Ho trovato questa piccola flashfic per caso, e l'ho trovata davvero molto, molto carina.
La dolcezza con cui tratteggi la vita di Andromeda, amalgamando spezzoni del suo passato ad un presente vivissimo, come dici nell'introduzione, tanto simile ad uno scatto di una polaroid. Vive quel breve momento di felicità con la sua famiglia, con la figlia che ama, ignorando che non sarà destinato a durare. Eppure se lo gode a pieno, rendendosi conto che è anche merito suo. Finalmente capisce di essere carina, non solo fisicamente, ma di possedere quella bellezza dalla quale può nascere qualcosa.
Una sola cosa non mi è piaciuta tanto, perché lo trovo un po' un cliché da fandom, ossia il fatto che Andromeda abbia supplicato il Cappello Parlante per finire a Serpeverde. Si tratta solo di gusto personale e di headcanon, sebbene nel libro venga mostrata una donna dai modi abbastanza nobili non si sa nulla del suo passato e si è liberi di immaginarlo come si vuole, ma personalmente preferisco immaginarla felice di appartenere alla sua Casa. Ripeto, gusti personali, e la storia è davvero molto dolce, l'ho letta con piacere e la aggiungo alle ricordate. <3 Ti ho lasciato un kudos anche su AO3. <3 Ciao! <3 <3 |