Recensioni per
A natale non si piange
di Anairim M

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/02/16, ore 16:46

RECENSIONE PER IL CONTEST "UNDER THE SNOW"

Salve! Sono Sylvia Naberrie, una delle giudici del contest.
Ciò che mi è piaciuto della tua storia è il messaggio di fondo. Cioè quello di non giudicare mai una persona dalle apparenze, di essere gentili con tutti. Diciamo che l'ho trovata un pochino poco (perdona il gioco di parole) credibile. Ma ho apprezzato molto il messaggio insito la storia.
Per quanto riguarda grammatica e ortografia troverai un voto piuttosto bassino. Ho trovato molti errori, che ti elenco di seguito:

"...quella volta in cui..."."Come potrei..."

I dialoghi, essendo di due persone differenti, è meglio che siano distanziate, soprattutto non essendo divise da connettivi verbali, perciò ti consiglio di andare a capo.


"...figliolo...da quel..."

Dopo i puntini di sospensione ci vuole lo spazio.


"Sono un uomo di 36 anni;"

È meglio scrivere i numeri per esteso che a numero, esteticamente nella storia sono brutti da vedere. Inoltre,se ci fai caso, nei libri non vedi mai numeri scritti così, tranne nelle liste e simili.


"...poichè stato licenziato dal proprio lavoro..."

Il participio "stato" è obsoleto; inoltre consiglierei di rimuovere anche "dal proprio lavoro", nel contesto è abbastanza ovvio.


"Per le persone il natale..."

Natale è il nome di una festività, pertanto va con la n maiuscola.


"...se non fosse per....."

I puntini di sospensione sono tre, qui ne manca uno.


"...ricambia cordialmente il saluto;Dopo aver preso il figlio..."

Dopo il punto e virgola, la parola che segue ha la primalettera minuscola. Il punto e virgola non viene mai seguito da una maiuscola (a meno che non sia un nome proprio, ovvio), poiché esso è una pausa poco più forte di una virgola ma meno forte di un punto.

"...immagino la mamma distratta a comprare l'essenziale per quel giorno speciale, il bambino si divincola ed esce a parlaredinuovo con me."

Hai staccato di un rigo le parole "di nuovo". Inoltre non mi convince il discorso della madre. È poco logico, ti spiego perché: da ciò che leggo sembra che mentre madre e figlio sono al supermercato, il tizio (a cui peraltro non hai dato un nome, come al resto dei personaggi) immagini la madre distratta e il figlio che va a parlare con lui e nello stesso istante tutto questo accade, perché poi il bimbo parla con il tipo. Non so se mi sono spiegata. Sarebbe più logico scrivere che, mentre il tipo pensava ai fatti suoi, vede il bambino uscire e si immagina quella scena. Come hai scritto tu è ilcontrario, che il tipo immagina la scena e *puf* accade tutto ciò che pensa! Capito?


"...per strada;Gli spiego..."

Come sopra, dopo il punto e virgola va la prima lettera minuscola.


"Egli prova grande tristezza[...]"Egli scoppiain lacrime."


Qui ripeti più volte, e con poche frasi di stacco, la stessa parola. Inltre lo vedo poco adatto a introdurre un bambino. Il pronome egli lo vedo più per un adulto, ma questo è un gusto personale. Ti consiglierei di sostituirne uno o entrambi con altre parole (nell'ultimo caso, ovviamente, diverse).


"...che suo figlio e' fuori con me e vedendolo in lacrime, ci parla."

La terza persona del verbo essere va' accentata e non apostrofata. Inoltre il pronome "ci" è errato qui. Presumo che la madre parli con il bambino, e non con il figlio e il tipo, perciò andrebbe sostituito con "gli".


"...passare il natale con loro."

Natale, come sopra, va con la n maiuscola.


"...anche di così tanta bonta'..."

Bontà va con la a accentata e non apostrofata.


"Il proseguimento lo conosciamo entrambi; Foste così gentili..."

Come sopra, punto e virgola, parola successiva con la iniziale minuscola.


"...se ora sono dove sono e sono come sono!"

Qui ripeti troppe volte il verbo essere. Capisco il senso della frase, ma sarebbe meglio scriverla in un altro modo che non preveda tutte queste ripetizioni. Tipo:

"È solo grazie a voi se oggi mi trovo qui e sono diventato un uomo migliore".

È un esempio, ma puoi scegliere ciò che più ti aggrada.


"Suvvia, a Natale non si piange!!..."

Di punti esclamativi è meglio utilizzarne uno, al massimo tre ma sono pochissimi ad usarlo (lezioni di editoria).


Come vedi non sono proprio errori gravissimi, con una revisione alla storia si possono evitare molte di queste mancanze.
Bene! Non penso di aver altro da aggiungere, perciò grazie per aver partecipato al contest! Di seguito trovi la mia tabella delle valutazioni:

Grammatica, ortografia e stile: 6/15
Originalità: 9/15
Gradimento personale: 7/10
Caratterizzazione dei personaggi: 2.5/5
Attinenza al tema: 3.5/5
Totale: 28/50

Recensore Junior
01/02/16, ore 15:45

Grammatica, ortografia e stile: 9/15
Originalità: 13/15
Gradimento personale: 7/10
Caratterizzazione dei personaggi: 3/5
Attinenza al tema: 5/5
Totale: 37/50

Ciao Sognatrice_Di_Storie, sono Amelia una delle giudici del contest "Under the Snow" grazie per aver partecipato al contest :)

Passiamo alla storia, per prima cosa vorrei dirti che mi è piaciuto molto il messaggio della storia e i sentimenti ad esso collegati. La storia quindi è molto bella ma presentata, secondo me, in una maniera sbagliata, mi spiego:

La prima e l'ultima parte sono ambientate nel presente mentre la parte centrale nel passato. Quando passi dal presente al passato scrivi "three year ago" - e mi può andar bene - inizi poi a raccontare la storia dell'uomo in prima persona. Finito di raccontare ritorni al presente senza avvisare, chi legge si sente spaesato, o almeno è quello che è successo a me :\ Un consiglio, quando passi dal passato al presente e viceversa cerca di staccare il testo (magari andando a capo una volta in più) in modo da creare dei paragrafi più evidenti e, secondo me, un aspetto più ordinato alla storia.

Per i dialoghi io userei un altro tipo di virgolette, ovvero «». Mi piacciono di più :\ preferisco usare "" per le citazioni o i pensieri dei personaggi, ovvero quello che non viene detto.

Recensore Master
01/02/16, ore 14:41

Grammatica, ortografia e stile: 10/15
Originalità: 14/15
Gradimento personale: 8/10
Caratterizzazione dei personaggi: 3/5
Attinenza al tema: 5/5
Totale: 40/50

Ciao Sonatrice, grazie di star partecipando a questo contest. Per prima cosa voglio solo dirti che ciò che troverai nella recensione saranno sviste, commenti e altro dettati dalla mia esperienza. Naturalmente entrerà in gioco una grande parte di soggettività per quanto riguarda lo stile e altre cose ma in alcune forme, come l’emozioni trasmesse o le situazioni descritte, entrerà in gioco anche la soggettività.
So che l’autore poi potrà ascoltare i miei consigli o buttarli via, ma io da recensore voglio dire tutto quello che noto. Difatti credo che la storia, o meglio la trama della storia, sia molto bella e con molti significati profondi. Quell’uomo è stato davvero fortunato e ha trovato l’amore della sua vita e un figlio a cui donarsi con tutto se stesso. Il momento descritto da te mentre padre e figlio parlano è molto toccante e delicato, ma lo sarebbe stato molto di più se nella forma dello scrivere fossi stata più precisa. Non parlo di un fatto di stile, quello ne hai uno tuo e non te lo tocca nessuno. Parlo di alcune sviste o errori e di presentazione della storia.
Quando metti la prima frase e poi terza, divise da quello che è un indicatore di tempo ‘tre anni prima’, secondo me dovevi metterlo staccato sia dalla prima che dalla terza frase. In questo modo tutto attaccato così il lettore legge quello che c’è scritto ma non sente bene l’idea del tempo che passa.
Dopo il ‘se non fosse per…’ hai messo due puntini di sospensione, ma questi vanno in trio, quindi o tre o il punto fermo, ma secondo me ci stanno bene i tre puntini…
Hai poi messo una lettera maiuscola dopo il punto e virgola e che sappia io proprio non dovrebbe mai andarci, lo hai fatto qui: “…Mi chiede perché io abiti per strada; Gli spiego…”
Mi piace molto il parallelo tra il padre che dice: “A Natale non si piange’ nel passato e il figlio che lo dice nel presente, rende questa storia con un dolce messaggio di amore <3
Come attinenza al tema invece ci sei… il Natale è qualcosa di magico e mai si dovrebbe piangere. Inoltre mi piacciono le considerazioni che hai fatto in questo tuo pezzo. Magari alcune sono andate in secondo piano, come il fatto che a Natale chi non ha niente si sente come se fosse in un giorno normale dell’anno, ma io le ho viste e posso assicurarti che ci sono tanti messaggi profondi!