cominciata un po' di tempo fa, e oggi vorrei lasciarti un commento.
Scrivi bene, e sei migliorata nella forma rispetto i primi capitoli, c'è una certa scorrevolezza del pensiero e dell'azione che è molto gradevole, e anche i dialoghi, per quanto non lunghissimi, sono ben sistemati.
In questo capitolo ho apprezzato come hai descritto Sherlock che deve "metabolizzare" la situazione.
nei capitoli scorsi ci sono state molte scene che ho altrettanto apprezzato, piccoli dettagli forse, ma comunque piacevoli, come la scena in cui Sherlock lascia nell'armadietto i suoi medicinali e non li nasconde più, o quando tossisce e purtroppo sputa del sangue, insomma, brava, da questo punto di vista è ben costruita.
Stai costruendo un lento declino, delineando una fine inevitabile, e decisamente angst.
ecco, forse è questo che non riesco proprio ad apprezzare, cioè sapere già come finirà la storia. qui il vero protagonista è l'evolversi dei sentimenti di John e Sherlock, lo so, e come vive la malattia il nostro detective (consulting, please...) prediletto, ma è un rotolare tristissimo verso un inevitabile morte. Non frainterdermi, io scrivo anche peggio, in termini di angst, ma sarà il tema della malattia, sarà la questione della demenza (cioè, l'hai buttata giù pesante), sarà che mi spiace per loro, ma sta diventando difficile proseguire la lettura.
e quindi, direi che comunque questo è un punto in più per te, perchè significa che scrivi bene, almeno secondo il mio pensiero.
Quindi è ok, anche se magari mi aspettavo almeno una frase di speranza, almeno una... non dico un finale di roselline e unicorni, ma una frase di speranza, ma forse lo farai più avanti, quando Sherlock magari entrerà in "fase testamento" o simili...
ok, ho detto anche troppo! scusa per i vagheggiamenti e a presto!
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