Recensioni per
the two halves of my heart(h)
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/12/17, ore 01:19

Dopo anni dall'uscita del film, dopo anni passati a custodirlo nel cuore come una perla rara, solo ora, la notte della vigilia di Natale, mi viene in mente di cercare fanfiction ispirate ai miei adorati Sharpe. Mi sono imbattuta nella tua e in primis volevo farti i complimenti per la scelta di dare spazio e un punto di vista alla splendida seppur inquietante dimora. E grazie per essere stata così attenta ai dettagli (ti sei andata a spulciare il sito, ottima idea!), apprezzo molto la precisione in storie come questa. Che dire? Lucille è indubbiamente uno dei personaggi più enigmatici e splendidi che si siano mai visti, ogni tentativo di approfondire il suo passato è ben accetto. Mi ha fatto davvero molto piacere trovare e leggere questa storia, ti ringrazio e ancora complimenti!!

Feyria

Recensore Veterano
08/03/16, ore 00:04

Oscars EFPiani 2016 - Storia Vincitrice

Miglior Regia
Sif Styrjordottir: Scegliere come punto di vista della storia quello della casa ha dato alla storia tutto un altro fascino, secondo me è particolarmente funzionale perché si tratta di quella particolare casa, infestata da ogni genere di cose, fantasmi, animali, peccati di sangue. È stato molto bello leggere la tua storia, e ho apprezzato molto il lavoro di ricerca che hai fatto per scriverla. rovo che questo “sentimento” che la casa ha nei confronti dei propri abitanti sia molto azzeccato per la villa di Crimson Peak, già nel film sembrava viva e tu hai enfatizzato questa cosa in modo piacevole. 

SigynFreyadottir: Congratulazioni per la vittoria! Quando ho visto il film ho avuto come l'impressione che la casa avesse vita propria e a quanto pare non sono stata l'unica a pensarlo, dal momento che mi sono trovata a leggere una storia narrata proprio dal punto di vista di Allerdale Hall, una casa viva e presente, che interagisce con i suoi abitanti senza che loro se ne accorgano. Ho trovato l'idea particolarmente azzeccata e sviluppata benissimo, al punto che ho deciso di premiarla. Anche il gioco di parole nel titolo si sposa molto bene sia con la tua storia, che con il film e la casa in sé. 

Thief Alchemist: Scegliere la storia per questo premio è stato difficilissimo. Io alla fine avevo scelto un’altra storia, ma se può consolarti, la differenza tra quella e la tua era davvero minima! Trovo che questa storia sia scritta molto bene, la scelta di utilizzare la casa come narratrice della vicenda sicuramente ottima, anche se non la più originale (far parlare le cose, abitazioni in particolare, è uno stratagemma che si vede spesso). Nonostante ciò, il premio è indubbiamente meritato per l’eccezionale opera che ne è uscita. Davvero congratulazioni!

Recensore Veterano
03/01/16, ore 20:46

Eccomi qui ;)
Il film mi è piaciuto molto e mi ha lasciato addosso una certa curiosità per il passato e l'infanzia dei fratelli Sharpe.
Il modo in cui hai scelto di impostare la OS, il POV e la narrazione, mi hanno colpito molto; si vede che ti sei documentata a riguardo.
Il linguaggio e lo stile sono impeccabili e curati, i personaggi prendono vita.
Mi hai fatto rivalutare il personaggio di Lucille che durante il film avevo detestato.
Complimenti:3

Recensore Junior
24/12/15, ore 21:19

Eccomi, finalmente in grado di commentare questa tua ultima fatica – e sì, sono contenta di averti tormentato e praticamente obbligato a partecipare al contest per cui l'hai scritta.
Sono però contrariata, perché volevo essere la prima a recensire la fic, soprattutto perché, come ben sai, appartiene ad un fandom che ormai mi è diventato caro.
Una volta tanto, poi, non siamo alleate ma... "avversarie"! E, mio malgrado, non credo che riuscirò a scrivere qualcosa di meglio sul tema. Ma l'invidia – in senso buono, naturalmente! – non è motivo per non commentare una storia più che valida.
Perché, come al tuo solito, hai cercato di stupire, adoperando la "voce" meno prevedibile in assoluto, rendendo a tutti gli effetti la casa degli Sharpe l'unica vera protagonista del racconto: scelta felice, la tua, perché, a parte l'ovvia originalità della scelta, l'antica dimora si presta davvero bene allo scopo, tanto che pare avere vita propria – e non mi riferisco alla "vitalità" che le conferiscono i diversi spiriti in essa intrappolati –, come fosse persona reale, in carne e ossa.
Lo stile del pezzo è ineccepibile, e così il contenuto.
Ho amato di nuovo – ancora di più? – i miei due piccoli Sharpe, prima teneri germogli, nel loro privato giardino – l'attico – segreto, cresciuti poi sino a diventare piante dai fusti torti e dall'aria minacciosa – alberi secchi, malandati e oscuri come la vecchia casa che li circonda.
Come se non bastasse, amo prequel e sequel, perché se ben fatti aggiungono quel qualcosa in più che a volte "manca" all'opera originale e, soprattutto, ne allungano la vita.
Infine, gradite, al solito, le note esplicative.
Prima di lasciarti una meritatissima bandierina verde, aggiungo l'augurio – contro il mio stesso interesse! XD – di veder il tuo pezzo beccarsi un qualche riconoscimento da parte del giudice, perché davvero bello.

Recensore Junior
20/12/15, ore 23:17

Allora, che dire? Innanzitutto, bellissima scrittura, profonda, intensa, forte, indistricabile e finemente intessuta lungo tutto il tuo scritto. Devo assolutamente complimentarmi con te per essere riuscita a scrivere qualcosa di così complesso e denso senza commettere errori, né di battitura né d'altro, ed essere riuscita a rendere magnificamente bene un personaggio fondamentale che però nel film per me era rimasto in secondo piano: la casa. L'antica casa che io ho definito "l'incubo barocco".
Ci sono troppe descrizioni, troppe citazioni suggestive e devo ripetermi, hai davvero fatto un lavoro splendido nel saper gestire così bene questa valagna di informazioni e nel saper rielaborarle in modo da renderle tue, col tuo stile. Veramente bravissima (scusa se mi ripeto sempre ma è ciò che penso! ^^") perché hai saputo rendere la casa viva anche dallo scritto, forse ancora più viva di quella del film! Inoltre, adoro le descrizioni dei fratelli, specialmente Lucille- delinei perfettamente la sua psiche secondo me, e anche l'ingenuità (se si può definire tale) di suo fratello. Inoltre, hai trattato una tematica molto delicata che può fare "impressione" a molti, come l'incesto, in maniera così fluida, quasi poetica, che non mi è nemmeno dispiaciuto leggerlo!
Complimenti, leggerò presto qualcos'altro di tuo!

Laura_Black82

Nuovo recensore
20/12/15, ore 19:19

Ciao,
parto subito dicendo che Crimson Peak è diventato sin da subito uno dei miei film preferiti: l'atmosfera gotica, l'ambientazione surreale, i personaggi misteriosi e affascinanti. E con la tua storia ho rivissuto tutte queste sensazioni. Sono rientrata nella casa ripercorrendo la storia dei fratelli Sharpe.
Nella mia mente, mentre leggevo, ho rivisto tutti i luoghi del film e rivissuto la loro atmosfera.
Quindi, complimenti davvero, l'adoro!
(Perdona eventuali errori, ma sono dal telefono)

Recensore Veterano
20/12/15, ore 08:23

Quello che penso di questo pezzo già lo sai - l'ho analizzato in ogni suo più piccolo anfratto, amandone ogni parola e sfumatura - ma ho piacere di lasciarti un segno anche qua, nella missione che mi sono prefissa di recensire ogni virgola che hai scritto. :D

Ritengo questo racconto uno dei tuoi migliori - se non il migliore in assoluto; tutto è in perfetto equilibrio, a creare un tableau a tinte forti, che scuote ed emoziona a più livelli: dai sensi più subliminali a quelli più concreti e terreni, lasciando una vera e propria impronta nella mente, come un'acquaforte incisa direttamente nel cervello.

Al di là del lavoro di ricerca e approfondimento sugli antefatti di questa storia (nei quali, poi, hai messo abbondantemente del tuo, con una serie di invenzioni azzeccate) la vera protagonista del racconto è l'atmosfera: gotica, morbosa, inquietante, carica di seducenti e terrificanti minacce.
Ogni cosa contribuisce a creare questa sensazione composita, e nulla è lasciato al caso: lo stile, che rieccheggia la complessità e ampollosità del racconto vittoriano senza tuttavia mai scimmiottarlo, e mantenendo la scorrevolezza e chiarezza di una sensibilità più moderna; le immagini - forti e stranianti, estremamente visive, che riecheggiano i colori saturi e i contrasti del film, che a sua volta era visivamente magistrale; e, soprattutto, la scelta del punto di vista, che più originale e azzeccato non poteva essere.
La magione avita - così importante da dare un nome a tutta la vicenda - assurge al ruolo di protagonista, di madre chioccia che accoglie e protegge e che - quando necessario - punisce senza pietà.
Più volte durante la lettura ho dovuto soffermarmi a pensare che la voce narrante era quella di una cosa e non di una persona, tanto forte era la vitalità di quei pensieri, di quegli impulsi.
Certo non era un punto di vista facile - così 'altro da umano' che il rischio di banalizzarla era fortissimo - ma tu ci sei riuscita alla grande e per me, ormai, Crimson Peak non è soltanto le quattro mura che hanno accolto l'amore - e poi la tragedia - di Thomas e Lucille, ma è la loro madre, la loro anima - la guida sicura nella tempesta della loro vita.

I personaggi sono meravigliosamente IC: la determinazione tenera e insana a un tempo di Lucille, la sua forza e la sua fragilità; l'innocenza e il candore di Thomas, e il suo estro, il suo desiderio di vita; mi è parso di vederli, allacciati come due farfalle oscure nella soffitta, unico cuore pulsante di un mondo in rovina.
Li amavo prima e grazie al tuo pezzo li ho amati di più, tanto da non tollerare il pensiero di come sia finita la loro storia, così ingiusta di fronte alle premesse che tu così abilmente hai tratteggiato.

E niente, è tutto perfetto e bellissimo, e io amo ogni parola. <3

Recensore Junior
16/12/15, ore 14:35

Bella, bella, bella!
Ho amato quel film così raffinato esteticamente e così eccessivo nei contenuti, perchè a mio avviso rappresenta una dichiarazione d'amore incontenibile per il genere. E devo dire che la tua ff gli ha reso perfettamente giustizia, con uno stile ricco che restituisce sulla pagine la grandezza e la sontuosità e l'oscurità della casa, con le sue stanze immense, grandi, fredde e buie, e le sue ombre (minacciose e protettive) e i due fratelli già condannati che si rifugiano nel suo grembo. Il punto di vista della casa mi ha ricordato "L'incubo di Hill House", e già questo credo renda l'idea di quanto io abbia apprezzato il tuo lavoro.
Non è la tua prima opera che leggo, ma è quella che mi ha più colpita, trascinandomi fuori dal mio silenzio.
Tantissimi complimenti,
Saliman

Recensore Master
08/12/15, ore 22:44

Ciao, ho visto che questa storia era su Crimson Peak e sono giunta sulle ali della curiosità.
Che dire, se non straordinariamente poetica e a suo modo inquietante?
Mi hai riicordato, rievocandole nella mia mente, le atmosfere del film. Immagini di quella casa, di quei corridoi, scale, stanze, del respiro vivo e del gemito di quelle mura; sei riscita  a renderle con una precisione cristallina.
Non so come fosse il materiale promozionale di cui parli nelle note, ma mi hai incuriosito e lo cercherò. Tra l'altro sei stata più che evocativa, con uno stile ricercato ma non pesante, mi hai affascinata e catturata.
Ho visto davvero quello di cui scrivi nella mia mente, la casa come un essere vivo, una madre.
Complimenti vivissimi!

Nem